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Teatro Garage, domenica 18 maggio Andy & Norman ore 14.30 e 18: parte dell’incasso per la Gigi Ghirotti

Dopo il grande successo delle prime rappresentazioni, dove c’è stato il tutto esaurito in teatro, torna la Compagnia Teatrale Altea con la commedia brillante “Andy & Norman” di Neil Simon.
Questa volta, per chi non avesse ancora assistito alla commedia, c’è un motivo in più per andare domenica 18 maggio o alle 14.30 (primo spettacolo) oppure alle 18.00 (secondo spettacolo) alla Sala Diana del teatro garage in Via Paggi, nel cuore del quartiere di San Fruttuoso: infatti parte dell’incasso sarà devoluto alla “Fondazione Gigi Ghirotti”.
“Il biglietto d’ingresso – spiega Daniela Rania di Altea, che cura la Direzione generale dello spettacolo – sarà di 15 euro, con gli Under 12 che potranno entrare  a 10 Euro. Contiamo anche in questo caso, anche se gli spettacoli sono due, nel sold-out”.
Questa versione di “Andy & Norman” è diretto ed interpretato da Gino Versetti; con lui sul palco ci saranno Ilaria De Stefano, Guglielmo Versetti eMassimo Giardina. Le musiche – rigorosamente dal vivo – sono di Beppi Menozzi (tastiera) e di Silvia Palazzini (voce). L’audio e le luci sono curate da Claudio Careddu, mentre la scenografia è di Francesca Spinosa.
La trama racconta di cosa può succedere quando due coinquilini si ritrovano come nuova vicina di casa una ragazza di cui uno si innamora e l’altro la detesta, mentre lei democraticamente disprezza entrambi. Andy e Norman (The Star-Spangled Girl) è una commedia brillante scritta da Neil Simon e rappresentata per la prima volta a Broadway sul finire degli anni 60. Sullo sfondo di una San Francisco solare e suggestiva narra la storia di due uomini che cercano di sbarcare il lunario portando avanti una rivista indipendente, Fallout Magazine, per cercare di sopravvivere fra debiti, strozzini e creditori vari.
La loro vita viene improvvisamente travolta dall’arrivo della nuova vicina di casa, promessa sposa di un tenente dei Marines, di cui uno dei due si innamora follemente, dimenticandosi completamente della rivista da portare avanti, mentre l’altro cerca di farlo tornare in sé. Tutto sembra volgere verso un finale prevedibile, ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Come in tutte le commedie di Neil Simon, le parti comiche si alternano con alcuni spunti di riflessione, in particolare sulla situazione politica e culturale degli anni 60, che però risultano ancora oggi molto attuali.
Insomma, un prodotto di indubbia qualità, grazie al testo ma soprattutto, in questo caso, per la maestria del regista e degli attori protagonisti. 
FRANCO RICCIARDI