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Scontri al derby di Genova: chiesto l’arresto per 11 ultrà della Sampdoria

Scontri al derby di Genova: chiesto l’arresto per 11 ultrà della Sampdoria
Al Ferrari le forze dell' ordine per il derby

La procura di Genova punta il dito contro la frangia violenta del tifo blucerchiato

La procura di Genova ha richiesto l’arresto per 11 ultrà della Sampdoria, coinvolti nei violenti disordini scoppiati il 25 settembre durante il derby di Coppa Italia contro il Genoa. Gli indagati sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e lancio di oggetti pericolosi. Per alcuni di loro, inoltre, è contestato anche l’assalto al pullman della squadra, avvenuto il 29 marzo, dopo la pesante sconfitta casalinga contro il Frosinone per 0-3.

Interrogatorio fissato il 27 giugno: sarà decisivo per le misure cautelari

In base alla riforma Nordio, i tifosi – difesi dagli avvocati Pietro Bogliolo, Matteo Carpi e Antonio Rubino – dovranno prima essere interrogati dal giudice per le indagini preliminari, che valuterà se accogliere o meno la richiesta della PM Monica Abbatecola. L’interrogatorio è fissato per il 27 giugno davanti alla giudice Carla Pastorini. Secondo l’accusa, i soggetti coinvolti sarebbero socialmente pericolosi: non sarebbe la prima volta che partecipano a episodi di violenza legati al tifo organizzato.

Un’escalation di violenza culminata negli scontri del derby

Il giorno del derby, già alle 14 nei pressi dello stadio Luigi Ferraris, le due tifoserie tentarono un primo contatto diretto. Solo l’intervento delle forze dell’ordine evitò lo scontro. Alcuni ultrà reagirono lanciando bottiglie, bastoni e segnali stradali contro polizia e carabinieri. I momenti più critici si sono verificati nel finale della partita, quando è esplosa una vera e propria guerriglia urbana: la causa scatenante sarebbe stata l’esposizione, sugli spalti, di striscioni storici rubati in primavera durante precedenti aggressioni tra piccoli gruppi di supporter.

Indagini chiuse su 29 ultrà tra Genoa e Sampdoria

Già a metà aprile la procura aveva notificato la chiusura delle indagini a 29 tifosi appartenenti sia alla tifoseria rossoblù che a quella blucerchiata. Le accuse, a vario titolo, sono di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, porto d’armi improprie e violazione del Daspo. Gli scontri proseguirono fino a tarda sera, con un bilancio pesantissimo: 38 agenti feriti e un nuovo capitolo di violenza legata al calcio che riaccende l’allarme sulla sicurezza durante le partite ad alto rischio.

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