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La Mares acquista la Technisub e salva lo storico stabilimento di Genova

La Mares acquista la Technisub e salva lo storico stabilimento di Genova
Lo stabilimento della Mares

L’acquisizione garantisce continuità occupazionale

La Mares Spa, azienda del gruppo Head e leader mondiale negli articoli per attività subacquee, ha ufficializzato l’acquisizione di Technisub attraverso una procedura di ramo d’azienda. Un passaggio che assicura il futuro occupazionale a 16 lavoratori dello stabilimento di Val Bisagno, gli ultimi rimasti a carico della società dopo la procedura di licenziamento avviata nel 2024. Dei 29 dipendenti originari, sei erano già stati assorbiti da Ansaldo Energia, mentre altri sette avevano trovato autonomamente una nuova collocazione lavorativa.

La crisi della Technisub e la chiusura dello stabilimento

Fondata nel 1962 dal pioniere della subacquea Luigi Ferraro, la Technisub era da decenni un punto di riferimento internazionale per la produzione di maschere, pinne e boccagli. Dal 1982 l’azienda era controllata dal gruppo francese Aqualung, poi gestito da un fondo americano che, per ridurre i costi di produzione, decise di trasferire le attività nello stabilimento inglese Apeks a Blackburn, decretando così la chiusura del sito genovese.

Un anno di trattative e mobilitazioni sindacali

Per circa dodici mesi si sono susseguite trattative per cercare una soluzione che permettesse di mantenere la produzione a Genova. I lavoratori, insieme alla Fiom Cgil, hanno portato avanti una lunga mobilitazione con oltre 70 ore di sciopero, l’occupazione dello stabilimento e il ricorso agli ammortizzatori sociali per favorire un percorso di reindustrializzazione. Una lotta che ha mantenuto alta l’attenzione su una vertenza destinata altrimenti a chiudersi con la perdita definitiva di uno storico presidio industriale.

La svolta con l’intervento della Mares

La svolta è arrivata con l’acquisizione di Aqualung da parte della Mares, che ha così rilevato anche Technisub. La scelta di mantenere attivo lo stabilimento della Val Bisagno rappresenta un segnale positivo per Genova e per il settore. Le produzioni tipiche continueranno, inclusa la linea Acquasphere, marchio riconosciuto a livello internazionale. Resta ora da capire se Mares deciderà di proseguire con il brand Technisub o se confluirà tutto sotto il proprio marchio.

Le parole della Fiom Cgil

«È un grande risultato – dichiarano Stefano Bonazzi, segretario generale Fiom di Genova, e Luca Marenco, responsabile Fiom del settore – frutto della dura lotta dei lavoratori. Dopo mesi di scioperi, occupazioni e cassa integrazione, si è raggiunta una conclusione che tutela posti di lavoro e preserva uno storico insediamento industriale del territorio. Con l’investimento del primo gruppo mondiale del settore degli articoli sportivi in Technisub si chiude una vicenda complessa, durata un anno e culminata con il fallimento del marchio storico della subacquea».

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