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Sampdoria-Salernitana, stasera il playout salvezza: attesi 30 mila tifosi al Ferraris

Sampdoria-Salernitana, stasera il playout salvezza: attesi 30 mila tifosi al Ferraris
I tifosi della Sampdoria

Sampdoria-Salernitana, playout salvezza alle 20.30: si gioca al Ferraris. Dove vedere in tv o online il match

Dopo settimane di tensioni, ricorsi e polemiche, questa sera alle 20.30 allo stadio Luigi Ferraris di Genova si disputa l’andata del playout tra Sampdoria e Salernitana. Un match cruciale per i blucerchiati, che hanno ricevuto una clamorosa seconda possibilità: la penalizzazione inflitta al Brescia per irregolarità amministrative ha riaperto le porte della salvezza alla squadra genovese, retrocessa in Serie C il 13 maggio scorso dopo il pareggio di Castellammare di Stabia.

Evani: “Una seconda possibilità da non sprecare”

Il tecnico blucerchiato Alberto Evani ha parlato direttamente allo stadio di Marassi, sottolineando quanto questa occasione rappresenti un’opportunità insperata per rimediare a una stagione travagliata. Il messaggio alla squadra è chiaro: serve grinta, determinazione e massimo sostegno da parte del pubblico.

Oltre 30 mila tifosi al Ferraris: entusiasmo alle stelle

L’atmosfera è quella delle grandi occasioni. I tifosi doriani hanno risposto con entusiasmo: oltre 30 mila biglietti già venduti e stadio prossimo al tutto esaurito. Alle 18.30 è previsto un raduno in via Del Piano, sotto la Gradinata Sud, dove i supporter blucerchiati si ritroveranno in maglia sociale per sostenere fin da subito la squadra. Una vera carica emotiva per i giocatori, chiamati a dare tutto per evitare la retrocessione.

Probabile formazione della Sampdoria: fiducia al 3-5-2

Evani e il suo vice Lombardo dovrebbero puntare sul consolidato 3-5-2. In attacco, Coda agirà da punta centrale con Sibilli a supporto. Tra i convocati spiccano i giovani Lorenzo Paratici, attaccante classe 2008, e Lorenzo Malanca, difensore diciottenne già osservato speciale. A centrocampo ballottaggio tra Benedetti e Vieira, con Yepes al centro e Meulensteen in fase di copertura. Sulle fasce, Depaoli è sicuro del posto, mentre sull’altra corsia si giocano una maglia Ioannou e Venuti. In difesa spazio a Riccio, Ferrari e Veroli, con Alessio Cragno tra i pali.

Sampdoria-Salernitana in tv: diretta su DAZN e Prime Video

Il match tra Sampdoria e Salernitana sarà visibile in diretta su DAZN e sul canale LaB Channel di Amazon Prime Video. Una doppia opzione che permetterà ai tifosi di seguire la partita anche da casa.

Dove vedere Sampdoria-Salernitana in streaming

Per chi preferisce il digitale, la partita sarà disponibile anche in streaming tramite le app di DAZN e Prime Video, accessibili da pc, smartphone e tablet, previo abbonamento attivo ai rispettivi servizi.

Le probabili formazioni di Evani e Marino

SAMPDORIA (3-5-2): Cragno; A.Ferrari, Riccio Curto; Depaoli, Benedetti, Yepes, Meulensteen, Ioannou; Sibilli, Coda. Allenatore: Evani.
A disposizione: Ghidotti, Veroli, Venuti, Bereszynski, Vieira, Ricci, Akinsanmiro, Bellemo, Oudin, Borini, Sekulov, Abiuso, Paratici.

Indisponibili: Altare, Beruatto, Perisan, Tutino, Niang, Romagnoli

SALERNITANA (3-4-2-1): Christensen; Ruggeri, G.Ferrari, Lochoshvili; Ghiglione, Amatucci, Hrustic, Corazza; Caligara, Tongya; Simy. Allenatore: Marino.

A disposizione: Sepe, Stojanvic, Bronn, Njoh, Jaroszynski, Reine-Adelaie, Zuccon, Verde, Soriano, Girelli, Cerri, Raimondo.

