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Tragico frontale tra auto a Montoggio: un morto e tre feriti, tra cui una bimba

Ventimiglia, investe passante e scappa. Il pedone è grave.
Ventimiglia, investe passante e scappa. Il pedone è grave.

Incidente mortale oggi pomeriggio lungo la strada statale 226 di Montoggio, nell’entroterra di Genova.

Due auto, per cause ancora da accertare, si sono scontrate frontalmente in località Fornace. L’asfalto era viscido per la pioggia.

Una persona è morta sul colpo, mentre tre sono rimaste incastrate tra le lamiere e hanno riportato lievi ferite. Secondo quanto riferito, si tratta di Paola Midolo di 57 anni.

Due adulti sono stati trasferiti dai sanitari del 118 in codice giallo all’ospedale Villa Scassi. Mentre una bambina è stata trasportata al Gaslini, sempre in codice giallo.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica incidente.

 

Santa Margherita: intervento rapido per la messa in sicurezza porto

Santa Margherita: Assicurato intervento rapido per la messa in sicurezza diga

Stamane, al termine della visita del Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli nel Tigullio, si è svolto nel porto di Santa Margherita Ligure un sopralluogo sui danni provocati dalla mareggiata del 29 e 30 ottobre scorsi, cui hanno partecipato i responsabili del Provveditorato Interregionale, il sindaco Paolo Donadoni e il vicesindaco con delega alla Protezione Civile, che hanno sottolineato come “essendo quello di Santa Margherita Ligure un porto pubblico, gli interventi spettano alla struttura ministeriale”.

A grandi linee è stata confermata la stima dei danni effettuata nei giorni scorsi, circa 20 milioni di euro. Oltre alla ricostruzione, si è parlato anche di possibili soluzioni immediate per la messa in sicurezza del porto e di conseguenza dell’abitato cittadino.

«Il ministro Toninelli – ha spiegato il sindaco Donadoni – che ringrazio per la sua presenza simbolo di uno stato vicino ai cittadini, si è reso conto che la priorità per il nostro territorio, per la nostra economia, è la ricostruzione della provinciale 227. Parimenti l’intervento al nostro porto è urgente e importante non solo per l’economia delle attività portuali ma prima ancora per la sicurezza di Santa Margherita Ligure. Ho avuto rassicurazioni dai responsabili del Provveditorato per un primo intervento rapido per la messa in sicurezza».

Intanto, prosegue in città la pulizia e sistemazione delle zone raggiunte dalla mareggiata e prosegue la pulizia delle condotte delle acque bianche con appositi macchinari.

Per quanto riguarda la presentazione di segnalazioni danni da parte dei cittadini, il Comune oggi ha riferito che l’ufficio protocollo sarà aperto anche al lunedì pomeriggio dalle 15 alle 17. (nuovo orario: da lun a ven 8:30 – 12 lun mer 15 – 17).

 

M5S: nessuna richiesta in procura per dissequestro aree. Ma deadline del gip è il 5 dicembre

Crollo Ponte Morandi, l'allora ministro del Mit Danilo Toninelli (M5S)

“A seguito della conferma del procuratore della Repubblica di Genova, Francesco Cozzi, che ancora non è arrivata nessuna richiesta di dissequestro da parte dei Commissari Toti e Bucci, i quali hanno la responsabilità sull’emergenza e sulla ricostruzione del Ponte Morandi, il gruppo consiliare regionale del MoVimento 5 Stelle ha inviato a entrambi una lettera aperta per sollecitare l’istanza di dissequestro, con l’obiettivo di ripristinare al più presto la viabilità urbana di Genova e della Val Polcevera”.

Lo hanno riferito oggi i consiglieri regionali pentastellati.

Come si ricorderà, sia il sindaco Bucci che il governatore Toti, ma anche esponenti del Governo, avevano già chiesto più volte un veloce dissequestro per rendere le aree cantierabili e poter così cominciare al più presto i lavori “nel pieno rispetto dell’attività di indagine della magistratura genovese”.

Anzi, il sindaco Bucci ha sempre dichiarato di essere pronto a far cominciare i primi lavori “il giorno dopo il dissequestro delle aree”.

Infatti, i periti nominati dal Tribunale di Genova hanno tempo fino al 5 dicembre, ossia la data fissata dal gip, ma potrebbero (legittimamente) chiedere una proroga per espletare le indagini periziali.

La “deadline” è stata quindi fissata dal giudice che segue le indagini sul tragico crollo del Ponte Morandi.

Pertanto, almeno fino al 5 dicembre, non è possibile ottenere il dissequestro delle aree. A meno che, ovviamente, i periti del Tribunale riescano a finire il loro lavoro entro tale data (al momento circostanza poco probabile).

