La nave della ong tedesca è arrivata in porto poco prima delle 7: volontari della Croce Rossa al lavoro dalle prime ore dell’alba
È arrivata qualche minuto prima delle 7 di questa mattina nel porto della Spezia la nave Sea Watch 5, con a bordo 69 migranti salvati nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia. L’attracco è avvenuto secondo le procedure previste e sotto il coordinamento delle autorità competenti, con l’immediata attivazione delle operazioni di accoglienza e assistenza.
Accoglienza e redistribuzione sul territorio nazionale
Secondo quanto comunicato dalla Prefettura della Spezia, l’accoglienza dei migranti verrà disposta dal Ministero dell’Interno sul territorio nazionale, mentre una parte delle persone sbarcate resterà in Liguria. Le attività di identificazione e smistamento sono state pianificate in collaborazione con le istituzioni locali, nel rispetto dei protocolli previsti per questo tipo di operazioni.
I salvataggi nel Canale di Sicilia e la tappa a Pantelleria
La ong tedesca Sea Watch ha reso noto che, prima di fare rotta verso la Liguria, ha ricevuto l’autorizzazione a far sbarcare alcuni minorenni e i loro familiari a Pantelleria. La Sea Watch 5 ha effettuato due operazioni di soccorso negli ultimi giorni: tra giovedì e venerdì il recupero di 67 persone, successivo a un primo intervento che aveva portato in salvo altre 34 persone l’11 dicembre, sempre nelle acque del Canale di Sicilia.
Il lavoro della Croce Rossa e il supporto sanitario
Per garantire il corretto svolgimento delle operazioni di accoglienza e assistenza sanitaria sono impegnati complessivamente 15 operatori della Croce Rossa Italiana della Spezia. Le attività sono iniziate già alle prime luci dell’alba, intorno alle 5.30, quando i volontari hanno allestito l’area di sbarco predisponendo quattro strutture mobili e due ambulanze, pronte per eventuali trasferimenti verso le strutture ospedaliere.
Il coordinamento con le autorità locali
Oltre alla gestione logistica del campo, la Croce Rossa si occupa dell’accoglienza dei migranti e del supporto sanitario, operando in stretto coordinamento con Asl, Questura e sanità marittima. L’obiettivo è garantire un intervento tempestivo e organizzato durante tutte le fasi dello sbarco, dalla prima assistenza sanitaria fino alle procedure amministrative previste.
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