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Valutazione di Impatto Sanitario all’Università di Genova

Valutazione di Impatto Sanitario all’Università di Genova

Dopo il successo del Master, all’Università di Genova anche un Corso di Perfezionamento

Nel 2018 l’Università di Genova ha organizzato il primo Master universitario sul tema della Valutazione di Impatto Sanitario. Quest’anno, in seguito al successo del Master e agli esiti lavorativi dei partecipanti, è stata approvata una seconda edizione nella forma del Corso di perfezionamento per consentirne la fruizione anche a persone già impegnate in altre attività, come lavoratori o dottorandi.

Il Corso di perfezionamento VIS risponde all’esigenza di formare i partecipanti sul tema che si è dimostrato cruciale in questi mesi: in che modo è possibile realizzare una corretta valutazione di impatto sanitario sia rispetto a siti industriali presenti sul territorio che a fenomeni improvvisi di inquinamento e di contaminazione? Esistono dei criteri perché aspetti sanitari parlino con quelli statistici ed economici? Più in generale: è possibile costruire scientificamente una valutazione di impatto sanitario che tenga conto di tutte le variabili in gioco, attuali e potenziali? Esiste una relazione tra inquinamento ambientale areodiffuso ed effetti clinici delle infezioni da virus respiratori a RNA (Covid-19, Orthomyxoviridae)?

La drammatica esperienza dell’emergenza sanitaria attuale ci ha dimostrato la complessità di tale valutazione e la necessità di coinvolgere competenze apparentemente distanti, senza le quali, tuttavia, la composizione del quadro scientifico e la comunicazione alla cittadinanza risultano estremamente difficili e, talvolta, rischiosi.

Per questo motivo sono già iscritti al corso laureati in medicina ma anche in scienze politiche, economia, chimica e biologia. Tra gli iscritti attuali, alcuni hanno anche beneficiato di un voucher messo a disposizione da Regione Liguria, attraverso il Fondo Sociale Europeo. “Effettuare oggi una Valutazione di Impatto Sanitario – dice il Prof. Alberto Izzotti, Direttore del corso e Ordinario di Igiene generale e applicata presso l’Università di Genova – significa estenderne l’analisi dal solo mondo industriale e produttivo alla comunità umana in generale. Apprendere le modalità per costruire una solida Valutazione di Impatto Sanitario significa oggi acquisire una competenza fondante e trasversale non solo per le professioni mediche ma per tutte quelle che sono implicate in questa tematica”.

Il corso, promosso in collaborazione con il Consorzio Ticass, soggetto gestore del Polo Regionale di Ricerca “Energia, Ambiente e Sviluppo Sostenibile”, prevede la frequenza di 4 giornate al mese, da maggio fino a dicembre 2020.

Le attività, sicuramente fino a luglio, saranno organizzate con incontri in streaming su piattaforma dedicata.

Iscrizioni al Corso di perfezionamento VIS entro il 6 maggio 2020.

Giornata della Terra, Liguria, molte cose da fare

Giornata della Terra, Liguria, molte cose da fare

A causa della cementificazione, tombamento dei fiumi, riduzione e abbandono della terra coltivata

La totalità dei comuni liguri risultano avere almeno parte del territorio a rischio idrogeologico per un totale di circa centomila persone che vivono in zone a rischio alluvioni: per la società, e l’economia locale, è necessaria una decisa inversione di tendenza per fermare il consumo di suolo e valorizzare, inoltre, il patrimonio agroalimentare Made in Liguria.

 

È quanto afferma Coldiretti Liguria in occasione del cinquantesimo anniversario della Giornata mondiale della terra, che quest’anno si festeggia con l’emergenza Coronavirus in corso, emergenza che ha fatto emergere la centralità dell’agricoltura per garantire le forniture alimentari alle popolazione. In passato un modello di sviluppo sbagliato ha tagliato, a livello nazionale, oltre ¼ della terra coltivata (-28%) per colpa della cementificazione e dell’abbandono, riducendo la superficie agricola utilizzabile negli ultimi 25 anni ad appena 12,8 milioni di ettari.  Ma proprio in questo momento la pandemia da Coronavirus sta rivoluzionando le priorità dei mercati e dei consumatori  con le produzioni agricole, dalle quali dipendono le forniture alimentari nei diversi Paesi, diventate più preziose e richieste del petrolio che, al contrario, è crollato con il fermo delle attività industriali.

 

“La continua espansione di superfici artificiali – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – rischia di avere pesanti conseguenze su più fronti, visto che la disponibilità di terra coltivata significa produzione agricola di qualità, sicurezza alimentare e ambientale per i cittadini nei confronti del degrado e del rischio idrogeologico. Questi sono tutti aspetti fondamentali in una regione fragile come la nostra, dove la morfologia del suolo, associata all’abbandono delle terra e alla cementificazione smisurata della costa, l’hanno resa inadeguata ad adattarsi ai cambiamenti climatici di questi ultimi anni.

