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Immigrazione clandestina in Riviera, arrestato 46enne dello Sri Lanka

L'ultima del Governo Pd: altri 5,3 milioni per business migranti in Liguria
Ufficio Immigrazione (foto di repertorio)

Ieri i Carabinieri della Stazione dell’Arma di Rapallo, a seguito di ordine di carcerazione emesso dalla procura di Genova, hanno arrestato un 46enne dello Sri Lanka, in Italia senza fissa dimora, con precedenti di polizia e mai rimpatriato, ritenuto responsabile dei reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sequestro di persona.

Lo straniero deve scontare un cumulo pene concorrenti per 2 anni e 6 mesi di reclusione. Inoltre è stato condannato a pagare  21.550 euro di multa.

Durante l’arresto, il cingalese è stato denunciato in stato di libertà poiché inottemperante all’ordine del questore di lasciare il territorio dello Stato.

Il 46enne è stato rinchiuso nel carcere di Chiavari.

 

Pallanuoto, A2 M Nord: i risultati della seconda giornata

Doria Nuoto Loano

Seconda giornata del 25esimo campionato di serie A2 maschile.

Seguono tabellini e commenti degli incontri del girone nord.

Girone nord

2^ giornata – sabato 1 dicembre

NC Civitavecchia-Como Nuoto 7-8

NC CIVITAVECCHIA: Visciola, Muneroni M., Minisini 1, De Rosa, Checchini 1, Echeniche 1, Muneroni G.1, Pagliarini 2, Romiti 1, Simeoni, Ballarini, Greco, Pinci. All. Pagliarini.
COMO NUOTO: Viola, Foti 1, Pagani 1, Lepore, Busilacchi 2, Toth 1, Cassano, De Simone, Lava, Pellegatta 1, Gennari, Fusi 1, Ferrero 1. All. Venturelli.Arbitri: Camoglio e Marongiu.
Note: parziali 1-1, 2-4, 1-2, 3-1. Espulsi nel quarto tempo Gianluca Muneroni (NC), e il tecnico Pagliarini per proteste. Usciti per limite di falli Minisini (NC) nel terzo tempo, Gennari (CN) e Busilacchi (CN) nel quarto. Superiorità numeriche: NC Civitavecchia 5/15; Como Nuoto 3/10. Spettatori 100 circa.
Cronaca. Prima vittoria in campionato per la Como Nuoto che supera 8-7 i padroni di casa della NC Civitavecchia: decisiva la rete di Busilacchi a 2’42” dalla sirena conclusiva. Nei primi dodici minuti di gioco le formazioni avanzano in assoluta parità sino al 3-3 di metà secondo tempo. Ferrero, Toth, Pellegatta e Busilacchi siglano un break di 4-0 e portano il parziale sul 7-3 per i lombardi dopo 19 minuti. Veloce la risposta della squadra di casa che con le reti in sequenza di Checchini, Pagliarini, Gianluca Muneroni e ancora Pagliarini ristabiliscono la parità (7-7). Busilacchi segna l’ottava rete degli ospiti e fissa il risultato sul 8-7.

CS Plebiscito PD-Vela Nuoto Ancona 8-11

CS PLEBISCITO PD: Destro, Chiodo 1, Tosato, Tognon, Savio 3 (2 rig.), Barbato, Gottardo 1, Robusto, Zanovello, Fanfani 3, Rolla, Calabresi, Tomasella. All. Martinovic.
VELA NUOTO ANCONA: Bartolucci E, Lisica 3 (2 rig.), Pugnaloni, Pantaloni, Baldinelli, Pieroni 2, Alessandrelli, Di Palma 1, Breccia, Bartolucci D 2, Sabatini 2, Cesini, Cardoni 1. All. Pace.Arbitri: Polimeni e Lombardo.
Note: parziali 1-2, 2-2, 1-4, 4-3. Espulso per cattiva condotta Zanovello (P) nel secondo tempo, per proteste Rolla (P), l’allenatore del Plebiscito Pd Martinovic e l’allenatore della Vela Ancona Pace nel quarto. Usciti per limite di falli Tomasella (P) nel terzo tempo e Baldinelli (V) nel quarto. Superiorità numeriche: CS Plebiscito PD 2/13 + 2 rigori; Vela Nuoto Ancona 2/8 + 2 rigori. Spettatori 100 circa.
Cronaca. Primi tre punti in campionato anche per la Vela Nuoto Ancona che chiude l’incontro 11-8 in casa della CS Plebiscito Pd. Inizio di partita equilibrato: a metà secondo tempo le squadre sono 3-3. Lo strappo dei ragazzi di coach Pace avviene fra il secondo e terzo quarto quando le reti in sequenza di Bartolucci, Di Palma, e la doppietta di Lisica – che trasforma un tiro di rigore – portano gli ospiti sul 7-3. Le formazioni si fronteggiano in un botta e risposta fino al 10-6 di metà ultimo quarto, quando Diego Bartolucci allunga ancora il divario. Le due reti su rigore trasformate da Savio riducono il gap ma non bastano a far rientrare in partita i patavini.

