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Sistema portuale ligure, Pd: servono trasparenza e discontinuità

Consiglieri regionali del Pd Roberto Arboscello e Davide Natale

“Con l’avvio dell’iter per la nomina del nuovo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, si deve imporre una svolta netta per l’Autorità portuale di Genova e Savona.

Sarebbe quindi opportuno che la consegna della relazione degli ispettori del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti avvenisse contestualmente alla definizione di questo iter.

Dal centrodestra, però, sembra invece continuare un atteggiamento contrario, ambiguo e inaccettabile.

Dopo avere lasciato il primo scalo italiano commissariato per oltre un anno e mezzo, senza una visione e senza un progetto, ora, nonostante le richieste sia a livello regionale sia a livello nazionale, continua a tenere riservata la relazione.

Il vice ministro del Mit Edoardo Rixi (Lega) aveva dichiarato lo scorso 31 marzo che ‘la relazione è pubblica’, ma a oggi nessuno l’ha vista.

Eppure, da indiscrezioni, emerge che nella relazione si parlerebbe di concessioni e funzioni da rivedere.

È un fatto gravissimo se fosse vero e se la relazione venisse tenuta nascosta.

Le nomine che si andranno a compiere, dal Presidente dell’AdSP al comitato d’ambito dell’Autorità, avranno effetti strategici profondi su tutto il sistema portuale ligure e sull’intera regione: dalle città di Genova e Savona, alle imprese, fino ai cittadini.

Per questo chiedo trasparenza e che non si facciano fughe in avanti.

Bisogna attendere l’esito delle elezioni amministrative genovesi, così da garantire che i rappresentanti dei comuni riflettano realmente la volontà popolare e del contesto economico.

I cittadini e le imprese vogliono essere rappresentati in modo trasparente e legittimo”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale del Pd Roberto Arboscello.

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Sicurezza, Pd replica alla Lega: rafforzare i presìdi sociali

Candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis e consigliera comunale Vittoria Canessa Cerchi (Pd)

“A Genova la destra sulla sicurezza ha fatto solo propaganda. Hanno poco da nascondersi dietro ai numeri di altre città, basta guardare a quanto non hanno fatto qui. I cittadini genovesi si sentono insicuri, molte zone della città sono buie e, in particolare, le donne hanno paura a uscire la sera.

L’approccio securitario è fallito e credo che anche loro se ne siano accorti.

Non a caso, oggi tornano a parlare di piccoli interventi per la qualità della vita e la manutenzione del territorio, dopo anni di grandi opere calate dall’alto”.

Lo ha dichiarato oggi la consigliera comunale del Pd Vittoria Canessa Cerchi replicando all’assessore comunale Francesca Corso (Lega).

“che se ne facciano una ragione – ha aggiunto Canessa Cerchi – anche il centrosinistra affronta con decisione il tema della sicurezza, insieme a Silvia Salis, ma lo fa con una visione più ampia, non solo securitaria.

Vogliamo costruire una città sicura partendo dal coinvolgimento e dalla prevenzione.

La sicurezza nasce dalla presenza e dal rafforzamento dei presìdi sociali, dalla valorizzazione del territorio e di tutti i Municipi.

I presìdi sociali sono anche le attività di prossimità. Per questo serve un sostegno concreto al commercio di quartiere, che anima le strade, crea comunità e aumenta il senso di sicurezza diffusa.

Serve inoltre un’illuminazione adeguata, che garantisca anche la sicurezza di genere nelle strade.

Una città insicura penalizza soprattutto le fasce più deboli. Proprio quelle che hanno fiducia in noi e che vogliamo rappresentare e difendere, insieme a tutte le genovesi e a tutti i genovesi”.

