Venerdì 19 dicembre alle ore 21 a Genova lo spettacolo di Raffaele Casagrande racconta la vita, le cure palliative e il valore del volontariato
Venerdì 19 dicembre alle ore 21 il Teatro di Santa Sabina, in via Donghi a Genova, ospita lo spettacolo “C’è vita finché c’è vita”, una produzione della Fondazione Gigi Ghirotti Genova ETS realizzata a scopo benefico. Scritto e interpretato da Raffaele Casagrande, con la regia di Antonio Tancredi, lo spettacolo nasce da una domanda solo apparentemente scomoda e ribalta il punto di vista: non è un racconto sulla morte, ma un intenso viaggio dentro la vita, proprio quando la vita stessa rivela tutta la sua forza e la sua urgenza.

Il racconto delle vite che si riscoprono
“C’è vita finché c’è vita” attraversa le storie di persone che, di fronte alla scoperta di una malattia definitiva, sperimentano un percorso fatto di rabbia, smarrimento e infine consapevolezza. È il racconto di esistenze che diventano presenti a se stesse quando trovano il coraggio di uscire dal paradosso dell’esistere, riscoprendo un legame autentico con la vita. Una vita che si chiarisce e si rende comprensibile proprio nel momento in cui si impara a convivere con ciò che chiamiamo morte, arrivando ad amare la vita nel suo significato più profondo, inteso come “a-mors”, privazione della morte.
Dal progetto scuola al palcoscenico
Lo spettacolo è parte di un progetto più ampio che ha scelto di partire dalle scuole per arrivare al teatro. Attraverso incontri con studenti delle scuole superiori, il progetto affronta temi complessi come il fine vita, le cure palliative e il volontariato, con l’obiettivo di costruire una società più etica ed empatica. Il dialogo con i giovani mira anche a sviluppare una maggiore consapevolezza personale e civica, stimolando forme concrete di impegno e partecipazione.
I 40 anni della Fondazione Gigi Ghirotti
“C’è vita finché c’è vita” è nato per celebrare i quarant’anni di attività della Fondazione Gigi Ghirotti Genova ETS, realtà da sempre impegnata nell’assistenza alle persone affette da malattie inguaribili e nel sostegno alle loro famiglie. Lo spettacolo restituisce, in forma teatrale, il senso profondo delle cure palliative: prendersi cura della persona nella sua interezza, quando la guarigione non è più possibile, ma la qualità della vita resta un obiettivo essenziale.
Un progetto riconosciuto a livello nazionale
Il valore culturale e sociale dello spettacolo e del progetto scuola di cui fa parte è stato riconosciuto dalla Federazione Cure Palliative, che lo ha scelto per il tour italiano 2025 dedicato all’informazione sulle cure palliative, con tappe previste in città come Bologna, Bitonto e Trento. L’iniziativa ha inoltre ottenuto il patrocinio dell’Ufficio Scolastico della Regione Liguria e sta coinvolgendo otto istituti scolastici genovesi, rafforzando il legame tra teatro, educazione e cittadinanza attiva.
Informazioni su ingresso e prenotazioni
L’ingresso allo spettacolo è previsto tramite donazione a partire da 10 euro. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i numeri 010 3512623 o 010 3512625.
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