Per salvaguardare il nostro territorio occorre creare le condizioni affinché si contrasti la scomparsa della campagna, garantendo un giusto reddito agli agricoltori e valorizzandone il ruolo ambientale, dal momento che il settore agricolo, nonostante una storica sottovalutazione della sua importanza, sta dimostrando, anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, tutto il suo valore strategico, valore che potrà permettere al nostro Paese di uscire dalla crisi che l’ha colpito. Ora più che mai è importante quindi non perdere altra terra coltivata, riconvertendo le serre abbandonate e valorizzando il ruolo dei nostri imprenditori: non bisogna dimenticare, infine, che la terra è diventata la nuova frontiera per le nuove generazioni, come dimostra la campagna #miprendocuradite lanciata dai giovani della Coldiretti per i 50 anni della giornata della Terra”.

Calcio, okay Laurens Serpe tornato al Genoa dall’Inter

Sarzana – Neanche la pandemia ha impedito a Laurens Serpe, centrodifensore classe 2001 della Primavera del Genoa nato a Fivizzano-Ms e cresciuto nella Tarros Sarzanese, di chiudere positivamente ciò ch’è stato di questa stagione sportiva 2019/20.

Rincasato all’ovile genoano dopo un anno a Milano nella Berretti dell’Inter (più un paio d’apparizioni in Primavera al Torneo di Viareggio) flagellato purtroppo dagli infortuni, Serpe ha brillantemente intrapreso a Genova un contratto quadriennale da professionista che scadrà nel 2023, con un’annata costellata da: 14 presenze nel campionato Primavera 1, che l’ha visto peraltro autore di 2 reti, nonché esordio nella Nazionale italiano Under 19 nell’amichevole contro la Spagna.

Ciò sperando che non ce lo soffino i Paesi Bassi, dato che il giovane è di mamma olandese e questo ne spiega il nome, mentre il padre è un campano di Torre del Greco-Na da tanto da queste parti. Ma no, rimarrà con noi, tanto più che era già stato azzurro 9 volte con la Nazionale Under 17.

Un vero peccato che tutto si sia fermato, causa questo drammatico “lockdown”, proprio sul più bello quando Laurens aveva appena segnato in rossoblù la rete decisiva alla Juventus.

Ma poco male, poiché al riavvio le qualità del nostro appaiono destinate a imporsi, coi Grifoni o anche altrove visto che sarebbero sulle sue tracce perfino dei club esteri; dalla buona tecnica con entrambi i piedi, al metro e 93 che lo fa superlativo nel gioco aereo, fino alla sagacia in una difesa che per lui può essere a tre come a quattro e alla stessa personalità…che l’esperienza milanese e il rilancio in maglia azzurra hanno ancor più fortificato.

12 ettari per il Quadrante Polcevera

12 ettari per il Quadrante Polcevera

Dopo l’aggiudicazione del concorso internazionale del masterplan di rigenerazione del “Quadrante Polcevera” e del nuovo parco urbano

“Il raggruppamento temporaneo composto dallo studio Stefano Boeri Architetti, capogruppo del team di progettazione, Metrogramma di Andrea Boschetti, Inside Outside di Petra Blaisse, con Mobility in Chain, Transsolar Energietechnik, Studio Laura Gatti, Secondo Antonio Accotto, e la consulenza specialistica di H&A Associati, Temporiuso e dell’artista Luca Vitone, ha avviato un processo partecipativo insieme al Comune di Genova, l’Assessorato all’Urbanistica ed Urban Lab. Si sono incontrati la cittadinanza e una serie di soggetti, pubblici e privati, portatori d’interesse (in primis, il Comitato dei familiari vittime, i cittadini di Via Porro e Via Fillak e di Certosa, le scuole e il Municipio, il Comune, la Regione, Confindustria, FILSE, Ansaldo Energia, San Giorgio Seigen, IRETI, etc.)

Le nuove occasioni di confronto hanno portato ad approfondire il nuovo sistema di parchi e spazi pubblici, denominato Ambito B (di 12 ettari circa), con il nuovo Campus dell’innovazione sulla sponda occidentale del Polcevera, il Memoriale e la Serra della Biodiversità mediterranea tra la sponda est, il Quartiere di Via Porro e Via Fillak, il Parco della Nora verso il fronte collinare est; Sono state coinvolte anche aree di RFI, a completamento della Piazza denominata “Genova nel Bosco”, grazie a un protocollo di intesa con il Comune.

