Abbracci, emozione e bandiere a Fiumicino per il ritorno dei volontari italiani
Abbracci, lacrime e un grande sventolio di bandiere della Palestina e del movimento One Piece: così sono stati accolti al Terminal 1 di Fiumicino gli ultimi sette attivisti italiani della Global Sumud Flotilla, rientrati oggi dopo la liberazione in Israele.
I volontari – Tony La Piccirella, Adriano Veneziani, Gessica Lastrucci, Giorgio Patti, Federica Frascà, Marco Orefice e Andrea Sebastiano Tribulato – hanno raccontato di essere stati trattenuti per giorni in condizioni durissime.
“È stato un inferno psicologico, con privazione del sonno e minacce armate. Anche il cibo era immangiabile”, ha dichiarato uno di loro. Nonostante la stanchezza e la paura, gli attivisti ribadiscono che la mobilitazione non si fermerà: “Era un tentativo che andava fatto. Ci saranno altre Flotille, e riusciremo a rompere il blocco di Gaza”.
“Siamo stati sequestrati in acque internazionali”
I sette attivisti sono tornati a Roma da Atene, accolti da amici e sostenitori. “Siamo stati sequestrati in mare aperto, in acque internazionali dove Israele non ha alcuna autorità”, hanno denunciato, ribadendo la natura pacifica della loro missione di solidarietà.
Al loro fianco anche eurodeputati e parlamentari che nei giorni scorsi hanno presentato esposti alla Procura di Roma per denunciare i maltrattamenti subiti, ipotizzando reati come sequestro di persona. Gli inquirenti italiani stanno valutando la documentazione per chiarire eventuali responsabilità e convocare i testimoni.
Le accuse contro il governo israeliano e il coinvolgimento di Netanyahu
Secondo quanto riferito dalla Cbs News, due funzionari dell’intelligence americana avrebbero confermato che il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha autorizzato personalmente le operazioni militari contro le imbarcazioni della Flotilla.
L’8 e il 9 settembre sarebbero stati lanciati droni e ordigni incendiari da un sottomarino israeliano contro le navi ancorate al largo di Sidi Bou Said, in Tunisia, provocando un incendio. “Se queste informazioni saranno confermate, sarà la prova definitiva della violenza subita”, ha dichiarato Maria Elena Delia, portavoce del Global Movement to Gaza.
Le testimonianze: “Ci hanno umiliati e privati di acqua e cibo”
Tra le voci più critiche anche quella dell’eurodeputata Benedetta Scuderi (Verdi), che davanti all’Europarlamento ha chiesto un dibattito ufficiale sul caso, richiesta poi respinta. “Siamo stati presi in ostaggio in acque internazionali, perquisiti e privati del sonno”, ha detto Scuderi.
A denunciare i maltrattamenti è anche Ada Colau, ex sindaca di Barcellona, che racconta di essere stata rinchiusa “in un carcere di massima sicurezza, senza acqua né diritti, costretta per ore in ginocchio e trattata con umiliazioni”.
Nelle ultime ore Israele ha espulso 171 attivisti stranieri, rimpatriati con voli charter diretti in Grecia e Slovacchia. Nel caso degli italiani, le famiglie hanno sostenuto le spese per il rientro, che saranno poi rimborsate dal movimento organizzatore.
Greta Thunberg tra gli espulsi: “Un genocidio sotto i nostri occhi”
Tra i rimpatriati figura anche la svedese Greta Thunberg, immortalata dal ministero degli Esteri israeliano con la divisa grigia dei detenuti. “Potrei raccontare a lungo le violenze subite, ma quello che conta è che stiamo assistendo a un genocidio in diretta”, ha dichiarato all’arrivo in Europa.
Nel frattempo, in Italia sono stati liberati i due manifestanti arrestati durante le proteste di Roma, accusati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.
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