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Salis: niente presepe a Tursi. Becchi: altro attacco mirato ai bimbi e alla famiglia

Prof. genovese Paolo Becchi e sindaca Silvia Salis

Prima l’indottrinamento e la violenza sui bambini con l’educazione sessuo-affettiva imposta nelle scuole materne genovesi. E ora i presepi.

A Tursi, sede del Comune di Genova, quest’anno non ci sarà più il tradizionale presepe nel colonnato del palazzo civico.

I bambini devono essere “istruiti” sul sesso, gli adulti devono essere “rieducati” sul fatto che poiché ormai i genovesi doc sono scomparsi, e tra qualche generazione anche gli italiani con loro, scompaiono anche le loro tradizioni.

E così, per anticipare i tempi futuri, “evitiamo il presepe”.

Perché il sindaco Silvia Salis e la sinistra ora vogliono colpire proprio il presepe? Ma è ovvio.

Un padre, una madre, un bambino, insomma una famiglia composta da un uomo e da una donna. È lì il frutto del loro amore, il bambino.

Come Bambin Gesù. Un bambino particolare, ma pur sempre un bambino.

Al di là della tradizione cristiana qui si vuole ancora una volta colpire la famiglia, quella tradizionale composta da un uomo e una donna.

Pertanto, non è soltanto un attacco alla civiltà cristiana e a uno dei simboli del S. Natale, ma un attacco mirato alla famiglia.

Dopo avere pensato alla “medicazione” dei bambini adesso il sindaco Silvia Salis e la sinistra puntano a colpire la famiglia tradizionale. Prof. Paolo Becchi