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Carlo Felice, un giovane Flauto Magico convince ed incanta

Carlo Felice, un giovane Flauto Magico convince ed incanta
Una scena de Il flauto magico

Venerdi 13 si è chiusa al Teatro Carlo Felice la stagione operistica con DIE ZAUBERFLOTE, ovvero Il Flauto Magico, composto nel 1790 e ultimo capolavoro prima dell’immatura scomparsa di Wolfang Amadeus Mozart, su libretto di Emanuel Schikaneder. Piacevolmente e felicemente conclusa, con una notevole prova di bravura fornita, come ormai è tradizione,  dai giovani  allievi dell’Accademia di Alto perfezionamento ed inserimento del Teatro diretti dal tenore Francesco Meli. Un giovane cast, carico ed entusiasta, che non ha lasciato dubbi a proposito dell’efficacia dell’insegnamento  e della costanza e preparazione dei debuttanti, pur messi alla prova  dalla complessità e dalla varietà della composizione mozartiana nonchè dalla difficoltà del testo in lingua tedesca, sia nel cantato che nel recitato.  Ottima la presenza scenica nonchè le doti teatrali e l’ uso del corpo dei protagonisti, vestiti da Santuzza Calì.  

La lodevole regia è stata di Daniele Abbado; dieci e lode anche all’orchestra, diretta dal maestro Giancarlo Andreatta, che ha saputo mantenere, pur nella difficoltà di reggere il gioco tragico e comico, leggero e rigoroso assieme della partitura di Mozart, un ottimo equilibrio tra buca e palcoscenico, specie nella divertente scansione simultanea  tra sillabe e note ( che sarà ereditata anche dal nostro Rossini, soprannominato per arguzia e velocità di composizione, il Mozart italiano ).    Da notare che restituire con attuali strumenti il suono mozartiano degli strumenti d’epoca-ad esempio corde di budello, flauti in legno, corni ecc – non è poi  impresa così semplice.

L’allestimento è quello storico realizzato da Lele Luzzati insieme ad Abbado  nel 2002, definito dallo stesso regista “uno sposalizio poetico tra il mondo artistico di Lele e quest’opera”.  In effetti la  scena è uno degli elementi portanti della rappresentazione, sottolineando pienamente e gradevolmente l’atmosfera onirica della favola. Un felice mix di pannelli di pittorica modernità ( bei toni di blu e di rosso di gusto impressionistico ) e di elementi  che ricordano le rappresentazioni dell’epoca. Simpatiche le rocce mobili, buffo il serpente-drago, magnetica la navicella che dall’alto trasporta i tre fanciulli per scendere poi con studiata lentezza. L’antico  flauto suonato da Tamino è magico perchè lo protegge, fa accorrere intorno a lui gli animali del bosco.

Opera ricca di simboli ed allegorie, fiabesca, certo, ma messaggera di valori profondi, con un richiamo alla saggezza  affidato all’animo puro di tre fanciulli. Memorabili, sia dal punto di vista artistico che emotivo, il confronto tra Pamina e la madre e quello drammatico tra Tamino costretto al silenzio e Pamina che non comprende. 

Gabriella Ingenito nel ruolo di Pamina,  ha dimostrato  apprezzabile tecnica ed  espressività;  Martina Saviano ha reso  eccezionale  con la sua abile modulazione della splendida voce il ruolo  della Regina della Notte, strappando applausi a scena aperta. Buona anche l’interpretazione degli uomini:  Samuele Di Leo è stato credibile nel ruolo di un  Tamino coraggioso ma umano,  Ernesto de Nittis  ha divertito  nel ruolo del buffo Papageno in cerca della sua partner, interpretata dalla brava Giada Venturini. All’altezza della parte Antonino Arcilesi nei panni di  Sarastro,  Davide Zaccherini quale  malefico  Monostatos. Un plauso speciale ai simpatici mimi.

L’opera, della durata di poco più di tre ore scorrevoli, intervallo compreso,  resta al Carlo Felice ancora nei giorni di sabato 14, domenica 15 ore 15, venerdi 20 ore 20,sabato 21 ore 20, domenica 22 ore 15.  ELISA PRATO

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LA TRAMA. Il Flauto Magico è ambientato in un antico irreale e fantasioso Egitto.

Il principe Tamino, aiutato dal fedele Papageno, deve  combattere  le forze del male per liberare l’amata Pamina.

Mentre Il principe  sta fuggendo da un serpente  le tre dame della regina della notte lo aiutano e lo presentano alla regina  Astrifiammante, addolorata per  la figlia Pamina, rapita dal malvagio Sarastro.

