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Ore 18, in Italia 575 morti: incremento in rialzo. Nuovi casi 355: il più basso dal 2 marzo

Coronavirus, capo Protezione civile Angelo Borrelli (foto di repertorio)

Sono 22.745 i morti con coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 575. Giovedì l’incremento era stato di 525.

Sono 106.962 i positivi accertati finora e malati di coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 355 (è il più basso dal 2 marzo scorso). Giovedì l’incremento era stato di 1.189.

Sono 42.727 i positivi accertati finora e guariti dal coronavirus, con un aumento di 2.563 rispetto a ieri. Giovedì l’incremento era stato di 2.072.

Il numero dei contagiati totali dal coronavirus accertati finora in Italia (compresi morti, malati e guariti) ha toccato quota 172.434, con un incremento rispetto a ieri di 3.493.

I dati sono stati forniti oggi dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli a Roma.

Ore 18, in Italia 525 morti: incremento in calo (22.170). Nuovi casi 1189: in rialzo (168.941)

Calano ancora i ricoveri in terapia intensiva. Ad oggi sono 2.812, 124 in meno rispetto a ieri. Di questi, 971 sono in Lombardia, 61 in meno rispetto a ieri.

Dei 106.962 malati complessivi, 25.786 sono ricoverati con sintomi, 1.107 in meno rispetto a ieri, e 78.364 sono quelli in isolamento domiciliare.

Inoltre, dai dati diffusi dalla Protezione civile è emerso che sono 33.434 i malati in Lombardia (344 in più rispetto a ieri), 13.585 in Emilia-Romagna (-78), 13.998 in Piemonte (+215), 10.618 in Veneto (-182), 6.583 in Toscana (-30), 3.459 in Liguria (+22), 3.157 nelle Marche (+33), 4.214 nel Lazio (+70), 3.027 in Campania (-91), 1.990 a Trento (-97), 2.656 in Puglia (+31), 1.428 in Friuli Venezia Giulia (+98), 2.139 in Sicilia (+31), 1.942 in Abruzzo (+92), 1.582 nella provincia di Bolzano (-11), 494 in Umbria (-42), 872 in Sardegna (+7), 819 in Calabria (-28), 491 in Valle d’Aosta (-27), 266 in Basilicata (-7), 208 in Molise (+5). Quanto alle vittime, se ne registrano 11.851 in Lombardia (+243), 2.903 in Emilia-Romagna (+60), 2.171 in Piemonte (+77), 1.026 in Veneto (+45), 602 in Toscana (+17), 866 in Liguria (+38), 785 nelle Marche (+21), 332 nel Lazio (+16), 293 in Campania (+7), 342 nella provincia di Trento (+20), 307 in Puglia (+8), 220 in Friuli Venezia Giulia (+3), 190 in Sicilia (+3), 246 in Abruzzo (+3), 234 nella provincia di Bolzano (+9), 57 in Umbria (+2), 86 in Sardegna (+1), 73 in Calabria (+1), 123 in Valle d’Aosta (+1), 22 in Basilicata (+0), 16 in Molise (+0).

Carcere Sanremo, nord africano demolisce stanza e manda in tilt sistema di allarme

Carcere di Sanremo, l’Uspp risponde al Senatore Berrino
Carcere Valle Armea a Sanremo (foto di repertorio)

Ancora problemi nel carcere di Sanremo dove un detenuto L.R. di origine nord africana, irritato forse dal perché non sono state immediatamente accolte le sue richieste, ha dapprima demolito una saletta riservata al tempo libero dei detenuti, successivamente, armatosi con la gamba di un tavolo, ha demolito tutto ciò che ha incontrato sul suo tragitto.

Si contano ingenti danni per la distruzione di un televisore, armadietti, tavoli finoad un quadro elettrico che gestisce l’impianto di videosorveglianza rendendolo temporaneamente inutilizzabile.

A denunciarlo è il Sappe che precisa come questo sia stato possibile in quanto quel reparto è a regime aperto, ossia i detenuti non sono nelle rispettive celle bensì liberi di muoversi su tutto il piano.

Da qui la possibilità di giungere indisturbati, grazie anche ad una carenza di Polizia penitenziaria, nei posti più sensibili.

“A fronte di tale inaudita violenza da parte di alcuni detenuti – polemizza Lorenzo, segretario del Sappe ligure – che, con le loro azioni mettono in serio pericolo il personale di Polizia Penitenziaria che sta operando sotto organico, senza protezioni, senza tutela legale e senza nessuna dotazione di sicurezza e tecnologici, assistiamo all’imminente nomina da parte del consiglio regionale della Liguria del garante dei detenuti”.