Come espresso fin dalle prime fasi del concorso, l’obiettivo dell’intervento, oltre a creare un nuovo spazio pubblico di qualità e un “giardino della biodiversità”, è quello di connettere, attraverso una nuova infrastruttura ciclo-pedonale e di energia, il Cerchio Rosso, aree che oggi sono tra loro separate. Il sistema delle piazze e dei parchi, insieme al nuovo Anello immaginato nella fase di Concorso, saranno luoghi rigenerati che correranno sotto il nuovo ponte di Renzo Piano; elementi simbolici e manifesto di una ricucitura urbana tra le due sponde della vallata.

«Il Parco del Ponte – sostiene il sindaco di Genova Marco Bucci – è un progetto di rigenerazione urbana che sarà d’esempio per tutta Europa: andiamo a riqualificare e valorizzare un territorio con evidenti ricadute positive per la città ma soprattutto per i quartieri limitrofi all’area sottostante il nuovo viadotto sul Polcevera. Abbiamo lavorato perché i cantieri potessero essere avviati una volta pronto il ponte e siamo nei tempi prestabiliti. Arriviamo alla definizione del progetto preliminare grazie anche al contributo della cittadinanza coinvolta nei Tavoli di consultazione e devo ringraziare in modo particolare il Comitato dei familiari delle vittime di Ponte Morandi per avere accettato di essere parte attiva di questo progetto nella parte relativa alla definizione dello spazio, fruibile alla cittadinanza, che ci ricorderà cosa è accaduto il 14 agosto 2018 e le 43 persone che hanno perso la vita in quella tragedia».

Il nuovo sistema di parchi e spazi pubblici

L’Ambito B de “Il Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso” ideato con Inside Outside e con l’apporto agronomico e botanico di Laura Gatti e del geologo Secondo Antonio Accotto, ha l’obiettivo generale di creare un nuovo grande sistema di parchi e spazi pubblici, un complesso dispositivo urbano e paesaggistico per rispondere alle diverse vocazioni delle aree con le quali si confronta. Sarà un grande “giardino botanico” dalla struttura a linee parallele e strip diverse, capace di adattarsi al processo temporale che investirà il territorio per superarne la frammentazione esistente, rendendo possibile anche il successivo sviluppo per lotti funzionali, salvaguardando l’integrità e la coerenza complessiva del progetto di Concorso.

I criteri guida delle scelte progettuali d’inserimento paesaggistico:

Il Parco come sistema idraulico resiliente:
Il sistema dei parchi ripristina l’originale permeabilità dell’area rimuovendo le pavimentazioni e sostituendole con un sistema vegetazionale, sportivo, ludico, produttivo e di orti comunitari che porterà qualità climatica, ambientale, acustica e quindi sociale per la comunità. I giardini, i percorsi e le piazze sono progettati per gestire al meglio le acque meteoriche: saranno intensamente piantumati con alberi, arbusti, prati e piante perenni. Le piazze sono progettate con sistemi di raccolta e rilascio delle acque meteoriche tramite infiltrazione negli strati profondi del sottosuolo. Questo aumenterà la capacità di ritenzione nel sito, diminuendo il carico sulla rete di smaltimento delle acque piovane e in definitiva sul torrente.

Il Cerchio Rosso come connettore efficiente:
Grazie alla realizzazione del Cerchio Rosso, parte di un reticolo di mobilità sostenibile sviluppato in collaborazione con MIC | Mobility in Chain, l’infrastruttura ciclo-pedonale, il landmark urbano e la rete di percorsi del Parco collegheranno e animeranno tutte le aree verdi costruite a diversi livelli, in modo che l’intero Parco possa diventare non solo un’esperienza attraente per tutti, ma anche un efficiente connettore urbano e sociale.

Il Cerchio Rosso fungerà anche da dispositivo di distribuzione dell’energia rinnovabile nel nuovo network energetico del Polcevera, messo a punto grazie al contributo di Transsolar Energietechnik, che si potrà sviluppare in futuro per il quartiere.

Il parco come ecosistema urbano equilibrato:
Questo obiettivo va di pari passo con l’ambizione di creare, in questa porzione complessa della Città di Genova, le giuste condizioni (suolo, acqua, microrganismi) per collezionare un insieme vario di piante, arbusti e alberi. Questi potranno attirare la fauna locale, l’entomofauna e l’avifauna. I vari giardini saranno intrecciati con giochi d’acqua, impianti sportivi, aree wellness, aree aperte per molteplici usi e parchi giochi per bambini siti a pochi passi da case e scuole. La Serra della Biodiversità mediterranea sarà una anticipazione di questa varietà vegetale e faunistica.