Corso: con Salis Genova salirà sul podio delle città più insicure come Roma e Milano

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Genova, crolla un muro nel cantiere della Metro all’Acquasola: tre operai feriti

Genova, scontro tra auto e bus in corso Torino: sei persone ferite
Ambulanze al pronto soccorso del San Martino

Paura nel centro di Genova: crolla un muro nel cantiere della metropolitana, tre operai feriti

Grave incidente nel cuore di Genova: poco prima delle 13, un muro è improvvisamente crollato nel cantiere della nuova fermata Corvetto della metropolitana, situato nel parco dell’Acquasola. Il cedimento ha travolto un ponteggio su cui si trovavano tre operai al lavoro. Due di loro sono stati trasportati in codice rosso all’ospedale San Martino, mentre il terzo è stato condotto in codice giallo all’ospedale Galliera.

Il crollo ha scatenato un immediato intervento dei soccorsi: sul posto sono accorsi i Vigili del Fuoco, diverse ambulanze del 118, tra cui quelle della Croce Bianca Genovese, Croce Verde e OV Squadra Emergenze, insieme all’automedica Golf 3. Presenti anche le volanti della Polizia di Stato e la Polizia Locale, che hanno messo in sicurezza l’area e avviato le prime indagini sull’accaduto.

Sicurezza sul lavoro sotto accusa: “Un altro giorno, un altro incidente”

A poche ore dall’incidente, arrivano le prime reazioni da parte del mondo politico. Tra i più tempestivi, Gianni Pastorino, consigliere regionale, che ha commentato duramente l’accaduto:
“Un altro giorno, un altro incidente. Ancora una volta tre lavoratori coinvolti, due dei quali in codice rosso, mentre stavano semplicemente facendo il loro lavoro. A Genova, nel cantiere della metropolitana dell’Acquasola, un muro è crollato su un ponteggio travolgendo gli operai. Siamo vicini a piazza Corvetto, nel cuore della città, ma è come se fossimo tornati indietro di decenni nella tutela dei diritti e della sicurezza sul lavoro”.

Il cantiere è uno dei più delicati e centrali del capoluogo ligure, parte del progetto di estensione della metropolitana che punta a collegare le principali aree del centro cittadino. Proprio per la posizione nevralgica del sito e per la presenza costante di lavoratori, l’attenzione alla sicurezza dovrebbe essere massima.

Indagini in corso: cosa ha causato il crollo?

Le autorità competenti hanno già avviato accertamenti per stabilire le cause esatte del crollo. Si ipotizza un cedimento strutturale del muro adiacente al ponteggio, ma saranno le verifiche tecniche a chiarire se ci siano state negligenze nella messa in sicurezza del cantiere. I lavori sono stati momentaneamente sospesi, mentre si attende una relazione dettagliata sull’incidente da parte dei tecnici e delle forze dell’ordine.

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Il programma “The couple” dona un milione di euro al Gaslini

Il programma “The couple” dona un milione di euro al Gaslini
Il programma “The couple” dona un milione di euro al Gaslini

Il programma “The couple” dona un milione di euro al Gaslini, per realizzare la nuova terapia intensiva pediatrica e neonatale

