In attesa del verdetto assoluto della giustizia sportiva, l’incertezza sull’imminente futuro regna sovrana. Questa svolta inattesa sarebbe un’ultima chance per la Samp, che negli ultimi anni ha dovuto affrontare una serie di difficoltà dal punto di vista sportivo e non solo, per evitare la retrocessione e le conseguenti gravi ripercussioni economiche.
In attesa di capire cosa succederà, con la Salernitana che preme sull’ipotesi di un campionato a 21 squadre, in vista delle ultime scommesse della stagione è cruciale affidarsi alle classifiche dei migliori bookmakers online in Italia su sitiscommesse.com, il più completo tra i portali di comparazione.
Il Brescia, la retrocessione e la situazione playout: ricostruiamo l’accaduto
Sotto la lente d’ingrandimento della Covisoc, l’organo di vigilanza sulle società calcistiche, sono finite le presunte irregolarità del Brescia nei pagamenti delle scadenze Inps e Irpef di febbraio e aprile. La sentenza è arrivata lo scorso 29 maggio, con il Tribunale Federale Nazionale della Figc che ha penalizzato il club di Massimo Cellino di otto punti: quattro da scontare nella stagione in corso e quattro nella successiva.
Il provvedimento ha avuto un impatto immediato sulla classifica finale: Frosinone salvo, Brescia al terzultimo posto, direttamente in Serie C, e Salernitana e Samp allo spareggio da disputarsi in due appuntamenti, il 15 e il 20 giugno. Forse. In attesa di ulteriori chiarimenti sulla posizione delle Rondinelle – tra ricorsi e passaggi di proprietà, l’ipotesi fallimento non è da escludere a priori – la Lega Serie B ha deciso di congelare la data delle gare di playout.
La Sampdoria e il baratro della Serie C: implicazioni economiche della retrocessione
I liguri, come accennato, navigano da anni in cattive acque dal punto di vista finanziario. Il 2024 si era chiuso con un passivo di 40,6 milioni di euro, in crescita di 11 milioni rispetto ai 29,8 del 2023: si tratta del sesto anno di fila con un fatturato in rosso. Senza contare che, a differenza della retrocessione dalla A col suo paracadute finanziario di circa 25 milioni, la discesa nel baratro della C non prevede alcun supporto economico rilevante.
E così, la Sampdoria risulterebbe esposta ad una diminuzione significativa delle entrate, derivanti in primis da diritti televisivi e sponsorizzazioni. Senza contare i ricavi da biglietteria, che subirebbero senz’altro un calo drastico con una minore affluenza di pubblico e il ridotto interesse mediatico. Replicare la media spettatori di quest’anno al Ferraris (quasi 23mila tifosi a partita, la più elevata del campionato) sarebbe un’impresa tutt’altro che semplice in questa situazione.
Per quanto riguarda il montepremi, ogni club della ex Lega Pro si divide ogni anno una cifra vicina ai 400mila euro, mentre per la Serie B si parla di guadagni tra i 5 e gli 8 milioni di euro. Se consideriamo invece la torta dei diritti televisivi, il nuovo contratto siglato in esclusiva con Sky Italia ha garantito alla Serie C un totale di circa 7 milioni di euro: il bottino, però, è da dividere tra tutti i 60 club partecipanti. In B, invece, la media dei ricavi tv per ciascun club si è attestata attorno ai 2,6 milioni di euro nella passata stagione. Visti questi numeri, insomma, alla Samp spetterebbero cifre davvero limitate in caso di retrocessione: la perdita di introiti potrebbe superare i 5 milioni di euro annui.
A rassicurare i tifosi, tuttavia, è intervenuto il presidente doriano Matteo Manfredi: un eventuale declassamento non avrà conseguenze sul piano economico, almeno per quanto riguarda l’impegno della proprietà. I blucerchiati saranno comunque chiamati ad affrontare queste ultime sfide – calcistiche ed extracalcistiche – con determinazione, consapevoli dell’importanza cruciale che queste partite rivestiranno per il futuro della squadra.