“Come si può parlare di tariffe se non si vedono i conti e come si può parlare di tariffe se il soggetto che le deve deliberare ovvero Città Metropolitana non le conosce neppure? E’ incredibile”.
Lo ha dichiarato l’ex assessore comunale di Genova e attuale capogruppo regionale di Vince Liguria-Noi Moderati Matteo Campora dopo che il consiglio della Città Metropolitana di Genova, che doveva discutere proprio sull’aumento delle tariffe degli abbonamenti e le altre misure su Amt annunciate dalla sindaca Silvia Salis in mattinata, ieri pomeriggio è stato improvvisamente sconvocato.
Una “confusione” che ha sorpreso non soltanto gli addetti ai lavori, ma anche molti genovesi.
“Inoltre – ha spiegato Campora – da parte di alcuni consiglieri regionali del Pd è arrivata, a gran voce, la pretesa di un ulteriore intervento della Regione Liguria che, ricordiamo, ha già partecipato in maniera significativa a sostegno di AMT e alla quale si continua a chiedere aiuto senza però aver mai presentato i conti reali dell’azienda, neppure condivisi con i sindacati e né inseriti ufficialmente a bilancio.
Una gestione istituzionale gravissima, che fa sorgere un dubbio più che lecito: forse la sconvocazione si è resa necessaria perché non c’erano i numeri per approvarla, visto e considerato che il centrodestra ha ottenuto 9 consiglieri al pari della sinistra?
Ricordiamo che il consiglio metropolitano è un’istituzione fondamentale per il nostro territorio e unico organo competente su questa materia in quanto ha competenza sull’Ato, quindi necessario per deliberare le tariffe”.
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