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Successo per Monet, ritorno in Riviera: mostra prorogata fino al 18 agosto

Il castello dei Doria a Dolceacqua dove si svolge parte della mostra Monet, ritorno in Riviera

Un evento straordinario la mostra dedicata a Claude Monet, inaugurata il 30 aprile, che chiuderà, con una proroga, dopo un grande successo di pubblico.

Villa Regina Margherita dove si svolge prte della mostra Monet, ritorno in Riviera

La mostra, in collaborazione con il Musèe Marmottan Monet di Parigi e allestita grazie alla disponibilità di S.A.S. Alberto II di Monaco, è promossa dai Comuni di Bordighera e Dolceacqua con il sostegno della Regione Liguria, della Provincia di Imperia, della Compagnia di San Paolo e di Permare S.r.l.

Il curatore della mostra è Aldo Jean Herlaut e l’allestimento è a cura dell’Istituzione Mu.MA – Musei del Mare e delle Migrazioni di Genova ed ha visto il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia.

Successo per Monet, ritorno in Riviera

Due gli allestimenti, uno a Bordighera presso Villa Regina Margherita e l’altro a Dolceacqua all’interno del Castello Doria: tre tele di straordinario valore ed un percorso multimediale ci raccontano il soggiorno dell’artista in Riviera a fine ‘800.

Monet a Dolceacqua

In una lettera del 17 gennaio 1884, in procinto di partire per la riviera ligure, all’età di 44 anni Monet scriveva: “…parto pieno di ardore, ho l’impressione che farò cose meravigliose…”. Entusiasmo che si tradurrà, nel periodo passato in Riviera dalla metà di gennaio all’inizio di aprile del 1884, in una quarantina di opere realizzate in poco più di due mesi.

Monet a Bordighera

Il periodo invernale quando vi giunge è quello delle famiglie aristocratiche europee che raggiungono la Riviera per svernare, dove l’inverno non è mai sgradevole e ostile.

Anche la Regina Margherita di Savoia, dal 1879 raggiunge ogni anno Bordighera e soggiorna in quella che diventerà la sua dimora: villa Etelinda.

Successo per Monet, ritorno in Riviera: parte multimediale

E’ così che la Liguria dell’Ottocento, da periferia e regione povera, si trasforma in luogo privilegiato dell’elite europea, diventando a pieno titolo protagonista del turismo e della cultura internazionale con le sue ville, i suoi giardini e gli alberghi di lusso.

Successo per Monet, ritorno in Riviera: parte multimediale

E’ in questo clima vivace che Monet giunge per la prima volta in Riviera nel dicembre 1883 in compagnia dell’amico Pierre Auguste Renoir.

Decide di tornarvi da solo nel gennaio del 1884 con l’idea di restarvi due o tre settimane al massimo, ma il suo soggiorno durerà circa tre mesi.

Successo per Monet, ritorno in Riviera: parte multimediale

Si immerge completamente in una natura meravigliosa con una luce tutta particolare, la luce mediterranea, che perennemente trasforma quello che gli si spalanca davanti.

La natura della Riviera si scontra con la sua tela da subito; la sfida si trasforma per l’artista in conquista e la conquista in meraviglia.

Successo per Monet, ritorno in Riviera: parte multimediale

La sua capacità di rendere immediatamente ciò che ha di fronte attraverso la costruzione meditata e minuziosa degli innumerevoli strati di colore sulla tela si traduce in spontaneità e immediatezza.

Da Bordighera Monet esplora le valli vicine, scopre la natura lussureggiante del Giardino di Francesco Moreno e della Valle de Sasso, paradisi naturalistici dove l’artista non cerca il pittoresco e non contempla l’elemento umano, ma si concentra sulla natura e il suo divenire nella mutevolezza della luce e delle condizioni atmosferiche.

Video della mostra

Raggiunge Dolceacqua che definisce “paese fiabesco” dove “non si sentiva il vento grazie al riparo delle montagne”. Ne rimane affascinato; impressionato dall’imponenza austera del Castello Doria, fortificazione del XV secolo, e dalla leggerezza aerea del ponte romano.

Monet a Dolceacqua

E’ il “plein air” del Maestro. Lui compie l’atto nella sua interezza; la natura diventa il suo atelier. E’ un’essenza totalizzante la sua.

Monet dipinge immerso nella natura e l’atelier diventa la luce, la brezza del vento, il fiume, il mare, le palme, gli ulivi, gli agrumi, i prati, le colline, i fiori.

