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Amianto, morto a 66 anni per mesotelioma: alla famiglia 520mila euro

Operai (foto di repertorio)

Gli eredi di un lavoratore ex dipendente dell’Ansaldo di Genova, che lavorava in una delle divisioni assorbite prima da Finmeccanica e poi da Leonardo con la qualifica di aggiustatore meccanico, morto a 66 anni per mesotelioma da amianto, hanno ottenuto un risarcimento di 520mila euro.

L’operaio, impegnato nella costruzione di macchinari e impianti industriali pesanti, è mancato nel 2022.

Il risarcimento complessivo nei confronti dei familiari è stato determinato tenendo conto del danno biologico terminale, del dolore patito dalla vittima e dei gravi riflessi sulla vita dei familiari.

L’accordo stragiudiziale è arrivato dopo una lunga vertenza.

La vicenda si era iniziata nel luglio 2021, quando era arrivata la diagnosi di mesotelioma pleurico per l’aggiustatore meccanico, che aveva lavorato per oltre vent’anni nello stabilimento metalmeccanico di Genova, svolgendo mansioni complesse e impegnative anche all’estero.

Per oltre un anno l’operaio aveva affrontato sofferenze fisiche e psicologiche.