“I genovesi sono avvisati. La realizzazione di una grande moschea a Genova è un tema attuale e concreto. La Lega non racconta frottole ai cittadini. Al di là delle polemiche da campagna elettorale, il Partito Democratico e la loro candidata a sindaco Silvia Salis, per il tramite del consigliere comunale Simohamed Kaabour, ricandidato a Tursi per il Pd, dopo alcuni giorni ci hanno risposto e, in sostanza, hanno ammesso che la sinistra vuole realizzare una moschea a Genova”.
Lo hanno dichiarato oggi l’assessore comunale Francesca Corso e il commissario provinciale della Lega di Genova Renato Falcidia.
“Il progetto, ancorché volutamente non sbandierato ai quattro venti – hanno spiegato dalla Lega – risulta quindi contenuto, di fatto, nelle loro intenzioni programmatiche per il futuro della nostra città.
Noi ribadiamo che, così come in passato avevamo stoppato il progetto al Lagaccio, oggi siamo del tutto contrari. Senza se e senza ma.
Ricordiamo che il consigliere comunale del Pd è lo stesso che lo scorso dicembre, con un ordine del giorno presentato in Sala Rossa, era tornato alla carica invocando la realizzazione di una moschea in città.
Con il centrodestra compatto a Tursi il provvedimento non era passato, ma se ora dovesse vincere la sinistra il risultato non sarebbe senz’altro lo stesso perché, in realtà, loro non hanno mai accantonato questa battaglia ideologica.
Pertanto, con ‘Silvia Salis sindaca’ il triste domani è quello che il baluardo della Lega e la maggioranza del popolo genovese sono stati capaci di impedire ieri. Con noi una grande moschea a Genova non si farà mai.
Tra l’altro, precisiamo che la comunità bengalese, tanto citata da Kaabour, ha incontrato Pietro Piciocchi e ha chiesto al centrodestra soltanto un’area cimiteriale e non una grande moschea, che a loro perciò non interessa. In altre parole, a non ascoltare nemmeno le comunità straniere e a continuare a fare inutili battaglie ideologiche sono solo il Pd e la Salis”.
Lega: no alla moschea a Genova, Salis è favorevole come il Pd?