Monet a Dolceacqua: installazione multimediale

A Bordighera e a Dolceacqua tutto ciò colpisce non solo i suoi occhi ma anche il suo corpo e i suoi sensi; la natura la vede e la sente su di sé.

Ed è proprio questo che lo spettatore si ritrova ad ammirare davanti alle tre opere esposte; una natura che rapisce i sensi dove il punto di vista cambia continuamente e lascia chi la osserva in uno stato di dolce abbandono.

Monet a Bordighera: Vallée de Sasso. Effet de soleil

Tre capolavori si presentano agli occhi dei visitatori delle due mostre: “Vallée de Sasso. Effet de soleil” a Villa Regina Margherita di Bordighera, un gioiello neoclassico del 1914 aperto al pubblico per questa occasione, “Le Chateau de Dolceacqua” in prestito dal Musée Marmottan Monet e “Monte Carlo vu de Roquebrune” proveniente dalla Collezione Privata di S.A.S. il principe Alberto II di Monaco, entrambi al Castello Doria di Dolceacqua.

Le Chateau de Dolceacqua

In entrambi gli allestimenti si può ammirare un suggestivo percorso multimediale che racconta Monet e il suo soggiorno in Riviera; il tutto impreziosito da immagini fotografiche del tempo che raccontano quegli stessi luoghi ritratti dall’artista e trasportano lo spettatore in quelle magiche atmosfere di fine ‘800.

Monet: Monte Carlo vu de Roquebrune

A Villa Regina Margherita presenti i dipinti della Collezione Civica di Bordighera di fine ‘800 e primi ‘900; si tratta di suggestive vedute dell’epoca dipinte da Pompeo Mariani, Ferdinando Piana, Hermann Nestel e altri artisti.

Museo della Moda di Daphné

Infine si possono ammirare alcuni abiti dell’epoca provenienti dal Museo privato Daphné della Moda e del Profumo di Sanremo, a testimonianza dell’importanza della moda come preziosa fonte di ispirazione per gli artisti del periodo. Aristocrazia femminile molto presente in Riviera in quegli anni e lo spettatore ne può cogliere alcuni tratti attraverso questi capolavori di tessuto e di maestria artigianale che si fanno portavoce di stile ed eleganza.

Dolceacqua e Bordighera diventano, attraverso Monet, luoghi del “meraviglioso”. E questa mostra ce ne restituisce la piena testimonianza.

Una visitatrice assorta davanti all’opera di Monet: Monte Carlo vu de Roquebrune

Oggi a tre mesi di apertura con oltre 30.000 visitatori la mostra “Claude Monet, ritorno in Riviera” a Bordighera e Dolceacqua ha registrato un risultato ben oltre ogni aspettativa. Realizzare la mostra è stata una sfida, che è stata vinta con successo a tal punto che è stata prevista una proroga per la sede di Dolceacqua, dove sono ospitati due meravigliosi dipinti realizzati da Monet nel suo viaggio in Riviera del 1884: la mostra rimarrà visitabile fino a domenica 18 agosto. Sabrina Malatesta

Sedi della mostra: Villa Regina Margherita – Bordighera, via Romana 34 e Castello Doria – Dolceacqua, via Castello

Orari di apertura: fino al 31 luglio: tutti i giorni dalle h. 10,30 alle h. 19,30. La biglietteria chiude 30 minuti prima dell’orario di chiusura.

Biglietteria: Il biglietto consente la visita ad entrambe le sedi

Biglietto intero: 9 euro. Biglietto ridotto: 7 euro. Gratuito: ragazzi fino a 14 anni

Monet Card: 9 euro (Riservata ai residenti dei comuni di Bordighera e Dolceacqua)

Info e prenotazioni: monet@sistemamuseo.it

www.monetinriviera.it

Pallavolo, nuovo staff tecnico al Podenzana Volley

sdr

Il Podenzana Volley riaccende i motori ed è pronto a ripartire per la nuova stagione, 2019/2020, con uno staff tecnico ampiamente rinnovato…ma che va nella direzione della continuità e del lavoro sin qui svolto.

Il presidente Claudio Baldassini e tutta la dirigenza colgono l’occasione per ringraziare i tecnici Franco Saccomani e Iuri Simoncini per i risultati ottenuti e il lavoro egregio fatto nella stagione 2018/19: in cui sono stati raggiunti i playoff in Serie D ligure femminile.

Arriva ora alla corte podenzanese quale neoallenatore Nicolò Caselli, patentato di 3.o Grado, figura preparata ed esperta a cui viene affidata la gestione tecnica di quella Prima squadra che si ripresenta ai nastri di partenza della D con rinnovate ambizioni.

