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Ponte Morandi, Consiglio dei Ministri proroga di un anno lo stato di emergenza

Rixi, Toti, Bucci, Molinari a Roma (foto di repertorio)

Il Consiglio dei Ministri, nella riunione di ieri sera, ha deliberato la proroga di un anno dello stato di emergenza per il tragico crollo del Ponte Morandi.

Conseguentemente, ha prorogato anche la nomina del governatore ligure Giovanni Toti a commissario delegato dal Governo per l’emergenza.

“Siamo soddisfatti – ha dichiarato stamane Toti – per la rapidità con cui il Governo ha accolto le nostre richieste, come ci avevano garantito nell’incontro a Palazzo Chigi di due giorni fa. Questo passaggio era fondamentale per proseguire il grande lavoro fatto fino ad oggi e dare al territorio tutte le risposte di cui ha bisogno, fino alla ricostruzione del nuovo ponte”.

La proroga per il commissario di Governo alla ricostruzione del ponte, Marco Bucci, probabilmente sarà concessa a ottobre. Ossia alla prima scadenza del mandato di Palazzo Chigi al sindaco di Genova.

 

Sciopero, Partito comunista ligure al fianco dei lavoratori vigilanza privata

Genova, compagni lavoratori del Partito Comunista (foto di repertorio)

Sciopero nazionale della vigilanza privata anche in Liguria, dove l’agitazione ha creato problemi pure in porto.

Sciopero guardie giurate: code e rallentamenti in porto

Il Partito comunista della Liguria oggi ha comunicato che “è al fianco dei lavoratori della vigilanza privata in lotta per il rinnovo del contratto, scaduto nel 2015”.

“I rappresentanti degli istituti di vigilanza – hanno aggiunto i responsabili liguri del partito di Marco Rizzo – vogliono portare indietro di 60 anni rispetto alla sicurezza, all’orario di lavoro, alla malattia.

Il tutto in ossequio alla logica capitalista del miglior profitto e nel più totale disinteresse per i diritti dei lavoratori”.

 

Tolone. Ritrovato sul fondo del mare il sottomarino La Minerve scomparso 50 anni fa

Il sottomarino "La Minerve" alla fonda poco prima della scomparsa

 

TOLONE Il relitto del sottomarino della Marina Militare francese “La Minerve”, misteriosamente scomparso nel 1968 con 52 persone a bordo, è stato ritrovato al largo di Tolone: è quanto annunciato dalla Ministra Francese dell’Esercito, Florence Parly.

“Abbiamo appena trovato “La Minerve”. È un successo, un sollievo e una conquista tecnica. Penso alle famiglie che hanno aspettato così a lungo questo momento”, ha scritto il ministro su Twitter.

“È un sollievo, un’emozione enorme” – ha detto Hervé Fauve, figlio del comandante di “La Minerve”. “Erano vicini a noi, non lontano”.

Per tutti questi anni “La Minerve” si trovava a 2370 metri di profondità, diviso in tre pezzi, a 18,5 miglia nautiche (35 km) dalla costa. “Alcune lettere sono ancora visibili, MIN, sul chiosco” – spiega il signor Fauve.

Il 27 gennaio 1968, il sommergibile militare, che operava a circa 30 chilometri da Tolone, affondò in quattro minuti. Nonostante le immediate operazioni di salvataggio, il relitto non era mai stato localizzato prima d’ora.

Richiesta dei famigliari

La ricerca è stata rilanciata all’inizio di luglio, su richiesta delle famiglie, ed è stata completata in meno di un mese. Il relitto è stato individuato dalla nave americana “Seabed Constructor”, arrivata martedi 23 luglio scorso per partecipare alla ricerca, i cui droni hanno fornito conferma visiva della posizione de “La Minerve”.

Questa nave della società privata americana Ocean Infinity è dotata di telecamere subacquee in grado di riprendere il fondale marino fino a 6.000 metri di profondità. Aveva già rintracciato il sottomarino argentino San Juan, che scomparve con 44 uomini a bordo al largo dell’Argentina nel novembre 2018.

Marcello Di Meglio

Fotonotizia | Durante ispezioni pila 8 Morandi trovati due piccoli colombi

Durante ispezioni pila 8 Morandi trovati due piccoli colombi

Durante le ispezioni della pila n. 8 e del cassone di quello che resta del ponte Morandi sono stati trovati due piccoli di colombo.

