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Turista precipitata su scogliera, condizioni critiche ma stazionarie

Sono ancora critiche ma stazionarie le condizioni di salute di Alena Sudokova, la turista 22enne tedesca ma di origine russa- ospite con la famiglia adottiva nella chiesa Russa di Sanremo, precipitata dalla scogliera nei giorni scorsi e ricoverata presso il presidio ospedaliero di Pietra Ligure.

A comunicarlo con una fonte ufficiale è lo stesso ospedale.

Ma non è ancora del tutto chiara la dinamica della caduta. Un tunisino di 32 anni, Zied Yakoubi, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio con il Giudice per le indagine preliminari del Tribunale di Imperia ha accolto  la richiesta del fermo per l’indagato, avanzata dal pubblico ministero.

Il 32enne è stato successivamente tradotto nel carcere di Sanremo, in Valle Armea.

Nel mentre proseguono le indagini dei carabinieri di Bordighera che indagano sul caso avevano notato da subito le incongruenze nella ricostruzione dei fatti che il tunisino avrebbe fornito.

Palazzo Tursi, inaugurata mostra Ossidazioni: aperta fino al 15 settembre

Ex Ilva in vendita: scadenza per le manifestazioni d'interesse il 20 Settembre
Ex Ilva (foto di repertorio)

Da oggi a sabato 15 settembre il loggiato di Palazzo Tursi ospita la mostra “OssidAzioni – 65 Anni di acciaio italiano”, ideata e curata da Chiara Mastrolilli de Angelis, nella quale l’arte e l’acciaio celebrano i 65 anni della prima colata dello stabilimento Ilva di Cornigliano attraverso venti foto di Fernanda Bareggi e altrettante lastre d’acciaio dell’artista e direttore artistico dell’esposizione Graziano Cecchini.

Gli allestimenti, così come avvenuto nel 2017 per la mostra “Acciaio”, sono stati interamente sviluppati e creati all’interno dell’officina di Ilva di Cornigliano.

L’esposizione è stata inaugurata oggi alla presenza del sindaco Marco Bucci e del presidente del Consiglio regionale Alessandro Piana.

Le foto, stampate direttamente sulle lastre di acciaio uscite dalle officine Ilva, sono la testimonianza dell’industria 4.0: particolari metallici, strumenti di lavoro, il fuoco, le scintille, il calore evocato dalle immagini e poi i capannoni e i mezzi navali che si ergono sotto cieli azzurri movimentati da cirri di nuvole: “La mostra vuole essere un tributo agli uomini che fecero l’Italia del dopoguerra e a quelli che si ostinano a combattere per un’industria importante ed essenziale per un Paese come il nostro”.

“La storia moderna di Genova – ha aggiunto Bucci – è strettamente legata alla siderurgia. Agli inizi del Novecento, la nostra città, attraverso le sue fabbriche, era in grado di produrre la metà del fabbisogno italiano di acciaio, una produzione legata sempre di più anche alla nascita dell’industria militare, navale e ferroviaria.

Genova diventò così la capitale dell’acciaio italiano e la fabbrica di Cornigliano è stata uno dei motori industriali che ha contribuito al boom economico degli anni Sessanta. La professionalità e lo spirito d’innovazione sono sempre stati gli assi portanti di ogni fase della produzione ed hanno consentito alla fabbrica genovese di essere stata e di continuare ad essere uno dei poli principali della siderurgia italiana.

In epoca recente, il nostro stabilimento è stato ancora una volta un esempio unico in Italia anche nel raggiungimento di un equilibrio tra esigenze ambientali e preoccupazioni occupazionali. Una profonda riconversione gli ha consentito di diventare un polo di eccellenza per i prodotti rivestiti, uno stabilimento moderno, competitivo, adeguato alle sempre nuove richieste del mercato, e anche in grado di raccogliere la sfida dell’Industria 4.0.

Quella della fabbrica dell’acciaio di Cornigliano è una vicenda di grande interesse che merita di essere approfondita e raccontata e questa esposizione costituisce una felice opportunità per conoscere gli ultimi decenni di trasformazione e riconversione al quartiere e alla città di uno stabilimento che ha scritto pagine importanti nella storia di Genova e continuerà a scriverne altre ugualmente rilevanti.

Continueremo a puntare sullo sviluppo futuro dell’impianto industriale di Cornigliano, non soltanto per la sua rilevanza, ma anche in virtù del forte ed imprescindibile legame che storicamente lo unisce alla tradizione siderurgica genovese e a tutta la città”.