Per quanto riguarda il Settore giovanile la società ha scelto Rodolfo Orsingher, altro personaggio con gran esperienza alle spalle, specied a livello appunto di “vivaio”; già al Podenzana in passato.
Venendo alla Scuola di Pallavolo e al Minivolley S3, ivi sale in cattedra quell’ Alessia Barbieri “smart coach” e allievo allenatore, nonché capitano della 1.a squadra.

Infine confermati nello staff pure Davide Cozzani e diversi altri collaboratori.

Nella foto Nicolò Caselli

Web: foto uomo legato e bendato da polizia Usa, ma lì nessuno s’indigna | Video

"Sedia di contenimento" e polizia Usa (foto dal web)

“Si chiama sedia di contenimento e nelle stazioni di Polizia degli Stati Uniti è utilizzata per i soggetti più violenti o per chi è sotto effetto di stupefacenti o alcolici, quindi difficile da poter controllare. Ma nessuno in America si scandalizza che venga utilizzata”.

Il testo e la foto del post gira da alcune ore sul web, a seguito delle reazioni in Italia per la pubblicazione della foto del presunto omicida (statunitense) del vice brigadiere Mario Rega Cerciello, ucciso con una dozzina di coltellate a Roma, che secondo quanto riferito dai carabinieri, per meno di cinque minuti è stato bendato prima dell’interrogatorio perché in caserma avrebbe potuto vedere possibili elementi di prova utili alle indagini.

In ogni caso, i vertici dell’Arma hanno stigmatizzato l’episodio e sono intervenuti.

Il carabiniere autore del bendaggio dell’arrestato, infatti, è stato trasferito ad “altro incarico non operativo”. Inoltre, sono state avviate le indagini per risalire ai responsabili dello scatto e della divulgazione della foto del giovane straniero appena seduto su una sedia in caserma, ammanettato e bendato.

Da una rapida ricerca sulla rete, risulta che le cosiddette sedie di contenimento, legature degli arti o bendaggi del volto, negli Stati Uniti vengano utilizzate dagli agenti anche per i detenuti e le detenute. Come si vede pure nel seguente video, pubblicato da “xkan” nel 2013 su YouTube (oltre 500mila visualizzazioni).

 

 

Al via progetto riqualificazione Palasport, Bucci: altro tassello per rilancio Genova

Genova, Fiera del Mare e Palasport (foto d'archivio)

Al via il progetto di riqualificazione del Palasport che, dopo la demolizione del palazzo del Nira e l’imminente avvio dei lavori di scavo del canale “costituisce un nuovo fondamentale tassello per l’attuazione del Waterfront di Levante che è uno dei principali progetti dell’amministrazione comunale”.

Lo hanno riferito oggi i responsabili del Comune di Genova.

“CDS Holding S.p.a., società leader nello sviluppo immobiliare per il retail real estate, con all’attivo realizzazioni di altissimo livello, sia in Italia che all’estero – hanno aggiunto da Palazzo Tursi – si è aggiudicata la gara bandita da Spim S.p.a., a seguito di mandato ricevuto dal Comune di Genova, per l’individuazione di operatori qualificati cui cedere le aree del compendio fieristico al fine di dare attuazione all’idea progettuale che Renzo Piano ha donato alla Città di Genova con atto del 31 ottobre 2017.

Entro il 30 settembre 2019 sarà sottoscritto il contratto preliminare di acquisto e, nel frattempo, prenderà avvio l’iter autorizzativo del progetto”.

“Un altro tassello fondamentale – ha spiegato il sindaco Marco Bucci – per andare a comporre il mosaico definitivo del nuovo Waterfront di Levante.

Un’operazione che sta già cambiando il fronte mare di una parte della nostra città e che sarà fondamentale nell’ottica del rilancio fieristico di Genova.

L’area del Palasport rinnovata, inoltre, ci permetterà di avere un nuovo centro sportivo polifunzionale di grande qualità e soprattutto di ospitare eventi sportivi di livello nazionale ed internazionale che fino ad ora ci sono stati preclusi per carenze di impianti. Stiamo costruendo il futuro di Genova”.

 

Consiglio regionale, minuto di silenzio per il vice brigadiere Mario Rega Cerciello

Consiglio regionale: cordoglio per la morte di Mario Rega Cerciello, ucciso a coltellate da un balordo straniero

“Oggi resta solo il dolore per la perdita di un ragazzo, un eroe che lavorava al servizio della sicurezza di tutti noi. Oltre le polemiche, questa mattina lo ricordiamo cosi’, con un minuto di silenzio in consiglio regionale e una preghiera per la sua sposa, per tutta la sua famiglia e per l’Arma dei carabinieri. Buon viaggio Mario, non ti dimenticheremo”.

