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Viale: a metà marzo avevamo indicato dimissioni protette degli anziani a casa non in Rsa

Governatore Giovanni Toti e vicepresidente regionale Sonia Viale (foto d'archivio)

“Sulle Rsa è necessaria una precisazione: a metà marzo avevamo caldeggiato le dimissioni protette dagli ospedali, ma a casa, non nelle case di riposo, creando proprio un percorso mirato a proteggere gli anziani nel modo migliore, anche mediante rigorose verifiche delle condizioni di salute degli ospiti prima dell’accoglienza.

In ogni caso, le case di riposo erano sottoposte, fin dall’inizio dell’emergenza coronavirus, a una serie di indicazioni precise e rigorose sulla verifica dello stato di salute delle persone prima dell’accoglienza nelle strutture”.

Lo ha dichiarato stasera la vicepresidente e assessora regionale alla Sanità Sonia Viale (Lega).

“La Liguria – ha aggiunto Toti – è stata la prima Regione a effettuare i test sierologici in modo estensivo nelle Rsa, sia sugli ospiti sia sul personale.

A oggi sono state testati circa 12mila tra pazienti e dipendenti sui 20mila totali. Dai campioni analizzati fino ad ora l’85% dei degenti e il 91% del personale è Covid-19 negativo.

Sono invece 10mila i test sierologici sugli operatori sanitari della Liguria: circa il 96% è risultato negativo, a conferma di come non esista alcuna infezione nosocomiale di rilievo, un fatto che, assieme all’enorme sforzo riorganizzativo della nostra sanità, ha permesso che nessuno sia mai stato privato delle cure più appropriate di cui avesse bisogno. Questo è il nostro più grande orgoglio”.

 

 

Coronavirus a New York, Cuomo decide di prolungare ‘lockdown’ fino al 15 maggio

Emergenza coronavirus, nave ospedale US Navy "Comfort" a New York

Emergenza coronavirus. Tutti a casa. Lo Stato di New York resterà “chiuso” fino al 15 maggio.

Il governatore Andrew Cuomo oggi ha riferito di avere deciso di prolungare il “lockdown” ossia  le chiusure delle attività non essenziali per i prossimi trenta giorni.

Lo stop delle attività non essenziali era stato previsto soltanto fino al 29 aprile, ma ora “in coordinamento con altri stati si è deciso di arrivare fino al 15 maggio”.

Il governatore dello Stato di New York, il più colpito dalla pandemia da coronavirus, ha inoltre precisato che una tabella di marcia più precisa sulla riapertura delle attività economiche sarà basata sui dati sanitari.

“Nessuna decisione politica – ha sottolineato Cuomo – nessuna decisione dettata dalle emozioni. Dati e scienza, stiamo parlando di vite umane”.

 

Esce di casa con coltello e cede droga a un amico: nei guai 25enne di Sestri Levante

Carabinieri (foto di repertorio fb)

Ieri a Sestri Levante i carabinieri di una pattuglia della locale Stazione dell’Arma hanno fermato e denunciato in stato di libertà per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere” un 25enne del posto, gravata da pregiudizi di polizia.

Il giovane è stato bloccato che aveva ceduto una dose di “marijuana” a un palermitano di 31 anni.

Nella successiva perquisizione è saltato fuori un coltello a serramanico della lunghezza di 20 centimetri, che il 25enne aveva addosso.

La lama è stata sequestrata.

 

Lavagna, ruba elemosine in Chiesa: 30enne di Carasco messo in fuga dai fedeli

Carabinieri (foto di repertorio)

Ieri, al termine degli accertamenti, i Carabinieri di Lavagna hanno denunciato in stato di libertà per “tentato furto aggravato” un 30enne di Carasco, gravato da pregiudizi di polizia.

Gli investigatori, dopo aver visionato il sistema di videosorveglianza, lo hanno identificato quale autore del tentato furto delle offerte nelle cassette delle elemosine all’interno dell’oratorio della S.S. Trinità di Lavagna.

Il 30enne era stato messo in fuga da alcuni fedeli, che lo avevano sorpreso mentre tentava di rubare le elemosine.

 

Calamità floricoltura, Mai: già pronto modulo di Regione Liguria, ora tocca a Governo

Assessore regionale Stefano Mai con Matteo Salvini (foto di repertorio)

Già predisposto da Regione Liguria il modulo per segnalare i danni nel comparto floricolo.

Lo ha annunciato oggio l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai (Lega).

“La settimana scorsa – ha spiegato Mai – abbiamo dichiarato lo stato di calamità per la floricoltura in tutta la Liguria.

Adesso ci aspettiamo un intervento concreto da parte del Governo.

In attesa che siano presi dei provvedimenti nazionali, per le aziende liguri sarà possibile segnalare i danni con un apposito modulo che ci consentirà di stimare i fondi necessari per aiutare il comparto.

