Albenga. Esporrà le sue opere a Sanremo a partire dal 13 novembre al Teatro Ariston ed è reduce da una trasferta parigina dove una sua pregevole creazione è stata presentata con successo in una prestigiosa galleria d’Arte. Si tratta dell’albenganese Barbara Furfari una delle artiste emergenti italiane più apprezzate all’estero. “Da pochi giorni – ci spiega la stessa Furfari- è terminata la grande collettiva alla Galerie le Thuilier, in rue Thorigny a Parigi dove è stata esposta una mia opera. Il quadro, scelto dalla curatrice, la nota critica d’arte Sonia Di Pasquale, era un olio su tela che rappresenta il noto coreografo e ballerino Vaslav Nijinski nel personaggio dello Spettro della rosa”. Durante la mostra parigina la città di Albenga, grazie alla Furfari, si è fatta conoscere in quanto era presente anche l’Annuario Artisti 2025 che, oltre ad alcune opere dell’artista albenganese recava una sezione dedicata alla “Città delle Torri”. La Furfari in questi ultimi anni ha ottenuto importanti riconoscimenti inanellando una serie notevole di personali e collettive di rilievo. Oltre ad esporre a Roma nella rinomata Galleria l’Agostiniana nel 2013 ha avuto successo alMuseo Bellini di Firenze ed al Museo Fondazione Cerio di Capri all’interno del “Festival delle Belle arti e della cultura del XXI secolo”. In passato è stata anche scelta fra gli artisti che hanno potuto esporre alla “XI Biennale Internazionale per l’Incisione” e nel 2011 ha esposto alla 54esima esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia, padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi. Nel 2025 ha vinto il Premio Internazionale Giotto a Firenze.
“Barbara Furfari- dice di lei il noto esperto d’arte e scrittore Armando D’Amaro -è una valida artista che ha avuto anche l’onore di essere ospitata presso il padiglione Italia “L’arte non è cosa nostra”, curato da Sgarbi. Ha al suo attivo molte personali e tante importanti collettive”. Ma anche dopo aver ottenuto importanti riconoscimenti la Furfari non si è affatto montata la testa, anzi ha continuato ad esporre con entusiasmo anche a livello locale ed ad insegnare agli allievi dei suoi corsi: “E’ stato un grande prestigio – dice Furfari- poter esporre alla Biennale, ma non mi sono sentita per questo arrivata. Anzi, continuo ad approfondire lo studio del disegno, la tecnica, il colore e resto sempre la stessa di prima, pronta ad esporre anche sotto casa pur di far vedere le mie creazioni. Certo aver esposto in grandi musei a Firenze, Torino, Roma, cioè nelle grandi capitali culturali italiane ed a Parigi, fa piacere ed aumenta la propria autostima, ma io sono sempre disponibile a ad esporre ovunque le mie opere in quanto ritengo che l’arte debba essere accessibile ed alla portata di tutti”. Ha tenuto anche come relatrice conferenze sulla Storia dell’Arte all’Unitre Comprensoriale Ingauna ed ora si prepara per andare nella “Città dei Fiori” dal 13 al 16 novembre dove avrà quale madrina Ornella Muti.
Claudio Almanzi





















































