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Serbo aggredisce parroco di Pieve per rapinarlo del portafogli: preso

Carabinieri (foto di repertorio)

Appena lasciato libero, commette un altro reato. Un serbo 53 anni ieri ha aggredito con un paio di forbici il parroco della chiesa di San Michele Arcangelo di Pieve Ligure per rubargli il portafogli.

L’aggressore è stato però rintracciato e arrestato grazie al tempestivo intervento dei carabinieri della Stazione dell’Arma di Pieve Ligure.

Secondo quanto ricostruito dai militari, lo straniero è entrato nella parrocchia e si è avvicinato al sacerdote.

Poi ha tirato fuori dalla tasca un paio di forbici e lo ha colpito ad una mano e gli ha rubato il portafogli.

Il parroco, leggermente ferito, ha quindi chiamato i carabinieri che sono subito intervenuti.

Dopo un paio di ore l’aggressore, uscito da poco dal carcere di Marassi, è stato trovato sul lungomare con ancora il portafogli e i soldi in tasca.

 

Caldo, altri tre anziani muoiono a Genova: i morti salgono a dodici

Caldo a Genova e in Liguria (foto d'archivio)

Purtroppo sale a 12 il numero dei decessi per sospetti malori legati al caldo e all’umidità nella nostra regione.

Nelle ultime ore, a Genova, ci sono state altre tre vittime, tutte anziane, che si sommano ai cinque di domenica e lunedì e ai quattro decessi di sabato tra Genova e l’imperiese

Oggi per la Liguria è l’ottavo giorno da bollino rosso e anche per domani è prevista la massima allerta.

Si raccomanda di non uscire nelle ore di maggior caldo dalle 12 alle 17, di idratarsi il più possibile e di seguire tutte le raccomandazioni del caso.

Cosa si può mangiare e bere per affrontare il caldo torrido?

Slow Food: no complici del neo-schiavismo. Governo imponga il prezzo all’origine

Slow Food Italia condanna duramente lo sfruttamento di braccianti in agricoltura con tutte le sue tragiche conseguenze, in linea con una storia che anni ha portato l’associazione fondata da Carlo Petrini, a a battersi per sensibilizzare la popolazione sull’ignobile corsa al ribasso dei prezzi che si scarica sulla parte più debole della filiera e porta forme di schiavitù vergognose per una società che si dice civile.

Le ultime, drammatiche, vicende di cronaca (con la morte di 16 lavoratori di origine africana in provincia di Foggia) richiamano l’attenzione sul fenomeno del caporalato: “Una mattanza intollerabile – dichiara il Comitato esecutivo di Slow Food Italia a nome di tutta l’associazione – che avviene ormai in modo palese. Lo Stato deve mettere al centro delle proprie politiche la tutela dei lavoratori, spesso migranti regolari in Italia alla ricerca di opportunità lavorative e di un futuro migliore per sé e per la propria famiglia. Lo sfruttamento dei braccianti agricoli è un fenomeno noto a tutti”.

Slow Food Italia aderisce alla manifestazione di oggi (mercoledì 8) indetta da Flai Cgil Puglia per denunciare lo sfruttamento e le condizioni di lavoro inumane dei raccoglitori di pomodori.

Secondo i dati del rapporto “Agromafie e caporalato” dell’Osservatorio Placido Rizzotto, sono 400 mila i braccanti agricoli impegnati nella raccolta di pomodori, di cui almeno 100 mila, cioè un quarto, subiscono forme di ricatto lavorativo e vivono in condizioni disumane. Lavorano dalle 8 alle 12 ore al giorno, per una paga media di 3 euro l’ora, il 50 per cento in meno di quanto previsto dalle norme nazionali. Purtroppo, il fenomeno dello sfruttamento del lavoro non riguarda solo la Puglia e il pomodoro, ma è stagionale e tocca altre parti d’Italia, basti pensare alla raccolta delle arance.