Inoltre, occorre aspettare la conversione in legge del Decreto Genova, che conferisce poteri ben determinati a Marco Bucci (al momento approvato dalla Camera e in attesa della seconda lettura al Senato).

Dissequestro aree Ponte Morandi, Toti bolla come fake news le dichiarazioni M5S

Ecco il testo integrale della “lettera aperta” inviata oggi dai consiglieri M5S.

“Ai Commissari per l’emergenza Giovanni Toti e per la ricostruzione Marco Bucci.

Il gruppo consiliare regionale del MoVimento 5 Stelle ha appreso con disappunto che, nonostante siano da tempo cessate le esigenze probatorie sui monconi del viadotto Polcevera, i Commissari non hanno ancora presentato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova l’istanza per il dissequestro delle aree e delle parti di ponte non crollate, necessaria per ristabilire la normale viabilità e per procedere con il relativo piano di demolizione e/o ricostruzione.

A distanza di quasi tre mesi dal crollo, occorre rilevare l’inerzia dei Commissari che, alla luce delle decine di milioni di euro già stanziati dal Consiglio dei Ministri straordinario del 15 agosto scorso ed erogati a settembre, avrebbero già dovuto compiere tutti gli interventi necessari a risolvere l’emergenza e consentire l’avvio dell’iter di ricostruzione del ponte.

A questo punto, il ritardo nel deposito dell’istanza di dissequestro e nella predisposizione del piano di demolizione e/o ricostruzione è diventato inspiegabile in quanto i monconi non sono più sottoposti a vincolo a fini di prova, l’incidente probatorio è prossimo alla conclusione e tutte le risorse e i poteri straordinari sono stati messi a disposizione delle strutture commissariali.

Purtroppo, ai proclami e alle promesse fatte ai cittadini, i Commissari non hanno fatto seguire azioni immediate ed efficaci per risolvere i problemi della cosiddetta ‘zona rossa’ e delle aree limitrofe, come riaprire finalmente le strade indispensabili per decongestionare il traffico della Val Polcevera; consentire agli sfollati di recuperare tutti i beni mobili dalle proprie abitazioni e non solo una parte, coinvolgendo anche ditte specializzate in traslochi a prestazioni veloci; ripristinare subito la viabilità e i servizi pubblici nella Val Polcevera; assicurare la ripresa delle attività delle imprese danneggiate e la piena tutela di tutti i lavoratori; avviare un trasparente e idoneo percorso di progettazione, affidamento e ricostruzione di questa fondamentale infrastruttura.

A questo proposito, inoltre, il M5S in Regione sottolinea che l’immediato dissequestro di alcune porzioni di zona rossa e delle aree limitrofe consentirebbe di riaprire strade urbane indispensabili per la viabilità genovese e per tutta la Val Polcevera.

Il MoVimento 5 Stelle chiede pertanto ai commissari straordinari Bucci e Toti di depositare quanto prima alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova l’istanza per il dissequestro delle aree e delle porzioni del viadotto Polcevera, senza attendere la conclusione dell’incidente probatorio e la conversione in legge da parte del Parlamento del decreto legge n. 109 del 28 settembre 2018, non essendo tali atti necessari per ottenere la disponibilità delle aree e dei monconi sequestrati”.

 

Società partecipate e farmacie comunali, protesta a Tursi: Bucci nel mirino della Cgil

Protesta a Palazzo Tursi: nel mirino la giunta Bucci (foto di repertorio)

“Interrotto il consiglio di oggi per la vendita delle Farmacie comunali. Abbiamo chiesto e ottenuto di essere ascoltati in conferenza capigruppo. Sotto Palazzo Tursi ancora in presidio le rappresentanze di altre società partecipate dal Comune”.

Lo ha riferito su Fb il sindacato Cgil, che con i suoi rappresentanti all’inizio della seduta consiliare di oggi ha inoltre mostrato una striscione nella Sala Rossa di Tursi.

“Grazie agli interventi che in questi mesi, insieme alle altre rappresentanze sindacali, abbiamo fatto in commissione consiliare e in conferenza con i capi gruppo – hanno aggiunto i rappresentanti del sindacato Cgil – la proposta di delibera del Sindaco Bucci sulla vendita delle farmacie comunali vacilla in termini di consenso ed è chiaro che le nostre posizioni siano state condivise sia dai consiglieri di minoranza che da molti consiglieri comunali di maggioranza.

Oggi siamo qui davanti al Comune di Genova, mentre sta per iniziare il Consiglio comunale, per manifestare ancora una volta il profondo dissenso verso la delibera del Sindaco e questa volta lo facciamo insieme alle rappresentanze di altre società partecipate come ASTER, AMIU e AMT.