Brescia Waterpolo-Sportiva Sturla 7-9

BRESCIA WATERPOLO: Massenza, Laurini, Zugni 1, Legrenzi, Garozzo 1, Balzarini, Tortelli 2, Tononi 1, Pietta 1, Zanetti, Gianazza 1, Sordillo, Laisi. All.
SPORTIVA STURLA: Ghiara, Baldineti, Giusti 1, Prian, Giusti, Bosso 1, Cappelli, Rivarola, Froda’, Bonomo 3, Parodi, Dainese 4 (1 rig.), Dufour. All.
Arbitri: Cirillo e D’Antoni
Note: parziali 3-2, 2-2, 1-2, 1-3. Nessun giocatore è uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Brescia 3/10 e Sturla 4/6 più un rigore realizzato da Dainese nel quarto tempo. Spettatori 100 circa.
Cronaca. Colpo esterno della Sportiva Sturla che passa 9-7 in casa della Brescia Waterpolo che paga il 3 su 10 in superiorità numerica. Tanti rimpianti per i lombardi avanti 6-5 con Zugni dopo due minuti del terzo tempo. Poi il match gira in favore dei livuri che ribaltano il punteggio con Dainese e Bosso (7-6) e, dopo il 7-7 di Tononi, allungano con la doppietta di Dainese negli ultimi sessanta secondi.

Lavagna 90-Spazio RN Camogli 9-10

LAVAGNA 90 DIMEGLIO: Agostini, Villa, Luce, Pedroni, Pedroni 1, Bianchetti 1, Cotella 3, Gabutti, Cotella 1, Cimarosti 1, Menicocci 2, Magistrini, Casazza. All. Martini.
SPAZIO RN CAMOGLI 1914: Gardella, Beggiato, Iaci 3, Licata, Pellerano, Cambiaso 2, Bisso, Barabino, Cocchiere 1, Gatti 2, Molinelli, Cuneo, Caliogna 2. All. Temellini
Arbitri: Rotunno e Collantoni
Note: parziali 3-4, 1-3, 3-2, 2-1. Superiorità numeriche: Lavagna 1/11 e Camogli 5/18. Usciti per limite di falli Pedroni L. (L) nel terzo tempo, Pedroni M. (L), Cimarosti (L) e Beggiato (C) nel quarto tempo. Espulsi per proteste il tecnico Martini (L) nel terzo tempo e per brutalità Gatti (C) nel quarto tempo. Spettatori 400 circa
Cronaca. La Spazio RN Camogli 1914 supera 10-9 nel derby la Lavagna 90 Dimeglio. La squadra di Temellini parte meglio e conduce 7-4 dopo due quarti di gara. Poi viene fuori la Lavagna esce fuori e ricuce lo strappo con Bianchetti e Menicocci (9-9). L’equilibrio dura trenta secondi, poi Cocchiere supera Gardella e fissa il 10-9 finale.

CROCERA STADIUM-PRESIDENT BOLOGNA 6-9.