I nuovi schiavi delle campagne italiane sono una delle conseguenze dello strapotere della grande distribuzione organizzata e della concorrenza sleale nella commercializzazione di prodotti alimentari, spesso venduti a prezzi inferiori al costo di produzione. Gli imprenditori agricoli, per salvare le proprie aziende e non lavorare completamente in perdita, si rifanno sull’ultimo anello della filiera, il più debole, cioè i braccianti che faticano e sudano nei campi per pochi euro l’ora, tutti i giorni. Con tutti i rischi che ciò comporta sia sui luoghi di lavoro, sia nel tragitto verso le bidonville in cui spesso sono costretti a vivere.

Per uscire da questo circolo vizioso fatto di sfruttamento, azzeramento dei diritti e violenza, Slow Food Italia chiede al Governo sia introdotta l’obbligatorietà del prezzo all’origine: su ogni etichetta deve essere indicato quanto è stato pagato il prodotto agricolo al contadino, in modo che il consumatore possa scegliere catene di trasformazione e di distribuzione che privilegino la remunerazione del lavoro nei campi allo sfruttamento e al nuovo schiavismo.

“Facciamo appello – aggiunge il Comitato esecutivo di Slow Food Italia – a tutti i consumatori: quando andiamo ad acquistare i frutti della terra dobbiamo prestare la massima attenzione a non diventare complici di questo neo-schiavismo, evitando di scegliere le offerte al ribasso o marchi della grande distribuzione che praticano politiche dei prezzi aggressive e non etiche.

Quando spendiamo i nostri soldi dobbiamo fare la differenza, privilegiando aziende e marchi che facciano della sostenibilità e dell’eticità un pilastro del proprio business. Il cibo deve essere un motore di cambiamento per la nostra società. Come Slow Food crediamo e investiamo in questo modello tutte le nostre risorse ideali.

Il tema è al centro delle nostre politiche e sarà al centro di Terra Madre Salone del Gusto, la manifestazione che dal 20 al 24 settembre a Torino si svolgerà all’insegna dell’espressione #foodforchange, in cerca di un “cibo per il cambiamento” più equo per tutti”.

Marcello Di Meglio

Le feste dell’ estate alpina di Briga Alta

La locandina della festa di domenica (Foto Daros)

FESTE ED INIZIATIVE ALPINE PER L’ ESTATE DI UPEGA
CUNEO. 8 AGOS. Dopo le splendide feste del passato fine settimana (le tradizionali Festa della Madonna della Neve, in Località Navette e quella della Madonnina dei Mussi, a Viozene) proseguono ad Upega, frazione del Comune di Briga Alta, gli eventi e le feste che caratterizzano l’estate alpina nella Terra Brigasca.

Ieri si è svolto l’ interessante appuntamento dedicato agli amanti della natura e dell’escursionismo, con il Trekking Someggiato verso l’Alpeggio di Pian Latte, in collaborazione con la Cooperativa di Comunità Brigì, l’Agriturismo Cioi Longhi e l’Home Restaurant A Ca’ di Tacui. Un’ occasione ideale per trascorrere una fantastica giornata al fresco delle Alpi Liguri.

Oggi è in programma un appassionante appuntamento di Palestra di roccia al Rifugio “Mongioie” di Viozene. Per avere maggiori informazioni è possibile contattare Luciano Frassoni al numero 3388825665. Domani appuntamento da non perdere per gli appassionati delle escursioni. E’ in programma: “ La Via del Sale attraversa la terra Brigasca”, gita organizzata dall’ Associazione culturale “Artusin”. Per informazioni si piò chiamare Ivo al 3494653023. Nel pomeriggio è prevista invece la visita guidata di Upega ed alle 19 e 30 la cena a base di prodotti tipici della zona. Il dopo cena sarà infine dedicato a “Terra Brigasca” e Kiè” canti e balli tipici brigaschi da fare in amicizia.