 

Sindaco di Genova Marco Bucci e presidente Consiglio regionale Alessandro Piana

 

Sequestrati due telefonini nel carcere di Marassi

Omicidio egiziano, gli autori avrebbero comprato una mannaia e un coltello
Genova, carcere di Marassi (foto di repertorio)

Sappe: Grazie alla perizia degli agenti

Un accurato controllo effettuato dalla polizia penitenziaria di Marassi ha permesso questa mattina di ritrovare e sequestrare due telefonini in possesso di altrettanti detenuti nel carcere genovese di Marassi.

“Il SAPPe della Liguria, annunciando la notizia, evidenzia che se lasciata esercitare la polizia penitenziaria riesce a contrastare i traffici illeciti, ma per fare questo – precisa il segretario Lorenzo – è necessario che si ragioni di più sul concetto ‘garanzia della sicurezza’ sottovalutato e sottodimensionato sia a Marassi sia nelle restanti carceri liguri. Quando messa in condizioni di operare, la polizia penitenziaria dà prova di saperci fare. In questo caso si tratta di telefonini ma allo stesso modo potrebbero entrare anche oggetti ben più pericolosi.

L’opera di prevenzione è importante basti pensare agli ultimi avvenimenti accaduti nelle carceri liguri, in poco più di una settimana tre detenuti si sono morti a causa di gesti inconsulti, due a Spezia ed uno a Marassi, mentre a Sanremo si è dovuto intervenire in più criticità come su un detenuto che si autoleso, una rissa tra detenuti con un agente ferito oltre al gravissimo episodio accaduto ad un poliziotto penitenziario che è stato aggredito con pugni al volto da un detenuto”.

“Questo – continua il SAPPe – è solo uno spaccato della quotidianità delle carceri liguri che ormai – secondo il SAPPe – sono nella confusione totale.

Su cosa fare per risolvere i problemi liguri il sindacato afferma di avere le idee chiare come, ad esempio, la necessità di alternare i direttori ed i comandanti che occupano la stressa sede da più di dieci anni, ricordando che il direttore di Sanremo è li da quasi 30 anni; è indispensabile – spiega Lorenzo – che venga maggiormente utilizzata la polizia penitenziaria nei compiti direttamente connessi con la sicurezza  dotandola di idonei strumenti e preparazione specifica per sopperire alle esigenze penitenziaria; un aumento d’organico utile per garantire maggiore presenza nei turni di servizio che, oggi, sono di poche unità. Utile anche intervenire sulla presenza di detenuti psichiatrici ristretti nelle carceri liguri con la possibilità di essere curati in strutture diverse da quelle carcerarie”.

“Oggi – conclude il SAPPe – le debolezze del sistema ricadono sul poliziotto di turno sul quale grava l’art. 387 del codice penale, ovvero la colpa del custode. E’ opportuno rivedere i riflessi di tale articolo che non può ricadere solo sull’ultimo anello di un sistema viziato e mettere mano ad un nuovo ordinamento penitenziario, prevendo un maggior ricorso alle pene alternative alla detenzione

Queste sono solo alcune proposte che il Sappe evidenzia, ma sicuramente ci possono essere altre soluzioni ma ad oggi purtroppo registriamo il nulla da parte dei nostri vertici. Nel frattempo su cosa accade nelle carceri liguri e a cognizione di tutti”.

Rifiuti in via Mura degli Zingari: nulla è cambiato, anzi | Video

Niente da fare. Le denunce dei lettori e il conseguente reportage-denuncia che avevamo realizzato e pubblicato il 1° di agosto sulla presenza di rifiuti ingombranti in via Mura degli Zingari, nelle vicinanze del Palazzo del Principe a Genova, non ha dato risultati. Anzi, la situazione, come si può vedere dal video di oggi, la situazione appare peggiorata.

Una situaizone di degrado per i cittadini e una brutta cartolina per la Città di Genova.

Nella parte superiore della strada, nei pressi dei cassonetti dei rifiuti, il materiale abbandonato è aumentato, con quel che resta di un frigo, un divano, un materasso, una rete a doghe, una poltrona e una lavagna da esterno di un bar-ristorante oltre a vario altro materiale.

Proseguendo nel “tour del degrado” nella parte interna del sottopasso, dietro alle macchine e furgoni presenti, lato mare, abbiamo scoperto un’infinità di altro materiale abbandonato.

Si va dalla mobilia varia, a travi di legno, per arrivare al “consueto” materasso e ad un divano.

Nella parte terminale della via, malgrado il nostro servizio dello scorso 1° agosto non è cambiato nulla: ancora materiale abbandonato, in prevalenza legno, resti di mobilia e il materasso che non manca mai.

A differenza di una settimana fa, stavolta non abbiamo incontrato nessuno. Così, superato il muretto, dietro il quale avevamo notato il giaciglio di fortuna di una coppia di extracomunitari, abbiamo trovato, nella sporcizia più assoluta, un “bel divano” di colore azzurro.

Insomma, nulla è stato fatto.

