Operazione della Squadra Mobile: sequestrati cocaina, altre droghe, contanti e un’arma impropria in un appartamento del quartiere Cep
La Polizia di Stato di Genova ha arrestato un uomo di 63 anni e una donna di 60, entrambi residenti in città, con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. I due sono stati inoltre denunciati per il possesso ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere, a seguito di un intervento mirato condotto dagli agenti della Squadra Mobile.
I sospetti e il servizio di appostamento
L’attività investigativa è scaturita da segnalazioni relative a un sospetto via vai di persone nei pressi di un caseggiato del quartiere Cep. Gli agenti, impegnati in un servizio di osservazione discreta, hanno notato un uomo che, dopo aver suonato al citofono, è entrato in un appartamento per poi uscirne dopo pochi minuti, comportamento ritenuto compatibile con un’attività di spaccio.
Il controllo e la perquisizione domiciliare
L’uomo è stato immediatamente fermato e sottoposto a controllo, risultando in possesso di due involucri contenenti cocaina. Per questo motivo è stato sanzionato amministrativamente per detenzione di sostanza stupefacente destinata all’uso personale. A seguito dell’accertamento, gli investigatori hanno proceduto con una perquisizione nell’appartamento appena visitato, abitato da una coppia già nota alle Forze dell’Ordine per precedenti legati a reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio.
La droga sequestrata e il materiale rinvenuto
All’interno dell’abitazione, gli agenti hanno rinvenuto circa 300 grammi di cocaina, oltre a circa 6 grammi di ecstasy e 3 grammi di cannabis. Durante la perquisizione sono stati inoltre sequestrati un bilancino di precisione, una somma di denaro contante pari a 460 euro, ritenuta provento dell’attività illecita, e un manganello telescopico in ferro, detenuto senza giustificato motivo.
Gli arresti e i provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria
Al termine delle operazioni, l’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Genova Marassi, mentre la donna è stata condotta nel carcere di Pontedecimo. Entrambi restano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i successivi sviluppi dell’inchiesta. Come previsto dalla legge, per gli indagati vale il principio della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
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