Il parco come spazio pubblico e aperto tutti
Trasformando l’area in un insieme attivo e diversificato, il paesaggio creerà punti di vista sorprendenti invitando le persone a divertirsi e a farne esperienza in molti modi ogni giorno. Utilizzato, come Campus sulla sponda ovest, per la ricreazione, l’istruzione, lo sport, la meditazione; o come luogo della memoria e di incontro sociale e culturale, sulla sponda est e nel quartiere, il sistema dei parchi e degli spazi pubblici da est-ovest collegherà le diverse comunità che abitano entrambi i lati del torrente e attirerà anche nuovi fruitori dal resto della città e del territorio.

Il parco come luogo della memoria:
Come concordato nei diversi incontri nei mesi di novembre, dicembre e marzo, con i familiari delle vittime del crollo del Ponte Morandi, il “luogo della memoria”, già immaginato in fase di Concorso, corrisponde nel progetto attuale al sedime della Pila 9 dell’ex Ponte Morandi, dove sarà accolto il Memoriale. Nel quartiere di Via Porro e via Fillak nascerà invece la nuova piazza, chiamata ‘Genova nel Bosco’ che ricuce l’area residenziale brutalmente interrotta dalle demolizioni successive al crollo del ponte Morandi. Una scultura/installazione concepita con l’artista Luca Vitone e fatta da un doppio anello di alberi, esemplari selezionati tra le specie presenti nel parco.

Le altre opere definite prioritarie dagli stakeholder

Il processo partecipativo, denominato “il Tavolo del Polcevera 2.0” e realizzato con Temporiuso, ha portato all’importante individuazione di ulteriori opere ritenute dagli stakeholder prioritarie e necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati in sede di aggiornamento del progetto di concorso; questo anche da un punto di vista economico-finanziario, come approfondito con la consulenza di H&A Associati.

Il Memoriale

Il Memoriale, pensato da Stefano Boeri insieme ai familiari delle vittime, si svilupperà in una sequenza di ambienti con diversi gradienti di intimità e trasparenza, dall’interno verso l’esterno: uno spazio destinato ai familiari delle vittime del crollo del Ponte accessibile tramite un ingresso riservato su via Campi; il Museo della Memoria aperto a tutti, al quale sarà possibile accedere anche attraverso il Giardino della Memoria, e la Serra della Biodiversità mediterranea, che si affaccia sulla Promenade pedonale lungo torrente.

L’intervento architettonico andrà a recuperare la parte nord-est del fabbricato industriale dell’ex Amiu, che ospiterà parte delle macerie del ponte e materiali informativi ed audiovisivi sulla storia e le vicende del crollo. Le parti ovest e sud dell’edificio saranno, invece, demoliti e sostituiti da una struttura leggera e trasparente, la Serra, che accoglierà tra gli altri la collezione delle felci arboree del Comune di Genova. Portando ampie porzioni di natura al proprio interno si interpreta un gesto di rinascita e speranza in un luogo di lutto. Il piano terra dell’edificio che ospita attualmente gli uffici Amiu, a sud del lotto, potrà essere dedicato ai più piccoli grazie alla possibile riconversione in Ludoteca.

Il Memoriale sarà immerso in una sequenza di “stanze verdi”, giardini mediterranei con graminacee e perenni, alberi di mandarino in vaso, alberi da frutta, tigli e salici, e pavimentazioni in basalto e legno. Dalla Promenade si potrà entrare in questo sistema di spazi intimi e protetti, ribassati rispetto alla strada.

«Quando ho visitato per la prima volta il capannone ex Amiu dove sono ospitate le macerie del Ponte Morandi, ho capito che in quel luogo, senza grandi trasformazioni, esistevano già le condizioni per un Memoriale. Un luogo che fosse insieme rispettoso del dolore dei parenti delle vittime e potente nella denuncia e nella documentazione della tragedia del 14 agosto 2018. Insieme ai miei colleghi abbiamo parlato a lungo con i parenti delle vittime, ascoltato la loro sofferenza insieme al desiderio di un ricordo indelebile e anche privato dei loro cari. È nata così l’idea del Memoriale che sarà realizzato sotto l’ex Pilone 9 del Ponte Morandi (dove sono morte la maggior parte delle vittime) in un manufatto esistente. Al suo fianco nascerà una nuova architettura leggera e trasparente dedicata – come tutto il nostro progetto per il Polcevera – ad una rigenerazione botanica e verde ispirata al grande valore della biodiversità» così Stefano Boeri, capogruppo del team, descrive l’esperienza del Memoriale.

La Green Factory, un nuovo Campus dell’innovazione e della ricerca

Sulla base di quanto immaginato nel Progetto di Concorso si è affrontato parallelamente con Metrogramma, l’Amministrazione comunale e i portatori di interesse della realtà industriale della sponda occidentale della valle (FILSE, Ansaldo Energia, San Giorgio Seigen, IRETI, Confindustria Genova) il possibile futuro sviluppo della Green Factory, un nuovo Campus dell’innovazione e della ricerca.

