Home Cronaca Cronaca Genova

Voleva vivere all’Occidentale, uccisa dal marito. Bengalese condannato a 22 anni

La 32enne bengalese Sharmin Sultana (foto di repertorio fb)

I giudici della Corte d’Assise di Genova oggi hanno condannato a 22 anni e sei mesi di reclusione Ahmed Mustak, l’operaio del Bangladesh di 44 anni accusato di avere ucciso a Genova Sestri Ponente la moglie Sharmin Sultana, di 32 anni, e di avere fatto passare il femminicidio per un suicidio.

Il pm Marcello Maresca aveva chiesto 24 anni di carcere.

Lo straniero, negli ultimi mesi, aveva riferito che la sera del 5 maggio 2023 la moglie lo aveva aggredito e lui, per difesa, l’aveva fatta cadere tirandole le gambe. In un primo momento aveva invece detto che la moglie si era uccisa e aveva poi cambiato versione nel 2024 dicendo che era stato un incidente.

In particolare, aveva anche raccontato che quella sera, nell’appartamento di via Emanuele Ferro, aveva preparato la cena per i figli con il cadavere della moglie in cucina.

I carabinieri avevano poi scoperto il bengalese anche grazie al racconto del figlio più grande e a un suo disegno.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, lo straniero vessava continuamente la donna che usava i social come Tik Tok e voleva emanciparsi e lavorare. In sostanza, l’avrebbe uccisa perché voleva vivere all’Occidentale.