“Sicuramente – prosegue Lorenzo – quella del garante è una figura prevista, nulla da eccepire, evidentemente per i firmatari della proposta questa nomina riveste carattere prioritario. Noi del Sappe non lo concepiamo, non troviamo motivazioni se pensiamo che la Liguria penitenziaria è stata privata del suo Provveditorato accorpato con quello del Piemonte dove già esiste un garante dei detenuti, quindi di fatto la regione penitenziaria unica, Liguria-Piemonte, ha già un suo garante ma è priva dell’istituto penitenziario di Savona senza che ci sia interesse a riaprirlo”.

“Auspichiamo – conclude il segretario Lorenzo – che la Regione Liguria ponga analoga attenzione nei riguardi del poliziotto penitenziario che, mai come oggi, non è dotato del rispetto e tutela da parte delle Stato e delle sue istituzioni”.

Ore 15, Asl 2 Savona | Quattro decessi: tre uomini e una donna

Barca affonda al largo di Savona: gravissimo un diportista
Ospedale San Paolo di Savona (foto d'archivio)

L’Asl 2 savonese segnala dalle ore 14 di ieri alle 14 di oggi, quattro decessi Covid-19. Si tratta di tre uomini e di una donna, tutti della provincia di Savona.

In particolare.

La Direzione Medica del Presidio di Levante – ASL 2 segnala 3 decessi:

Una donna di 86 anni della Provincia di Savona.

Un uomo di 91 anni della Provincia di Savona.

Un uomo di 86 anni della Provincia di Savona.

La Direzione Medica del Presidio di Ponente – ASL 2  segnala 1 decesso:

Un uomo di 88 anni della Provincia di Savona.

Ore 17.30, S. Martino: altri morti con coronavirus. Genovesi 71, 82, 92, 94 anni

San Martino di Genova (foto di repertorio)

Intorno alle 17,30 di oggi i responsabili della direzione sanitaria del Policlinico San Martino di Genova hanno comunicato altri 4 decessi di pazienti positivi al coronavirus, spiegando che i decessi sono avvenuti “anche per infezione da Covid-19″.

Ecco l’ultimo bollettino del San Martino.

Un paziente nato a Bari e residente a Genova di 92 anni, presso il Padiglione 12.

Un paziente nato a Segni (Roma) e residente a Genova di 71 anni, presso il 1° piano del Pronto soccorso.

Una paziente nata a Mioglia (Savona) e residente a Genova di 94 anni, presso il Padiglione 12.

Un paziente nato a Ruvo di Puglia (Bari) e residente a Genova di 82 anni, presso il 1° piano del Pronto soccorso”.

 

Ore 14, Asl 1 Imperia | Segnalati 4 decessi Covid-19: 2 donne e due uomini

Ospedaletti, bimba di 7 mesi ustionata col the caldo
Ospedale di Imperia (foto di repertorio)

L’Asl 1 imperiese segnala 4 pazienti deceduti nelle ultime 24 ore, positivi al Covid-19. Si tratta di due donne di 80 e 82 anni e di due uomini di 68 e 78 anni.

Una donna di 80 anni, della provincia di Imperia, deceduta oggi all’Ospedale di Imperia, con patologie pregresse associate.

Una donna di 82 anni, della provincia di Imperia, deceduta oggi all’Ospedale di Sanremo, con patologie pregresse associate.

Un uomo di 68 anni, della provincia di Imperia, deceduto oggi all’Ospedale di Sanremo, con patologie pregresse associate.

Un uomo di 78 anni, della provincia di Imperia, deceduto il 16 aprile all’Ospedale di Sanremo, con patologie pregresse associate.

Ore 14, Asl 5 Spezia | Tre spezzini deceduti in 24 ore

Incidente sul lavoro alla Spezia, operaio ferito ad una gamba: è grave
Il pronto soccorso del Sant'Andrea alla Spezia (foto di repertorio)

La Direzione sanitaria e la Direzione medica del Presidio ospedaliero di Asl 5 Spezia segnalano che tra le ore 14 del 16 aprile e le ore 14 di oggi, 17 aprile si sono registrati tre decessi di pazienti COVID-19 positivi, si tratta di:

un uomo di 80 anni, ricoverato in Malattie Infettive presso l’ospedale Sant’Andrea della Spezia, residente nel comune della Spezia e deceduto il 16 aprile 2020

un uomo di 83 anni, ricoverato in Medicina presso l’ospedale Sant’Andrea della Spezia, residente nel comune della Spezia e deceduto il 16 aprile 2020

un uomo di 76 anni, ricoverato in Medicina presso l’ospedale Sant’Andrea della Spezia e residente nel comune della Spezia e deceduto il 17 aprile 2020

Calcio, Gravina: Obiettivo ritorno in campo a maggio

Il presidente della FIGC Gravina

Incominciano ad esserci più indizi che riguardano il ritorno in campo del campionato di serie A.