The Couple, il reality game di Canale 5 dedicato alle dinamiche di coppia, da oggi si interrompe con un gesto concreto di solidarietà.
A causa della chiusura anticipata del programma, Mediaset ha deciso – in accordo con i partecipanti, con Ilary Blasi e Endemol Shine Italy – di devolvere l’intera cifra di un milione di euro all’Istituto Giannina Gaslini di Genova, che impiegherà la somma per realizzare un nuovo reparto di Terapia intensiva pediatrica e neonatale, tecnologicamente ancora più avanzato, che sarà realizzato all’interno del Padiglione Zero, attualmente in costruzione, cuore del progetto di rinnovamento dell’ospedale pediatrico chiamato Nuovo Gaslini.
“Grazie a questo eccezionale gesto di solidarietà da parte di Mediaset, potremo acquisire nuove dotazioni tecnologiche all’avanguardia per la nostra Terapia Intensiva, che consentiranno di rendere le cure dei bambini sempre più sofisticate, sicure ed efficaci, secondo i più elevati standard internazionali.
La terapia intensiva è al servizio di tutte le specialità presenti al Gaslini, garantisce la risposta a bambini in pericolo di vita, rende possibili interventi chirurgici estremamente complessi e terapie mediche innovative. Mediaset ha dato ai nostri pazienti un’opportunità eccezionale” spiega Andrea Moscatelli, direttore della Terapia Intensiva e del Dipartimento di Emergenza dell’Istituto Giannina Gaslini.
Il versamento del milione di euro avverrà attraverso Mediafriends, la onlus di Mediaset, Mondadori e Medusa, a favore dell’Istituto Giannina Gaslini, tramite Gaslininsieme ets, la sua fondazione di partecipazione dedicata al fundraising per il miglioramento strutturale, tecnologico e digitale dell’ospedale.
“Desidero ringraziare Mediaset a nome di tutto l’Istituto Gaslini per la straordinaria generosità: la donazione di un milione di euro rappresenta non solo un contributo fondamentale alla realizzazione del nuovo reparto di Terapia Intensiva Pediatrica e Neonatale, ma anche un messaggio potente di responsabilità sociale.
È un esempio concreto di come il mondo dell’informazione e dell’intrattenimento possa farsi promotore di cambiamenti reali e duraturi nella vita delle persone, a partire dai più fragili: i bambini.
Mi auguro che molte altre realtà seguano l’esempio virtuoso di Mediaset, contribuendo insieme alla costruzione del Nuovo Ospedale Gaslini, un progetto che incarna la nostra visione di una sanità pediatrica sempre più avanzata, umana e accessibile” ha commentato Edoardo Garrone, presidente dell’Istituto Giannina Gaslini e della Fondazione Gaslininsieme.
Una chiusura diversa per The Couple, che lascia spazio a un’iniziativa concreta e condivisa, nel segno dell’impegno sociale.
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Dodici anni dopo il crollo della Torre Piloti, il ricordo a Genova

Dodici anni dopo il crollo della Torre Piloti, il ricordo a Genova
La Jolly Nero in manovra nel porto di Genova

Era il 7 maggio 2013 quando una manovra sbagliata della motonave “Jolly Nero” causò il crollo della Torre Piloti del porto di Genova. In quella tragedia persero la vita nove persone, lavoratori portuali e militari che operavano all’interno della struttura. Dodici anni dopo, la città si ferma per ricordare. Alle 23.05 di ieri sera – esattamente l’ora dell’impatto – le sirene delle navi hanno suonato all’unisono, interrompendo il silenzio del porto per un commosso tributo alle vittime.

Le parole delle istituzioni: memoria e impegno per il futuro

In occasione dell’anniversario, il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, e l’assessore regionale alla Sanità, Angelo Gratarola, hanno voluto ricordare pubblicamente le vittime della tragedia, sottolineando il valore del ricordo come leva per costruire una città più sicura.
“La Liguria non dimentica le vittime del tragico crollo della Torre Piloti del porto di Genova. Il nostro pensiero è rivolto innanzitutto ai lavoratori che hanno perso la vita, e alle loro famiglie, che continuano a portare il peso della tragedia. Le istituzioni hanno il dovere di ricordare, perché la memoria condivisa fa sì che quanto accaduto non si ripeta mai più”, ha dichiarato Bucci.

Una nuova Torre Piloti come simbolo di rinascita e sicurezza

Oggi Genova guarda anche avanti. La nuova Torre Piloti, progettata all’insegna della modernità e della sicurezza, è diventata un simbolo di rinascita, ma anche una sentinella del porto e della memoria collettiva. Costruita in una zona più sicura, dotata di tecnologie avanzate e sistemi di monitoraggio, la nuova struttura rappresenta un punto fermo per la gestione del traffico navale e la prevenzione dei rischi.
“Genova punta sempre di più su sicurezza e sviluppo”, ha aggiunto il presidente Bucci, ricordando come la tragedia abbia segnato profondamente la comunità ma anche rafforzato l’impegno per una portualità più sostenibile e tutelata.