CROCERA STADIUM: Graffigna, Pedrini, Giordano 2, Chirico, Ieno, Figini, Ferrari, Tamburini 1, Fulcheris 1 (1 rig.), Dellepiane, Bavassano, Manzone 1, Fulcheris 1. All. Campanini.
PRESIDENT BOLOGNA: Dusan, Gadignani, Bruzzone 1, Baldinelli 1, Moscardino, Dello Margio, Marciano, Belfiori 1, Pasotti 2, Pozzi 1, Cocchi 3, Orsoni, Bonora. All. Risso.
Arbitri: Fusco e Luciani.
Note: parziali 1-2, 1-2, 0-2, 4-3. Espulso per proteste Giordano (C) nel quarto tempo. Nessun uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Crocera Stadium 2/11 + un rigore; President Bologna 4/8. Spettatori 120 circa.
Cronaca. Seconda vittoria in campionato per la President Bologna che supera 9-6 la Crocera Stadium. Partita mai in discussione: gli ospiti mettono a segno, nei primi 24 minuti di gioco, tre break di due reti intervallate dalle marcature di Giordano (6-2). Nell’ultima frazione Tamburini, Manzone e i fratelli Fulcheris tentano il rietro portandosi sul meno uno; ma Bruzzone e Bldinelli allungano ancora e mettono in banca il risultato.

REALE MUTUA TORINO 81 IREN-RN SORI 11-9

REALE MUTUA TORINO 81 IREN: Aldi, Scarzella, Cialdella, Azzi 3 (1 rig.), Gnoffo, Oggero, Brancatello 3, Vuksanovic 3 (1 rig.), Capobianco, Loiacono 1, Audiberti, Gattarossa 1, Costantini. All. Aversa.
RN SORI: Benvenuto A, Elefante, Megna 1, Elphick 4 (1 rig.), Viacava 1, Stagno 1, Digiesi, Benvenuto V, Penco, Morotti, Percoco 1, Pesenti 1, Costa. All. Cipollina.
Arbitri: Bonavita e Calabro.
Note: parziali 4-1, 3-2, 3-1, 1-5. Espulso per proteste Audiberti (T) nel terzo tempo. Usciti per limite di falli Cialdella (T) e Pegno (S) nel terzo tempo. Superiorità numeriche: Reale Mutua Torino 81 Iren 2/8 + due rigori; RN Sori 4/9 + un rigore. Spettatori 120 circa.
Cronaca. Vince anche la Reale Mutua Torino 81 Iren che supera in casa 11-9 la Rn Sori e raggiunge il gruppo di testa della classifica a 6 punti. Dopo un iniziale 1-1, i padroni di casa vanno a rete cinque volte consecutive (6-1). Elphick, Brancatello, Pesenti e Loiacono si alternano nelle marcature; Vuksanovic allunga ancora per il 9-3. Sul finire del terzo quarto si fronteggiano ancora una volta Elphick e Vuksanovic che chiudono il tempo 10-4. Negli ultimi otto minuti di gara la squadra di Cipollina tenta il rientro mettendo a segno un break di quattro reti ma Gattarossa spezza i sogni di rimoonta della squadra ligure. Elphick chiude l’incontro 11-9 .

Ascoli-Spezia, Marino: direzione arbitrale pessima

Marino

Al termine della sfida del “Del Duca”, è un amareggiato Pasquale Marino a presentarsi nella sala stampa dello stadio ascolano.

“Sono arrabbiato perchè la squadra ha disputato una buona gara e credo che oggi qualche torto lo abbiamo subito, a partire dall’azione del primo gol, nella quale c’è stato un evidente fallo su Giani.
Non parlo mai degli arbitri, ma oggi la direzione non mi è affatto piaciuta e certe decisioni vanificano il lavoro settimanale; ripenso al fallo di Martinelli, non ravvisato dall’arbitro, su Galabinov lanciato a rete nel match con il Foggia, e credo non sia giusto tacere anche dopo la partita odierna.

L’espulsione di Bidaoui? Bravo Troiano a buttarsi per terra.

Ho poco da rimproverare alla mia squadra, sicuramente non siamo stati nè precisi nè fortunati in certe circostanze, ma i ragazzi hanno lottato fino alla fine ed avremmo meritato di portare a casa almeno un punto; per me si tratta di una sconfitta immeritata per quanto visto sul campo.

La fisicità di Galabinov ci avrebbe fatto comodo in certe situazioni, ma non amo mai parlare di chi non è disponibile e comunque penso ad Okereke che ha segnato da attaccante centrale, creando almeno altre due occasioni pericolose.

Nonostante il 2 a 0 subito dopo trenta secondi della ripresa, la squadra non si è abbattuta, ma al contrario ha reagito, provando in tutti i modi a recuperare il risultato fino alla rete di Padella nel recupero, arrivata comunque in maniera casuale”.