Tamino va con l’uccellatore Papageno a salvare la principessa. Le Dame consegnano a Tamino un flauto magico e un glockenspiel (carillon) fatato a Papageno. Sotto la  guida di tre ragazzi. Papageno giunge per primo al tempio di Sarastro e penetra sino alla stanza dove il  moro Monostatos tiene imprigionata Pamina.

Papageno e Pamina, scacciando Monostatos, tentano la fuga. Tamino  giunge di fronte a tre Templi (Natura, Ragione e Saggezza) e si confronta con un sacerdote che  gli pone domande sul suo essere uomo.

Tamino suona  invano il flauto magico nella speranza di far comparire Pamina. Trascinato da Monostatos, viene  condotto al cospetto di Sarastro (alla presenza anche di Pamina), che lo libera e gli dice che, se vorrà entrare nel suo regno con Papageno, dovrà purificarsi. Tamino e Pamina si innamorano

Papageno e Tamino iniziano la prima prova: dovranno stare in silenzio, qualunque cosa accada.

Monostatos si avvicina furtivamente a Pamina addormentata: vorrebbe baciarla, ma è cacciato da Astrifiammante che ordina  alla figlia di  uccidere Sarastro. Monostatos minaccia di rivelare l’intrigo se Pamina non l’amerà.

Sarastro, dopo aver scacciato Monostatos, si rivolge a Pamina e le spiega che solo l’amore, non la vendetta, conduce alla felicità.

Pamina cerca di parlare a Tamino, ma il giovane – essendo ancora sottoposto alla prova del silenzio – non può rispondere. Lei crede che non l’ami più e medita il suicidio, ma viene fermata da tre ragazzi che l’informano dello scopo della prova.

Durante questa prova, Papageno parla con una vecchina, che, poco più tardi, si rivelerà essere Papagena, una donna simile a lui, di cui si innamora.

Tamino e Pamina superano le due successive prove, l’attraversamento dell’acqua e del fuoco: ecco la vittoria del bene sul male.

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Liguria Pride 2025, a Genova 40 mila persone in corteo

La città di Genova ha accolto la decima edizione del Liguria Pride, che ha visto la partecipazione di circa 40 mila persone, secondo gli organizzatori. Un corteo colorato, festoso e determinato ha attraversato le vie del centro per rivendicare i diritti della comunità LGBTQIA+, in una giornata che ha unito musica, politica e memoria collettiva.

Tema 2025: “Inestirpabili”, il Pride nel segno della Resistenza

Il motto scelto per l’edizione di quest’anno è stato “Inestirpabili”, un chiaro riferimento ai valori della Resistenza e del 25 Aprile. I promotori del Liguria Pride hanno voluto sottolineare come la lotta per i diritti civili e l’identità delle persone LGBTQIA+ sia radicata in principi di libertà, autodeterminazione e antifascismo. Un legame forte con la storia e con il presente, per ribadire che i diritti non sono negoziabili.

Partenza da via San Benedetto e arrivo in piazza De Ferrari

Il corteo è partito intorno alle 15.30 da via San Benedetto, per poi snodarsi lungo un tracciato centrale che ha toccato piazza Portello, via Serra, via Fiume e la centralissima via XX Settembre, fino a concludersi in piazza De Ferrari, cuore simbolico della città. L’intero percorso si è svolto secondo il programma e con grande partecipazione, senza incidenti.

Otto carri e tanta musica per un Pride pieno di energia

A guidare la manifestazione c’erano otto carri, accompagnati da musica e balli. In testa, il carro del Coordinamento Liguria Rainbow, seguito da quelli di San Benedetto, Cgil, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Arcigay Genova, Genova che Osa con Arci Genova e, in chiusura, quello delle comunità latinoamericane. Una varietà di voci e realtà che hanno animato le strade con slogan, bandiere arcobaleno e una forte carica emotiva.

Presente anche la sindaca Silvia Salis con la giunta comunale

A testimoniare il sostegno delle istituzioni è intervenuta anche la sindaca di Genova Silvia Salis, insieme a diversi membri della giunta e dell’amministrazione comunale. Una presenza significativa in un’edizione che ha visto crescere i numeri rispetto al 2023, quando i partecipanti furono circa 35 mila. L’aumento delle presenze conferma l’importanza sempre maggiore del Liguria Pride nel panorama nazionale delle manifestazioni per i diritti civili.

