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Piaggio, nuovo sciopero: blocco all’aeroporto di Genova, presidio a Villanova

Piaggio Aero, presidio di protesta a Genova (foto di repertorio)

Ore 6 di oggi. Nuovo sciopero dei dipendenti di Piaggio Aerospace ,dopo l’annuncio ieri di un ritardo nel pagamento degli stipendi di novembre. Blocco all’aeroporto di Genova e presidio a Villanova d’Albenga.

I lavoratori del savonese si sono riuniti in picchetto davanti ai cancelli dello stabilimento, esibendo in modo provocatorio dei fumogeni gialli e verdi contro il Governo, che secondo loro “é colpevole di non aver sbloccato la commessa sui droni”.

Gli operai si sono poi mossi in corteo verso l’Aurelia Bis per un blocco stradale.

A Genova i lavoratori Piaggio Aerospace sono usciti dalla fabbrica e hanno bloccato il traffico nella zona della rotonda che porta all’aeroporto Cristoforo Colombo.

Stamattina lo scalo era raggiungibile solo a piedi.

I lavoratori hanno esposto striscioni. In uno è scritto: “Per la Piaggio a difesa del lavoro”.

Una delegazione, con i rappresentanti sindacali, è stata più tradi convocata in Prefettura, dove si è tenuto un incontro alla presenza del governatore Giovanni Toti e della Prefetta Fiamma Spena.

A seguito della convocazione in Prefettura, il presidio si è spostato dalla rotonda dell’aeroporto ai cancelli della fabbrica, lasciando libero il passaggio stradale e togliendo il blocco.

I sindacati hanno chiesto al capo di gabinetto del ministro per lo Sviluppo economico Luigi Di Maio “di nominare oggi il nuovo Commissario per Piaggio che faccia come primo atto il pagamento degli stipendi di novembre”.

 

Iniziativa Zonta club, anche ad Albenga arriva la mostra: Come eri vestita?

La locandina

Anche Albenga ospiterà la mostra di installazioni “Come eri vestita?”, l’iniziativa partita dall’Università del Kansas e che ha poi coinvolto centinaia di milioni di persone nel mondo.

Nella “Città delle Torri” l’idea, che ha avuto anche il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è partita dal sempre attivo sodalizio dello Zonta Club Alassio-Albenga, che ha subito trovato la collaborazione del Comune di Albenga.

L’evento è stato organizzato in occasione della campagna di attivismo contro la violenza di genere, Zonta Say No, che è iniziata il 25 novembre in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e terminerà il 10 dicembre, nella Giornata dei diritti umani.

La mostra ingauna verrà inaugurata giovedì 6 dicembre, alle ore 17, nelle Sale espositive del Palazzo Lengueglia Costa, gentilmente concesse dai proprietari. Saranno presenti il sindaco di Albenga Giorgio Cangiano, il vice sindaco Riccardo Tomatis, la presidente dello Zonta Club Alassio-Albenga Giusy Nalbone e la dottoressa Graziella Cavanna, psicologa, Direttore Tecnico e scientifico dello sportello anti violenza Artemisia Gentileschi. Verranno presentati, appesi a manichini, 17 abiti ed indumenti di donne che hanno subito violenza, in casa, in famiglia, nei luoghi di lavoro.

“L’obiettivo dichiarato – ci ha spiegato la presidente Nalbone- è quello della denuncia, di aprire uno squarcio nei confronti degli stereotipi che vengono messi in campo da una cultura barbara che vuole la donna corresponsabile e complice delle violenze subite. La particolarità dell’iniziativa consiste in un’ esposizione artistica di abiti indossati da donne sopravvissute a violenze sessuali, credendo fortemente nella cooperazione tra associazioni femminili che operano e collaborano in favore delle donne, abbiamo pensato fosse utile ospitare la mostra ad Albenga, unica tappa fino ad oggi in Liguria. Per qusto abbiamo preso contatto con l’Associazione Libere Sinergie di Milano, l’ unica associazione titolata a promuovere questa iniziativa”.

Gli indumenti esposti sono accompagnati da brevi suggestioni che le donne vittime di violenza hanno voluto condividere con gli altri.

“ Molto spesso – conclude la Nalbone- “Com’eri vestita?” è persino l’esordio, inaccettabile, con il quale gli inquirenti cercano di ricostruire i fatti di violenza. Si tratta di un atteggiamento accusatorio che sottintende: “Te la sei forse cercata”, un atteggiamento fuorviante che alla fine punta i riflettori più su colei che ha subito violenza, che su chi l’ ha compiuta”.

