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Lega: bando periferie bufala del Pd. Ora sbloccati 2 miliardi, ai liguri finanziamenti reali

Salvini e Rixi con gli altri parlamentari liguri della Lega: Ripamonti Foscolo, Pucciarelli, Bruzzone e Di Muro

“La Liguria, come le altre regioni, è stata presa in giro dal precedente governo Renzi e dal Pd, che ha promesso soldi che non poteva spendere. Questo governo ha rimediato al grande pasticcio da spot elettorale, confezionato dal Pd. In Senato, infatti, è stato votato all’unanimità l’emendamento che ha liberato 2 miliardi di euro, bloccati dalla precedente manovra finanziaria di Renzi”.

Lo hanno dichiarato oggi la senatrice spezzina Stefania Pucciarelli e il sottosegretario genovese al ministero delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, a seguito delle polemiche scatenate dal centrosinistra sul nuovo decreto “Milleproproghe” che ha riguardato anche il bando per la riqualificazione delle periferie.

“Che le risorse del bando periferie destinate alla seconda tranche di Comuni nella finanziaria 2016 fossero una bufala – hanno aggiunto i leghisti liguri – lo ha certificato la Corte costituzionale con la sentenza n. 74/2018 dello scorso aprile, dichiarando incostituzionale il finanziamento della seconda parte dei Comuni finanziati.

Per salvare la faccia, davanti all’evidenza dei fatti, anche i senatori Pd, insieme a quelli di Forza Italia e di tutti i gruppi di maggioranza e minoranza, hanno votato a favore dell’emendamento.

La graduatoria del bando periferie resta viva. Con i due miliardi sbloccati dall’emendamento saranno finanziati i progetti dei primi 24 Comuni, che hanno raggiunto un punteggio superiore al 70, tra cui il Comune di Genova. Città metropolitana di Genova, i Comuni di Imperia, La Spezia e Savona sono in una fascia mediana nella graduatoria, con punteggi sotto i 70 e i 50.

Nel 2019 e nel 2020 sarà preciso impegno del Governo reperire risorse reali e non farlocche come quelle millantate dal Pd, reperite solo sulla carta e con percorsi incostituzionali”.

“La sentenza della Corte Costituzionale di aprile – hanno ribadito i senatori liguri Francesco Bruzzone e Paolo Ripamonti – ha dichiarato incostituzionale il comma della ‘finanziaria’ del 2016 che prevedeva fondi per la seconda parte dei comuni finanziati. E spiace che in molti siano cascati nell’ennesimo tranello di Renzi.

Dunque, i primi 24 Comuni sono stati finanziati regolarmente, quelli del secondo giro no. Ossia né più né meno che uno spot elettorale di Pd e compagni.

Per rimediare a questa situazione creata dal precedente governo, tenendo presente la sentenza, con l’emendamento votato all’unanimità dal Senato sono stati sbloccati i due miliardi.

I Comuni virtuosi, ora, tornano ad avere possibilità di spesa. Non solo quelli del bando, i quali, comunque, avranno coperture per i primi impegni presi e anche per altre opere.

Il Pd con le sue polemiche strumentali mente. Mentre i suoi esponenti in Parlamento, conoscendo la questione, hanno votato a favore dell’emendamento solo per salvare la faccia. Ai cittadini serve meno propaganda e più concretezza”.