Ascoli-Spezia 3-1, Aquile ko nelle Marche

Spezia, Aquile imbattute in A contro la Salernitana
Spezia Calcio

Partita stregata per lo Spezia che cade al Cino e Lillo Del Duca subendo sin dai primi minuti la verve dei padroni di casa.

Piceni che passano subito in vantaggio con bomber Ardemagni che pronti via insacca l’1-0 dopo appena 1 minuto di gioco. Le Aquile rimangono in partita cercando una reazione che nella prima frazione si palesa, per annullarsi nella ripresa. Cravion appena rientrati dagli spogliatoi raddoppia per l’Ascoli, Okereke però al ’10 accorcia le distanze mantenendo viva la contesa.

Nei minuti di recupero Padella cala il tris e chiude le ostilità sul 3-1.

ASCOLI (4-3-1-2): Lanni; Laverone (13’ st Kupisz), Brosco, Valentini, De Santis; Addae, Troiano, Cavion; Ninkovic; Ardemagni (41’ st Rosseti), Ngombo (13’ st Padella). A disp. Bacci, Perucchini, Carpani, Quaranta, Casarini, Parlati, Beretta, Frattesi, Sarli. All. Vivarini.

SPEZIA (4-3-3): Lamanna; Vignali, Capradossi, Giani, Augello; Bartolomei (29’ st Pierini), Ricci, Mora (40’ st De Francesco); Gyasi (40’ st Gudjohnsen), Okereke, Bidaoui. A disp. Manfredini, Barone, Crivello, Terzi, Bastoni, De Col, Acampora, Bachini. All. Marino.

ARBITRO: Illuzzi di Molfetta

RETI: 1’ pt Ardemagni (A), 1’ st Cavion (A), 10’ st Okereke (S), 48’ st Padella (A).

NOTE: Espulsi al 4’ st Ninkovic (A) per somma di ammonizioni e al 22’ st Bidaoui (S) per gioco violento. Ammoniti Okereke (S), Lanni (A). Spettatori 5.431 (3.571 abbonati) per un incasso di 39.257,92 € (23.971,68 € quota abbonamenti). Rec. 2’ pt, 6’ st.

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Torino-Genoa, Murgita: presi gol imbarazzanti

Juric e Murgita

Sconfitta cocente per il Genoa al Grande Torino contro i Granata: il secondo di Juric Roberto Murgita non riesce a nascondere l’amarezza per il risultato e al contempo non è però preoccupato sicuro della reazione dei suoi nelle prossime tre sfide di campionato.

“Se si guarda, la classifica è preoccupante, ma fa anche capire che serve fame per uscire da questa situazione. Oggi abbiamo preso due gol paradossali, il secondo addirittura a tempo scaduto. L’espulsione di Romulo ci ha inevitabilmente complicato i piani. Con un pò più di qualità, nella ripresa, saremmo potuti essere molto più pericolosi, ma con il Torino non è mai una partita facile e magari non abbiamo recuperato tutte le energie spese nel derby”.

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I fuochi d’artificio sulle note di Aida a De Ferrari | Video

Piazza De Ferrari e dintorni con una gran quantità di persone, si parla di circa 5000, malgrado la pioggia, per i fuochi artificiali con la musica dell’Aida orchestrata dal Carlo Felice.

I fuochi sono stati organizzati da Regione e Comune per dare il via al periodo natalizio e festeggiare l’avvio della stagione lirica del teatro che si apre con l’opera di Verdi.

Si tratta del primo degli appuntamenti natalizi voluti da Regione e Comune all’insegna della luce. Seguiranno, infatti, il prossimo 8 dicembre, le accensioni degli Alberi di Natale e soprattutto il Tunnel di luci più lungo d’Europa di 60 metri che porta alla stazione della metropolitana nel quartiere di Certosa.

Dalle 17 e prima dei fuochi, a cura della Camera di Commercio, sono stati distribuiti gratuitamente canestrellie panettone oltre a della cioccolata calda.

Per l’occasione il governare Toti ha detto: “Siamo ancora qui in una piazza che passa dalla commozione all’emozione di un Natale che speriamo sia felice, prospero, sereno e carico di speranza”.

