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Marocchino indagato per omicidio stradale, ma pm indaga pure su cartelli e cantiere

Tir investe tre pedoni in via Cornigliano, vittima una 50enne ecuadoriana (foto di repertorio fb)

Cartelli non adeguati e un cantiere prima di immettersi nella strada Guido Rossa. Sono i due aspetti su cui indaga la procura di Genova dopo l’incidente mortale di ieri in via Cornigliano, dove è vietato il transito ai mezzi pesanti, quando un Tir condotto da un 42enne marocchino ha travolto e travoltro tre pedoni e ucciso una 50enne ecuadoriana, Maria Mercedes Moran Huayamave.

Il divieto, secondo i residenti di Cornigliano, non sarebbe adeguatamente segnalato tanto che i camion continuano a passare. In più non sarebbe stato adeguatamente segnalato un cantiere nei pressi della strada a mare.

Domani, intanto, verrà eseguita l’autopsia sul cadavere della vittima. La 50enne è morta sul colpo dopo essere stata travolta dal Tir.

Secondo quanto ricostruito finora dagli investigatori della sezione Infortunistica della Polizia locale, il camionista era fermo in coda prima delle strisce pedonali. Quando il traffico ha ripreso a scorrere si è messo in marcia senza accorgersi che la donna e il marito 63enne stavano attraversando insieme a un altro pedone.

I due sono caduti a terra. Per la badante ecuadoriana non c’è stato nulla da fare nonostante i tentativi di rianimarla da parte dei sanitari del 118, mentre il compagno genovese è rimasto ferito a una gamba e ha subìto alcuni traumi.

Il 42enne marocchino è stato indagato per omicidio e lesioni stradali: è risultato negativo all’alcol test e agli esami tossicologici. In corso le analisi sul telefonino per capire se al momento dell’incidente fosse distratto.