Domenica (a partire dalle ore 19) altro appuntamento imperdibile, organizzato dalla Pro Loco di Upega, per i buongustai e per gli amanti della storia e delle tradizioni locali. Si celebrerà infatti la classica “Mangiaa Brigasc” una degustazione itinerante di piatti tipici della Cucina brigasca tra i celebri grattacieli di pietra, con decine di abitanti che vestiranno gli storici costumi tradizionali ed alcuni di essi spiegheranno e presenteranno stralci di vita, cucina e cultura brigasca. La serata sarà animata da “I Monelli” di Montegrosso Pian Latte. Per la degustazione è consigliata la prenotazione telefonando a Claudio (3357853556), Mario ( 3382364593) e Marisa ( 3334496366). Proseguendo nel programma delle iniziative estive alpine ad Upega, il giorno di Ferragosto, alle 12 e 30, il via alla Festa di mezza estate in piazza con i due piatti tipici: polenta al ragù di carne e cinghiale.

Giovedì 16, in occasione della Festa di san Rocco, dopo la Santa messa (alle ore 16) ci sarà anche la presentazione (inizio alle ore 21) dell’ interessante volume dello studioso e storico locale Carlo Lanteri dedicato alle tradizioni di Upega. Il libro dal titolo: “ Il costume tradizionale di Upega, testimonianze e immagini”, che è edito dalla Associazione Fondiaria Upega, rappresenta davvero una chicca per gli appassionati della cultura Brigasca. Le donazioni spontanee raccolte andranno interamente a beneficio dell’ Associazione Fondiaria Upega.

Da segnalare che lo stesso Lanteri, vice direttore della rivista, ha presentato domenica, ad un gruppo di giornalisti e studiosi, l’ ultimo numero della pubblicazione “A Vastera”, benemerito periodico semestrale che collega e tiene informati fra loro i Brigaschi che vivono ancora nella loro terra e coloro che sono emigrati in giro per il mondo. In copertina una splendida opera del pittore inglese Richard West che ritrae un pastore brigasco, probabilmente di Upega, seduto in un oliveto erboso, intento alla custodia del gregge. Il pastore, che indossa il costume tradizionale dei pastori della Terra Brigasca, è descritto da Carlo Lanteri con precisione a pagina tre della rivista. All’ interno interessanti articoli, interventi e contributi, di Gianni Belgrano, Bruno Lanteri Lianò, Giancarlo Banaudi, Liliane Masi Pastorelli, Antonello Lanteri, Piero Carlesi, Luciano Frassoni, Renato Penasso, Gianluca Ozenda, Sebastien Richard, Andrea Gandolfo, Ivano Lanteri, Ornella Della Torre, Didier Lanteri, Melania Mazzucco, Sylvie Lapprand, Jacqueline Masi Lanteri, Daniel Alberti, Cristian Alberti, Silvana Alberti ed Emanuela Morini. Comunque per coloro che fossero interessati a conoscere più dettagli sulle iniziative della “Vastéra” è possibile visitare il sito www.vastera.it oppure la pagina Facebook A Vastéra
CLAUDIO ALMANZI

Civm: il trofeo Scarfiotti non soddisfa Roberto Malvasio

Malvasio Roberto - Sarnano 2018 (Mini Cooper S JCW, ph AciSport)

Il trofeo “Lodovico Scarfiotti”, settimo atto del Civm (Campionato italiano velocità montagna) 2018, disputato sul percorso Sarnano – Sassotetto in  provincia di Macerata, malgrado la conquista della 57^ posizione assoluta finale (su 127 piloti classificati) e del terzo posto nella classe d’appartenenza, non ha soddisfatto Roberto Malvasio. Il pilota di Ronco Scrivia ha partecipato alla gara marchigiana con la solita Mini John Cooper Works di Gruppo Racing Start Plus messagli a disposizione dalla DP Racing de L’Aquila.

“La vettura c’era – rileva il portacolori della Winners Rally Team – ma probabilmente ero io che non ero a punto… Dopo aver messo a segno un buon scratch nelle qualifiche, pensavo di abbassarlo un po’ in gara ed invece sono partito senza la giusta cattiveria e, a metà percorso, quando potevo fare la differenza, in un tratto di tracciato sporco ho addirittura cercato le traiettorie per evitare di imbrattare le gomme”.