La mostra, che resterà aperta fino al 9 dicembre, ha davvero un respiro internazionale; proporrà alcune storie di violenza che sono state tradotte in quattro lingue: italiano, inglese, spagnolo e francese. L’ orario per visitarla sarà il seguente: dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 15 alle 19. Per conoscere maggiori dettagli sulla mostra e sulle iniziative legate agli eventi di “Survivor Art Installation” è possibile consultare il sito www.liberesinergie.or oppure visitare la pagina Facebook, o scrivere all’ indirizzo di posta elettronica info@liberesinergie.org
CLAUDIO ALMANZI

Giovani donne aggredite sui treni regionali, arrestato tunisino. Spunta altro caso a Nervi

Violenza (foto di repertorio)

Violenze sessuali sui treni regionali a Genova arrestato tunisino. Spunta una nuova ipotesi di aggressione.

Stavolta il grave episodio si riferisce all’aggressione sessuale subìta da due giovani donne, appena diciottenni, alla stazione di Genova Nervi, dove lo scorso 21 ottobre erano state seguite fino a casa e minacciate con un coltello.

Una delle vittime avrebbe spiegato alla polizia che il maniaco le ha puntato la lama alla gola e poi l’ha toccata nelle parti intime strappandole la maglietta e tentato di sfilarle i pantaloni di dosso. Solo il provvidenziale intervento di altri coetanei italiani hanno evitato il peggio, mettendo in fuga l’aggressore.

Gli investigatori della Squadra Mobile e della Polfer avrebbero raccolto indizi contro il 30enne tunisino arrestato l’altro giorno a Milano per la violenza sessuale in danno di un’altra giovane genovese, che i primi giorni dello scorso novembre stava viaggiando da sola su un treno regionale tra Sampierdarena e Sturla.

Genova, violenze sessuali su treno regionale: arrestato l’aggressore tunisino

La vittima era stata salvata solo grazie all’intervento di alcuni passeggeri italiani, che erano saliti nello scomparimento successivamente e avevano messo in fuga il nordafricano.

Inoltre, secondo il gip che ha convalidato l’arresto, il tunisino sarebbe pericoloso e responsabile di altre violenze e aggressioni di giovani donne avvenute sui treni e nelle stazioni di Milano.

Tuttavia, il pregiudicato era stato lasciato libero dopo essere stato incarcerato.

Ora risulta accusato di quattro violenze sessuali ed è stato rinchiuso a San Vittore.

 

 

Genoa-Entella, prevendita per il derby ligure di Coppa

Lo Stadio Luigi Ferraris a Genova (foto d'archivio)

Il Genoa Cricket and Football Club rende noto che avrà inizio domani, venerdì 30 novembre, la prevendita per il match di Tim Cup con la Virtus Entella, valido per il quarto turno e in programma allo stadio Ferraris giovedì 6 dicembre (ore 18).

E’ attivo l’ingresso gratuito per gli Under 14, nei settori Distinti e Gradinata Nord, ritirando il titolo di accesso con un documento d’identità, anche il giorno della partita, esclusivamente al Ticket Office del Genoa Museum and Store (aperto tutti i giorni, ore 10-19) in via al Porto Antico 4.

I tagliandi sono acquistabili in prevendita, oltre che al Ticket Office, nelle ricevitorie Listicket e sul sito www.sport.ticketone.it. Il giorno del match le biglietterie del Ferraris apriranno alle 15. Gli abbonamenti stagionali non danno diritto all’entrata per questa partita di Tim Cup.

La Società consiglia di provvedere all’acquisto dei biglietti nei giorni antecedenti la disputa dell’incontro per evitare code ai botteghini dello stadio in occasione del match-day.

Prezzi in prevendita sino a mercoledì 5 dicembre – (*ridotto Under 16)
Gradinata Nord: 10 euro, Distinti 20 euro (*10), Tribuna Inferiore Centrale 40 euro (*20), Settore Ospiti 10 euro.

Prezzi applicati giovedì 6 dicembre – (*ridotto Under 16)
Gradinata Nord: 15 euro, Distinti 25 euro (*10), Tribuna Inferiore Centrale 45 euro (*20), Settore Ospiti 10 euro.

Arbitri A: Mariani ed Abisso per Genoa e Samp

La Commissione Arbitri Nazionale di Serie A ha comunicato le designazioni degli ufficiali di gara per la quattordicesima giornata.

