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Vergogna Tpl Linea: ragazza down multata perché sbaglia a timbrare biglietto

Savona, bus Tpl Linea (immagine di repertorio)

Una ragazza con sindrome di Down è salita diligentemente su un autobus con tre biglietti in mano e ne ha regolarmente obliterato uno, ma non era quello “del colore giusto” ed è stata sanzionata da un’inflessibile controllora con una multa di 60 euro.

Il vergognoso episodio è avvenuto ieri a bordo di un mezzo Tpl Linea, che viaggiava fra Altare e Savona.

Il fatto sta, per fortuna, suscitando un’ondata di indignazione sul territorio.

Anche perché in molti si chiedono se la stessa controllora sia mai stata così inflessibile con i giovani migranti irregolari o altri “portoghesi” italiani, che spesso imperversano sui nostri mezzi pubblici senza nemmeno avere in mano uno straccio di biglietto.

Insomma, sembrerebbe sempre la stessa storia: forti con i deboli e deboli con i forti.

La ragazza, secondo il racconto della madre, ha regolarmente obliterato un titolo di viaggio che però non era valido per la zona di percorrenza (ci voleva viola e quello era blu).

La controllora ha quindi chiesto i documenti alla disabile e ha proceduto inflessibilmente con la sanzione.

La ragazza, ovviamente, è scoppiata in lacrime.

“La multa per un errore innocente è già difficile da accettare – ha giustamente affermato la madre della ragazza – ma ancora più grave è stata la mancanza di empatia da parte della controllora. Come genitore, provo un gran disgusto.

E’ mio dovere proteggere e supportare mia figlia. Episodi come questo mi ricordano l’importanza di lavorare insieme per creare un ambiente più inclusivo e accogliente per tutti.

Spero che le autorità competenti possano prendere in considerazione questo episodio e lavorare per migliorare la formazione e la sensibilizzazione del personale dei pubblici servizi”.

A commentare l’accaduto anche il pluricampione mondiale di moto d’acqua Fabio Incorvaia, ideatore della Jet Ski Therapy: “Multare una ragazza con sindrome Down per un biglietto sbagliato e farla piangere è disumano. Aveva tre biglietti, bastava un minimo di buon senso”.

I responsabili di Tpl Linea hanno inviato ai media una nota, che evitiamo di pubblicare perché appare una presa in giro dato che non hanno nemmeno annunciato provvedimenti nei confronti della controllora.

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