“In pratica – aggiunge il pilota di Ronco Scrivia – ho disputato una gara senza fare errori ma anche senza correre rischi e questo non mi ha permesso di mettere a segno una prestazione di spessore, come avrei voluto. Probabilmente, avevo ancora addosso le scorie del ko alla “Trento – Bondone” e questo ha influenzato negativamente il mio approccio alla gara”.

Ciclismo, GF Dell’Appennino: appuntamento il 16 settembre

Domenica 16 settembre 2018 si svolgerà in Provincia di Genova con partenza ed arrivo a Casella la terza edizione della Gran Fondo Ciclistica dell’Appennino 2018 iscritta nel Calendario Nazionale della Federazione Ciclistica Italiana.

Grossa novità per questa Edizione è l’attribuzione in prova unica della Maglia di Campione Italiano Gran Fondo 2018 della Federazione Ciclistica Italiana che per la Liguria è una novità assoluta.

Questa manifestazione si svolgerà nell’ambito della 22a Genoa Cup, che sotto l’egida della Genoa Bike e del Comitato Regionale della Federazione Ciclistica Italiana, da molti anni propone manifestazioni ciclistiche nazionali ed internazionali che promuovono il territorio genovese anche dal punto di vista cicloturistico.

La manifestazione tra l’altro vedrà la collaborazione dell’Acsi Liguria, Ente che ha aderito.

La scelta della località ospitante è obbligatoriamente ricaduta su Casella poiché la Valle Scrivia è il crocevia di passaggio dei numerosi cicloamatori genovesi nel corso delle loro uscite in bicicletta e questo rappresenta l’unione per questo sport con il territorio.

Tornando alla manifestazione, il programma del 15 e 16 settembre prevede nella giornata di sabato l’arrivo dei partecipanti e l’inizio delle verifiche tessere con la distribuzione dei pacchi gara.

Anche qui vanno spesi pubblici ringraziamenti per la Camera di Commercio di Genova, per la Ritec, per il Pastificio Alta Valle Scrivia di Montoggio e per il Mobilificio Casaccia, che hanno permesso di contenere all’interno di uno zainetto personalizzato i prodotti liguri per eccellenza, quali la pasta ed il Pesto Genovese recentemente promossi in Italia ed in tutta Europa.

Si continuerà anche nella giornata successiva fino alle ore 8.00 dopodiché avverrà la partenza della manifestazione alle ore 9,30 dall’Area Verde del Comune di Casella.

Si percorrerà un tracciato molto paesaggistico di 115 chilometri, che toccherà la Valle Scrivia, la Val Polcevera, la Val Lemme, Val Borbera e riporterà i partecipanti all’arrivo nel medesimo luogo di partenza intorno alle ore 12,30, dove ad attenderli sarà messo a loro disposizione il meritato pasta party.

Dario Giovine ed Erica Magnaldi, vincitori della prima edizione, con Matteo Podestà ed Annalisa Prato, primi nella seconda, sono attesi per confermare i bei momenti che tutti a Casella ricordano.

Passaggi simbolo di questa manifestazione saranno diversi:

il Passo della Bocchetta, mitica salita delle streghe, simbolo della corsa professionistica del Giro dell’Appennino e che ha visto tra l’altro trionfare Vincenzo Nibali in un Giro della Padania di alcuni anni fa e dove la Bocchetta era stata arrivo di tappa;
la Val Lemme che accompagnerà gli atleti fino a Gavi, dove distese di vite del famoso vino bianco faranno da cornice al percorso;
la Val Borbera con le sue Strette, un Canyon caratteristico luogo nella seconda guerra mondiale della Resistenza Partigiana.
In definitiva un percorso dalla bellezza accattivante anche per chi, non ambendo alla conquista della maglia tricolore, vuole scoprire questo bellissimo itinerario a cavallo fra Liguria e Piemonte.

Gli Enti Promotori della manifestazione, ricordiamo, sono la Regione Liguria, il Comune di Genova, il Comune di Casella e la Camera di Commercio di Genova.

Insomma un weekend turistico sportivo a 360° per lo sport, per i nostri luoghi e per il nostro territorio.

 

Pallanuoto, U15 F: Bogliasco Bene vince lo scudetto

Locatelli Genova

E’ ancora una volta biancazzurra la bandiera che svetta più alta di tutte nel cielo della pallanuoto italiana.