Si prevede il recupero dell’edificio del BIC (Filse) cui si affiancheranno due nuove architetture a servizio della ricerca avanzata e dello sviluppo delle tecnologie di domani.

In questo modo, a seguito del processo necessario di concertazione e di reperimento dei relativi finanziamenti, sarà possibile sviluppare il Campus in maniera integrata con Parco del Polcevera, che nella sponda ovest del torrente avrà dunque un carattere di parco industriale e di ricerca.

«Il percorso svolto fin qui – dichiara l’assessore comunale all’Urbanistica e Progetti di riqualificazione, Simonetta Cenci – ha dimostrato un livello di assoluta qualità. Grazie anche alle risultanze degli incontri con gli abitanti, le associazioni e i gruppi di interesse, attraverso l’esposizione di tavole progettuali, proiezioni e all’organizzazione di Tavoli di consultazione e workshop organizzati da URBAN LAB e dai progettisti, è stato possibile avere un importante feed back dal territorio e ricevere contributi per la definizione del progetto di fattibilità. Il Comune di Genova sta lavorando dall’inizio del percorso insieme a Regione Liguria al fine di rendere possibili tutti interventi aggiuntivi attinenti all’ambito del concorso grazie ad un piano di rigenerazione urbana in attuazione della legge regionale 23 del 2018 sulla Rigenerazione Urbana. Per l’inaugurazione del Ponte a luglio è stato richiesto dal Sindaco di anticipare l’apertura della piazza tra Via Fillak e Via Porro, come primo gesto di rinascita. Stiamo definendo un’installazione che in parte anticipa la piazza che in futuro sarà realizzata: un cerchio di 43 alberi di specie diverse dedicate alle vittime del crollo del Ponte Morandi. Gli alberi saranno disposti su un podio in legno alto 45 cm, che fungerà da radura, seduta e piccola agorà per la cittadinanza e per eventuali eventi»

«Un progetto completo – sottolinea Marco Scajola, assessore regionale all’Urbanistica, Pianificazione territoriale ed Edilizia – che rilancia una zona importante di Genova integrandosi con il nuovo ponte, che velocemente si sta realizzando. Un lavoro sinergico, di qualità, che dimostra ancora una volta come Genova e la Liguria sappiamo impegnarsi con determinazione e passione. Un lavoro inoltre che è un modello per tutto il territorio ligure. Come Regione stiamo sostenendo questo processo grazie alla Legge sulla rigenerazione urbana e ad altri strumenti che abbiamo messo in campo per sburocratizzare tutto il sistema normativo in campo urbanistico ed edilizio».

«La presentazione del progetto di fattibilità era un passaggio atteso ed è significativo che avvenga proprio ora, perché è il segnale del fatto che l’iter sta procedendo nei modi e nei tempi previsti – commenta Paolo Raffetto, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Genova. – Anche alla luce della situazione del tutto particolare venutasi a creare per l’emergenza coronavirus, il cui impatto è stato particolarmente pesante anche per molti colleghi, è importante e motivo di conforto sapere che un progetto così rappresentativo per la nostra città vedrà presto la luce».

Il progetto di rigenerazione del “Quadrante Polcevera” sarà realizzato grazie al contributo:

ERG per le opere
PSA per le opere
Compagnia di San Paolo per le opere
MSC Fondation per le opere
Consiglio Nazionale degli Architetti per i premi del concorso
Ordine degli Architetti di Genova per le spese della giuria
Ordine degli Ingegneri di Genova per la mostra presso la Commenda
Collegio dei Geometri di Genova per la mostra presso la Commenda
YCI per donazione attrezzature informatiche.
Crediti di progetto

Raggruppamento Temporaneo di Professionisti:

STEFANO BOERI ARCHITETTI (Capogruppo/Progetti urbani/Memoriale)

Stefano Boeri (Founding Partner) con Marco Giorgio (Partner, Project director), Sara Gangemi (Project leader), Moataz Faissal Farid (Senior architect), Daniele Barillari (Senior architect), Jacopo Colatarci (Junior architect)

METROGRAMMA MILANO (Progettazione Architettonica)

Andrea Boschetti (Founder, Project director) con Francesco Betta (Project manager), Cecilia Gozzi (Partner, Senior architect), Arianna Piva (Senior architect), Anna Bartolaccio (Architect), Olga Proverbio (Junior architect)

INSIDE OUTSIDE | PETRA BLAISSE (Progetto del Paesaggio)

