“Ho letto in questi giorni del riconoscimento ottenuto dal Policlinico San Martino tra i 100 migliori luoghi di lavoro d’Italia. Una notizia che, in teoria, dovrebbe renderci orgogliosi. Ma ascoltando le voci di chi ogni giorno lavora dentro quell’ospedale, o di chi al San Martino ci entra per curarsi, la realtà che emerge è ben diversa”.
Lo ha dichiarato ieri Gianni Pastorino, consigliere regionale della Lista Andrea Orlando Presidente e rappresentante di Linea Condivisa.
“Per questo motivo – ha aggiunto Pastorino – ho scritto al direttore generale del Policlinico San Martino, Marco Damonte Prioli, per chiedere chiarezza sui criteri con cui la piattaforma Statista ha individuato l’ospedale genovese tra i 100 migliori luoghi di benessere lavorativo in Italia.
Credo sia doveroso capire come, quando e con quali modalità questa indagine sia stata condotta, quanti dipendenti siano stati coinvolti e quali criteri siano stati adottati nella selezione del campione.
Non si tratta di una polemica, ma di una richiesta di trasparenza. Perché da una parte abbiamo una narrazione che racconta una sanità in affanno, con personale stremato, turni infiniti, carenze strutturali e un fenomeno crescente di burnout tra operatori e operatrici. E il San Martino, pur rappresentando un punto di riferimento per la sanità ligure, non è immune da queste difficoltà.
Da tempo, infatti, medici, infermieri, OSS e tecnici segnalano problemi organizzativi, carenze di organico e difficoltà di manutenzione delle strutture. Allo stesso tempo, i cittadini raccontano un sistema sotto pressione: Pronto soccorso sovraffollati, lunghe attese per visite ed esami, reparti in cui il personale fa salti mortali per garantire assistenza.
Di fronte a questa realtà è lecito domandarsi quale sia la rappresentazione più vicina alla verità: quella delle classifiche o quella che vivono ogni giorno lavoratrici, lavoratori e pazienti. Per questo ho inviato questa richiesta alla direzione del Policlinico”.