Il Bogliasco Bene si conferma il miglior settore giovanile nazionale conquistando il quarto scudetto nel giro di un solo anno, il secondo in questa stagione, il 25° assoluto a livello di vivaio. A salire sul gradino più alto sono questa volta le ragazze dell’Under 15 che, battendo nettamente il Rapallo nella finalissima di Ostia, confermano il titolo ottenuto un anno fa sempre contro le ‘cugine’ del Tigullio.

Il successo delle cadette guidate dal guru Mario Sinatra bissa quello ottenuto il mese scorso a Trieste dalle Under 17 e vendica in qualche modo la sconfitta patita in finale dieci giorni fa dalle Under 19 proprio contro le rapalline a casa loro. A completare la stagione pressoché perfetta del settore femminile si aggiunge poi anche l’oro messo al collo a giugno dalle Under 13 di Rosa Rogondino nel prestigioso Habawaba Festival, il più importante evento internazionale riservato alla categoria Esordienti.

Un’annata straordinaria alla quale fa da corona la conquista ormai matematica dell’ottavo Trofeo del Giocatore consecutivo, il nono in assoluto nella storia del sodalizio levantino. Un’impresa mai riuscita a nessun’altra società in 72 edizioni del premio conferito dalla Federnuoto alla miglior società italiana dell’anno.

Ma se il Trofeo del Giocatore è la somma dei meriti di tutte le formazioni bogliaschine, oggi il palcoscenico è di esclusiva competenza delle Under 15. Una squadra in grado di confermarsi ai vertici della pallanuoto italiana vincendo 19 delle 21 gare disputate da settembre ad oggi e soprattutto dominando la finale contro l’unica avversaria che era riuscita a fermarne l’incedere nel corso della stagione. Solo due giorni fa, nell’ultima partita del girone preliminare delle Final Eight, a prevalere erano state infatti le rapalline, capaci di imporsi 8-7 nella sfida che metteva in palio il primato nel gruppo A dominato dalle due liguri davanti ad Acquachiara e Como Nuoto.

Un incidente di percorso che evidentemente non ha intaccato la consapevolezza e la serenità di uno spogliatoio che al momento della verità ha saputo tenere la testa fredda e il cuore caldo, sfoderando una prestazione sontuosa. Nonostante la giovane età le biancazzurre hanno saputo reagire ai momenti di difficoltà con una maturità insolita per atlete così piccole, superando gli ostacoli incontrati nei quarti di finale con la Sis Roma (battuta 11-4) e in semifinale con l’Orizzonte Catania (9-7). E’ stato però soprattutto nella finale di oggi che Sokhna e compagne sono state in grado di far valere tutte le proprie doti. Il momento fondamentale della sfida conclusiva è arrivato ad inizio secondo tempo, quando Rapallo per la prima ed ultima volta nell’incontro si è ritrovata in vantaggio dopo essere stata inizialmente violata dagli squilli di Linda Mannai e Johanna Rayner.

Un break importante, quello delle gialloblù, che anziché abbattere le bogliaschine ha viceversa avuto il merito di scuoterle, permettendo loro di arrivare al cambia vasca addirittura sopra di tre grazie alle reti realizzate in sequenza da Marta Carpaneto, ancora Mannai, Dafne Bettini e Maddalena Paganello. Nella terza ripresa le tigulline si riportavano per ben tre volte a meno uno (6-5, 7-6, 8-7) ma in virtù delle pronte repliche della solita Mannai, di Bianca Civardi e di Paganello non riuscivano mai a raggiungere un rivale che nel finale raggiungeva l’apoteosi. A referto andavano per la quarta volta Mannai e per la seconda Rayner, facendo schizzare il vantaggio biancazzurro ad un inarrivabile più quattro e rendendo di fatto inutili gli ultimi minuti di gioco.