Un tributo che unisce la città

L’anniversario della tragedia è da anni un momento di riflessione collettiva. Ieri sera alle 23.05, il porto che si è fermato con le sirene che hanno suonato.

Non solo un omaggio ai caduti, ma un messaggio potente: Genova non dimentica, e da quel ricordo costruisce il suo futuro. In un contesto portuale sempre più centrale per l’economia della Liguria, la consapevolezza del passato è diventata uno stimolo per rinnovare, progettare e prevenire.

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Domenica 11 maggio la festa della Mamma alla Lanterna!

Domenica 11 maggio la festa della Mamma alla Lanterna!
Domenica 11 maggio la festa della Mamma alla Lanterna!

Domenica 11 maggio la festa della Mamma alla Lanterna! Una cornice speciale per un caro ricordo indimenticabile

Domenica 11 maggio la festa della Mamma alla Lanterna! In occasione della Festa della Mamma, domenica 11 maggio alle ore 15.00, la Lanterna di Genova propone un pomeriggio speciale per famiglie, pensato per bambini e ragazzi da 0 a 12 anni accompagnati dagli adulti. Un’occasione unica per festeggiare insieme in uno dei luoghi più suggestivi della città, tra panorami, racconti e attività dedicate.
Dopo un’introduzione in rima, racconti e curiosità su Genova e il porto intrattengono grandi e piccoli lungo la passeggiata. Nel parco ai piedi del Faro, ci si può scattare una foto a ricordo della giornata della mamma con una cornice a tema.
Nelle sale del museo, infine, sono narrati con un librone illustrato alcuni episodi della storia della Lanterna.
L’attività è gratuita con il biglietto di ingresso (la domenica l’ingresso è gratuito per i residenti della Città Metropolitana di Genova) ed è obbligatoria la prenotazione tramite il sito dei Musei di Genova a questo link, oppure cercando sul sito: Lanterna di Genova, Attività per famiglie.
Le attività per famiglie sono realizzate grazie al supporto di Cambiaso Risso Group.
La Lanterna di Genova
La Lanterna di Genova è il faro operativo più alto del Mediterraneo e uno dei più antichi ancora in funzione al mondo. Alta 77 metri e situata a 132 metri sul livello del mare, sorge sulla collina di San Benigno ed è il simbolo identitario della città. Il percorso di visita comprende una passeggiata panoramica, un museo interattivo e la salita alla terrazza.
La Lanterna ospita eventi, attività per famiglie e mostre. Rappresenta Genova nello stemma cittadino ed è spesso illuminata con colori simbolici. Nel 2024 è stata insignita del titolo di “Faro dell’anno” dall’IALA.
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Torna Time4Water a Bogliasco: una giornata di impegno ambientale

Torna Time4Water a Bogliasco una giornata di impegno ambientale
Torna Time4Water a Bogliasco una giornata di impegno ambientale

Torna Time4Water a Bogliasco: una giornata di impegno ambientale e comunità, domenica 11 la spiaggia libera sarà il cuore pulsante