Lo ha dichiarato oggi il presidente della giunta regionale Giovanni Toti, dopo il minuto di silenzio in apertura di seduta del consiglio regionale in memoria del carabiniere Mario Rega Cerciello, ucciso la notte tra il 25 e il 26 luglio.

Nel suo intervento in aula, il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria, Alessandro Piana, ha sottolineato come “sconcerti l’eta’ degli aggressori, sconcerti l’apparente normalita’ dei due studenti americani in vacanza nella capitale rapportata alla ferocia delle undici coltellate che hanno tolto la vita ad un uomo quasi altrettanto giovane in una strada che conosciamo molto bene: via Cossa, sede della Conferenza dei consigli regionali, per noi una tranquillissima via del centro cittadino”.

Piana, a nome di tutto il consiglio ligure, “con l’animo gravato da questo lutto” ha dichiarato di unirsi “al cordoglio dell’intera nazione. Vogliamo far pervenire all’Arma dei carabinieri e, piu’ in generale, a tutte le forze dell’ordine, il nostro sentimento di grata riconoscenza per il coraggio e il generoso spirito di servizio di chi quotidianamente opera a tutela della nostra sicurezza”.

 

Ultraleggero precipita sull’A26: morto pilota

I resti dell'ultraleggero su un carro attrezzi

Un ultraleggero è precipitato sull’autostrada A26, nei pressi di San Michele, poco prima dello svincolo con l’A21 Torino-Piacenza.

Il pilota è morto, nonostante l’immediato intervento del 118.

Lo schianto, sulla corsia di emergenza, non ha coinvolto i veicoli in transito.

Sul posto anche vigili del fuoco e polizia stradale. Il traffico è stato deviato sulla corsia di sorpasso.

Genova, altra aggressione di stranieri a Forze dell’ordine. Senarega: tolleranza zero

Capogruppo regionale Senarega (Lega) con Salvini e Bucci

“Stamane il consiglio regionale della Liguria, con un minuto di silenzio, ha reso omaggio al vice brigadiere Mario Rega Cerciello, ucciso a coltellate da un balordo straniero a Roma.

Il presunto omicida è stato arrestato, ma ci sono ancora troppi delinquenti lasciati liberi e gli appartenenti alle Forze dell’ordine subiscono ancora troppe aggressioni.

L’ultimo episodio si è registrato ieri sera a Genova Brignole, dove due 20enni di origini senegalesi hanno aggredito i poliziotti che li avevano fermati, dopo aver messo a segno il furto di un marsupio con 50 euro e un telefono cellulare lasciato da una mamma in un passeggino ai giardini di Quinto.

Gli stranieri, che giravano con due piccoli coltelli, hanno prima insultato e minacciato le divise. Poi sono passati alle mani. Tuttavia, sono stati bloccati e arrestati con le accuse di resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale. Tra i poliziotti feriti, uno è stato colpito anche alla mandibola.

Occorre tolleranza zero e applicare doverosamente i nuovi decreti sulla sicurezza, giustamente introdotti dal Ministero dell’Interno. Senza se e senza ma.

Queste persone pericolose devono essere rinchiuse e rimanere in carcere oppure rispedite al loro Paese.

Le Forze dell’ordine non si toccano e vanno rispettate da chiunque. Soprattutto, vanno lasciate in condizioni di svolgere il loro prezioso lavoro a servizio della nostra comunità e di difendersi con ogni mezzo dalle aggressioni senza aver paura di incappare in guai giudiziari.

Chi insulta o aggredisce una divisa, va punito in modo adeguato e messo in condizioni di non nuocere più. Altrimenti continueremo a vivere in un Paese insicuro”.

Pallavolo, fine di un gran ciclo all’Autorev Spezia

La Spezia – 29/7/2019. Fine di un magnifico ciclo al Centro Volley Spezia. La bella cena in località Montebello, con cui è stata festeggiata la chiusura di una stagione sportiva coronata dalla promozione dell’ Autorev in Serie B2 femminile, è stata anche occasione per compiacersi di quello che è stato il superlativo quinquennio al termine del quale cinque colonne bianconere dicono addio alla pallavolo.
La società infatti ringrazia per l’impegno, la disponibilità e la professionalità le seguenti atlete, che per motivi personali e lavorativi non potranno più far parte della Prima squadra: Silvia Battistini, Silvia Cecchinelli, Federica Cento, Riccarda Petacchi e Stefania Pilli. Doveroso ricordare i risultati di questa splendida epoca; una Coppa Liguria, un terzo e un secondo posto in serie C, due primi posti sempre in C e un campionato nazionale di B2. Tutto questo sotto la guida tecnica di Marco Damiani e di coloro che (nell’arco del periodo) ne sono stati i “secondi”…Andrea Del Santo, Alessandro Botto, Franco Saccomani e Luca Ferraro. Un grazie societario, davvero sentito, a tutti.