Petra Blaisse (Founder, Lead designer) con Jana Crepon (Partner, Landscape project leader), Desirée Pierluigi (Architect), Aga Zborowska (Landscape Architect), Lukasz Bakowski (Landscape Architect), Isabella Calducci (Assistant Landscape Architect), Nur Zayat (Intern)

Con:

MIC | Mobility in Chain (Mobilità, traffico, infrastrutture)

Federico Parolotto (Project director), Giuseppe Andrea Vallelonga (Senior Project manager), Mirko Franzoi (Senior Transport Planner), Gloriana Barboza (Transport Planner)

Studio Laura Gatti (Agronomo e Riqualificazione Ambientale)

Laura Gatti (Founder), Marco Peterle (Senior agronomist), Luca Leporati (Agronomist)

Transsolar Energietechnik (Comfort ambientale e Resilienza energetica)

Thomas Auer (Founding Partner), Tommaso Bitossi (Project leader), Clara Bondi (Junior Engineer)

Antonio Secondo Accotto (Geologo)

Consulenti:

H&A Associati (Valutazioni economiche di trasformazioni urbane)

Carlo Pagan (Founder & Partner), Alessia Mangialardo (Senior Architect), Michele Saccarola (Senior Architect)

Luca Vitone (Artista)

Tempo Riuso (Processi partecipativi)

Isabella Inti (President), Giulia Cantaluppi (Founding partner), Camilla Ponzano (Senior Architect)

Committente

Marco Bucci – Sindaco, Simonetta Cenci – Assessore all’Urbanistica, Demanio e Progetti di Riqualificazione, Anna Corsi – RUP e direttore di Urban Lab, Comune di Genova.

Luogo

Genova (GE)

Servizi

Concorso internazionale in 2 fasi di progettazione per il masterplan di rigenerazione del “Quadrante Polcevera” – Ambito A (1° premio), Progetto di fattibilità tecnica ed economica, definitivo ed esecutivo – Ambito B

Anni

2019-20

Fase consegnata

Progetto di Fattibilità tecnica ed economica (Febbraio – Aprile 2020)

Renderings

The Big Picture, Stefano Boeri Architetti, Inside Outside | Petra Blaisse”.

 

Educazione civica e Scuole

Educazione civica e Scuole

Socialità e solidarietà, rispetto dei beni comuni e intergenerazione,questi i temi del progetto del Comune di Genova giunto alla seconda edizione

 

Socialità e solidarietà, rispetto dei beni comuni e valorizzazione dell’intergenerazione e delle persone anziane: sono questi i temi proposti alle classi delle scuole di ogni ordine e grado che aderiranno al progetto“Educazione Civica & Scuole” nato dal tavolo permanente istituito dagli Stati Generali dell’Educazione eproposto dall’Agenzia per la Famiglia del Comune di Genova in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Socio-Sanitarie, Famiglia e relativi Diritti, l’assessorato alle Politiche Culturali, Politiche dell’Istruzione, Politiche per i giovani e l’assessorato all’Ambiente e Rifiuti.

 

Questa seconda edizione si svolgerà nei limiti delle disposizioni per la sicurezza e con una nuova formula che riprende l’invito a bambini e giovani ad approfondire importanti argomenti di educazione civica partendo da alcuni articoli della nostra Costituzione ed attraverso tre schede di approfondimento adattabili alle diverse fasce di età e cicli scolastici confrontandosi per diventare sempre più buoni cittadini. Insegnanti e famiglie potranno inserire le attività proposte nei percorsi di studi e nelle loro giornate a casa.

 

Le tre schede di approfondimento sono scaricabili dal sito del Comune di Genova all’indirizzohttps://smart.comune.genova.it/contenuti/educazione-civica-e-scuola

 

Per fare conoscere le loro attività sull’educazione civica le scuole potranno inviare foto e resoconti scritti all’indirizzo email educazionecivicascuole@comune.genova.it , verranno pubblicati sui canali social di Agenzia per la famiglia in una giornata on line dedicata al progetto.

 

«L’Agenzia per la famiglia del Comune di Genova vuole proporre anche in un anno così particolare questo progetto importante perché crediamo che oggi più che mai i nostri ragazzi siano chiamati ad essere cittadini responsabili e a contribuire alla ripartenza del nostro territorio, insieme ai loro insegnanti e alle loro famiglie – commenta Simonetta Saveri, responsabile dell’Agenzia Comunale per la Famiglia –. I valori della solidarietà, dell’impegno civico e della bellezza dei rapporti tra generazioni diventano pilastri ancora più importanti da conoscere, approfondire e vivere. In questo momento i nostri bambini e i nostri ragazzi devono essere aiutati a vivere la limitazione di tante relazioni significative per poi essere capaci a ricostruire una normalità di vita e di rapporti che vivremo con una gioia e un entusiasmo ancora più grandi».