Il Partito Comunista Italiano solidale con quello polacco

Il Partito Comunista Italiano solidale con quello polacco
Presidio dalle ore 10.30 in piazza Tommaseo dal Consolato polacco. A Genova, come in altre città del Paese il Partito Comunista Italiano ha organizzato un presidio dalle 10.30 alle 12 di oggi in piazza Niccolò Tommaseo, di fronte alla sede del consolato onorario della Repubblica di Polonia.
Alcuni militanti consegneranno al console un appello, che vede “autorevoli adesioni come quelle dei compagni di Potere al Popolo e di Rifondazione Comunista circa le recenti persecuzioni anticomuniste in Polonia e per far sentire la totale contrarietà alla violenta repressione anticomunista, in vista del processo fissato per il 7 dicembre”.

“Le persecuzioni anticomuniste contro il Partito Comunista Polacco – hanno aggiunto i responsabili del Partito Comunista Italiano in Liguria – continuano ad opera del governo che oltre a distruggere i monumenti in omaggio ai soldati sovietici, morti per la liberazione dell’Europa dall’occupazione nazista, ha avviato da tempo un procedimento giudiziario contro i comunisti polacchi e i suoi organi di informazione.

Il processo in Polonia è parte integrante di una campagna per mettere fuori legge il Partito Comunista, i cui militanti, dirigenti e giornalisti sono accusati dal governo di ‘promozione di un sistema totalitario’ nel pieno silenzio da parte delle istituzioni della UE e in un quadro segnato da provocazioni in funzione anti russa ad opera del governo americano.

È una campagna che dura da tre anni e ha portato al fermo e all’arresto di militanti comunisti ed all’oscuramento del sito internet e dei profili social dell’organizzazione. Nel 2009 si era addirittura approvata una legge per mettere al bando i simboli comunisti, ma è poi stata dichiarata incostituzionale nel 2011.

Vengono vietati anche pubblici dibattiti sulla storia e le teorie marxiste attraverso intimidazioni e minacce, come quelle avvenute a maggio scorso all’Università di Pobierowo, dove agenti di polizia hanno fatto irruzione nell’aula dove si teneva la conferenza per intimidire i docenti ed i partecipanti ed in piena violazione con l’autonomia dell’Università ed il diritto costituzionale alla libera ricerca scientifica ed accademica.

Questo livello di repressione non può essere tollerato, né accettiamo il silenzio mediatico che lo caratterizza. Per queste ragioni il Partito Comunista Italiano aderisce alla giornata di protesta che si tiene il 3 dicembre, con manifestazioni di protesta di fronte alle sedi diplomatiche della Polonia, per far sentire la nostra voce e la nostra totale contrarietà alla violenta repressione anticomunista, in vista del processo fissato per il 7 dicembre”.

 

 

Entella-Novara, Boscaglia: prestazione da dimenticare

Boscaglia

L’allenatore dell’Entella Boscaglia commenta con un pizzico di delusione il pari contro il Novara, al termine di una prova che non lo ha per nulla soddisfatto nonostante il pari.

“Diciamo che abbiamo giocato contro una squadra forte, che è costruita sicuramente per il salto di qualità nonostante la classifica non le sorrida. Noi abbiamo avuto un approccio tranquillo perchè sapevamo la forza del Novara. Loro hanno scelto di venirci a prendere alti ma quando noi andavamo via al loro pressing avevamo la possibilità di fargli male. A volte l’abbiamo fatto, a volte no. Nel secondo tempo siamo stati un po’ timorosi”.

Genoa battuto a Torino, Juric così proprio non va

Torino-Genoa il gol del rossoblu Kouamè
Genoa, così proprio non va. La squadra di Juric perde a Torino contro un Toro per nulla trascendentale per 2-1.

Un Genoa incredibilmente nervoso, neppure lontano parente di quello che nel derby ha messo alle corde la Sampdoria.

A complicare a partita giocata a ”Grande Torino”, ci ha pensato Romulo che si è fatto ammonire due volte (uno esperto come lui…) attorno al 25’ nel giro di un minuto, lasciando per oltre un ora i compagni in inferiorità numerica.

L’allenatore rossoblu ha quindi tolto Piatek (che non ha gradito…) ed inserito Gunter per rinforzare la difesa.

Incredibilmente il Genoa riusciva a passare in vantaggio con Kouamè. Tutto ok? Ma no, ecco arrivare i consueti “cinque minuti” di follia ed è andato al riposo sull’1-2, con il Toro che sorpassava grazie ai gol dell’ex Ansaldi e di Bellotti.

