Governatore ligure Giovanni Toti (foto di repertorio fb)
Stasera il governatore Giovanni Toti ha annunciato una riunione in Regione con gli assessori alla Sanità, alla Protezione civile e con i tecnici per “ragionare sull’applicazione delle nuove misure, previste dal Governo, che dureranno fino al 4 maggio”.
“Sicuramente – ha aggiunto Toti – da lunedì potremmo prevedere l’avvio di alcune opere ad esempio per i concessionari balneari o per chi possiede un orto e un appezzamento di terra che ne fa un uso personale, così come qualche piccolo lavoro edile lasciato e metà.
Nella convinzione che gli italiani stanno imparando a convivere con il coronavirus e che non potremo stare chiusi in casa fino alla fine del contagio, anche perché i soldi promessi dl governo non sono ancora arrivati e tante imprese e tante aziende si devono rimboccare le maniche per iniziare un percorso di normalità, bisognerà prevedere misure di sicurezza per dare il via ad una ripartenza anche graduale.
Nel frattempo, per oggi e domani dobbiamo essere attenti e rigorosi, perché solo così la nostra vita potrà ritornare alla normalità”.
Ovviamente dovranno essere scrupolosamente seguite le regole anti Covid-19 previste dagli esperti, prima fra tutte la distanza interpersonale di un paio di metri.
Vincenzo Ciarambino, questore di Genova (foto d'archivio)
“Registriamo un aumento della voglia di ‘evadere’ da questa sorta di ‘detenzione’ legata all’emergenza coronavirus. Ma è una cosa inconcepibile. Bisogna capire che si mette in pericolo la propria vita e quella degli altri. Bisogna stare a casa”.
Lo ha riferito oggi all’agenzia Ansa il questore di Genova Vincenzo Ciarambino.
Ecco il bilancio sui controlli effettuati dalla Polizia di Stato in città.
“Dobbiamo dividere il periodo – ha spiegato il questore Ciarambino – in tre fasi.
La prima in cui abbiamo spiegato e mediato e cercato di convincere le persone.
La seconda di applicazione delle misure.
La terza è quest’ultima, dove stiamo notando che c’è più gente in giro. Come lo stesso sindaco Marco Bucci ha riferito, più traffico.
Forse è un fattore psicologico. La gente è più stanca, i dati sul numero dei contagi diminuiscono, ma non per questo bisogna abbassare la guardia”.
Le Forze dell’ordine non hanno abbassato la guardia e proprio per il periodo di Pasqua sono stati rafforzati in controlli, con un grande spiegamento di uomini e mezzi a Genova e in Liguria per evitare che vacanzieri e proprietari delle seconde case possano arrivare nella nostra regione.
“Noi non abbiamo l’obbligo – ha avvertito il questore Ciarambino – ossia non c’è possibilità di usare una costrizione fisica per fare tornare indietro i vacanzieri.
Tuttavia, senza ombra di dubbio, se troviamo qualcuno che ha provato a raggiungere un posto dove non doveva andare, si fa un controllo successivo per vedere se è tornato a casa. Se così non fosse lo si va a cercare dove non doveva andare e si raddoppia la sanzione.
Capisco che questa sia una Pasqua di pazienza e di grande sacrificio, ma chiedo a tutti quanti di superare questa voglia di ‘evadere’ da casa. Invito tutti a non distruggere tutti gli sforzi fatti fin’ora. Sono certo che ne usciremo presto a testa alta e con grande dignità”.
Disagio psicologico nella popolazione è stato oggetto di una indagine effettuata dall’Istituto Piepoli per il Consiglio Nazionale dell’Ordine Psicologi
Le limitazioni che pesano di più sono: non potersi relazionare con le persone al di fuori (51%); aumento disagio psicologico (31%); non poter fare sport all’aria aperta (27%); non avere tanti spazi a disposizione (24%); non poter andare al lavoro (20%); dover convivere forzatamente (9%). Indica “altro” il 4% mentre il 6% non vuole rispondere.
Sollecitati sugli eventuali aspetti positivi dell’isolamento forzato, gli intervistati rispondono: “ho più tempo da dedicare alla mia famiglia” (49%); “ho più tempo da dedicare a me stesso” (34%); “sto leggendo libri” (25%); “sto imparando a cucinare” (12%); “sto seguendo dei corsi di lingua on line” (5%); “non penso ci siano aspetti positivi” (18%).
In generale l’emergenza ha aumentato i livelli di disagio psicologico di 7 italiani su 10, soprattutto tra le donne e le persone comprese tra i 35 ed i 54 anni di età.