Perchè se il Comune di Genova aliena l’unica società partecipata sana, insieme ad ASEF, viene da chiedersi quali potrebbero essere le scelte future sulle altre partecipate e i conseguenti pesanti rischi su utenti e lavoratori”.

 

Rossetti: lasciare proventi Imu a tutti i Comuni liguri danneggiati da maltempo

Consigliere regionale Pippo Rossetti (foto di repertorio)

“La proposta di lasciare i proventi dell’Imu ai Comuni danneggiati dal maltempo ci trova d’accordo. Ma deve riguardare, appunto, tutti i Comuni che hanno subito danni, non solo quelli ‘maggiormente danneggiati’ come è stato detto nelle ultime ore. Perché se è chiaro che ad aver subito le peggiori conseguenze delle mareggiate e delle piogge sono stati i Comuni costieri, dove la presenza di seconde case è molto alta e il gettito Imu assai importante, è anche vero che le amministrazioni dell’entroterra, già impoverite dalla crisi economica e danneggiate dal maltempo, meriterebbero la stessa attenzione e la medesima agevolazione”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale Pippo Rossetti (Pd).

“Un’altra partita importante per aiutare i territori danneggiati – ha aggiunto Rossetti – è quella relativa ai fondi europei contro il dissesto idrogeologico, su cui il ministro Costa ha rilasciato qualche dichiarazione contraddittoria (prima aveva detto non volerli e poi si era convinto a chiedere soltanto quelli per i progetti già pronti).

La verità è che un governo serie, di fronte a ciò che è successo negli ultimi giorni a causa del maltempo, rifonderebbe subito Italiasicura ideata dal centrosinistra e affossata da Lega e 5 Stelle: una struttura di missiuone che ha sempre funzionato molto bene, come dimostrano i lavori su Bisagno e Fereggiano.

L’Esecutivo non perda tempo nemmeno a chiedere il Fondo di solidarietà europeo, pensato proprio per i danni provocati da calamità naturali. Il Pd, tramite i suoi parlamentari europei, ha già sollecitato il Governo a fare domanda, entro i termini previsti, per questo tipo di aiuto”.

 

Vincenzina Bruzzone, vittima maltempo ricordata oggi in Senato da Ripamonti

Maltempo, luogo della tragedia ad Albisola Superiore

Vincenzina Bruzzone: è questo il nome della nostra concittadina di Albisola Superiore che ha perso la vita durante la vera e propria apocalisse che si è abbattuta sulla terra ligure e susseguentemente su tutto il Nord e non solo, isole comprese. Una lamiera si è distaccata da un tetto e l’ha colpita a morte, strappandola così in modo brutale all’affetto dei suoi familiari a cui va il mio personale cordoglio, quello del Gruppo a cui appartengo e credo di poter dire anche quello di tutta l’Aula del Senato”, ha esordito il senatore originario di Laigueglia”.

La vittima del maltempo in Liguria oggi è stata ricordata così in Senato dal senatore ligure Paolo Ripamonti (Lega). Vincenzina Bruzzone, 88 anni, aveva perso la vita lunedì scorso ad Albisola Superiore travolta dal pezzo di cornicione di un tetto che si era abbattuto in strada per il fortissimo vento.

“Vincenzina – ha aggiunto Ripamonti – è stata l’unica vittima di una tragedia che poteva avere un bilancio ancora più tragico e solo un miracolo del buon Dio ha evitato di costringere altre famiglie a un dolore senza fine. Da ligure ho vissuto la furia di questa tempesta con amarezza e scoramento, oltre che con comprensibile sgomento.

Dopo la ferita lacerante del crollo del ponte Morandi, ancora lutti, ancora dolore e distruzione. Le nostre spiagge, che d’estate rappresentano il luogo della spensieratezza, del piacevole ritrovo delle nostre famiglie e dei vacanzieri nostri ospiti, sono state spazzate via dalla furia distruttrice del maltempo che ha ridotto tutto a un cumulo di detriti e macerie, mutando al contempo la morfologia di quel tratto di costa.

Roberto Sasso Del Verme, Marco Melgrati, Mauro DeMichelis sono alcuni tra i sindaci dei Comuni tra i più colpiti. Citandoli in quest’Aula vorrei citarli tutti, esprimendo loro il nostro sostegno e il ringraziamento, perché sin dai primi momenti e dai primi istanti succeduti alla furia erano sulle strade, nelle vie e nelle piazze dei loro Comuni a confortare, a sostenere e a coordinare i primi soccorsi.

