Barbieri: «Non si pedonalizza la porta di accesso al quartiere ignorando mercato e imprese». La richiesta di coinvolgimento e partecipazione istituzionale
L’associazione Confesercenti Genova esprime un netto scontento rispetto alla modalità con cui è stato avviato il progetto sperimentale Street Lab in via Rolando, nel Municipio II Centro Ovest. Secondo la nota dell’associazione, non vi è stato alcun coinvolgimento formale nei processi di progettazione e decisione. Temi come la viabilità, l’accessibilità e l’economia locale richiedono luoghi istituzionalmente deputati al confronto, in particolare il Tavolo dei CIV, che dovrebbe essere l’unica sede in cui amministrazione, municipi e rappresentanze del commercio dialogano. Confesercenti rileva che non bastano interlocuzioni informali o “tirare la giacca” ai presidenti dei consorzi: serve un reale percorso partecipato.
I timori sul tessuto economico locale e la logica della pedonalizzazione
«Non si pedonalizza la porta di accesso al quartiere – dichiara Paolo Barbieri, direttore di Confesercenti Genova – innescando una guerra tra attività: tra i pochi potenziali beneficiari e i molti danneggiati». Secondo l’associazione è essenziale che le trasformazioni urbane vengano accompagnate e attuate gradualmente, non imposte dall’alto e senza un piano condiviso. Particularmente allarmante, per Confesercenti, è la totale assenza di valutazione della zona mercatale di Sampierdarena all’interno del progetto, fondamentale per la vita economica del quartiere. I documenti ufficiali mostrano “errori macroscopici” come la chiusura dei box in via Scaniglia e la mancata previsione degli standard operativi del mercato.
Il contesto del progetto e gli interventi previsti
Il progetto Genova Street Lab prevede la pedonalizzazione sperimentale per 12 mesi (prorogabili) del tratto di via Rolando compreso tra via G.B. Monti e via Dattilo nel quartiere di Sampierdarena. L’intervento rientra in un programma di urbanistica tattica con l’obiettivo di migliorare la qualità degli spazi pubblici, la mobilità scolastica e la sicurezza urbana. Tuttavia, Confesercenti sostiene che non siano state adeguatamente considerate le ricadute sul commercio locale e sul mercato.
Le richieste avanzate da Confesercenti
In virtù delle criticità evidenziate, Confesercenti chiede all’amministrazione di sospendere l’attuazione del progetto fino a quando non sarà convocato con urgenza il Tavolo dei CIV, aprendo un percorso condiviso in cui venga verificata la sostenibilità delle misure previste e definite contromisure a tutela del sistema economico locale. «Servono partecipazione, realismo e pianificazione – conclude Barbieri – non sperimentazioni calate dall’alto che compromettono la tenuta del quartiere e la sopravvivenza del suo tessuto commerciale e mercatale».


















