I volatili, quasi implumi sono stati presi e consegnati alla Protezione animali di Genova Campomorone. (foto: sito Commissario ricostruzione).

Sedicenne ferito a Castelletto | Nota medica di aggiornamento

Ospedale San Martino di Genova (foto di repertorio)

“Le condizioni del 16enne rimasto infilzato sulla cancellata dell’abitazione di Castelletto sono stabili. E’ lucido e vigile. In giornata eseguirà una tac di controllo, sarà poi probabilmente trasferito nel reparto di Chirurgia Toracica diretto dal dottor Pariscenti, dove dovrebbe rimanere una settimana circa”.

A scriverlo in una nota è l’Ospedale San Martino dove si trova ricoverato il 16enne che, cadendo da un tetto di un capanno si era infilzato su in una cancellata in via Paride Salvago a Genova Castelletto.

Si fa un selfie, cade da capanno e s’infilza in una cancellata

 

Piersilvio Berlusconi cittadino onorario di Portofino

Piersilvio Berlusconi cittadino onorario di Portofino

Il Comune di Portofino, durante la seduta consigliare di ieri, ha approvato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria portofinese a Piersilvio Berlusconi.

Tra le motivazioni espresse dal Sindaco Matteo Viacava a nome di tutto il Consiglio c’è “senza ombra di dubbio alcuno l’incredibile attaccamento e affetto che Piersilvio Berlusconi ha più volte mostrato verso il nostro Borgo – ha detto il Primo Cittadino – Nei giorni terribili dopo la mareggiata, con il conseguente crollo della strada, lo stesso Piersilvio non ha mai abbandonato casa sua, restando sempre presente insieme a pochi cittadini nella nostra e nella sua Portofino”.

Piersilvio Berlusconi ha più volte affermato e ribadito quanto ami il Borgo più famoso al mondo. “Ci ha aiutato davvero tanto – conclude il Sindaco Viacava – A partire dalla riapertura di aprile con eventi e ospiti incredibili, arrivando fino alla grande opera di comunicazione sulle reti Mediaset. Oggi sono davvero felice ed emozionato”.

Patente | L’esame di teoria sarà valido oltre i 6 mesi

Patenti (foto di repertorio)

Gli esami di teoria per la patente, risultati positivi, avranno validità anche oltre i sei mesi del foglio rosa, se in questa tempistica non si è riusciti a conseguire le due prove pratiche di guida.

Lo prevede una circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Si tratta – spiega il Mit in una nota – di un provvedimento molto atteso dalle autoscuole e che porta un vantaggio sia per i cittadini che tentano di conseguire la patente di guida, che per gli uffici della motorizzazione, oberati dalle pratiche”.

Sempre sencondo quanto riporta il Mit “La circolare è stata adottata a favore di coloro che, per ritardi delle motorizzazioni, hanno incontrato oggettive difficoltà a prenotare ed eseguire le prove di guida pratica entro i sei mesi di validità del foglio rosa”.

E’ prevista, infatti, “la possibilità, per una sola volta, di far valere il superamento della prova teorica anche se il foglio rosa è scaduto senza aver potuto effettuare le prove pratiche, e dunque si è costretti a richiederne uno nuovo.

Il riporto permette di trascrivere sul nuovo foglio rosa il superamento dell’esame teorico, così da poter direttamente effettuare la prova pratica di guida senza dover nuovamente superare il quiz e senza dover sottoporsi a una nuova visita medica”.

Attenzione alle auto di provenienza estera: potrebbero essere clonate

Attenzione alle auto di provenienza estera: potrebbero essere clonate

Indagini della squadra di PG della Stradale

Sempre più spesso la clonazione dei dati identificativi e l’alterazione dei documenti di circolazione consente alle organizzazioni criminali la reimmissione sul mercato di veicoli di provenienza illecita perché provento di furto o anche di appropriazione indebita.

Azioni delittuose il più delle volte sono portate a termine sul territorio nazionale ma di certo non meno significative sono quelle in cui l’approvvigionamento del veicolo avviene all’estero.

Sul fenomeno, negli ultimi tempi, a conclusione di uno specifico monitoraggio sul territorio nazionale la Polizia Stradale, attraverso il lavoro delle Squadre Regionali di Polizia Giudiziaria, ha avviato verifiche a tappeto sulla documentazione acquisita all’atto delle immatricolazioni di veicoli provenienti dall’estero dalle Agenzie e dalle locali Motorizzazioni civili. L’azione di contrasto si è particolarmente rafforzata anche grazie alla collaborazione tra i collaterali uffici di Polizia e al supporto delle banche dati che coinvolgono anche case costruttrici.

