Esplosione nel quartiere del Lagaccio, acqua fino al primo piano dei palazzi
Nuovo guasto alla rete idrica genovese. Nella tarda mattinata di domenica, intorno alle 13.00, una tubatura dell’acqua è esplosa in via Adamo Centurione, nel quartiere del Lagaccio, alle spalle della stazione ferroviaria di Genova Principe. L’esplosione, avvenuta all’altezza del civico 4, ha provocato un getto d’acqua altissimo, tanto da raggiungere il primo piano dei palazzi circostanti. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale e i tecnici del pronto intervento Ireti, impegnati nel bloccare la perdita e avviare le operazioni di riparazione.
Disagi per i residenti e sospensione dell’erogazione idrica
Le operazioni di messa in sicurezza hanno richiesto la temporanea sospensione dell’erogazione dell’acqua potabile, causando inevitabili disagi per i residenti della zona. La strada non è stata chiusa, ma la situazione ha generato rallentamenti al traffico e difficoltà per i mezzi di soccorso. La conduttura, sottoposta a forte pressione, ha richiesto un intervento tecnico complesso per evitare ulteriori cedimenti.
Una rete idrica fragile: gli episodi si moltiplicano
Quello del Lagaccio è solo l’ultimo di una lunga serie di guasti che mettono in luce la fragilità della rete idrica cittadina. Solo pochi giorni fa una tubatura era esplosa in via Reti, a Sampierdarena, allagando la carreggiata e paralizzando il traffico. Ad agosto, invece, un guasto a Staglieno aveva provocato gravi disagi in Valbisagno, lasciando senz’acqua centinaia di famiglie.
L’appello della sindaca Salis: Serve un piano straordinario di manutenzione
Dopo l’ennesimo episodio, la sindaca di Genova, Silvia Salis, ha ribadito la necessità di un piano straordinario di manutenzione e monitoraggio delle condotte cittadine. “La rete idrica genovese è in larga parte datata e necessita di interventi strutturali”, aveva dichiarato a Il Secolo XIX, aggiungendo che la situazione “non può più essere affrontata con emergenze isolate, ma con una programmazione mirata e costante”.
Approfondimento – Oltre il 40% delle condotte ha più di 50 anni
Secondo i dati diffusi da Ireti e dal Comune di Genova, oltre il 40% delle tubature attualmente in uso risale a più di cinquant’anni fa. Si tratta di una rete complessa, spesso realizzata in ghisa grigia, materiale ormai obsoleto e soggetto a rotture improvvise. Le criticità maggiori si concentrano nei quartieri collinari e nelle zone più antiche della città, dove la pressione dell’acqua è elevata e gli spazi per la manutenzione ridotti.
Piano di ammodernamento 2025-2026: gli interventi in programma
Per far fronte a questa emergenza cronica, Ireti e Comune di Genova hanno annunciato un piano di ammodernamento 2025–2026, che prevede la sostituzione progressiva delle condutture più obsolete e l’introduzione di sistemi di monitoraggio digitale per rilevare in tempo reale eventuali perdite o cali di pressione. Gli interventi interesseranno in via prioritaria Sampierdarena, Lagaccio, Marassi e Valbisagno, le aree più esposte ai guasti ricorrenti.
Il progetto, finanziato anche con fondi del PNRR, mira a ridurre del 30% le perdite idriche entro due anni e a garantire una rete più efficiente e sostenibile, in linea con gli obiettivi di transizione ecologica fissati a livello nazionale.
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