Torna Time4Water a Bogliasco: una giornata di impegno ambientale, l’evento che celebra la sostenibilità e la tutela del mare attraverso l’azione concreta e la partecipazione collettiva.
Organizzato dal Comune di Bogliasco, da Netafim Italia e dall’ASD Bogliasco 1951, Time4Water si conferma un appuntamento centrale per chi crede nell’importanza di proteggere il territorio e le risorse naturali.
Un programma pensato per agire insieme
La giornata inizierà alle ore 9.30 con l’accoglienza dei partecipanti e la consegna di gadget ecosostenibili. Seguirà l’attività di pulizia della spiaggia e del tratto di mare antistante, resa ancora più dinamica grazie alla collaborazione con Roofless, che metterà a disposizione le proprie canoe per chi desidera impegnarsi anche in acqua.
Non mancheranno momenti di educazione ambientale: Edoardo Brodasca condurrà attività di divulgazione scientifica per i più piccoli, con un approfondimento speciale dedicato alla Posidonia oceanica, pianta marina fondamentale per l’ecosistema del Mediterraneo.
«Anche quest’anno Bogliasco celebra la Giornata della Terra con un evento dedicato alla pulizia della sua spiaggia. È l’occasione per sensibilizzare tutta la comunità dal punto di vista ambientale, a partire dai più piccoli, facendoli per primi portatori di un messaggio di rispetto e di cura del nostro ambiente che dobbiamo continuare a tutelare», commenta il Sindaco di Bogliasco Luca Pastorino.
Tra i protagonisti della giornata anche Raul Orvieto, che utilizzerà parte dei rifiuti raccolti per realizzare un’opera artistica. Il lavoro sarà poi donato alla Fondazione Prince Albert II di Monaco, per testimoniare come anche ciò che sembra privo di valore possa rinascere sotto una nuova forma, diventando simbolo di rinascita e consapevolezza ecologica.
Alle 12.30, la spiaggia si trasformerà in un momento di festa e convivialità: Pizziamo, Panificio Paolin, Bistrotto e Basko offriranno focaccia, pizza e focaccia al formaggio; i dolci saranno curati da Preti 1851. Il tutto sarà accompagnato da un dj set per concludere la giornata in allegria e con un forte spirito di comunità.
Un ringraziamento speciale va a tutti i partner che, con entusiasmo e generosità, hanno reso possibile questa giornata: Pro Loco Bogliasco, AGN energia, Club Nautico Bogliasco, Aurelia, Sysimex.
Time4Water: un gesto concreto per il nostro futuro
Inserito tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, Time4Water punta a sensibilizzare sull’importanza di agire concretamente per la salvaguardia dell’ambiente, promuovendo una cultura del rispetto e della responsabilità collettiva.
Stefano Ballerini, Country Manager di Netafim Italia, commenta:
«Con Time4Water vogliamo trasformare i nostri valori in azioni. Crediamo che ogni gesto di cura e rispetto per l’ambiente sia una costruzione concreta del futuro. Coinvolgere la comunità, e in particolare i giovani, è il nostro modo di dare un contributo reale alla sostenibilità e alla tutela delle risorse naturali».
Simone Canepa, presidente ASD Bogliasco 1951, aggiunge:
«Mai come quest’anno sentiamo profondamente il significato della Giornata Mondiale della Terra.
La chiusura temporanea della nostra piscina ci sta offrendo, in modo tangibile e quasi simbolico, l’opportunità di riflettere sull’importanza vitale dell’acqua, una risorsa che troppo spesso diamo per scontata. Partecipare alla pulizia della nostra spiaggia non è solo un gesto concreto, ma un messaggio potente: vogliamo accendere i riflettori su questioni ambientali e sociali che ci stanno a cuore, e su cui, insieme ai nostri partner, siamo ogni giorno protagonisti attivi e determinati».
Per partecipare sarà sufficiente compilare il modulo al link: https://bit.ly/42UnlZw
Per l’attività si consiglia di munirsi di guanti.
foto Scarfì.
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Il “Maggiordomo di Quartiere” è stato avviato ed è attivo ad Alassio

Il Maggiordomo di Quartiere è stato avviato ed è attivo ad Alassio
Il Maggiordomo di Quartiere è stato avviato ed è attivo ad Alassio

Il “Maggiordomo di Quartiere” è stato avviato ed è attivo ad Alassio, prezioso progetto finanziato con il Fondo sociale EU da Regione Liguria