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Cairo Montenotte, 35enne annega in un lago artificiale nel Parco dell’Adelasia

Rapallo, persona cade in mare: salvata da VVF e CP
Un sub sommozzatore

Cairo Montenotte – Tragedia nel primo pomeriggio di oggi nel cuore dell’entroterra savonese, dove un uomo di 35 anni è morto annegato in un lago artificiale situato all’interno del Parco dell’Adelasia, nel territorio comunale di Cairo Montenotte. Il piccolo specchio d’acqua si trova a poca distanza dalla strada Ferranietta, una zona immersa nel verde spesso frequentata da escursionisti e famiglie.

Inutili i tentativi di rianimazione: l’uomo non è sopravvissuto

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo si sarebbe tuffato in acqua e non sarebbe più riemerso. Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118 con ambulanza e automedica, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano. Il corpo è stato recuperato dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco, giunti da Genova con l’elicottero Drago e il nucleo subacqueo specializzato.

Indagini in corso per chiarire le dinamiche

I carabinieri si sono recati sul luogo dell’incidente per effettuare i rilievi e raccogliere le testimonianze necessarie a ricostruire con precisione quanto accaduto. Al momento non si esclude l’ipotesi dell’incidente, ma saranno gli accertamenti a chiarire le cause esatte dell’annegamento. La vittima, un uomo di origini straniere, è stata affidata ai sanitari dopo il recupero del corpo.

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Basket – Ecco la Landini Femminile neopromossa

Basket - Ecco la Landini Femminile neopromossa

Lerici – Gino Landini Lerici Femminile in ferie, dopo la conquista della Serie B, si riparte ad Agosto con gli allenamenti. Ciò non toglie che il presidente Alberto Bodini e collaboratori si stanno già dando da fare eccome per rinforzare la squadra (e con tutto il rispetto per le conferme in serie delle protagoniste dell’ascesa dalla C). Non si sa ancora se le biancorosse saranno aggregate al Piemonte, oppure alla Toscana, poiché in Liguria non ci sono compagini a sufficienza per mettere insieme specifico girone. Sicché il livello competitivo con cui si dovrà fare i conti, al di là delle conseguenti complicazioni di spostamento territoriale, è destinato a salire di netto. Ma nel frattempo incensiamo ancora un po’, una per una, le eroine che sotto la guida di coach Andrea Cabani hanno appena conquistato la categoria superiore…

DILETTA MANGANO (guardia/ala) Il capitano, brava su entrambi i lati del campo, ma particolarmente in difesa. Difficile passare quando lei ti marca. Inoltre la pallacanestro la vede operare anche come ufficiale di gara.

LETIZIA MARCENARO (preparatrice atletica) Pure prima tifosa, ha aiutato la squadra durante tutta la stagione cestistica, anche prendendo parte agli allenamenti.

GIULIA BAGALA’ (guardia/ala) La più giovane, mancina e quindi imprevedibile, gran tiro dalla distanza. Nella palla a spicchi opera pure da arbitro.

ERICA BERTAGNA (guardia) Un infortunio le ha parecchio complicato le cose, comunque sempre assai vicina al complesso, sia in allenamento che in partita.

GIUDITTA BRACCO (guardia) In particolare impegno e costanza le doti che le hanno consentito di ritagliarsi minuti preziosi nonché utilissimi per il collettivo.

GIULIA CACOPARDO (play) Amante della mano sinistra che usa in prevalenza per concludere vicino a canestro. Buon tiro e affidabile ai tiri liberi. Inoltre impegnata da allenatore nel settore giovanile.

ALESSIA CASTORINA (centro) Unica nella sua disponibilità ad aiutare le compagne con il suo lavoro oscuro a base soprattutto di blocchi e rimbalzi.

CLAUDIA CONSELMO (play) Silenziosa, mai fuori posto, sempre pronta a rispondere presente quando chiamata in causa. In campo ancora più che a voce.

SARA DROVANDI (guardia) La contraddistinguono caratura atletica e intensità psicologica, davvero importante sia in difesa, che in attacco.

ROSSELLA GIOAN (play) Punti nelle mani e visione di gioco, una sorta di allenatore in campo, anima e corpo per questo sport: allena nel “vivaio” del Canaletto, lavora nello staff della Tarros Spezia, in famiglia ha un fratello rinomato nella pallacanestro amatoriale.

JASMINE OUESLATI (ala) Può giocare sia interna che esterna, posizione quest’ultima che predilige, pericolosissima al tiro e in penetrazione.

GUIA DEMI (ala) Buone doti difensive e a rimbalzo, quando in campo, sempre molto importante.

