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Maxi sequestro della Guardia di Finanza a Genova: circa 1,5 milioni di euro tra sigarette irregolari e borse contraffatte

Maxi sequestro della Guardia di Finanza a Genova: circa 1,5 milioni di euro tra sigarette irregolari e borse contraffatte
Guardia di Finanza (foto d'archivio)

L’intervento nel centro storico di Genova

Nel cuore dei vicoli di Genova, nella zona di Sottoripa, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale ha effettuato un controllo di routine in un negozio di articoli per la casa e bigiotteria.

Durante l’ispezione è emerso che venivano venduti articoli da fumo (sigarette, cartine, filtri) privi del contrassegno obbligatorio dei Monopoli di Stato, e dunque potenzialmente non assoggettati all’imposta di consumo.

Successivamente i finanzieri hanno esteso i controlli anche ai locali adiacenti all’esercizio commerciale, dove sono stati rinvenuti beni recanti marchi falsificati — borse, occhiali, mascherine di stoffa — di note griffe.

La portata del sequestro

L’operazione ha portato al sequestro complessivo di: circa 1,5 milioni di euro di prodotti e accessori da fumo destinati al confezionamento di sigarette. Circa 150 pezzi tra borse, occhiali e mascherine recanti loghi contraffatti di marchi di moda.
Tali cifre indicano l’importanza dell’operazione non solo in termini economici, ma anche per l’impatto sulla legalità del commercio.

I reati contestati e le persone coinvolte

I due titolari – la titolare della ditta individuale e il coniuge – sono stati denunciati per: sottrazione all’accertamento dell’accisa sui tabacchi lavorati, per la vendita di prodotti da fumo privi del contrassegno; contraffazione e ricettazione, in relazione ai beni recanti marchi falsificati.
Le indagini proseguiranno per chiarire la provenienza della merce, la catena di distribuzione e per valutare eventuali responsabilità penali ulteriori.

Perché questo tipo di operazioni sono rilevanti

  • Tutela del consumatore: la vendita di tabacchi senza contrassegno significa che non sono state pagate le imposte dovute, e i prodotti possono non rispettare le normative in materia di sicurezza.
  • Correttezza del mercato: il commercio di beni contraffatti danneggia le aziende che operano legalmente e mina la fiducia verso il settore della moda e del retail.
  • Ordine pubblico e sistema fiscale: operazioni come queste rappresentano una forma di evasione e di concorrenza sleale. Le forze dell’ordine — come la Guardia di Finanza — operano per contrastare queste pratiche, soprattutto nei centri storici ad alta densità commerciale. Per esempio, altre operazioni analoghe nella zona genovese hanno portato a sequestri di oltre centomila prodotti non conformi.

Cosa significa per il commercio locale e cosa cambia

Nel contesto del centro storico di Genova, dove migliaia di turisti e cittadini frequentano i negozi dei vicoli, un’operazione del genere invia un messaggio chiaro: anche realtà apparentemente ordinarie — come un negozio di articoli per la casa o bigiotteria — possono nascondere attività illecite.

L’operazione della Guardia di Finanza genovese rappresenta un’importante azione di contrasto alle filiere illegali che operano nel commercio al dettaglio nel centro storico. Il sequestro di beni per circa 1,5 milioni di euro ne evidenzia la gravità.

Per i cittadini, per i turisti e per gli operatori commerciali è un monito: l’illegalità non è solo una questione economica o fiscale, ma può incidere sulla qualità del tessuto urbano, sul lavoro e sulla tutela dei diritti.

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