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Dopo La Verità anche Giurato smentisce: nessun dossieraggio su Salis

Giurato, Gambino e Salis

Dopo il quotidiano La Verità e i legali difensori dell’ex assessore comunale alla Sicurezza Sergio Gambino (FdI) ieri sera anche gli avvocati del comandante della Polizia locale di Genova Gianluca Giurato, indagato dalla Procura per rivelazione di segreto d’ufficio, hanno smentito un’attività di “dossieraggio” in campagna elettorale nei confronti della futura sindaca Silvia Salis, come invece hanno insinuato l’altro giorno diversi esponenti delle sinistre a seguito dell’indagine dei pm genovesi.

Infatti, bastava leggere il primo articolo dello scorso 16 maggio sul caso dell’investimento del pedone da parte della futura sindaca Silvia Salis (ma anche i seguenti) per rendersi conto che il cronista del quotidiano La Verità aveva correttamente citato sia la vittima 42enne e sia il suo avvocato. Ossia quelle che, in realtà, per lo stesso quotidiano, erano le fonti dello scoop dell’investimento del pedone (30 giorni di prognosi) da parte di Silvia Salis, avvenuto un anno fa a Quinto.

Inoltre, a seguito della pubblicazione del primo articolo, l’ex assessore Gambino aveva ripreso sui suoi social network la notizia riportata da La Verità, ma con lo stesso errore del semaforo rosso pubblicato dal quotidiano. Inesattezza grave (venuta fuori soltanto dopo la pubblicazione del primo articolo e grazie alla precisazione dello staff di Salis che aveva inviato un verbale dei vigili intervenuti per dimostrare che la futura sindaca non era passata col semaforo rosso) tanto da convincere Gambino a ritirare precipitosamente il post per poi correttamente correggerlo. E quindi, se l’ex assessore Gambino avesse avuto per le mani un “dossier” ricevuto da Giurato non avrebbe senz’altro pubblicato pure lui sui suoi social network quel grave errore.

“Il comandante Gianluca Giurato – hanno spiegato i legali difensori Fabiana Cilio e Giorgio Franchini – ribadisce la correttezza del proprio operato e la totale estraneità a qualunque dossieraggio, o campagna denigratoria, nei confronti dell’allora candidata e attuale sindaca Silvia Salis.

Ciò emerge dalla circostanza che la pubblicazione dell’articolo, da parte del quotidiano La Verità, è avvenuta precedentemente alla contestata trasmissione della documentazione relativa al sinistro stradale all’ex assessore comunale Sergio Gambino.

L’accostamento della figura del comandante Giurato a un’attività di dossieraggio, termine implicante un’indebita e clandestina raccolta di informazioni e dati al fine di utilizzarli per screditare terze persone, è gravemente lesiva della reputazione dello stesso, che vanta una carriera priva di qualsiasi censura e da sempre rispettosa della funzione pubblica ricoperta.

Il nostro assistito ha piena fiducia nella magistratura, sicuro che la vicenda verrà presto chiarita in tutte le sue implicazioni”.

Per quanto riguarda invece la seconda inchiesta che vede indagati 15 agenti del reparto Sicurezza urbana della Polizia locale, gli avvocati di Giurato hanno precisato che “non risponde al vero la notizia che lo stesso, in seguito a segnalazione non sarebbe mai intervenuto, così da costringere le medesime agenti a sporgere denuncia in Procura”.

“In realtà – hanno aggiunto i legali difensori – il comandante Giurato, dopo aver sentito le due ed effettuato un’esaustiva indagine, ha depositato in Procura a novembre 2024, una comunicazione notizia di reato chiedendo che fossero valutate le eventuali responsabilità e che, stante la delicatezza degli avvenimenti e le ragioni di opportunità volte a garantire la riservatezza dell’inchiesta, le indagini fossero assegnate ad altra Forza dell’ordine”.

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