REBECCA DEMI (centro) Gemella di Guia, brava a prendere posizione vicino a canestro, rimbalzi e sostanza sono la sua vera e propria specialità.

MARTINA SALONI (ala) Buona tecnica e gran movimento, apporta sempre il proprio contributo, sia come punti che a livello di rimbalzi; attiva nel basket pure quale ufficiale di gara.

CHIARA MONDINI (play) La sfortuna fatta a persona, lesione ai legamenti sia l’anno scorso, che quest’anno quando stava iniziando a dare per intero il proprio contributo.

RACHELE OLIVIERI (guardia) Potenzialità non indifferenti purtroppo non poco complicate dalla rottura dei legamenti.

Nella foto la Landini Femminile col trofeo della promozione, la scritta che scherza sulla lavagna probabilmente non è casuale, in finale è stata infatti battuta la Polysport lavagnese

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Pallavolo – Rainbow Sp premiata al Volley Day

La Spezia – Rainbow Spezia premiata dalla Federvolley a Genova per il titolo regionale ligure di Serie D femminile e soprattutto per quella promozione in C a coronamento di un campionato nettamente dominato nel Girone B.

“Molto soddisfatti della giornata organizzata dalla Fipav Liguria – ha commentato al riguardo il Direttore generale “rainbowiano” Patrik Mucciarelli al termine del “Volley Liguria Day” genovese – che ci ha visto legittimamente premiati. E’ stata una stagione pallavolistica fantastica che ci ha visto protagonisti sin dalla prima giornata e che ci ha portato a finire il imbattuti. I complimenti vanno alle ragazze e hai tecnici per lo splendido lavoro fatto”.

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Al via a Genova i Campionati Europei di Scherma 2025

Al via a Genova i Campionati Europei di Scherma 2025

Inaugurata la mostra “Dalla Storia alla Scherma”

Prime sfide in pedana e grande entusiasmo al Jean Nouvel e al Palasport

Genova ha accolto con entusiasmo l’apertura ufficiale dei Campionati Europei di Scherma 2025, che hanno preso il via con le prime sfide di fioretto femminile e sciabola maschile. Le competizioni si svolgono ogni giorno su due fronti: al secondo piano del Padiglione Jean Nouvel, dalle ore 9 alle 16 circa con le fasi eliminatorie, e successivamente al Palasport, dalle ore 17 in poi, con semifinali e finali.

Il Jean Nouvel ospita anche un “fencing village” gratuito, aperto dalle 9 alle 15, dove è possibile visitare mostre, installazioni e partecipare ad attività pratiche guidate da istruttori delle società liguri, offrendo un’occasione unica per avvicinarsi alla scherma.

“Dalla Storia alla Scherma”: un viaggio tra duelli storici e grandi campioni

Nel giorno di apertura è stata inaugurata la mostra “Dalla Storia alla Scherma”, realizzata dal designer Alessandro Rizzi in collaborazione con il maestro Giancarlo Toran, direttore del Museo Agorà della Scherma di Busto Arsizio. Il percorso espositivo guida i visitatori attraverso i secoli, dal Medioevo alla scherma moderna, con un ricco allestimento di armi, armature, immagini storiche e riferimenti artistici.

Pensata per coinvolgere grandi e piccoli, la mostra espone anche le medaglie ufficiali degli Europei di Genova, disegnate con elementi simbolici come la Lanterna, la corona d’alloro, e la croce di San Giorgio incisa sulla maschera dello schermidore, su un fondo bianco che richiama sia la divisa di gara che un messaggio di pace.

Tra le chicche esposte anche una selezione di duelli iconici del cinema, da Ridley Scott ai Tre Moschettieri, fino a Star Wars.

Una cerimonia d’apertura spettacolare con Kataklò e omaggi a Genova

La cerimonia d’apertura, diretta da Giulia Staccioli, fondatrice della compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre, è stata un’emozionante celebrazione dell’identità europea, della città di Genova e della tradizione schermistica.

Kataklò ha incantato il pubblico con un’esibizione che ha unito danza, teatro e ginnastica, trasformando i corpi dei performer in uno strumento narrativo e poetico. Sul palco anche l’attore Pier Domenico Simone nel ruolo di Cristoforo Colombo, insieme a giovani ginnaste liguri e rievocatori storici in costume.