Questo modulo avrà valore sia nel caso in cui il governo decida di riconoscere la calamità erogando i contributi attraverso il Fondo di solidarietà nazionale, sia nel caso in cui venga istituito il Fondo straordinario per la floricoltura che da tempo sto chiedendo insieme agli assessori di tutte le regioni italiane.

La segnalazione dovrà essere trasmessa all’Ispettorato agrario regionale entro il 3 giugno. Dovranno essere indicati i dati aziendali e il calcolo dei danni subiti. Nel dettaglio, per i tre anni precedenti, dovranno essere ricostruiti i fatturati relativi al medesimo periodo della calamità. A tutto ciò andrà allegata anche una documentazione fotografica.

Voglio precisare che questo modulo ci consentirà di raccogliere i dati, ma sarà efficace solo se il Governo deciderà di riconoscere lo stato di calamità e di stanziare i fondi necessari o istituirà il fondo straordinario, per il quale abbiamo chiesto almeno un miliardo di euro.

Sono settimane che personalmente porto al ministro Teresa Bellanova il grido di aiuto di un comparto cruciale per la Liguria.

La floricoltura vale circa l’80% del Pil agricolo regionale e rappresenta un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. È giunto il momento di intervenire con aiuti concreti di portata nazionale. Spero che il ministro comprenda la situazione e ci aiuti”.

Il modulo è disponibile sul sito www.agriligurianet.it.

 

Sulpl: in questo momento ci tolgono soldi dalle tasche, ma noi non ci tiriamo indietro

Claudio Musicò (Diccap-Sulpl)

Riceviamo e pubblichiamo dal segretario del coordinamento sindacale Diccap-Sulpl di Genova, Claudio Musicò.

“Egr. Assessore,
Dopo la riunione in videoconferenza del 14 u.s., ritenevo che il problema delle prestazioni in turno dei Lavoratori della Polizia Municipale fosse chiaro.

Ho ritenuto che la disposizione data dal datore di Lavoro sulla necessità di operare in turno non fosse un vezzo o un errore organizzativo ma una necessità.

Purtroppo, dopo aver letto la comunicazione 54 (che per comodità allego alla presente) mi devo ricredere oppure è più plausibile che sia stata la conseguenza di una presa di posizione da parte dell’Amministrazione consapevole del fatto che i Colleghi avrebbero comunque continuato a fare i turni per garantire la funzionalità del servizio pur vedendosi togliere dalle tasche parte dello stipendio.

Mi deve scusare ma è difficile comprendere, in un momento così difficile in cui la Categoria ha dimostrato una disponibilità H24, come possa restare a guardare mentre vengono tolti dei soldi dalle tasche dei Colleghi.

Spero sinceramente che riveda la sua posizione e dia indicazioni chiare e precise alla Dirigenza affinché nessun Lavoratore perda neanche un centesimo della retribuzione.

I Colleghi, comunque, non si tireranno indietro e continueranno a lavorare rispondendo anche in ferie e nel giorno di riposo pur di alleviare le difficoltà alla cittadinanza ma credo che Lei e tutta l’Amministrazione dovreste rivedere le vostre posizioni mandando, come sempre, la lettera di ringraziamento ma magari senza tagliare gli stipendi.Si rimane in attesa di un gentile riscontro”.

 

 

Piano apertura spiagge, Scajola: attività propedeutica da concordare con Regioni

Assessore regionale Marco Scajola (Cambiamo con Toti presidente)

“Programma di riapertura delle spiagge italiane secondo tempi e modi da concordare con le Regioni per l’attività propedeutica da svolgere”.

Lo hanno chiesto oggi al Governo gli assessori regionali al Demanio, riuniti online nell’ambito del tavolo interregionale della Conferenza delle Regioni coordinato dalla Liguria e convocato dall’assessore Marco Scajola“.

Lo hanno riferito stasera i responsabili di Regione Liguria.

“Si tratta – hanno spiegato – della prima riunione che si è svolta per cominciare a parlare di fase due e programmare una ripartenza che non può prescindere dalla collaborazione tra le regioni e tra Regioni e Governo.

Tenendo conto che Regione Liguria è stata apripista in Italia, con un’ordinanza del presidente Giovanni Toti, a dare il via alle attività di allestimento degli stabilimenti balneari che già da ieri hanno iniziato a lavorare”.

“Durante la videoconferenza di oggi – ha spiegato Scajola – è emerso che altre Regioni seguiranno l’esempio ligure.

Tra queste la Toscana, che ha previsto proprio oggi un’ordinanza con le stesse finalità, la Sardegna che preparerà nei prossimi giorni un documento sulla falsariga di quello ligure e poi la Puglia, la Calabria e la Sicilia.

E tutte insieme abbiamo concordato di siglare un documento da presentare al governo per chiedere il coinvolgimento dei territori per quelle che saranno le scelte sulle aperture e sulle modalità di comportamento e di organizzazione delle attività sul demanio marittimo”.