Il match in trasferta del Genoa con il Torino, previsto domenica alle 15, è stato affidato alla direzione dell’arbitro Maurizio Mariani, esponente della sezione Aia di Aprilia. Sono quattro i precedenti in carriera diretti da Mariani con il Grifone, tredici invece con il Torino. L’incarico di assistenti è stato assegnato a Ciro Carbone e Antonino Santoro, affiliati rispettivamente ai distretti arbitrali di Napoli e Catania. Le funzioni di quarto ufficiale verranno espletate da Luca Massimi, tesserato nella sezione Aia di Termoli. I compiti di video assistente arbitrale vedranno impegnato Federico La Penna, appartenente alla sezione Aia di Roma 1. Come assistente alla Var è stato selezionato Valentino Fiorito, tesserato nella sezione Aia di Salerno. La Lega Serie A promuove nelle gare di questo fine settimana la Giornata Unicef.

È Rosario Abisso di Palermo l’arbitro designato a dirigere Sampdoria-Bologna, gara in programma sabato 1 dicembre 2018 al “Luigi Ferraris” di Genova e valida quale 14.a giornata della Serie A TIM 2018/19. Ad affiancare il fischietto siciliano ci penseranno gli assistenti Alessio Tolfo di Pordenone e Stefano Liberti di Pisa; quarto ufficiale sarà Juan Luca Sacchi di Macerata; l’arbitro deputato al VAR sarà Daniele Chiffi di Padova, l’assistente sarà Filippo Meli di Parma.

Polizia, per il 70° del Reparto Mobile una mostra memorabilia alla Bixio

Bolzaneto, distaccamento Polizia (foto di repertorio fb)
Questa mattina sarà presente il Capo della Polizia di Stato Gabrielli. Dalle 10.30 di oggi, presso la Caserma Nino Bixio sede del VI Reparto Mobile della Polizia di Stato in via Sardorella a Bolzaneto, sono in programma le celebrazioni del 70° anniversario del Reparto Mobile che fu istituito nel 1948 dopo la proclamazione dello stato Repubblicano.

Nell’occasione, alla presenza del Capo della Polizia Franco Gabrielli e delle massime autorità cittadine, è prevista la commemorazione solenne dei Caduti della Polizia di Stato. Le autorità saranno quindi salutate e accolte dal dirigente del reparto nell’aula magna della caserma.

E’ inoltre prevista una mostra di mezzi provenienti dal Museo Storico della Polizia di Stato tra cui la Jeep “Willys” in dotazione nell’immediato dopoguerra, la Jeep Alfa Romeo Ar 51 soprannominata “matta” per le evoluzioni di cui era capace, la celebre Fiat 1500 utilizzata per il pattugliamento negli anni Sessanta, l’autoblindo Staghound e il mezzo da ordine pubblico degli anni Settanta OM50, il mezzo anfibio VTC utilizzato in occasione delle alluvioni nel basso Piemonte e, infine, la Lamborghini della Polizia di Stato attualmente in servizio.

In esposizione anche materiale fotografico, immagini di archivio e memorabilia, che ripercorrerà i 70 anni di storia del Reparto Mobile di Genova che s’intrecciano, inevitabilmente, con la storia della Città di Genova.

La mostra sarà aperta al pubblico e alla cittadinanza a partire dal pomeriggio di oggi con orario 14-17, domani con orario 10-17 e domenica 2 con orario 10-13.

Si tratta della prima volta che la caserma “Nino Bixio”, nella sua lunga storia, apre i battenti al pubblico “nell’ottica di un rinnovato rapporto con la cittadinanza consolidatosi nell’ultimo decennio”.

 

 

Io e Pirandello alla Corte, la sicilianità di un insigne interprete

Sebastiano Lo Monaco

Sebastiano Lo Monaco, attore nato a Floridia, nelle vicinanze di Siracusa, ripercorre, con leggerezza di toni ed intensità di contenuti, la propria vita d’uomo e di interprete, porgendo  anche una insolita e viscerale lezione di teatro.

Afferma l’attore che, nel teatro greco, il teatro dei primordi, la rappresentazione è pervasa da un misticismo quasi religioso:  in principio è il Verbo, il Logos, il pensiero dell’autore che si impadronisce del corpo dell’attore, si fa carne e si dona in pasto al pubblico.

L’attore sul palcoscenico si spoglia della propria personalità e diventa personaggio, quel personaggio che per Pirandello è il solo davvero  vero e reale, a differenza dell’essere umano che è finto, perchè finta è la vita dentro la quale è costretto a vivere.