Moltissime le pratiche al vaglio degli investigatori dalle quali stanno emergendo tecniche truffaldine utilizzate dalle organizzazioni criminali.

Il lavoro degli uomini delle squadre di Polizia Giudiziaria è altamente professionale, non si limita alla semplice verifica documentale ma ogni anomalia riguardante i dati identificativi viene sottoposta al vaglio di personale esperto per ulteriori accertamenti tecnici sul veicolo che, con assoluta certezza, riconducono alla sua reale identità.

Si tratta in gran parte di veicoli rubati o appropriati indebitamente in Italia o all’estero i cui dati identificativi vengono abilmente alterati ricalcando quelli di veicoli circolanti in altri Paesi, da cui solitamente provengono i documenti di circolazione utilizzati per l’immatricolazione.

Altre volte invece, per rinnovare l’identità del veicolo, vengono utilizzati documenti rubati in bianco. Le pratiche truffaldine raffigurano il classico caso di un clone: una vettura circola contestualmente in due paesi, e organizzazioni criminali specializzate si occupano di tutto, dal procacciamento del veicolo all’alterazione dei dati, alla fornitura dei documenti per il restyling totale del veicolo. Talvolta invece un’unica organizzazione gestisce tutto il riciclaggio.

Nel 2017 di tutti i veicoli di provenienza estera immatricolati in Italia, il 44% proveniva dalla Germania, il 20% dalla Spagna e circa il 10% dalla Francia. I tre paesi insieme rappresentavano il 74% delle pratiche di nazionalizzazione richieste in Italia .

Nel 2018 invece il 43% proviene dalla Germania, il 27% dalla Spagna, il 10% dalla Francia incrementando la soglia delle immatricolazioni estere sino ad arrivare all’ 81%.

Dal 2017 al primo semestre 2018 la Polizia stradale ha controllato 15.627 fascicoli per l’immatricolazione di veicoli provenienti dall’estero. Per 760 di essi si è proceduto al sequestro per irregolarità o incongruenze nella documentazione deposita agli atti. Sono stati inoltre sequestrati 98 veicoli e denunciate 73 persone per ricettazione, riciclaggio e utilizzo di falsa documentazione.

La Squadra Regionale di Polizia Giudiziaria del Compartimento della Polizia Stradale per la Liguria ha effettuato verifiche, analizzando i dati relativi alle pratiche di nazionalizzazione di veicoli, presentate presso le sedi provinciali della Motorizzazione della nostra regione.

Nel 2018, in Liguria sono state presentate 2710 pratiche di nazionalizzazione, ed in particolare 2.003 a Genova, 202 ad Imperia, 241 a Savona e 270 a La Spezia.

Dopo un’attenta analisi dei dati, sono stati effettuati mirati controlli e verifiche presso le sedi provinciali delle relative Motorizzazioni, tenendo presenti alcuni fattori di rischio sintomatici e rivelatori  tra i quali:

ïMarca e modello del veicolo (analizzando brand e modelli più ricorrenti);

ïPaese di provenienza delle autovetture (Germania, Francia, Spagna ed altre nazioni che possano risultare numericamente significativi);

Complessivamente sono stati individuati ed analizzati con attenzione circa 300 casi che presentavano fattori di rischio; 50 sono state ritenute meritevoli di ulteriori approfondimenti e fra questi sono stati scoperti 15 veicoli oggetto di ricerche in ambito Schengen,  sequestrando la falsa documentazione presentata per ottenere le nazionalizzazioni.

Tra i veicoli sequestrati a seguito dell’attività di indagine, si segnalano le autovetture gestite da un sodalizio criminale di Novara, che aveva nazionalizzato diverse autovetture “taroccate” fra cui una BMW X4, due Mini Countryman, una Opel MOKKA ed  un’Audi Q5. Le auto, che si trovavano in diverse zone di Italia, venivano segnalate agli uffici competenti della Polizia Stradale che, dopo aver identificato correttamente i veicoli, risalendo ai numeri di telaio originali,  provvedevano al loro sequestro.

