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Viale: a metà marzo avevamo indicato dimissioni protette degli anziani a casa non in Rsa

Governatore Giovanni Toti e vicepresidente regionale Sonia Viale (foto d'archivio)

“Sulle Rsa è necessaria una precisazione: a metà marzo avevamo caldeggiato le dimissioni protette dagli ospedali, ma a casa, non nelle case di riposo, creando proprio un percorso mirato a proteggere gli anziani nel modo migliore, anche mediante rigorose verifiche delle condizioni di salute degli ospiti prima dell’accoglienza.

In ogni caso, le case di riposo erano sottoposte, fin dall’inizio dell’emergenza coronavirus, a una serie di indicazioni precise e rigorose sulla verifica dello stato di salute delle persone prima dell’accoglienza nelle strutture”.

Lo ha dichiarato stasera la vicepresidente e assessora regionale alla Sanità Sonia Viale (Lega).

“La Liguria – ha aggiunto Toti – è stata la prima Regione a effettuare i test sierologici in modo estensivo nelle Rsa, sia sugli ospiti sia sul personale.

A oggi sono state testati circa 12mila tra pazienti e dipendenti sui 20mila totali. Dai campioni analizzati fino ad ora l’85% dei degenti e il 91% del personale è Covid-19 negativo.

Sono invece 10mila i test sierologici sugli operatori sanitari della Liguria: circa il 96% è risultato negativo, a conferma di come non esista alcuna infezione nosocomiale di rilievo, un fatto che, assieme all’enorme sforzo riorganizzativo della nostra sanità, ha permesso che nessuno sia mai stato privato delle cure più appropriate di cui avesse bisogno. Questo è il nostro più grande orgoglio”.