Il 42% degli italiani lamentano problemi di ansia, il 24% disturbi del sonno; il 22% irritabilità; il 18% umore depresso; il 14% problemi e conflitti relazionali; il 10% problemi alimentari; e solo il 28% dice di non aver nessun problema o disagio.
“Questi dati parlano da soli: l’emergenza sanitaria – commenta David Lazzari, presidente nazionale dell’Ordine degli Psicologi -diventerà sempre di più un’emergenza psicologica. Se non vogliamo che questi problemi si traducano in disturbi più gravi o alimentino effetti collaterali, come malattie fisiche o forme di disagio lavorativo e sociale diffuso, è necessario che le Istituzioni rendano disponibili alla popolazione le risposte scientificamente più appropriate, che sono strategie e interventi psicologici. I cittadini debbono trovare nella Sanità pubblica – dagli studi dei medici di famiglia sino agli ospedali – nei luoghi di lavoro, nei servizi sociali, gli Psicologi che possono pianificare e attuare questi interventi. Oggi i Colleghi presenti nelle strutture pubbliche sono davvero troppo pochi e l’80% delle persone, se non si provvede, non avrà alcun aiuto appropriato o riceverà (come già accade) solo psicofarmaci, che per la gran parte dei casi non sono la risposta più adeguata. Non possiamo accettare che i cittadini debbano pagare di tasca loro un servizio di cui hanno diritto in base alle leggi dello Stato e che gli aspetti psicologici della salute vengano ignorati”.
PESANO ANCHE POLITICA ITALIANA (58%) E UE (51%)
L’attuale situazione politica e economica in Italia può influire “molto abbastanza” sulla condizione di stress per il 58% (a novembre era il 55%) mentre gli scontri con l’Europa per il 51% degli intervistati influiscono in maniera rilevante.
Rapallo, posto di blocco carabinieri (foto di repertorio fb)
Nelle ultime ore in Liguria diversi turisti lombardi sono stati multati per spostamenti ingiustificati.
Tra i casi accertati, c’é anche una donna 60enne di Monza fermata a Santa Margherita Ligure, che alle Forze dell’ordine ha “confessato” di non essere riuscita a stare lontana dal mare per prendere la “tintarella”.
Un imprenditore 40enne di Bergamo, poi, è stato multato a Diano Marina mentre raggiungeva la famiglia in vacanza nonostante al telefono gli agenti della Polizia locale gli avessero detto che non era permesso.
“La multa di 400 euro (280 con pagamento ridotto) – ha spiegato oggi il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco all’agenzia Ansa – non è sufficiente a fermare chi è disposto a pagare e mi sembra che molti lo stiano facendo per potere andare al mare. Suggerisco di colpire i punti della patente, davanti a quelli molti si fermano. Lo vediamo con le comuni infrazioni, molti preferiscono pagare le multe più alte pur di non perdere i punti”.
Sono al domicilio 2182 persone (110 in più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 925 persone (50 in più di ieri).
I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 384 (78 più di ieri).
Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e Ministero della Salute, dei positivi totali, sono 1149 gli ospedalizzati (78 in meno di ieri), di cui 151 in terapia intensiva (uguali a ieri), così suddivisi:
• Asl 1 – 188 (di cui 21 in terapia intensiva)
• Asl 2 – 158 (di cui 23 in terapia intensiva)
• San Martino – 264 (di cui 41 in terapia intensiva)
• Evangelico – 59 (di cui 5 in terapia intensiva)
• Ospedale Galliera – 139 (di cui 10 in terapia intensiva)
• Gaslini – 3
• Asl 3 Villa Scassi – 167 (di cui 22 in terapia intensiva)
• Asl 3 Gallino Pontedecimo – 5
• Asl 4 – 56 (di cui 8 in terapia intensiva)
• Asl 5 – 110 (di cui 16 in terapia intensiva).
I positivi divisi per provincia sono:
• Genova – 2268
• Savona – 614
• Imperia – 742
• La Spezia – 478
154 sono in fase di verifica.
Le persone in sorveglianza attiva sono 3332, così suddivise:
Sono 19.468 i morti con coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 619. Venerdì l’incremento era stato di 570.
Sono complessivamente 100.269 i positivi accertati finora e malati di coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 1.996. Venerdì l’incremento era stato di 1.396.
Sono 32.534 i positivi accertati finora e guariti dopo avere contratto il coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 2.079. Venerdì l’incremento era stato di 1.985.
Il numero complessivo dei contagiati (compresi morti, malati e guariti) ha quindi raggiunto quota 152.271, con un incremento rispetto a ieri di 4.694.
Calano ancora per l’ottavo giorno consecutivo i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.381 i pazienti nei reparti, 116 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.174 sono in Lombardia, in calo di 28 rispetto a ieri.
