Inchiesta della Procura di Genova su 15 agenti della Polizia locale accusati di falso e lesioni.
Il giudice per le indagini preliminari Andrea Morando ha disposto, su richiesta della pm Sabrina Monteverde, un incidente probatorio per sentire come testimoni i tre giovani stranieri irregolari che sarebbero stati fermati da alcuni agenti per presunti reati legati allo spaccio di droga e poi minacciati e picchiati (3, 5 e 21 giorni di prognosi).
Secondo la pubblica accusa, nei verbali gli agenti parlavano di atti di autolesionismo o di resistenza per giustificare le botte.
Essendo le presunte vittime tutti stranieri irregolari, lasciati liberi e mai rimpatriati, il rischio è che diventino irreperibili e quindi non possano più essere chiamati a testimoniare in un futuro processo.
Da qui la necessità di “anticipare la prova” attraverso l’incidente probatorio, dove i tre testimoni, pur indagati in procedimento connesso, non potranno avvalersi della facoltà di non rispondere, ma saranno assistiti dai loro avvocati.
L’udienza è stata fissata il 7 luglio.
Alle presunte lesioni e ai presunti falsi verbali si aggiungono i presunti furti durante alcuni sgomberi per questo ad alcuni agenti è stato contestato anche il reato di peculato.
Sempre secondo i pm genovesi, sarebbe quindi emerso un sistema che secondo loro prevedeva un “uso spregiudicato della violenza” e continue minacce “nei confronti di soggetti ai margini della società, non in grado di difendersi al cospetto di uomini in divisa, forti del fatto che la loro parola di pubblici ufficiali non potrebbe mai essere messa in discussione”.
I 15 agenti indagati nel frattempo sono stati trasferiti dall’amministrazione Salis a “incarichi non operativi”.