 

“EDUCAZIONE CIVICA & SCUOLE” – Il programma:

 

SOCIALITÀ E SOLIDARIETÀ. La storia della nostra città ha visto tante azioni di solidarietà e tanti benefattori che hanno permesso la costruzione di eccellenze che ancora fanno parte del nostro territorio. Gli studenti possono ripercorrere, come in un bellissimo viaggio nella nostra storia, questi fatti e conoscere la vita di persone di grande cuore e lungimiranza. Inoltre, anche alla luce dell’emergenza Covid-19 che stiamo vivendo, i ragazzi sono invitati a riflettere sulle conseguenze nella vita delle famiglie anche riguardo alledifficoltà economiche che si dovranno affrontare. È inoltre importante guardarsi intorno per conoscere le tante realtà del territorio che si stanno mettendo a servizio degli altri e capire come è possibile contribuire con gesti di solidarietà.

 

BENE COMUNE. Per imparare il rispetto delle cose di tutti e della città, agli studenti viene chiesto di conoscere le realtà a livello locale, nazionale e internazionale che si occupano di tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale. Anche su questo punto l’emergenza Covid-19 ha portato dei vincoli importanti che i ragazzi potrebbero conoscere e approfondire. Guardando al futuro, sarebbe bello se i ragazzi progettassero già ora un’attività di pulizia, manutenzione e abbellimento di zone della città da attuarsi nel prossimo futuro.

Ospedaletti, possibile natura dolosa di un rogo d’auto e furgone

Rogo d'auo (foto di repertorio)

Nella notte tre auto, un furgone e un camper sono andati in distrutti da un incendio in un parcheggio di strada Vallegrande ad Ospedaletti. Il rogo ha danneggiato altre vetture parcheggiate nei pressi.

Il rogo, probabilmente doloso, è divampato nei pressi delle case popolari.

Sul posto oltre ai vigili del fuoco di Sanremo, accorsi con quattro mezzi e di  Imperia anche i carabinieri che hanno avviato le indagini del caso.

Il lavoro di spegnimento si è protratto a lungo con le fiamme che hanno danneggiato anche un palo dell’energia elettrica e della vegetazione attorno al parcheggio.

I militari hanno acquisito le telecamere di videosorveglianza cittadine per trovare degli indici che li portino agli autori del rogo.

Da Saluzzo a Loano per perdita d’acqua, ma è una balla: multato e denunciato

Da Saluzzo a Loano per una perdita d’acqua, ma è una balla: multato e denunciato

Agli agenti che lo hanno fermato ha raccontato di essere venuto in Riviera per occuparsi di una perdita d’acqua all’interno del suo appartamento.

Una “scusa” che si è, poi, rivelata falsa e che gli è costata una multa di 400 euro ed una denuncia penale per falso ideologico.

Protagonista della vicenda è un uomo residente a Saluzzo fermato ieri sera dagli uomini della polizia locale di Finale Ligure.

Quando gli operatori gli hanno chiesto di giustificare la sua presenza sul nostro territorio, l’uomo ha affermato di doversi recare a Loano per sistemare una perdita d’acqua sviluppatasi all’interno di un alloggio di sua proprietà.

Gli agenti finalesi, insospettiti da tali dichiarazioni, hanno allertato i loro colleghi di Loano (che, insieme a quelli di Albenga, sono riuniti nell’associazione di polizie locali “Riviera delle palme”). Una rapida verifica ha consentito di accertare l’assenza di qualsiasi perdita d’acqua e quindi la falsità delle affermazioni dell’uomo.

Il saluzzese, quindi, è stato denunciato dalla polizia locale di Finale per falso ideologico per le affermazioni infondate presenti sull’autocertificazione compilata durante il controllo; l’uomo, inoltre, dovrà pagare una multa di 400 euro elevata dalla polizia locale di Loano.

Caso Lavagna, Tosi: subito commissione d’inchiesta. Tigullio ora privo ospedale principale

Ospedale di Rapallo, capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi (foto di repertorio fb)

“Non intendo dare il ‘la’ a polemiche, che lascio ad altri. Ma è indubbio che sui fatti avvenuti di Lavagna, riportati oggi anche dai media nazionali, serve fare chiarezza e celermente”.

Lo ha dichiarato stasera il vice capogruppo regionale Fabio Tosi (M5S).

Dimesso come negativo. Torna e muore positivo: 12 infettati in ospedale a Lavagna

“Quanto accaduto – ha aggiunto Tosi – cioè 8 pazienti e 4 operatori sanitari risultati positivi dopo che nel reparto di Medicina è stato curato (ahimè senza accorgimenti) un paziente affetto da polmonite bilaterale da Coronavirus, ha di fatto privato i cittadini dell’ospedale di riferimento di tutto il Tigullio.