Il “Maggiordomo di Quartiere” è stato avviato ed è attivo ad Alassio e gestito su tutto il territorio Regionale in collaborazione con un’ampia rete di Enti di Terzo Settore presenti sul territorio per affiancare e sostenere gratuitamente anziani e cittadini in generale, nelle incombenze quotidiane, dal ritiro ricette e medicinali alla spesa, dall’aiuto nel disbrigo di pratiche amministrative al pagamento di bollettini, dal supporto per piccole manutenzioni non specializzate, alle informazioni sulla vita di quartiere e sui servizi della città.
Il progetto è attivo da novembre 2023 su tutta la Regione e, per quanto attiene alla provincia di Savona, anche nel Comune di Albenga, in Via Camillo Benso Conte di Cavour n 8.
Le attività dello sportello di Albenga sono ora estese anche al Comune di Alassio, con la presenza del Maggiordomo reperibile al numero di telefono 328 4929240 dal lunedì al venerdì orario 8/14 o all’indirizzo e-mail  albenga@maggiordomodiquartiere.it
Lunedi 19 maggio alle ore 15,30. presso il Centro d’Incontro per la terza età “L’isola che C’è” di Alassio si terrà un incontro esplicativo dedicato al servizio.
Siamo molto soddisfatti – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Alassio, Loretta Zavaroni – di poter accogliere anche ad Alassio un valido servizio come quello del Maggiordomo di Quartiere, che ha già dimostrato la sua utilità ad Albenga, soprattutto a supporto della comunità anziana e delle persone più fragili.
Ad Alassio, dove sono attivi da tempo servizi di supporto alle categorie fragili, il Maggiordomo di Quartiere rappresenta un’importante integrazione e potenziamento dell’offerta esistente, e viene esteso a tutta la popolazione.
Auspichiamo che questo progetto possa davvero portare un ulteriore e concreto giovamento ai nostri concittadini, offrendo loro un sostegno quotidiano sempre più capillare e tangibile“.
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Conte a Genova: non siamo tutti uguali, non so se Grillo andrà a votare

Giuseppe Conte e Beppe Grillo sulla collina dei vip a Genova Sant'Ilario (foto d'archivio)

“L’importante è vincere, se si può chiudere al primo turno, magari. L’importante è che i cittadini genovesi si assumano la responsabilità di andare a votare, di scegliere, perché la cosa peggiore è rimanere a casa, rifugiarsi nell’astensione, nella disaffezione e ritenere che siano tutti uguali. No, non siamo tutti uguali”.

Lo ha dichiarato oggi a Genova il leader del M5S Giuseppe Conte a margine di un evento di campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative, a sostegno della candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis.

Il M5S e Silvia Salis riusciranno a convincere Beppe Grillo a votare alle prossime amministrative di Genova, dopo che alle ultime regionali non si è recato alle urne?

“Chi lo sa” ha risposto Conte, alzando la testa verso il cielo, sorridendo e aggiungenfo: “Non lo so affatto, si vedrà”.

“In ogni caso – ha aggiunto Conte – i sondaggi lasciano il tempo che trovano. Sicuramente c’è un buon clima, mi viene riferito. C’è un entusiasmo che mi fa molto piacere.

Qui c’è un progetto preciso, ci sono delle forze politiche, a partire dal Movimento 5 Stelle, che quando sono presenti garantiscono l’etica pubblica.

Noi ci stiamo a certe condizioni, i cittadini questo lo devono capire. Se ci siamo noi, evidentemente ci sono anche delle condizioni e degli obiettivi strategici, nell’interesse della collettività, che sono stati garantiti.

Se si vince è la prova che Salis, qui presente, è una buona candidata e c’è un buon progetto per la città, convincente.

Noi ci metteremo anche del nostro, ma quando si vince e se si vince, come ci auguriamo, significa che c’è un progetto credibile, una coalizione che evidentemente è stata percepita come convincente e c’è una interprete che sicuramente dà le rassicurazioni giuste per governare bene questa città”.

