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Genova: un Death Café sulle esperienze di vita ai confini della vita

Genova un Death Café sulle esperienze di vita ai confini della vita. Un dialogo su scienza, cure palliative e spiritualità
Genova un Death Café sulle esperienze di vita ai confini della vita. Un dialogo su scienza, cure palliative e spiritualità

Genova: un Death Café sulle esperienze di vita ai confini della vita. Un dialogo su scienza, cure palliative e spiritualità

  Genova: un Death Café sulle esperienze di vita ai confini della vita Sabato 31 maggio 2025 |  Ore 17:00 – 18:45 Sala Clerici Biblioteca Berio Via del Seminario 16, Genova

Parlare della soglia tra vita e oltre per vivere più consapevolmente il presente: l’Associazione di Volontariato in Cure Palliative Braccialetti Bianchi ODV invita la cittadinanza a un nuovo appuntamento del ciclo Death Café, questa volta dedicato alle Esperienze di Pre-Morte (NDE – Near Death Experience).

Un incontro aperto e interattivo per ascoltare testimonianze autentiche, riflettere e trovare conforto in un tema che, se accolto con delicatezza, può illuminare profondamente il nostro modo di vivere.

Ospiti dell’incontro:

• Elisa Origi, giornalista e autrice del romanzo Il battito periodico delle palpebre, ispirato a una storia di vera esperienza di premorte. Sarà presente anche Francesca, protagonista della vicenda narrata, che condividerà il suo vissuto e sarà disponibile al dialogo con il pubblico.

• Claudia Bighin, dirigente dell’Oncologia del Policlinico San Martino di Genova, offrirà un punto di vista clinico sul significato e sull’impatto delle NDE nei percorsi di cura e lutto.

«Sono orgogliosa di aver introdotto l’opera dei Braccialetti Bianchi nel nostro reparto – dichiara Bighin – perché ce n’è sempre un grande bisogno. Il loro lavoro delicato e presente è un valore umano e professionale che arricchisce profondamente il percorso di cura».• Monica Zancani, Presidentessa di Braccialetti Bianchi, porterà l’esperienza dell’associazione e rifletterà sul valore della condivisione, anche nei momenti più difficili.

«Parlare della fine in modo aperto e accogliente significa riconoscere la vita in tutta la sua intensità – sottolinea Zancani –. I nostri Death Café nascono proprio per questo: creare uno spazio dove le persone possano sentirsi accolte nel proprio sentire, libere di esplorare il mistero senza paure e senza giudizi».

Il romanzo Il battito periodico delle palpebre, pubblicato da Giacovelli Editore, nasce da una testimonianza reale: un incidente a cavallo che apre a un’esperienza di coscienza superiore. I quattro elementi naturali – acqua, fuoco, terra e aria – diventano tappe di un viaggio simbolico, un percorso tra visione interiore e soglia tra vita e aldilà.

«Sono felice che il mio libro possa diventare uno strumento di riflessione e soprattutto di conforto – afferma Origi – perché lo spiraglio sulla vita che ci attende ci permette di vedere tutto con una prospettiva più luminosa. Questo può davvero alleviare tanta sofferenza, soprattutto per chi è nel lutto».

Il testo è accompagnato da un’introduzione del medico e studioso Piero Calvi-Parisetti e da una postfazione della tanatologa Valentina Dorigo. Un contributo letterario e umano per chi desidera approfondire il tema delle esperienze di confine anche in ambito medico, spirituale e palliativo.

Cosa sono i Death Café?

Non sono conferenze, ma spazi di ascolto, dialogo e condivisione, in cui ogni persona è invitata a portare la propria voce, le proprie domande e il proprio silenzio. L’obiettivo è semplice e profondo: liberare il tema del limite da paure e tabù, per imparare a vivere con più autenticità e consapevolezza.