Dei 100.269 malati complessivi, 28.144 sono poi ricoverati con sintomi (98 in meno rispetto a ieri) e 68.744 sono quelli in isolamento domiciliare.
La Penitenziaria di Pontedecimo per la Casa dei Bimbi
“Oggi, giorno prima della ricorrenza della Santa Pasqua, la Polizia Penitenziaria di Genova Pontedecimo ha portato un saluto ai piccoli ospiti della Parrocchia “Sacro Cuore e San Giacomo” nella “Casa Bimbi” gestita dalle Suore della Misericordia e dai laici volontari”.
Lo hanno riferito i responsabili del sindacato Sappe.
“Si tratta – hanno aggiunto -della struttura che, negli ultimi 70 anni, ha ospitato più di 500 ragazzi, dai 4 ai 12 anni, abbandonati per i più svariati motivi.
La Penitenziaria di Pontedecimo per la Casa dei Bimbi
Una somma raccolta spontaneamente grazie all’iniziativa del personale. Un piccolo contributo fortemente voluto dal Reparto, che si spera possa servire anche in questo momento di particolare difficoltà, oltre a delle uova di Pasqua che addolciranno un piccolo momento della loro giornata”.
“La Polizia Penitenziaria – ha sottolineato il segretario del sindacato Sappe Michele Lorenzo – non è solo sicurezza degli istituti penitenziari perché i Baschi Blu dimostrano sempre più sensibilità al territorio.
La Penitenziaria di Pontedecimo per la Casa dei Bimbi
La Casa dei Bimbi è una struttura che svolge il suo compito con silenzio e devozione.
Con questa struttura, la Polizia Penitenziaria di Genova Pontedecimo ha in qualche modo collaborato, affidando i piccoli innocenti di provenienti da dure e amare realtà.
Si auspica che i piccoli ospiti della struttura possano ben apprezzare l’iniziativa ed avere sempre maggiore fiducia in coloro che indossano una divisa vedendo in loro un amico ed un punto di riferimento, piuttosto che un nemico”.
Croce Rossa Spezia, uova e colombe donate ai volontari
Decine e decine di uova e colombe come “dolce” ringraziamento per lo straordinario impegno di queste settimane.
Così la Croce Rossa intende dimostrare la sua gratitudine ai volontari che ogni giorno si sono impegnati in prima linea per l’emergenza, sia a bordo delle ambulanze che nei servizi di assistenza della “Spesa sospesa”, a sostegno delle persone in difficoltà, e della consegna a domicilio di spesa e farmaci.
Uova e colombe sono state distribuite oggi, oltre che alla sede centrale della Spezia, anche a quelle periferiche della Croce Rossa a Fezzano, Muggiano, Santo Stefano e Calice al Cornoviglio.
“È un piccolo augurio di buona Pasqua che il Comitato Nazionale della Croce Rossa ha voluto fare ai volontari CRI e un modo per ringraziarli di tutto quello che stanno facendo da inizio emergenza – commenta il Presidente dell’associazione Luigi De Angelis – In queste settimane non hanno mai fatto mancare il loro impegno, ogni giorno e a ogni ora. Si sono davvero meritati questo piccolo regalo”.
I quattro pericolosi malviventi arrestati dai carabinieri
Recuperata refurtiva, pistole e relativo munizionamento. Incastrati fiancheggiatori e ricettatori
Sono 4 gli autori della rapina a mano armata commessa al compro oro “Euroxoro” di Pietra Ligure avvenuto lo scorso 13 gennaio.
I quattro banditi hanno fatto ierruzione nel compra oro con il volto travisato da caschi e passamontagna e, pistola alla mano, hanno fatto razzia dei gioielli alla presenza della titolare e di altre due persone.
I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Albenga hanno concluso un’articolata indagine che ha consentito, sotto il coordinamento del Pubblico Ministero Dotoressa Elisa Milocco, di ricostruire una serie impressionante di reati commessi dai protagonisti della vicenda e dai loro “fiancheggiatori”, unendo tutti i pezzi di un complesso puzzle.
I carabinieri di Albenga
L’intensa attività ha permesso di assicurare alla giustizia i quattro pericolosi malviventi.
Si tratta di tre campani rispettivamente di 44, 37 e 28 anni ed di un tunisino di 35, tutti residenti tra Loano e Borghetto S.Spririto.