“Abbiamo chiuso nel migliore dei modi una stagione praticamente perfetta – ha commentato a caldo coach Sinatra – raggiungendo tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Il lavoro che stiamo facendio anche con Rosa (Rogondino, ndr) sta dando davvero dei gran bei risultati e credo che anche l’anno prossimo potremmo toglierci delle grosse soddisfazioni. I complimenti maggiori vanno ovviamente alle ragazze che ancora una volta sono state fantastiche. Avevamo iniziate queste finali un po’ in sordina ma poi ci siamo lentamente sciolte, crescendo gara dopo gara. Fino alla partita di oggi. Non era facile portare a casa questa vittoria eppure le ragazze hanno dimostrato una maturità e un carattere non comuni che ci hanno trascinato a questo meritato successo. Ringrazio le famiglie, i dirigenti, la società, il presidente e tutti coloro che ci hanno aiutato e sostenuto nel corso dell’anno”.

Ad aggiungere festa alla festa la consegna al capitano bogliaschino Dafne Bettini del riconoscimento di migliore giocatrice delle finali.

Questo l’elenco delle tredici ragazze laureatesi campionesse d’Italia: Anna Albasini, Dafne Bettini, Chiara Cama, Marta Carpaneto, Bianca Civardi, Sofia Deserti, Linda Mannai, Alice Marini, Maddalena Paganello, Johanna Rayner, Monica Alejandra Rossi Raggio, Chiara Sanquirico, Aminata Alice Sokhna. All. Mario Sinatra, viceall. Rosa Rogondino, accompagnatore Armando Santinelli.

TABELLINO:

BOGLIASCO-RAPALLO 11-7 (2-1, 4-2, 3-4, 2-0)

Bogliasco Bene: Sokhna, Bettini 1, Saquirico, Rossi Raggio, Marini, Cama, Mannai 4, Civardi 1, Paganello 2, Rayner 2, Carpaneto 1, Albasini, Deserti. All. Sinatra.
Rapallo: Bianco, De Carli 1, Costigliolo 1, Fusco, Mascherpa, Buralli, Giustini 2, Cabona 2, Giavina 1, Malacrida, Franchini, Antonucci A., Gasparini. All. Antonucci L.
Arbitro: Frauenfelder
Giudice Arbitro: Zappatore.

Pallanuoto, la Pro Recco acquista Alessandro Velotto

Pallanuoto

La Pro Recco Waterpolo 1913 è lieta di annunciare l’ingaggio di Alessandro Velotto.

Nato a Napoli il 12 febbraio del 1995, il talentuoso difensore cresciuto nel quartiere di Ponticelli arriva dal Circolo Canottieri Napoli: con la squadra giallorossa ha vinto diversi scudetti a livello giovanile e si è imposto all’attenzione del grande pubblico. A dispetto della giovane età, è da anni un punto fisso del Settebello: in Nazionale ha già superato il traguardo delle 100 presenze conquistando due bronzi, agli Europei di Budapest nel 2014 e alle Olimpiadi di Rio nel 2016, e un argento alla World League di Ruza nel 2017.

“Sono molto contento di arrivare alla Pro Recco, se ne parlava da tempo e penso che questo sia il momento giusto per compiere un passo così importante. Il desiderio di affermarmi qui è enorme, non potrebbe essere altrimenti nella squadra più forte al mondo, con giocatori straordinari e Ratko Rudic in panchina: essere allenato dal più grande coach del nostro sport è stato un fattore decisivo nella mia scelta, darò tutto me stesso per convincerlo a farmi giocare il più possibile”.

Idee chiare e una voglia matta di indossare la calottina dei campioni d’Italia: “L’obiettivo, ovviamente, è vincere tutte le partite; mi impegnerò al massimo per contribuire a raggiungere i traguardi del Club. In Nazionale i miei futuri compagni in biancoceleste mi hanno parlato della Pro Recco come una società che è avanti sotto tutti i punti di vista, a partire dall’organizzazione: non vedo l’ora di cominciare”.

Blitz all’ex ospedale di Alassio su segnalazione del sindaco

Polizia (foto di repertorio)

L’operazione nell’edificio ex dialisi dell’ ex ospedale di Alassio è scattata all’alba di stamane su segnalazione del sindaco Marco Melgrati, che aveva notato alcune persone bivaccare nell’area.

