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Bar Libeccio a Pegli, chieste condanne per 14 anni di carcere

Camorra a Genova, Polizia e Finanza eseguono sei misure cautelari
Bar Libeccio a Genova Pegli (foto d'archivio)

La Procura di Genova ha chiesto condanne per oltre 14 anni per le sei persone coinvolte nell’inchiesta sulla gestione del bar Libeccio, sul lungomare di Pegli.

L’accusa aveva in un primo momento contestato l’aggravante di avere voluto agevolare la camorra, aggravante che poi è decaduta.

Lo scorso fine ottobre era finito in carcere Angelo Russo (per il quale sono stati chiesti 5 anni), mentre erano stati disposti i domiciliari per Mario Russo (chiesti 2 anni e 10 giorni), Francesco Cinquegranella (3 anni e 4 mesi) e Antonio Novelletti (3 anni e 4 mesi).

L’obbligo di firma era stato disposto per il prestanome Liberato Soriente (2 anni e 10 giorni) e Antonietta Russo (1 anno, 4 mesi e 10 giorni).

La sentenza, con rito abbreviato, è prevista per il 19 marzo.

Secondo gli investigatori della Guardia di Finanza, della Squadra Mobile e del Sisco della Polizia, il bar Libeccio, nonostante risultasse di proprietà di Soriente, veniva gestito dal carcere da Angelo Russo.

Russo era stato arrestato a Genova nel 2019 nel corso di un’operazione antidroga condotta dalla Procura di Napoli perché ritenuto parte di una rete di narcotrafficanti con base nel capoluogo campano. Il detenuto avrebbe usato soldi di dubbia provenienza per gestire il locale provvedendo anche alla ristrutturazione dopo un incendio doloso nel 2016.