Noi moderni, sostiene Lo Monaco, allineandosi al pensiero di Pirandello, non abbiamo inventato nulla e niente possiamo ancora inventare, perchè nella tragedia greca vi è già tutto l’umano, filosofia, etica, poetica, politica, che continuiamo a rappresentare e rimasticare attraverso i nostri testi.

Oggi l’attore non nasconde che, in seguito ad una crisi esistenziale, da lui definita mal di vivere (crisi simile a quella vissuta da Pirandello, che voleva smettere di scrivere) voleva cessare di recitare, ma soprattutto rivela di essersi reso conto che la sua vita stessa  è pirandelliana; non è stato lui a scegliere i personaggi da interpretare, ma loro, le vere realtà, lo hanno scelto e si sono impadroniti di lui.

Perciò egli ha impostato il racconto del proprio vissuto interfacciandosi con Pirandello, mentre ci offre alcune delle sue migliori interpretazioni, tra le quali spicca il magnetico pseudosoliloquio di Scampia e delle sue tre corde d’orologio de “Il berretto a sonagli”.

Ovviamente non potevano mancare splendidi brani tratti dai grandi tragici greci, Eschilo, Sofocle, Euripide, nonchè la suggestione della poetica dantesca nelle vicende dolorose degli amanti ed amati Paolo e Francesca.

Durante lo spettacolo Lo Monaco colloquia a tratti con il riservato pubblico genovese, sollecitandolo a reagire, a parlare, a proporre, ad esserci…e non solo nel lungo applauso finale, anche scendendo in platea e fondendo la stessa in un solo corpo col palcoscenico: il teatro è vita, non va  relegato  solo allo spazio scenico.

Imperdibile il racconto della giovinezza dell’attore, i ritratti affettuosi dei parenti, dei suoi rapporti tra il marchio insopprimibile della sicilianità, il suo vigoroso accento, e la prima “lingua straniera” imparata… l’italiano!

Uno spettacolo tutto vero, da vedere subito, anche e soprattutto  perchè l’autore promette di offrirne una seconda puntata.

Io e Pirandello resta al Teatro della Corte fino a domenica 2 dicembre.

Elisa Prato

Difesa made in Italy e Liguria, l’arca di Coldiretti in darsena: Eat Original | Foto

“E se una grande arca attraccasse nel Porto di Genova portando con sé il mondo agricolo ligure, le sue mille sfaccettature e l’orgoglio di tutti gli imprenditori che vogliono una nuova rotta per il futuro? Io sto con la Liguria”.

Detto, fatto. Stamane alla Darsena di Genova i rappresentanti di Coldiretti e sostenitori del mondo agricolo ligure si sono dati appuntamento con le loro bandiere e i loro animali per una manifestazione a sostegno del made in Italy e Liguria. E’ stata avviata la raccolta di firme “Eat original”.

“L’agricoltura ligure – hanno aggiunto i giovani di Coldiretti – arriva dal mare: una ‘mucca’ al timone, a poppa alberi da frutto, castagni dei nostri boschi, ortaggi fronde fiorite, piante aromatiche, pesce e mitili, mentre sulla prua svetta grandioso un olivo. Per la prima volta nella storia della Darsena di Genova l’agricoltura ligure arriva a bordo di una grande Arca”.

La mobilitazione è stata promossa anche per superare le gravi difficoltà dopo i danni causati dal crollo del Ponte Morandi e dal maltempo delle scorse settimane e far conoscere  “le grandi opportunità per la ripresa che si possono avere dalla valorizzazione delle storiche risorse”.

Tra le ragioni della protesta di Coldiretti, ci sono l’aumento insostenibile dei costi del trasporto e il dissesto idrogeologico, ma anche “le lungaggini burocratiche e i danni da animali selvatici come i cinghiali che mettono in pericolo campagne e città”.

 

 

 

Mercato Genoa, a gennaio arriva dal Newcastle Achraf Lazaar

Mercato Genoa, a Gennaio arriva dal Newcastle Lazaar
Sturaro vuole tornare in rossoblu, Zukanovic in partenza. Il trasferimento è fatto ormai al 90%. Parliamo del matrimonio tra il Genoa ed il difensore italo-marocchino Achraf Lazaar, attualmente tesserato per il Newcastle.

Le possibilità che il trasferimento si concretizzi sarebbero molte. Già la scorsa estate il passaggio al Genoa sembrava fatto, quando addirittura il giocatore si presentò a Milano per sottoporsi alle visite mediche con il Grifone; poi tutto andò a pallino, per il “niet” della squadra inglese che aveva deciso di puntare sul forte difensore.