Ospedale, è bene ricordarlo, volutamente lasciato Covid-free, essendo stato invece deciso di destinare il nosocomio di Sestri Levante alla gestione dell’emergenza pandemica.

Quanto accaduto a Lavagna ci fa capire quanto sia urgente l’istituzione della Commissione consiliare d’inchiesta: dobbiamo far luce sulla gestione sanitaria dell’emergenza in Liguria”.

 

Dimesso come negativo. Torna e muore positivo: 12 infettati in ospedale a Lavagna

Ospedale di Lavagna (foto di repertorio)

Otto pazienti e quattro operatori sanitari dell’ospedale di Lavagna sono risultati positivi dopo che, nei giorni scorsi, nel reparto di Medicina sarebbe stato curato “senza accorgimenti” un 41enne (originario di Canosa in Puglia ed ex meccanico di un’officina a Chiavari) affetto da una polmonite bilaterale probabilmente dovuta al coronavirus, ma che in precedenza aveva avuto una diagnosi negativa al Covid-19.

Il tampone effettuato post mortem, risultato positivo, ha poi confermato che la polmonite bilaterale era stata verosimilmente una conseguenza dell’infezione da coronavirus.

La vicenda è stata riportata stasera dall’agenzia Ansa.

Nei giorni scorsi, il paziente sarebbe stato trasferito dall’ospedale di Lavagna al reparto Covid-19 dell’ospedale di Sestri Levante e, dopo un tampone risultato negativo, sarebbe stato mandato a casa.

Poi, la settimana scorsa, sarebbe entrato nell’ospedale di Lavagna e trasferito in un reparto non Covid, dove è morto.

Solo l’insistenza del medico di famiglia avrebbe consentito di ricoverare il 41enne all’ospedale Lavagna, dopo le dimissioni da quello di Sestri Levante.

Il paziente avrebbe avuto difficoltà respiratorie e il medico di famiglia avrebbe chiesto degli esami che si possono fare soltanto in ospedale.

Gli accertamenti post mortem hanno quindi stabilito che il 41enne era positivo al coronavirus.

Dopo la scoperta della positività, i responsabili dell’Asl4 Chiavarese avrebbero verificato che il paziente sarebbe stato a contatto di medici, infermieri e pazienti nel reparto di Medicina “senza accorgimenti”.

Il reparto di Medicina dell’ospedale di Lavagna è stato quindi sgomberato e sanificato.

“I parenti sono sconcertati” ha riferito all’agenzia Ansa un operatore delle pompe funebri che si è occupato dei preparativi per il funerale.

Il 41enne tempo fa aveva avuto un ictus che lo aveva praticamente immobilizzato.

 

Scajola: Governo taglia risorse (-50%) per messa in sicurezza scuole liguri, vergogna

Assessore regionale Marco Scajola (Cambiamo con Toti presidente)

“Il Governo taglia pesantemente le risorse che erano destinate alle Regioni per interventi sull’edilizia scolastica. Per la Liguria significa ricevere la metà di quanto previsto: circa 7,1 milioni di euro al posto dei 14 milioni di euro che erano stati concordati in sede di confronto tra Regioni e Governo”.

Lo ha dichiarato stasera l’assessore regionale all’Ediliza Marco Scajola (Cambiamo con Toti presidente).

“Un grave danno – ha spiegato Scajola – che comporta l’impossibilità di realizzare tutti gli interventi che avevamo programmato.

Si tratta, peraltro, dei fondi della programmazione nazionale per il 2019, che dovevano essere erogati lo scorso anno.

In merito alle risorse annunciate oggi dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, credo davvero che ci sia poco di cui vantarsi: questa mistificazione della realtà è inaccettabile e vergognosa.

Di fronte a questa ennesimo impegno disatteso, il ministro, anziché riempirsi la bocca di belle parole, dovrebbe chiedere scusa soprattutto agli studenti e dare loro spiegazioni sul perché di questi tagli, che incideranno pesantemente sulla messa in sicurezza delle scuole.

Lo scorso anno il Governo si era impegnato per riconoscere alle Regioni risorse per 1 miliardo di euro.

A marzo, anziché erogare la somma concordata, è arrivata solo la prima tranche da 510 milioni di euro, con l’impegno a erogare ulteriori 500milionicirca entro la primavera.

Quella di oggi è quindi una notizia nefasta che, per quanto riguarda la Liguria, comporta la realizzazione di solo due interventi a fronte dei cinque che avevamo programmato.

Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per trovare una soluzione ma riteniamo inaccettabile questa mistificazione della realtà da parte del Governo”.