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Sono arrivati ad Albenga i ciclisti partiti da Amsterdam per Find the Cure

Hanno pedalato per oltre1.500 chilometri per raccogliere fondi a favore del Maternal Shelter di Maralal in Kenya

Sono arrivati ad Albenga i ciclisti partiti da Amsterdam per Find the Cure
Un momento della festa all'arrivo (Foto Daros)

Albenga. Monica Colombo e Sergio Galizia sono tornati a casa. Si è chiusa così l’avventura della Amsterdam-Albenga a dieci anni dal viaggio di andata. Anche questa volta i due ciclisti ingauni si sono impegnati per un motivo benefico. Sono stati accolti da un nutrito numero di ingauni, dai tanti sostenitori di Find The Cure, guidati dalla responsabile Giorgia Rizzonato, dal sindaco Riccardo Tomatis e dalle assessore del Comune di Albenga Marta Gaia e Camilla Vio.

Ora sentiamo il racconto dell’ultima giornata da Mondovì ad Albenga: “La sveglia l’abbiamo messa alle 6 e mezza- spiega Monica- Volevamo partire presto per approfittare delle “finestre” del meteo, che si annunciava assai inclemente. Non abbiamo mai preso acqua al Nord ed invece la abbiamo beccata  vicino a casa. Dopo la colazione abbiamo fatto ancora qualche  chiacchierata con @_avis_mondovi_ Gilberto poi siamo partiti per l’ultima tappa. Abbiamo salutato e Gilberto, con il proposito di vederci prossimamente a Ceriale. Siamo partiti alle 8: la nebbia era così fitta da negarci la vista del panorama sulla vallata. Abbiamo preso la strada per Vicoforte e poi ci siamo diretti a Mombasiglio, soluzione per evitare il traffico della Statale.

Al bivio per Ceva abbiamo preferito allungare di qualche chilometro proseguendo in salita per 16 km verso Scagnello e Battifollo. Abbiamo fatto la scelta giusta: la strada era deserta e nonostante la pioggia, siamo riusciti a salire con tranquillità. Poi ha cominciato a piovere molto forte: abbiamo beccato un acquazzone proprio a Battifollo. Ci siamo fermati sotto una pensilina a quel punto avevamo superato già i 1500 chilometri da Amsterdam. Abbiamo atteso che la pioggia diminuisse un poco, così da poter proseguire. Poi quando siamo ripartiti abbiamo affrontato sei chilometri di una discesa impegnativa per la pioggia fino a raggiungere fino a Bagnasco. Per nostra fortuna conoscevamo molto bene la strada: asfalto perfetto che non presentava pericoli. A Bagnasco una sosta al Bar Roma: a quel punto è venuto giù il diluvio. Che fare? Rischiare sotto il diluvio? Non ci sembrava il caso”.

Sentiamo Sergio che ci racconta  come è andata a finire: “Siamo stati fermi tanto tempo, nell’attesa che spiovesse, ma la pioggia era sempre più incessante. Più che altro temevamo la discesa del San Bernardino. Così abbiamo chiamato un amico che ci è venuto in soccorso. Ed abbiamo fatto bene perché durante la discesa abbiamo visto che la pioggia non solo era battente, ma pioveva a sprazzi e soffiava un vento laterale, pericoloso e forte. Siamo risaliti in sella soltanto quando la pioggia è diminuita così da permetterci di riprendere in sicurezza.

Abbiamo proseguito e ci siamo fermati a Cisano. Dopo un caffè siamo ripartiti. Abbiamo fatto sosta da Bikebusters, i meccanici delle nostre bici e poi, prima di recarci in centro, abbiamo pedalato fino alla foce per rivedere la nostra isola. Appena arrivato ho avuto l’istinto di bagnare le ruote in mare. Poi ci siamo diretti verso l’appuntamento in piazza IV Novembre. E’ stato davvero emozionante vedere tanta gente ad accoglierci. Grazie a tutti ed in particolare alle varie testate giornalistiche compreso Mediterranews  ci hanno seguito per tutta l’avventura dando rilevanza alla nostra pedalata”.

Sui vari siti, compreso Liguria Notizie,  il racconto dei due ciclisti ingauni ha superato le 25 mila visualizzaioni ed ha fatto conoscere e divulgato le iniziative benefiche di Find The Cure. Claudio Almanzi