Nella foto, la 1.a squadra “autoreviana”, al termine della cena

American football, stagione giovanile ai Red Jackets

Sarzana – 29/7/2019. Iniziati gli allenamenti del settore giovanile, che vedrà partire i vari campionati “under” tra la fine di Settembre e l’inizio di Ottobre, ai Red Jackets Sarzana…dopo che s’è chiusa una stagione “adulta” coronata da un brillante ritorno ai playoff di 2.a Divisione.
Due sedute alla settimana, il martedì e il giovedì dalle ore 20.30 alle 22.30 circa, all’ “Isoppo” in località Bradia. Per la verità, i primi ritrovi sono stati adibiti soprattutto all’inserimento di quelle reclute che ogni estate si presentano, vogliose di sperimentarsi nel football americano: gli altri giovani, già rosso-argento da tempo, entreranno in corsa soprattutto dopo quella pausa di un paio di settimane che ci sarà presumibilmente a cavallo di Ferragosto; a quel punto la preparazione tecnico-atletica accelererà.
<Per adesso – spiega il vicepresidente Michele Ibatici in proposito – stiamo soprattutto inculcando i primi elementi tecnici e gli schemi più embrionali nei nuovi arrivati che meritano particolare attenzione>.
Chi volesse avvicinarsi alla disciplina, può informarsi al riguardo telefonando ai numeri 333 – 2622498 e/o 331 – 9744865, oppure consultare su Facebook “Red Jackets American Football Team”.

Nella foto un frangente del primo allenamento “verde”

Basket, Enrico Scirocco neopresidente alla Landini

Enrico Scirocco, avvocato (laurea a Parma) classe ‘75 di natali spezzini e lericino d’ampia adozione, è la persona che la Landini Lerici ha scelto per dare un cambio a quel Giovanni Stefanini che lascia la presidenza societaria dopo esserne diventato una vera e propria istituzione. Prima esperienza da dirigente per Scirocco; ma a suo favore nella decisione biancorossa hanno giocato i suoi trascorsi “landiniani”, completi di tutte le categorie dalle più giovani alla prima squadra che all’epoca esisteva e militava in Serie D, nonché l’irreprensibile reputazione. In tanti anni di Landini, settore giovanile e non, non un atto né una frase biasimevoli. Sul parquet come negli spogliatoi o altrove ancora.
<Non scordiamoci inoltre – Enrico aggiunge sfoggiando modestia – che ho due figli nel “vivaio” biancorosso e ciò nel contesto non guasta. Per la cronaca, si tratta di Francesco Massimo che gioca nel Minibasket e di Giulia, la quale si disimpegna in quell’ Under 14 nostra che è una delle più belle realtà cestistiche giovanili della provincia>.
A parte scherzi le decisioni da assumere a breve scadenza sono più d’una e importanti…
<C’è da trovare quanto prima una conferma o aggiornamento delle collaborazioni con l’ Aurora San Terenzo e la Tarros Spezia, le categorie in cui formeremo le nostre squadre dipendono molto anche dall’opportunità di unirci in certe annate con loro, come dalle possibilità di scambiarci degli atleti in prestito. Altresì occorre allestire adeguata copertura, in termini di allenatori, a dei ranghi che contano ben un centinaio di effettivi considerando soltanto le femmine. A proposito, ivi la pallacanestro deve difendersi dall’avanzata di altre discipline, non bastava il crescendo della pallavolo fra le donne: ora ci si mette pure il calcio femminile>.
Ci sarà pure qualche motivo d’ottimismo in tanta battaglia ?
<L’appoggio del Comune, in particolare per quanto riguarda la convenzione che ci mette a disposizione una palestra funzionale e in pieno centro, appare un punto fermo. Per il resto, non resta che seguire cammino ed esempio di progresso e modernizzazione indicati da tanto tempo da Stefanini che oltretutto ci rimarrà vicino, senza dimenticare l’apporto di tanti collaboratori quali Michele Di Bono tanto per citarne uno. Andiamo, come sbocco sportivo invernale per la nostra gioventù, la pallacanestro è troppo importante per Lerici per potervi fallire. Ci sarà pure un motivo se esistiamo dal 1945>.