Ora, al di là dell’inciviltà manifestata da alcuni cittadini, a chi spetta rimuovere il tutto? All’Amiu? All’Amministrazione comunale?

Noi comunque non ci diamo per vinti e continueremo nelle nostre segnalazioni sperando che la prossima volta che passeremo in questa via troveremo un po’ più pulito e ordinato. L.B.

(Nel video di LN: la situazione in via Mura degli Zingari a Genova Principe).

 

Bucci: nessun finanziamento del Comune a centri accoglienza. Rixi: pacchia stra-finita

Spacciatori di droga africani nel Centro storico di Genova

“Ancora richiedenti asilo dediti allo spaccio, arrestati dalla polizia a Genova. Tolleranza zero verso i delinquenti. Chi richiede asilo al nostro Paese deve prima di tutto rispettarlo. La pacchia è stra-finita“.

Lo ha dichiarato su fb il viceministro genovese al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e segretario della Lega Liguria, Edoardo Rixi, commentando l’ennesimo arresto di ieri, da parte delle Forze dell’ordine, di altri richiedenti asilo dediti allo spaccio di droga nel Centro storico.

Intanto, stamane il sindaco Marco Bucci ha seccamente smentito le “fake news” che sostanzialmente indicavano un sostegno economico del Comune a favore di progetti per inserire i migranti nel mondo del lavoro e non fargli più spacciare droga.

Ieri in Prefettura il sindaco aveva partecipato a una riunione sulla sicurezza insieme alla prefetta Fiamma Spena, al procuratore capo Francesco Cozzi, al questore Sergio Bracco e al comandante provinciale dei carabinieri Riccardo Sciuto, dopo l’operazione Labirinto 2 della Polizia, che la scorsa settimana aveva portato all’arresto di 13 spacciatori di droga stranieri, tra cui 6 richiedenti asilo.

Non è previsto alcun finanziamento da parte del Comune di Genova – ha dichiarato Bucci – per le attività dei migranti ospitati nei centri di accoglienza. Stiamo invece cercando di capire come veicolare fondi europei per l’integrazione di chi ha ottenuto lo status di rifugiato”.

Pusher africani arrestati, 6 richiedenti asilo. Cozzi: non impiegati in attività da centri accoglienza

Africani arrestati, Lega: nessuna giustificazione per chi spaccia droga e non rispetta regole

Non ci saranno stanziamenti per i migranti – ha voluto rimarcare Bucci – ma proveremo a facilitare l’arrivo, ad esempio, di fondi europei per quelle persone che sono inquadrate come rifugiati e per cui non esistono progetti veri e propri. La contraddizione è che non si prevede una strategia per chi è destinato a restare in maniera legale nel nostro paese, ma solo per chi è appena arrivato”.

 

Caccia, assessore Mai: nuovo testo unico per gli esami varato da Regione Liguria

Cacciatore (foto di repertorio)

Entra in vigore da quest’anno il nuovo testo unico per gli esami di caccia per l’abilitazione all’esercizio venatorio. Lo ha stabilito oggi la giunta regionale su proposta dell’assessore regionale alla Caccia Stefano Mai.

“Il nuovo testo unico – ha spiegato l’assessore Mai – è stato realizzato con il contributo scientifico di Anton Maria Magnarin e sostituisce il testo precedente del 2007, oramai superato sia sotto il profilo giuridico sia metodologico”.

Il nuovo testo per l’esame per la licenza di caccia, scaricabile gratuitamente nell’apposita sezione sul sito dell’assessorato www.agriligurianet.it, affronta tutte le materie di cui è richiesta approfondita conoscenza da parte di chi abbia intenzione di praticare attività venatoria in Liguria: dalla legislazione venatoria al riconoscimento delle specie cacciabili, dalla conoscenza di armi e munizioni da caccia alla tutela della natura e principi di salvaguardia delle produzioni agricole, fino alle norme di pronto soccorso.

“Abbiamo anche approvato – ha aggiunto l’assessore Mai –le disposizioni per il riconoscimento della qualifica di guardia giurata volontaria venatoria e ittico-ambientale, resesi necessarie a seguito del riordino delle funzioni e il conseguente passaggio delle competenze dalle Province alla Regione.

Abbiamo quindi uniformato, a livello regionale, le procedure per rilascio delle qualifiche e dei titoli, che prima erano in capo alle province e potevano contenere differenze da territorio a territorio.

Con le nuove disposizioni viene garantito che il servizio di vigilanza volontaria possa continuare ad essere svolto senza soluzione di continuità”.

Per il rilascio del titolo, sarà necessario essere in possesso dell’attestato di idoneità tecnica allo svolgimento delle mansioni di guardia giurata volontaria ottenuto dopo il superamento del relativo corso di formazione previsto.

