Home Politica Politica Genova

Bucci: nessun finanziamento del Comune a centri accoglienza. Rixi: pacchia stra-finita

Spacciatori di droga africani nel Centro storico di Genova

“Ancora richiedenti asilo dediti allo spaccio, arrestati dalla polizia a Genova. Tolleranza zero verso i delinquenti. Chi richiede asilo al nostro Paese deve prima di tutto rispettarlo. La pacchia è stra-finita“.

Lo ha dichiarato su fb il viceministro genovese al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e segretario della Lega Liguria, Edoardo Rixi, commentando l’ennesimo arresto di ieri, da parte delle Forze dell’ordine, di altri richiedenti asilo dediti allo spaccio di droga nel Centro storico.

Intanto, stamane il sindaco Marco Bucci ha seccamente smentito le “fake news” che sostanzialmente indicavano un sostegno economico del Comune a favore di progetti per inserire i migranti nel mondo del lavoro e non fargli più spacciare droga.

Ieri in Prefettura il sindaco aveva partecipato a una riunione sulla sicurezza insieme alla prefetta Fiamma Spena, al procuratore capo Francesco Cozzi, al questore Sergio Bracco e al comandante provinciale dei carabinieri Riccardo Sciuto, dopo l’operazione Labirinto 2 della Polizia, che la scorsa settimana aveva portato all’arresto di 13 spacciatori di droga stranieri, tra cui 6 richiedenti asilo.

Non è previsto alcun finanziamento da parte del Comune di Genova – ha dichiarato Bucci – per le attività dei migranti ospitati nei centri di accoglienza. Stiamo invece cercando di capire come veicolare fondi europei per l’integrazione di chi ha ottenuto lo status di rifugiato”.

Pusher africani arrestati, 6 richiedenti asilo. Cozzi: non impiegati in attività da centri accoglienza

Africani arrestati, Lega: nessuna giustificazione per chi spaccia droga e non rispetta regole

Non ci saranno stanziamenti per i migranti – ha voluto rimarcare Bucci – ma proveremo a facilitare l’arrivo, ad esempio, di fondi europei per quelle persone che sono inquadrate come rifugiati e per cui non esistono progetti veri e propri. La contraddizione è che non si prevede una strategia per chi è destinato a restare in maniera legale nel nostro paese, ma solo per chi è appena arrivato”.