Che dire, un Genoa trasformato. Finalmente il Grifone vince la sua prima partita di questo campionato, violando il campo del Sassuolo per 2-1.
La premiata ditta Murgita-Criscito fa le cose semplici: richiama in squadra qualche senatore (Thorsby, Frendrup), mette soprattutto i giocatori nel loro ruolo naturale (Vitinha), ed i risultati si vedono immediatamente. E’ un Grifone battagliero sin dai primi minuti, quando sino al quarto d’ora concede poco o nulla ai neroverdi di Grosso.
Ed i due attaccanti Colombo e Vitinha si divorano il gol del vantaggio, che arriva comunque al minuto 18 grazie a Malinovskyi (ma non era finito? Come avevano sentenziato i soliti aspiranti CT sui social…) che con un sinistro perfetto
 dal limite fredda Muric:1-0.
Ma occhio: quante volte quest’anno il Genoa è passato in vantaggio per poi subire clamorosamente la rimonta avversaria e restare con un pugno di mosche?
No signori, il Genoa visto a Reggio Emilia era di un’altra pasta: finalmente ha giocato a viso aperto, ribattendo colpo su colpo l’avversario.
E nonostante il Sassuolo alzi il proprio baricentro, Colombo ha due volte sui piedi la palla del raddoppio. Non solo lui: anche Norton-Cuffy, una autentica forza della natura, ha la palla buona.
Il Sassuolo è attonito, si va al riposo sull’1-0, ma se fosse stato 3-0 nessuno, neppure il mister avversario Grosso, avrebbe avuto da ridire.
E l’inizio ripresa è da brividi: neppure un giro di orologio e Berardi, sempre lui, su azione di calcio d’angolo in scivolata – ma lasciato colpevolmente libero – mette alle spalle di Leali: 1-1.
Un pareggio che rivitalizza il Sassuolo, che inizia a macinare gioco. Pochi minuti e i padroni di casa hanno l’occasione per passare in vantaggio con Thorstvedt, ma Leali ci mette una grossa pezza.
Il Grifo soffre e il tandem Murgita-Criscito al 13′ manda in campo Masini e Messias al posto di Vitinha e Malinovskyi. Dieci minuti dopo Ekuban subentra a Colombo ed Ellertsson a Marcandalli.
La forza esplosiva del Sassuolo piano piano si spegne ed il Genoa torna a governare al meglio la gara.
Dentro anche al 39’ il “riaparesidos” Grønbæk che rileva Thorsby, utilissimo come sempre.
Si arriva al 45′ della ripresa, ci sono 6 minuti di recupero.
I genoani sudano freddo, viste le tante, troppo sconfitte anche immeritate maturate in Zona Cesarini.
Ma la serata, ed il piglio della squadra è finalmente quello giusto. Il Grifo diventa arrembante: allo scadere del tempo regolamentare è Vasquez a sfiorare il palo di testa.
Ma non è finita: corre il 48′ e su punizione dalla tre quarti di Martin svetta di testa “Mazinga” Ostigard che insacca perentoriamente rendendo vano il volo di Muric: 2-1!
Il Sassuolo è groggy, intontito, stordito, barcolla, non riesce a reagire.
Centoventi secondo e Feliciani che arrivava da Teramo arbitrando in linea di massima bene – forse un po affrettata l’ammonizione nei primissimi miuti a Malinovskiy – decreta la fine della contesa. 
Tutti di corsa ad abbracciare il duo Murgita-Criscito, che hanno fatto nel modo migliore possibile la loro parte.
Ora l’attesa del nuovo trainer che dovrà guidare la pilotina Genoa in acque piu tranquille.
Ricordando però che il Genoa, con tutti che si strappavano i capelli (chi li ha…) per l’amena, drammatica classifica, adesso, dopo appena un successo, non retrocederebbe ma andrebbe allo spareggio con il Pisa.
Quel Pisa che tutti o comunque tanti indicavano come modello di squadra in queste prime giornate di campionato.
Già le voci di qualche tifoso, che si fa trascinare dall’entusiasmo: perche non confermare il tandem Murgita-Criscito?
No, sarebbe un errore. Loro hanno fatto benissimo, da grandi genoani e ottimi tecnici, ma per l’intero campionato ci vuole un trainer con esperienza.
IL TABELLINO
GENOA-*SASSUOLO 2-1
RETI: 18’pt Malinovskyi, 1’st Berardi, 48’st Ostigard.
SASSUOLO (4-3-3): Muric 5.5; Walukiewicz 5.5, Idzes 6, Muharemovic 5.5, Doig 5.5 (32’st Coulibaly 6); Thorstvedt 6.5, Matic 6, Koné 6 (19’st Vranckx 5.5); Berardi 6 (32’st Cheddira 5.5), Pinamonti 5.5 (40’st Moro sv), Laurienté 6 (19’st Fadera 5.5). (In panchina: Turati, Zacchi, Candé, Odenthal, Lipani, Iannoni, Pierini. Allenatore: Grosso 5.5).
GENOA (3-5-2): Leali 6.5; Marcandalli 6 (23’st Ellertsson 6), Ostigard 7, Vasquez 6.5; Norton-Cuffy 7.5, Malinovskyi 7 (13’st Masini 6.5), Frendrup 6, Thorsby 6.5 (39’st Grønbæk sv), Martin 6.5; Vitinha 6.5 (13’st Messias 6), Colombo 6 (23’st Ekuban 6). (In panchina: Siegrist, Stanciu, Onana, Sabelli, Ekhator, Carboni, Hugo Cuenca, Fini, Cornet, Venturino. Allenatore: Murgita 6.5). Arbitro: Feliciani di Teramo 6.5.
FRANCO RICCIARDI
(foto di TanoPress/Cfc Genoaspa)
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