“Sono anche valutati – ha sottolineato l’assessore Mai – diversi requisiti e saranno anche richieste una buona condotta morale, l’assenza di gravi e reiterate carenze nella stesura di notificazioni di atti e processi verbali o violazioni delle modalità operative per l’esercizio coordinato delle funzioni”.

Il procedimento terminerà con il provvedimento di riconoscimento della qualifica o il rinnovo dello stesso, con l’adozione di decreto da parte del dirigente del settore politiche della montagna e fauna selvatica. Regione Liguria coordinerà le azioni sul territorio anche nell’ottica di ottimizzare le risorse disponibili.

Tom Hanks acquista auto in Italia: Cinquino targato SV. L’assessore lo invita in Liguria

Agosto 2018, Tom Hanks con "Cinquino" targato Savona (foto fb)

“Excited about my new car!! Hanx”.

E’ l’ironico post che sta diventando virale sul web, pubblicato ieri dal celebre attore statunitense Tom Hanks. In questi giorni “Hanx” è infatti in vacanza in Italia (costiera amalfitana) e si è fatto fotografare, in modo scherzoso, mentre finge di aprire la porta della “mia nuova auto” ossia una storica Fiat 500 targata Savona.

“Siamo felici ed estremamente onorati che sia un’automobile targata SV – ha dichiarato oggi l’assessore savonese Maurizio Scaramuzza – grazie alla popolarità di Tom Hanks, che gode di 15 milioni di follower su Twitter e 5,3 su Instagram, il nome della città e della provincia fa il giro del mondo, ottenendo una visibilità straordinaria.

Per ringraziarlo di questo gesto, lo invitiamo a Savona. Lo aspettiamo per un tour a bordo della Fiat 500. Sarebbe una maniera eccezionale di promuovere il nostro territorio e il ‘cinquino’, ormai adottato dalla provincia di Savona grazie al Fiat 500 Club Italia di Garlenda.

Grazie Tom, ti aspettiamo”.

 

Sicurezza sui treni, arrestato ecuadoriano: preso dopo una rissa sul Thello

Treno Thello (foto d'archivio)

Sicurezza ed educazione civica sui treni. Ieri è stato registrato l’ennesimo episodio sul Thello che da Milano attraversa tutta la Liguria fino a Nizza e Mrasiglia.

Un 29enne originario dell’Ecuador ha reagito in modo violento usando pure una sorta di taglierino. La lite, sembrerebbe scoppiata per un posto a sedere, si è trasformata in una rissa che è stata sedata solo grazie all’intervento degli agenti della Polfer di Pavia.

I poliziotti hanno arrestato l’ecuadoriano e denunciato in stato di libertà una 19enne connazionale.

Il violento alterco sarebbe scoppiato tra la coppia e due milanesi di 24 e 26 anni, uno dei quali è rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale e poi dimesso con 7 giorni di prognosi.

Secondo i primi accertamenti, sarebbe stata la 19enne a provocare il litigio prendendosela con i due amici che stavano cercando posto sul treno.

Quando il 26enne ha reagito agli insulti della giovane è intervenuto il fidanzato, che ha anche colpito il malcapitato con una testata. La coppia ecuadoriana ha riportato lievi ferite per due giorni di prognosi.

 

Cede una dose di marijuana, arrestato 27enne genovese disoccupato

Trovato in casa con la marijuana, arrestato 46enne genovese
Marijuana (foto di repertorio)

Ieri in centro città i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato per “cessione di sostanze stupefacenti” un 27enne genovese, disoccupato, con precedenti di polizia, poiché sorpreso a cedere una dose di 2,5 grammi di “marijuana” a un consumatore di droga, che è stato segnalato alla Prefettura di Genova come assuntore di sostanze stupefacenti.

La successiva perquisizione domiciliare dell’arrestato ha consentito agli investigatori di trovare ulteriori 0,2 grammi di “marijuana”, 3 “bong” in vetro con residui di droga e una somma di 395 euro, verosimilmente provento dell’attività illecita.

Materiale, marijuana e soldi sono stati sequestrati. L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

 

Furti negli stabilimenti balneari: a Sori acchiappati genovese e tunisino

Controlli carabinieri in spiaggia (foto di repertorio)

I Carabinieri della Stazione dell’Arma di Pieve Ligure, a conclusione di accertamenti, ieri hanno denunciato in stato di libertà per tentato furto aggravato un 18enne italiano che insieme a un 16enne tunisino aveva rubato una borsa a una bagnante di uno stabilimento balneare di Sori.

I ladruncoli sono stati sorpresi dai militari, tempestivamente intervenuti, ancora all’interno dello stabilimento.

Per i due adolescenti è quindi scattata la denuncia per furto.

La refurtiva è stata recuperata e restituita alla proprietaria, che ha ringraziato i carabinieri.