Due di queste risultavano nazionalizzate a Savona e, dall’analisi dei documenti, si era notato che per entrambe le auto era stato indicato lo stesso numero di targa spagnolo; i numeri di telaio riportati sui documenti e stampigliati sulle autovetture, non risultavano però essere mai stati immatricolati in Spagna.

Lo studio di altre pratiche analoghe,  presentate dagli stessi soggetti, ha poi consentito di reperire le altre autovetture.

Sempre dall’attività di analisi delle pratiche di nazionalizzazione, questo Compartimento ha individuato due “filoni” relativi ad autovetture di proprietà di società di autonoleggio spagnole, francesi e portoghesi, denunciate nei rispettivi paesi come oggetto di appropriazione indebita.

Le autovetture venivano noleggiate da società in numero di diverse decine per essere rinoleggiate a privati; per diverse di loro però, non veniva più pagato il canone alla società proprietaria né venivano restituite. Questo Ufficio riusciva ad accertare che alcune di loro erano state commercializzate in Italia e vendute ad ignari acquirenti tramite alcuni commercianti di auto la cui posizione è tuttora al vaglio della Magistratura.

Il fenomeno ha riguardato diverse regioni italiane e  questo Compartimento ha segnalato, per il successivo sequestro, ben 13 autovetture, tre delle quali erano state vendute da una concessionaria auto di La Spezia.

E’ il caso di ricordare che spesso un prezzo all’apparenza conveniente, ma assai al di sotto di quello di mercato, invoglia ad acquistare l’autovettura da sempre agognata. Dietro queste offerte eccessivamente vantaggiose si potrebbero celare delle truffe, con il rischio di perdita dell’autovettura e del denaro versato.

È consigliabile procedere con cautela nell’acquisto di un veicolo, rivolgendosi a venditori affermati sul mercato. Inoltre, è opportuno prestare la massima attenzione agli acquisti in rete, verificando sempre, con molta attenzione, la documentazione che viene fornita.

Ogni passaggio può essere affrontato, in maniera più agevole, con l’ausilio di studi di consulenza automobilistica autorizzati.

In caso di sospetti circa l’illegittima provenienza del veicolo, ci si potrà rivolgere senza indugio alla Polizia Stradale.

La camorra per smaltimento relitti porto Rapallo? Indagine della Dda

Mareggiata ottobre 2018 Porto di Rapallo (foto d'archivio)

Potrebbe esserci l’ombra della camorra nella gestione dello smaltimento dei rifiuti dei relitti degli yacht provocata dalla mareggiata di ottobre a Rapallo.

Ad occuparsi delle indagini la Direzione distrettuale antimafia insieme al pubblico ministero Andrea Ranalli ed il reato ipotizzato sarebbe quello di traffico illecito organizzato di rifiuti.

Sarebbero anche 10 le persone indagate tra le quali Andrea Dall’Asta, Ad della società che gestisce il porto, Marina Scarpino, direttrice dello scalo, Mirko Melzani, responsabile sicurezza e Pasquale Capuano, imprenditore campano con precedenti per traffico di rifiuti, che gestisce un centro di smaltimento a Carrara.

E proprio il passato di Capuano, un 61 enne originario di Giugliano che era stato fermato ad aprile per il tentato omicidio dell’ex gestore dei Cantieri di Baia a Bacoli, avrebbe dato il via alle indagini dell’antimafia.

Bus al capolinea utilizzati per lo spaccio: preso ecuadoriano

Polizia Locale, scoperto b&b abusivo dello spaccio nel centro storico di Genova
Spaccio di droga (foto di repertorio)

I pusher del centro storico hanno utilizzato un nuovo metodo per dare meno nell’occhio e non essere sorpresi dalle forze dell’ordine, ovvero quello di esercitare l’attività di spaccio sugli autobus fermi al capolinea.

Il nuovo metodo è però stato scoperto dalle forze dell’ordine che controllano il territorio.

In particolare i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia Centro hanno arrestato uno spacciatore e il suo cliente.

I militari hanno fermato l’acquirente, un genovese di 31 anni, mentre scendeva velocemente dal bus fermo al capolinea di piazza Caricamento dopo avere notato lo scambio di droga tra i due.

Lo hanno perquisito e gli hanno trovato addosso 10 grammi di cocaina, molto probabilmente comprata a credito.

Sul bua, invece, c’era ancora il pusher, un ecuadoriano di 40 anni.