Ma adesso proprio l’ex giocatore del Palermo starebbe per sottoscrivere un accordo di massima con il Genoa per il prestito sino a giugno 2019, per poi valutare in base al suo rendimento un eventuale riscatto.

La dirigenza genoana tra l’altro non sta di certo con le mani in mano in questo periodo pre-natalizio che precede anche la riapertura del mercato.

Infatti, altro obiettivo rossoblu è un ragazzo che nel Genoa ha percorso tutta la trafila giovanile, per poi esordire in prima squadra e trasferirsi alla Juventus. Parliamo di Stefano Sturaro, che potrebbe lasciare lo Sporting Lisbona, dove si trova in prestito dalla Juventus, a gennaio. Questo perché in questa stagione Sturaro sta fortemente deludendo, anche per colpe non sue: partite giocate zero, tanta panchina e tanta tribuna per lui. C’è però anche da dire che il centrocampista ha avuto una serie di problemi fisici che certo non lo hanno aiutato ad inserirsi nel campionato spagnolo.

Ed a gennaio, sembra inevitabile il ritorno alla base bianconera. Quale modo migliore per recuperare il giocatore se non mandarlo in prestito al Genoa, dove è cresciuto e si  affermato?

Sicuramente per mister Juric si tratterebbe di un importante rinforzo in un reparto, il centrocampo, che ha sicuramente bisogno di puntellamenti.

Capitolo partenze: in questi ultimi giorni è esploso (prima soft poi è deflagrato) il caso-Zukanovic.

Il difensore bosniaco, apprezzatissimo dalla grandinata Nord per il suo impegno, è arrivato in rossoblù nell’estate 2017 ed ha disputato un campionato sicuramente positivo; se con Ballardini era riuscito in questo inizio campionato a giocare qualche scampolo di gara, con l’arrivo di Juric il difensore di Sarajevo ha giocato soltanto la gara con il Milan, tra l’altro non sfigurando.

E qui Radio Fante racconta di un forte litigio scoppiato tra l’allenatore ed il giocatore qualche ora prima del derby con la Sampdoria, con la conseguente ‘esclusione di Zukanovic dall’elenco dei convocati per la gara contro i blucerchiati. “Scelta tecnica” aveva scritto ufficialmente la società. Sin qui tutto ok.

La cosa che ha messo sul chi vive i giornalisti è stata che martedì, alla ripresa degli allenamenti, di Zukanovic nonostante non fosse infortunato neppure l’ombra.

Insomma, in questo Genoa targato Juric posto per Zukanovic non c’è.

Quindi il giocatore bosniaco è in partenza a Gennaio, sempre che Ivan Juric “resista” sulla panchina genoana…

Franco Ricciardi

Franco Ricciardi

Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1980, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.

Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.

A6, travolto e ucciso da un Tir mentre è a bordo autostrada: muore 25enne

Ventimiglia, investe passante e scappa. Il pedone è grave.
Ventimiglia, investe passante e scappa. Il pedone è grave.

Tragedia ieri sera sull’A6. Jhonat Cristian Silva Nascimento, 25 anni appena compiuti, originario del Brasile e residente a Carcare, dove la mamma ha sposato un artista del posto, secondo i primi accertamenti è stato travolto da un Tir mentre era a bordo autostrada.

L’incidente è avvenuto intorno alle 20 all’altezza del km. 106, direzione Savona, un paio di chilometri prima del casello di Altare. Il traffico è rimasto bloccato per un paio d’ore.

Al momento, risulterebbe che dopo il violentissimo impatto con il mezzo pesante il corpo del giovane sia stato sbalzato al centro della carreggiata e quindi ulteriormente investito da veicoli in transito.

Non è ancora chiaro per quale motivo la vittima fosse a piedi in autostrada. Alcuni avevano spiegato che avesse forato una gomma o si fosse guastata il motore della sua auto. Tuttavia, sembrerebbe che non siano stati trovati altri veicoli, se non quelli coinvolti nel tragico incidente.

Un’altra delle ipotesi è che avesse ottenuto un passaggio verso casa da qualcuno e poi sia sceso in quel punto dell’A6 perché da lì, scavalcando, avrebbe potuto raggiungere la propria abitazione che si trova non lontano da quel tratto di autostrada.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polstrada e i colleghi della Polizia Scientifica, che hanno avviato le indagini.