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Ungheria tutta arancione: boom affluenza, anti-Soros Orbàn trionfa (49%)

Frontiera Ungheria, Orbàn vince ancora: "Possiamo difendere il nostro Paese"

Ungheria (quasi) tutta arancione. Il premier uscente Viktor Orbàn, 54 anni, stravince e si avvia al quarto mandato: il terzo di fila. Sinistra e seguaci di George Soros, odiatissimo da molti nella sua patria, perdono ancora.

L’affluenza alle urne dei cittadini aventi diritto al voto risulta al 68,8%. Ossia nettamente maggiore rispetto all’ultima tornata elettorale, quando si era attestata al 61,7%.

“Abbiamo vinto – ha detto Orbàn – si tratta di un trionfo decisivo, abbiamo creato un’occasione per poter difendere l’Ungheria e adesso lo possiamo fare”.

L’Unione civica ungherese Fidesz, partito populista-cristiano-conservatore, ha ottenuto circa il 49% dei voti a livello nazionale portando a casa 133 seggi su 199 del Parlamento ungherese a Camera unica (dato al 98,5% dei voti scrutinati).

Secondo partito Jobbik, nazionalista e orientato verso l’estrema destra con il 19,6% dei voti e 26 seggi.

Terzi i socialisti con il 12,6% dei voti e 20 seggi (ne perdono 9 rispetto al 2014).

Quarti gli europeisti azzurri di DK con il 5,6% dei voti e 9 seggi.

Fidesz ha quindi confermato i suoi deputati in Parlamento, superando la soglia dei due terzi dei seggi (66,8%). Un obiettivo centrato dall’attuale e futuro premier magiaro, che potrà così contare nuovamente sulla maggioranza assoluta dell’unica Camera.

Ecco gli schemi della nuova composizione del Parlamento ungherese e dei collegi arancioni di Orbàn (98,5% dei voti scrutinati fonte valasztas.hu).