Rilievi tecnico-scientifici condotti in collaborazione con il RIS dei Carabinieri di Parma, l’attività d’intercettazione, l’incrocio di tabulati, l’analisi di ore ed ore d’immagini di videosorveglianza di sistemi pubblici e privati oltre a due mesi di lavoro hanno permesso d’inchiodare i criminali d’indubbia pericolosità sociale e che avrebbero certamente continuato a commettere efferati crimini.
Subito dopo la rapina del 13 gennaio i sospetti sono ricaduti sui tre italiani, poi riconosciuti autori del fatto.
Il loro costante monitoraggio ha permesso di risalire anche ai ricettatori ed in questo modo procedere al recupero di una parte consistente della refurtiva.
In questo modo si è fatta luce anche sulla rete sommersa di “fiancheggiatori” che si occupa dell’immediato smercio della refurtiva, tra questi un noto compro oro di Novi Ligure.
Parte dei gioielli è stata infatti recuperata al termine di un lungo inseguimento sull’autostrada Torino-Savona.
Parte della refurtiva recuperata
Solo quando il quadro probatorio è risultato completo, con l’identificazione anche del quarto uomo, il tunisino senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale, è scattato il bliz per la loro cattura.
Tuttavia quest’indagine ha portato risvolti per certi versi insaspettati, permettendo di fare luce su una lunga serie di reati, anche gravi, che hanno colpito il territorio nell’ultimo anno.
Proprio lo scorso 18 novembre una pizzeria di Borghetto Santo Spirito era stata data alle fiamme, e le conseguenti indagini denominate “Vesuvio” avevano permesso di arrestare una famiglia di origine campana, composta da padre, madre e due figli, per tentata estorsione nei confronti del pizzaiolo e, successivamente, lo stesso pizzaiolo, insisme a due complici, per un odioso furto in abitazione perpetrato in danno di un loro conoscente che sapevano essere all’estero per una breve vacanza.
L’intuito investigativo ha convinto gli inquirenti che ci fosse ancora dell’altro. Infatti, gli stessi soggetti sono risultati essere responsabili, nel novembre 2019, del un furto di un motociclo e dell’incendio di un’auto effettuati come rappresaglia nei confronti di uno spacciatore magrebino che si era “permesso” di non fornirgli dello stupefacente gratuitamente.
Il covo dei malviventi e le pistole col relativo munizionamento
Durante le perquisizioni sono stati individuati due anonimi box a Loano, che venivano usati come basi operative e nei quali erano ancora occultati, tra le altre cose, lo scooter rubato, e due pistole di cui una con matricola abrasa, utilizzate per la rapina del 13 gennaio.
La giustizia’ fai da te’ dei malviventi: hanno appiccato fuoco ad un appartamento
Ancora, i membri dello stesso sodalizio, hanno praticato la giustizia “fai da te” appiccando un incendio all’abitazione della famiglia partenopea che li aveva minacciati poco prima che fosse arrestata dall’Arma ingauna.
Questi sono solo gli elementi più salienti di questa lunga attività d’indagine che potrebbe riservare ulteriori sorpese.
Recco: generosa donazione rivolta a attività di sostegno
Carlo Gandolfo, sindaco di Recco, ha comunicato che sabato 10 aprile il Comune ha ricevuto una generosa donazione rivolta ad attività di sostegno rivolte ai cittadini. «Si tratta di risorse che saranno impiegate per un’ulteriore fornitura di buoni spesa ̶ ha spiegato il primo cittadino ̶ e per permettere alle famiglie in difficoltà di pagare l’affitto. Inoltre, di concerto con l’assessore ai servizi sociali Francesca Aprile, stiamo lavorando per dotare tutti i cittadini di mascherine lavabili e riutilizzabili, adatte a durare nel tempo.
La Regione Liguria, con il presidente Toti, sta facendo il massimo sforzo per distribuire gratuitamente alla popolazione i presidi di protezione, anche il Comune di Recco sta lavorando in questa direzione. Per il momento si tratta solo un’ipotesi che vedremo di concretizzare nei prossimi giorni».
Gandolfo ha anche ricordato che chi vuole fare donazioni al comune di Recco può utilizzare il conto corrente con Iban IT92J0306932120100000046072 e causale pro emergenza Covid-19. Si è conclusa la distribuzione di 300 mascherine donate dall’Ascom alle attività economiche e commerciali della città, aperte in questi giorni di emergenza sanitaria.
L’Amministrazione comunale, grazie ai volontari della Protezione civile impegnati sul campo, ha organizzato la consegna a tutti gli interessati. Pienamente operativi anche i posti di blocco della Polizia locale all’uscita del casello Autostradale di Recco con i controlli di tutte le vetture in transito. Il sindaco ha anche ricordato che sono attive h24 le telecamere per la letture delle targhe di tutti i veicoli. ABov