Antonio Ugo, Giampiero Colli, Pietro Accame, Roberto Cancellara: loro invece non sono amministratori, ma commercianti, imprenditori balneari ed esercenti che cito quasi a generale rappresentanza di quanti hanno perso la loro attività, il proprio esercizio e il proprio stabilimento balneare, vedendo sfumare i sacrifici di una vita. Le amministrazioni, come ho detto, non li hanno lasciati soli, ma da subito sono stati pronti a fare il loro dovere: quello di assistere i cittadini.

Sono però sicuro che questo Governo avrà, come ha avuto per la situazione del Ponte Morandi e il suo dramma, la stessa sensibilità e la stessa accortezza per i territori devastati, per tutti i territori nessuno escluso, e cogliere questa occasione, seppur nefasta, per dare risposte concrete.

Sono sicuro delle risposte che questo Governo darà, anche in tempi brevi. I liguri sono un popolo forte e sono ospitali il giusto. I nostri nonni hanno i volti segnati dalla salsedine e dal sole. La nostra terra è fatta di acqua e di scogli; ecco, proprio come gli scogli, i me possan spusta’, ma no mi spaccan: signor Presidente, ci spostano, ma non ci spaccano”.

 

Via Prè, 5mila euro in capi di abbigliamento con marchi contraffatti: denunciata senegalese

Ambulanti abusivi e merce illegale (foto di repertorio)

Lotta alla produzione e al commercio abusivo a Genova.

Ieri i Carabinieri della Stazione dell’Arma di Maddalena hanno identificato e denunciato in stato di libertà una cittadina senegalese, residente a Genova, sorpresa in Via Prè con diversi capi di abbigliamento contraffatti e altra merce priva di marchio, destinati al commercio abusivo.

Il valore commerciale stimato della merce, che è stata sequestrata, ammonta a circa 5mila euro.

 

Genova, furti alla Coop di Dinegro: denunciati tre romeni

Ruba birra alla Coop e strattona vigilante, tunisino arrestato
Terminal Traghetti di Genova (foto d'archivio)

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile ieri hanno identificato e denunciato in stato di libertà per concorso in furto aggravato tre romeni, in Italia senza fissa dimora.

Secondo gli investigatori, infatti, gli stranieri avevano rubato generi alimentari per un valore di circa 44 euro presso il supermercato Coop di Dinegro.

L’episodio è avvenuto domenica sera scorsa.

 

Lite a Sampierdarena, nigeriana minacciata con pistola giocattolo: denunciato genovese

Principe terra di nessuno: tabaccaio rapinato e accoltellato in pieno giorno
Carabinieri (foto di repertorio)

Ieri, a conclusione di accertamenti, i Carabinieri della Stazione dell’Arma di Sampierdarena hanno identificato e denunciato in stato di libertà per minacce aggravate un 57enne residente a Genova.

Il genovese, in mattinata, aveva infatti litigato con una 23enne nigeriana minacciandola poi con una pistola giocattolo.

L’arma finta è stata sequestrata.

 

Estorsioni nel ponente genovese: la polizia arresta un albanese e un italiano

Roland Gurabardhi

Ieri gli investigatori della II Sezione della Suqadra Mobile di Genovaa, nell’ambito di un’attività di indagine volta al contrasto del fenomeno dei prestiti di denaro nei confronti di imprenditori in difficoltà a causa dell’attuale difficile contesto economico, hanno arrestato un albanese e un complice genovese.

Il principale indagato è lo straniero Roland Gurabardhi, di 24 anni, pregiudicato, noto negli ambienti criminali della delegazione di Sestri Ponente, è stato arrestato a seguito di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal gip per il reato di estorsione pluriaggravata in concorso.

Le accuse formulate a suo carico risultano pesanti. Secondo la polizia, l’albanese avrebbe ripetutamente minacciato e poi usato la violenza in danno di due commercianti in difficoltà della zona di Sampierdarena allo scopo di recuperare somme di denaro indebitamente concesse in prestito.

Il condizionamento sarebbe stato così consistente al punto da indurre una delle due vittime a inscenare una scomparsa per sfuggire alle pressioni subìte.

Le indagini hanno fatto emergere anche la figura del presunto complice dell’albanese. Si tratta di Umberto Barletta, 29enne, commerciante genovese, che avrebbe svolto il ruolo di tramite per ottenere il credito da parte delle vittime e, successivamente, per la fase di recupero delle somme di denaro prestate.

In sostanza, il 29enne è stato arrestato insieme al 24enne per aver agevolato la presunta attività estorsiva.

Le indagini della polizia proseguono allo scopo di accertare il coinvolgimento di altri eventuali malviventi e, soprattutto, individuare altre possibili vittime nel ponente genovese.