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Omicidio Cella, in aula audio con minacce della Cecere alla criminologa che fece riaprire il caso

Omicidio Cella, in aula audio con minacce della Cecere alla criminologa che fece riaprire il caso
Nada Cella

Omicidio Nada Cella, prosegue il processo a Genova: ascoltati in aula gli audio delle minacce di Annalisa Cecere

È ripreso a Genova il processo sull’omicidio di Nada Cella, la segretaria ventiquattrenne uccisa brutalmente il 6 maggio 1996 nello studio di un commercialista a Chiavari, dove lavorava. A quasi trent’anni dai fatti, l’indagine – riaperta nel 2021 grazie a nuovi elementi investigativi – è ora al centro di un dibattimento che continua a suscitare grande interesse pubblico.

Al centro dell’ultima udienza, gli audio delle minacce inviate da Annalisa Cecere, l’ex insegnante oggi imputata per il delitto, alla criminologa Antonella Delfino Pesce, la professionista che tra il 2017 e il 2019 analizzò i vecchi fascicoli del caso contribuendo in modo decisivo alla riapertura dell’inchiesta. Gli audio sono stati ascoltati in aula davanti alla corte, lasciando trasparire il tono aggressivo e intimidatorio con cui Cecere cercava di zittire la testimone.

La criminologa in aula: “Minacce e insulti dopo le mie ricerche”

Antonella Delfino Pesce, chiamata a deporre come testimone, ha ricostruito davanti ai giudici il percorso che l’ha condotta a riaprire un caso considerato ormai archiviato. L’esperta ha spiegato di aver incrociato negli anni una serie di indizi mai completamente approfonditi, fino ad arrivare a sospettare il coinvolgimento di Annalisa Cecere.

“I messaggi vocali erano pieni di insulti e minacce – ha dichiarato Antonella Delfino Pesce –. Non solo era turbata dalle mie ricerche, ma voleva chiaramente intimorirmi per farmi desistere”. La criminologa ha anche ricordato il rapporto inizialmente collaborativo con Marco Soracco, il commercialista per cui lavorava Nada e che aveva frequentato anche la stessa Cecere. “All’inizio eravamo diventati anche amici – ha detto –, mi aiutava nelle mie ricerche. Poi, con la riapertura dell’inchiesta, i rapporti si sono raffreddati e ha smesso di parlarmi”.

Un cold case riaperto dopo 25 anni

L’omicidio di Nada Cella è rimasto per anni uno dei cold case più misteriosi della Liguria. Nonostante l’intensa attività investigativa svolta all’epoca, nessun colpevole era stato identificato con certezza. Solo grazie al lavoro indipendente della criminologa e a nuove analisi forensi, l’attenzione si è concentrata su Annalisa Cecere, vicina all’ambiente professionale di Soracco e già sospettata negli anni Novanta, ma mai formalmente incriminata fino al 2021.

Con la riapertura del caso, il procedimento ha preso nuova forza: elementi indiziari, intercettazioni, nuove testimonianze e reperti riesaminati stanno ora contribuendo alla ricostruzione degli ultimi momenti di vita di Nada.

Il processo continua: in attesa di nuovi sviluppi

Il processo, che si svolge presso il Tribunale di Genova, è ancora in fase istruttoria e si prevede che nelle prossime udienze vengano ascoltati altri testimoni chiave. L’attenzione rimane alta anche sul ruolo di chi, negli anni, avrebbe potuto fornire elementi importanti ma ha scelto il silenzio.

Nel frattempo, la famiglia di Nada continua a chiedere verità e giustizia per una giovane donna la cui vita fu spezzata senza un motivo apparente. La speranza è che il lungo cammino della giustizia porti finalmente a una risposta definitiva su uno dei delitti più oscuri e irrisolti della cronaca italiana recente.

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