“Finalmente è arrivata la candidata a sindaco del centrosinistra Silvia Salis con la ‘soluzione’ a un problema creato proprio dai suoi nuovi amici del Pd.
Nel 2017 abbiamo ereditato 185 milioni di euro di debiti contratti dalla giunta Doria con Amiu ovvero dalla stessa sinistra che oggi ha il coraggio di tornare a pontificare e dare lezioni, come se il danno non lo avessero fatto loro.
Gli stessi che oggi si ripresentano con il sorriso di chi pensa che i cittadini abbiano la memoria corta.
Ma i genovesi ricordano. A differenza di Salis, che non vive e non lavora a Genova.
Noi continuiamo a lavorare per sistemare i disastri ereditati dalla giunta Doria e dalla sinistra, che per decenni ha mal governato Genova, con un progetto cristallino e una visione concreta per arrivare ad abbassare davvero la Tari, quella tassa che proprio loro hanno reso un esborso gravoso per le famiglie e le aziende.
Nel frattempo la Salis, però, parla e basta. I soliti bla bla bla. Incarna quel populismo tossico che ha già distrutto questa città una volta.
Parla di ‘soluzioni’, ma non sa nemmeno da dove cominciare. Solo propaganda, fuffa, retorica da palco.
Ridurre la Tari non è uno slogan da campagna elettorale. E’ un obiettivo che si raggiunge con lavoro, investimenti e visione, non con ‘post’ indignati e frasi fatte da talk show di terzo livello.
Chi oggi promette la luna senza spiegare come, sta solo cercando voti facili sulla pelle dei cittadini.
Ma i genovesi non sono stupidi. Stanno già pagando caro gli errori del passato e non si faranno fregare di nuovo.
Noi abbiamo progetti, numeri e risultati. Loro? Fumo negli occhi. Basta Salis, smettila di continuare a prendere in giro Genova e i genovesi”.
Lo ha dichiarato ieri l’assessore comunale Sergio Gambino (FdI).
Tari, Piciocchi: giunta Doria lasciò 185 milioni di debiti. Al lavoro per ridurla