Home Politica Politica Genova

Stangata Amt, prof. Eva bacchetta Silvia Salis: poco attenta a impatto sociale

Sindaca Silvia Salis e prof. genovese Claudio Eva (FI)
Stangata Amt. Il professore genovese Claudio Eva, responsabile del Movimento Seniores di Forza Italia (over 65), bacchetta la sindaca Silvia Salis: “Decisione orientata solo al risparmio immediato e poco attenta al suo impatto sociale.  Il trasporto pubblico non è solo un foglio di bilancio”.
 
“La  Sindaca Silvia Salis, contraddicendo ancora le sue promesse elettorali – ha dichiarato oggi il prof. Eva – ha annunciato la stangata sulle tariffe Amt, ovvero l’eliminazione delle gratuità che colpisce in particolar modo gli anziani e tutti i fruitori della Metro e degli impianti verticali, con l’introduzione di un criterio Isee a soglia davvero minima.
I Seniores di Forza Italia considerano questo provvedimento iniquo e non motivato da reali esigenze, che va a colpire la fascia più fragile della popolazione  che, pur non superando il tetto di povertà, si trova comunque in condizioni economiche precarie.
Tagliare o limitare la gratuità significa ridurre l’accesso alla mobilità proprio per chi, come gli anziani, spesso dipende dal trasporto pubblico per spostarsi in città: per visite, acquisti, socialità, ecc.  e si rischia che molti pensionati rinuncino a utilizzare i mezzi pubblici a favore dell’auto o peggio dell’isolamento, riducendo così la mobilità sociale.
Il tempismo della modifica delle gratuità appare poco compatibile con una riflessione ampia sul servizio, sul bilancio e sull’efficacia della gratuità.
Sembra più un taglio che una riforma ponderata.
La decisione dell’amministrazione sembra solamente orientata al risparmio immediato e poco attenta al suo impatto sociale su una parte vulnerabile della popolazione.
Il trasporto pubblico non è solo un foglio di bilancio. E’ un servizio sociale, di coesione, che rende la città più inclusiva, più accessibile.
Ridurne i benefici per gli anziani rischia di compromettere proprio questi obiettivi fondamentali.
C’è chi sogna un Paese più giusto, chi un trasporto più sostenibile. E poi c’è Silvia Salis, che sogna autobus pieni di anziani paganti.
L’idea è semplice e ‘geniale’: eliminare la gratuità dei mezzi pubblici per gli over 70.
D’altronde, in un Paese dove le pensioni minime non bastano nemmeno per il dentista, mancava giusto il brivido di dover scegliere tra un viaggio e un panino.
Si parla di ‘razionalizzazione delle risorse’. Traduzione: i conti non tornano, e qualcuno doveva pur pagare. Ma, si sa, colpire chi ha meno fa sempre meno rumore.
E poi gli anziani non protestano su Twitter, al massimo sul pianerottolo.
Così, in nome dell’equità, si toglie il poco a chi ha poco. Il pensionato che prende il tram per la farmacia diventa improvvisamente un privilegiato da correggere.
Un colpo d’ingegno degno della burocrazia creativa. La lotta agli sprechi comincia sempre dai più deboli, mai dai ben collegati.
Silvia Salis parla di ‘responsabilità civica’, ma la vera responsabilità sarebbe ricordarsi che un biglietto può costare più di un euro e 50 centesimi: può costare dignità, autonomia, libertà.
E se questa è la nuova modernità, allora gli over 70 non sono fuori tempo. Sono solo vittime di un progresso che non prende mai il tram”.