Nel documento si parlerà anche delle spiagge libere e dei controlli che dovranno essere attuati per un accesso in sicurezza: “E’ importante che si studino forme di controllo degli accessi nelle spiagge libere per garantire la sicureza degli utenti, senza scaricare i costi e le responsabilità sui Comuni. A questo proposito servirà un programma di finanziamento specifico per gli enti locali e per le prefetture per garantire funzionamento e fruibilità”.

“A proposito della durata delle concessioni – ha inoltre sottolineato Scajola – nel documento da inviare al Governo chiederemo certezze per il settore e di essere esplicitamente informate sul fatto se ci sia o meno un programma di uscita dalla direttiva Bolkestein. Un aspetto che oggi, alla luce dell’emergenza coronavirus, sarebbe il giusto riconoscimento per oltre 35.000 imprese italiane e decine di migliaia di lavoratori”.

 

Incendio boschivo tra Varese Ligure e Scurtabò: in azione Canadair

I vigili del fuoco della Spezia stanno intervenendo da questo pomeriggio per un incendio di vegetazione tra Varese Ligure e Scurtabò.

Sul posto la squadra del distaccamento VVF di Brugnato, un Canadair, l’elicottero della Regione Liguria e squadre di Volontari di Varese Ligure e Santo Stefano Magra, coordinati dal DOS VV.F., il Direttore Operazioni di Spegnimento.

Le operazioni sono tutt’ora in corso.

Chieste 260mila ore cassa integrazione, ma mancano quelle di altre 1400 aziende liguri

Obbligo tampone dall'estero, Berrino: scelta folle. Toti: invece è giusta
L'ex assessore regionale della giunta Toti e attuale senatore Gianni Berrino (FdI)

“A margine delle dichiarazioni del ministro Catalfo rilasciate oggi, come Regione Liguria confermiamo che sono quasi 260mila (259.745) le ore di cassa integrazione straordinaria per l’emergenza coronavirus già richieste all’Inps per 2000 aziende liguri”.

Lo ha dichiarato oggi l’assessore regionale al Lavoro Gianni Berrino (FdI).

“A queste – ha spiegato Berrino – si aggiungeranno entro oggi le richieste per altre 1400 aziende.

La spesa complessiva inviata a Inps relativa al primo periodo di cassa è di oltre due milioni (2.104.089,20 euro).

Sono i dati che risultano dal flusso di trasferimenti da Regione a Inps”.

 

Pd: pasticcio bonus tablet in Liguria, giunta Toti penalizza iscritti a scuole pubbliche

Giovanni Lunardon, capogruppo regionale del Pd

“Il bonus tablet è l’ennesima occasione sprecata da questa giunta regionale. Con un solo provvedimento sono riusciti a penalizzare i genitori che hanno i figli iscritti alla scuola pubblica, senza dare una mano reale alla scuola privata”.

Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri regionali del Pd, in merito a quello che il capogruppo Giovanni Lunardon su fb ha definito “il pasticcio dei tablet in Liguria”.

“A balzare subito agli occhi – hanno spiegato – è la sperequazione di risorse attribuite alle famiglie che hanno figli iscritti alla scuola pubblica (1,5 milioni di euro) rispetto a quelle stanziate per chi ha i figli che vanno alla paritaria (1 milione di euro).

Una differenza di soli 500mila euro, che non tiene conto del fatto che gli studenti delle pubbliche, in Liguria, sono circa dieci volte di più di quelli frequentano gli istituti privati.

È incredibile che le risorse regionali vengano distribuite in modo così ineguale.

Inoltre non si utilizza, come avevamo suggerito, il filtro delle scuole, che hanno maggiormente il polso della situazione, ma il voucher va direttamente alle famiglie.

Il meccanismo di partecipazione, inoltre, è assai farraginoso, visto che si chiede a chi non ha strumenti tecnologici di compilare un modulo online; senza contare che, per fare domanda, le famiglie devono dimostrare di aver già acquistato tablet e computer, per poi farseli rimborsare.

Ma parliamo di persone con problemi economici aggravati dall’emergenza Covid-19: è assurdo che debbano anticipare i soldi.

La giunta Toti invece di individuare una misura ad hoc per la Liguria ha preferito sovrapporsi al Governo.

Se davvero avessero voluto aiutare le paritarie e in particolar modo i nidi e le materne, che nel loro settore coprono il 50% della domanda ligure, Toti e l’assessore Cavo avrebbero dovuto mettere a disposizione, come abbiamo proposto in consiglio regionale, un finanziamento a fondo perduto per consentire agli asili di ripartire a settembre.

Il bando ormai è aperto, difficile sperare in un ripensamento in corso d’opera. Ci auguriamo che se ci dovesse essere un secondo bando i criteri siano meno discrezionali e più efficaci”.