Gabriele Gravina, intervenuto su Radio 1, ha spiegato che “domani sarà consegnato il protocollo ai ministri Spadafora e Speranza”.

Ha poi aggiunto il presidente Figc: “Auspico che ogni squadra possa giocare nel proprio stadio. Se ci proiettiamo nel tempo, vorrei dare agli italiani la speranza che tra fine maggio e inizio giugno si possa giocare anche negli stadi del nord Italia”. Poi l’impegno: “«Organizzeremo degli eventi con la partecipazione delle nazionali maschile e femminile a Bergamo e in tutte le località simbolo dell’emergenza Covid-19. E poi ci auguriamo, assumendo ora un impegno insieme al ct Roberto Mancini, di poter giocare a Milano la prima partita della nostra nazionale a porte aperte”.

Samp, Mancini plaude alla solidarietà dei tifosi

Roberto Mancini ct dell'Italia

Il cuore dei tifosi della Samp lo conosce bene l’allenatore della nazionale Roberto Mancini.

“Ciao ragazzi, voi mi conoscete, io vi conosco bene, quindi non c’è neanche bisogno di presentazioni. Questo video è per incoraggiare tutti voi tifosi blucerchiati che avete un cuore veramente grande a devolvere il rimborso di Samp-Verona a favore dell’ospedale San Martino. Come ho detto prima, ci conosciamo da una vita ormai, abbiamo passato momenti indimenticabili assieme e sono sicuro che tutti lo farete. State facendo una cosa straordinaria anche voi”. Il messaggio video arriva direttamente dal commissario tecnico della nazionale italiana Roberto Mancini, bandiera blucerchiata dal 1982 al 1997 con la conquista dello scudetto nel 1990-91. A inizio settimana Federclubs insieme ai gruppi della Sud aveva iniziato una raccolta di adesioni online – ad oggi superata quota 4 mila – per chiedere ai tifosi di devolvere la quota abbonati del match col Verona disputato a porte chiuse all’Ospedale San Martino per fronteggiare la lotta al coronavirus

Cessione Genoa, armatore interessato al Grifone

Enrico Preziosi

Possibili novità dal punto di vista societario per il Grifone secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla stampa.

L’ex presidente del Genoa Aldo Spinelli ha rivelato un retroscena relativo alla possibile cessione societaria del Grifone: ​”I più grandi armatori al mondo hanno le navi passeggeri ferme. Uno di questi era interessato al Genoa ma adesso il problema per loro non è il calcio. Ricordo che il porto di Genova ha perso il 10,3% in questi mesi: torniamo con i piedi per terra, il calcio ha bisogno della moralità di una volta”.

Più volte in passato Spinelli si è dichiarato disponibile ad aiutare il suo successore Enrico Preziosi nella ricerca di un’acquirente per il club più antico d’Italia.

Obbligo mascherine a Chiavari: partiti controlli della Municipale

Chiavari, la Polizia locale ritira sei patenti di guida
La Polizia locale di Chiavari

Controlli a tappeto per verificare il rispetto delle norme previste dalle ultime ordinanze firmate dal sindaco Marco Di Capua: prorogati i divieti di accesso alle spiagge, lungomare, lungo Entella e sentieri collinari, oltre alla chiusura di parchi e cimiteri.

Tra le nuove prescrizioni, l’obbligo di proteggere se stessi e gli altri utilizzando apposite mascherine nei luoghi chiusi privati e pubblici, compreso il mercato ortofrutticolo di piazza Mazzini.

Obbligo mascherine a Chiavari: partiti controlli della Municipale

La Polizia Municipale ha effettuato, in sinergia con Protezione Civile e Associazione Nazionale Carabinieri, diversi sopralluoghi presso i supermercati e piccoli negozi di generi alimentari per verificarne l’applicazione.

«Ho richiesto un periodo di tolleranza iniziale agli agenti della Municipale che stanno attuando controlli in ogni esercizio commerciale distribuendo gratuitamente, a chi è stato trovato sprovvisto, i dispositivi di protezione individuale – spiega il sindaco Marco Di Capua – Come ho detto, si tratta una necessaria fase informativa transitoria, a cui seguiranno vere e proprie sanzioni».