Ripresa senza storia con il Torino che controllava la gara, anche se era incapace di chiuderla, e Juric che si arrampicava sugli specchi; ad un certo punto buttava nella mischia Pandev (era ora…) e negli ultimi finali anche Lapadula (ma allora perché togliere Piatek e rinunciare di fatto a giocarsela?).

Inevitabile, squadra sbilanciata eccessivamente in attacco, con il Toro che sfiorava il tris con Ola Aina, Belotti, Baselli (due volte) e Zaza, ma gli attaccanti granata erano un imprecisi e quando non lo erano si sono trovati davanti un Radu in vena di miracoli.

Morale della favola: è arrivata un’altra preoccupante sconfitta.

I numeri. I numeri condannano senza appello Juric.

Ok che il croato si è trovato a dover affrontare un calendario tremendo, ma la statistica che non sbaglia mai, dice che in 7 partite ha totalizzato 3 punti, vale a dire 0,41 punti a gara, una media che porta diretti in serie B.

Ricordando che chi lo ha preceduto, mister Ballardini, aveva una media sempre in 7 gare di 1,73 punti a partita… ed i conti sono presto fatti.

Poi occorre fare delle scelte: Sandro, il tanto atteso faro del centrocampo, proprio non va. Questa volta si è macchiato anche del folle fallo in area di rigore che è costato l’1-2 al Grifone.; al momento Veloso, seppure ancora con una preparazione approssimativa, vale due Sandro; e si lasci stare che è il genero del Presidente, perché in questo Grifone è necessario come il pane.

Diciamo poi che gettare così nella mischia Lapadula è segno di mancanza di idee, tanto che a fine gara il ragazzo era nervosissimo, come non si era mai visto neppure lo scorso anno quando era nel mirino dei tifosi.

Altri motivi per cambiare mister? Piatek.

Da quando si è cambiato allenatore ha realizzato un solo gol su rigore.

Prima, sempre in 7 gare, era andato a bersaglio 9 (!) volte.

Insomma, unico merito sin qui di Juric è avere lanciato Romero; questo si, ma è un pò poco.

Come ha fatto notare a fine gara nel suo blog il direttore de “Il Giornale della Liguria” Massimiliano Lussana “La squadra che era prima in zona Champions e poi in zona Europa League con Ballardini, ora è a soli quattro punti dalla zona retrocessione, con la differenza che dietro – Bologna a parte – tutti stanno facendo punti”.

C’è purtroppo soltanto da condividere.

Da Torino arrivano anche due note positive: la prima il portierino Radu.

Il ragazzo rumeno ha giocato un’ottima gara, salvando la sua porta miracolosamente in almeno tre occasioni.

La seconda Kouamè, che oltre al gol segnato ha fatto vedere i sorci verdi ad Ansaldi e compagni.

Ed ora, una settimana, o almeno lunedì o martedì, via con l’ormai tradizionale toto-allenatore!

Magari Preziosi questa sera domenicale darà ancora fiducia all’allenatore croato, guardando alla gara casalinga di domenica con la Spal, assolutamente da non fallire.

E poi? Se il Genoa vincerà bene, ma non cambierà nulla, perché alla prima sconfitta saremo da capo.

Ed i genoani si chiedono, ma è possibile andare avanti cosi?

Franco Ricciardi

Franco Ricciardi

Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1980, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.

Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.

Pisa-Albissola, Bellucci: migliore prestazione in trasferta

Mister Bellucci dell'Albissola

Una trasferta complessa, dove l’Albissola non si aspettava niente di più che fare una buona prestazione: oltre a quella è arrivato un punto d’oro che fa classifica ma soprattutto morale per i ceramisti.

Mister Bellucci fa fatica a trattenere l’entusiasmo per un risultato storico della sua squadra: “Punto meritato, è stata la nostra migliore prestazione in trasferta e questo si è tradotto in un ottimo pareggio contro una squadra molto difficile da affrontare come il Pisa all’Arena Garibaldi”.

“Ora dovremo mantenere i piedi per terra e continuare a lavorare sodo, i risultati stanno cominciando ad arrivare ma siamo solo all’inizio del nostro cammino verso la salvezza”.

fc

https://www.youtube.com/watch?v=YB5DrXRZVkk&feature=youtu.be