“Anche oggi la maggioranza in consiglio comunale, su indicazione della giunta Salis, ci ha negato la possibilità di parlare delle nuove tariffe di AMT durante la seduta consiliare.
Sono veramente incredibili le arrampicate sugli specchi per negare la discussione su un argomento che è di assoluto interesse per i cittadini.
Un ennesimo atto di arroganza verso la nostra Città e i genovesi che si vedono continuamente mettere le mani in tasca da questa amministrazione, che ha perso ogni dignità”.
Lo hanno dichiarato oggi pomeriggio i capigruppo comunali di Genova del centrodestra, dopo che già la scorsa settimana l’opposizione aveva provato a inserire un ordine del giorno sul trasporto pubblico all’interno della discussione di una delibera di bilancio, motivo scatenante della bagarre culminata con l’espulsione dall’aula della capogruppo della Lega Paola Bordilli.
“Ci è stato detto – hanno aggiunto i capigruppo del centrodestra – che il tema non è di attualità e che il Comune di Genova non è competente.
Ma se il Comune non è competente, a che titolo il vice sindaco del Pd Alessandro Terrile si è presentato in assemblea dei soci Amt per sostenere il nuovo piano tariffario?
Il punto è che nessuna giunta lo ha deliberato, nessun consiglio eletto lo ha votato e ora neppure vogliono dibatterne.
Nessuna trasparenza, nessuna condivisione, paura del confronto, chiusura all’ascolto. Questa è la realtà del nuovo corso dell’amministrazione comunale di Genova”.
La maggioranza di centrosinistra che sostiene la giunta Salis ha replicato ai capigruppo comunali di centrodestra ha mostrato in consiglio comunale alcuni cartelli raffiguranti biglietti dell’autobus, con scritto sopra “E’ già domani”.
“Di fronte alla gravità del momento – hanno dichiarato dal centrosinistra – ci saremmo aspettati senso di responsabilità. Invece il centrodestra continua a preferire la polemica sterile alla partecipazione concreta.
Loro inviano comunicati stampa sulle tariffe Amt, ma hanno anche abbandonato la scorsa seduta consiliare della Città Metropolitana di Genova, sede deputata a discutere e decidere su queste materie. Un atto grave, che ha procurato ritardi e danni nel percorso di risanamento dell’azienda del trasporto pubblico, un percorso che la maggioranza progressista sta portando avanti a beneficio dei cittadini e dei lavoratori”.
Secondo la maggioranza che sostiene Salis, l’opposizione “oggi ha sventolato cartelli ironici, ignorando il fatto che la crisi che oggi stiamo affrontando è il risultato diretto delle scelte compiute proprio da loro. Nessuna vergogna, nessun rispetto per i cittadini.
In conferenza dei capigruppo, i rappresentanti di Lega e Vince Genova hanno scelto di alzarsi e andarsene, dopo che è stato loro ricordato un principio elementare: gli ordini del giorno straordinari ex articolo 55 non possono cancellare l’ordine del giorno ordinario, né essere usati per ostacolare i lavori del consiglio comunale.
Ogni strumento democratico ha un senso e un limite. L’abuso sistematico di mozioni d’ordine, come fanno sempre in consiglio comunale, e la richiesta continua di ordini del giorno straordinari solo per creare confusione, non è opposizione, è solo sterile ostruzionismo”.
Bordilli: stop aumenti Amt. E viene espulsa dall’aula. Lega: fascismo rosso a Tursi


















