Sono intervenuti gli agenti del Commissariato coordinati dalla nuova dirigente Gilda Pirrè e i colleghi della Polizia Municipale agli ordini del comandante Francesco Parella.

“Abbiamo riscontrato tracce evidenti di frequenti bivacchi e nella zona abbiamo identificato 5 persone – ha spiegato Parella – tre di nazionalità italiana, un dominicano e 1 ucraino”.

Il sindaco Melgrati, informato dell’operazione, ha quindi preso contatto con l’amministratore delegato della proprietà Girolamo Cotena che ha subito inviato i tecnici per provvedere alla bonifica e chiusura dell’edificio ex dialisi.

“Non è la prima volta che le Forze dell’ordine sono dovute intervenire per sgomberare l’area – ha aggiunto Melgrati – che è una delle più suggestive della nostra prima collina. Confido, grazie alla collaborazione di Arte Genova, proprietaria dell’immobile, che questa operazione metta la parola fine agli episodi di occupazione abusiva dell’ex ospedale di Alassio”.

 

Marina Militare, pubblicato bando per 2.225 volontari in ferma annuale

La nave Caio Duilio della Marina Militare Italiana

Con la pubblicazione sulla 4ª serie speciale della Gazzetta Ufficiale (nr. 61 del 03.08.2018), è iniziato l’iter che permetterà a 2.225 ragazzi tra i 18 e i 25 anni di potersi arruolare della Marina Militare come Volontari in Ferma Prefissata annuale (VFP1). Le domande per la partecipazione al primo blocco di reclutamento dovranno essere presentate dal 29 agosto al 27 settembre 2018; dal 7 gennaio al 5 febbraio 2019 per i giovani che intendono partecipare al secondo blocco.

La Marina Militare rappresenta una straordinaria opportunità per i giovani di oggi, che vogliono investire da subito sul proprio futuro per diventare “veri professionisti del mare”. L’ambiente marittimo è la chiave di volta del domani dell’Italia, dell’Europa e di tutto il Pianeta.

Le strutture di formazione e addestramento della Marina Militare rappresentano la “palestra di vita” con codici comportamentali basati su valori imprescindibili, sullo spirito di squadra, sul rispetto dell’ambiente, sull’assistenza al prossimo e alla collettività, dove si impara ad assumere delle precise responsabilità.

Diventare VFP1 della Marina Militare è il primo passo verso una carriera da professionista del mare. Il servizio prestato per un anno permette, infatti, di poter partecipare, successivamente, alle selezioni per ulteriori due rafferme, ciascuna della durata di un anno, oppure di partecipare ai concorsi per VFP 4 delle Forze Armate e contare su una percentuale di posti riservati nei concorsi delle Forze di Polizia. Inoltre, il servizio prestato in Marina Militare costituisce titolo di merito in altri concorsi della Forza Armata.

Anche quest’anno i VFP1 potranno accedere alle Forze Speciali (incursori), alle Componenti Specialistiche (anfibi, palombari, sommergibilisti e componente aeromobili) o al Corpo delle Capitanerie di Porto (CP).

I Volontari della Ferma Prefissata annuale, al termine della breve esperienza, hanno la possibilità di partecipare all’arruolamento nei Volontari in Ferma Prefissata Quadriennale (VFP4), che prevede una fase di formazione professionale teorica, della durata di circa 6 mesi, presso le Scuole Sottufficiali di Taranto e La Maddalena oppure presso i reparti operativi, avvicendata da un tirocinio pratico di addestramento a bordo delle navi. I volontari della ferma prefissata sono impiegati in attività operative e addestrative della Marina e del Corpo della Capitaneria di Porto, nonché negli enti interforze, sia sul territorio nazionale sia all’estero.

Al termine della Ferma Prefissata Quadriennale i volontari possono proseguire la carriera in Marina transitando nel Servizio Permanente nel ruolo dei volontari di truppa.

La sezione concorsi della Marina Militare: www.marina.difesa.it/entra-in-marina/Pagine/concorso_vfp1_2019.aspx

Stemma Marina Militare Italiana