L’apertura si è chiusa con un omaggio musicale a Genova, sulle note di “Crêuza de mä” di Fabrizio De André, interpretato visivamente da una coreografia intensa e simbolica.

Come acquistare i biglietti per gli Europei di Scherma a Genova

I biglietti per le gare sono disponibili su Vivaticket, oppure direttamente in loco presso il Padiglione Jean Nouvel (dalle 9 alle 16) e il Palasport (dalle 17 alle 19).
È possibile scegliere tra il biglietto giornaliero singolo, valido per uno dei due impianti, oppure un Daily Ticket cumulativo che consente l’accesso a entrambe le sedi nella stessa giornata.

Il biglietto per il Jean Nouvel consente di assistere agli assalti fino ai quarti di finale, mentre quello per il Palasport è riservato alle finali.

Il programma di domenica 22 giugno: protagonisti gli azzurri della spada e della sciabola

La giornata di domenica inizia alle ore 9 al Padiglione Jean Nouvel con le gare individuali di spada maschile e sciabola femminile. Le finali si terranno al Palasport a partire dalle ore 18.

In pedana per la spada maschile ci saranno Davide Di Veroli, Matteo Galassi, Andrea Santarelli e Valerio Cuomo, mentre nella sciabola femminile gareggeranno Michela Battiston, Chiara Mormile, Manuela Spica e Mariella Viale. Le premiazioni si svolgeranno a fine giornata, intorno alle 20:10.

Basilica di Carignano, malore per 76enne: soccorso dai VVF

Basilica di Carignano, malore per 76enne: soccorso dai VVF
L'intervento dei Vigili del Fuoco

Questa mattina, poco dopo le 11, un uomo di 76 anni in visita alla cupola della Basilica di Santa Maria Assunta in Carignano, ha avuto un malore e non era più in grado di scendere.

A causa delle limitate dimensioni della scala di accesso, risultava impossibile far passare la barella.

I Vigili del Fuoco sono così intervenuti con l’autoscala e, posto l’uomo in barella, lo hanno condotto a terra e consegnato alle cure del 118 intervenuto con un’ambulanza della Croce Bianca Castelletto che lo ha trasportato all’Ospedale Galliera per le cure del caso.

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Giovani Confindustria, Renzi: Passare da Salvini all’Intelligenza Artificiale è impossibile

Giovani Confindustria, Renzi: Passare da Salvini all’Intelligenza Artificiale è impossibile
Matteo Renzi

Un intervento tra geopolitica e provocazioni

Nella giornata conclusiva del Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Rapallo, intitolata Passione d’Impresa. Ogni sfida, un inizio, Matteo Renzi è salito sul palco con uno stile che ricorda più uno show che un intervento istituzionale.

Intervistato da David Parenzo, il leader di Italia Viva ha affrontato con tono diretto e provocatorio temi di politica estera, economia e attualità italiana, lanciando stoccate al Governo e ai principali attori della politica nazionale.

Guerra Israele-Iran: L’escalation militare ci porta nella direzione sbagliata

Renzi ha aperto il suo discorso commentando la delicatissima situazione internazionale e il conflitto tra Israele e Iran. «Nel disordine mondiale che stiamo vivendo da anni, questa nuova guerra aggiunge preoccupazione», ha dichiarato.

Pur riconoscendo il diritto di Israele a difendersi, ha evidenziato il rischio che l’escalation militare possa spingere nella direzione sbagliata: «Bisogna trovare una risposta politica alla minaccia nucleare iraniana, non una reazione che alimenti il caos».

Non sono mancate critiche all’Unione Europea e al ruolo dell’Italia sul piano internazionale: «Vedo un’Europa debole, un’Italia debolissima. Manca una leadership forte e credibile».

Renzi ha poi rilanciato la necessità del principio “due popoli, due Stati” per il conflitto israelo-palestinese e ha auspicato «un Iran libero dalla dittatura degli Ayatollah».

Golden Power, attacco alla libertà d’impresa: “Un grave scandalo”

Uno dei passaggi più netti del discorso di Renzi ha riguardato l’utilizzo del Golden Power da parte del Governo, definito «un’ingerenza gravissima nel libero mercato». In particolare, il riferimento è stato alla vicenda che ha coinvolto Unicredit. «Non sto dalla parte di nessuno – ha precisato – ma trovo inaccettabile che il Governo intervenga con uno strumento del genere contro una banca italiana. È un attacco diretto all’autonomia del mercato, uno scandalo assoluto». Ha poi sottolineato come le indagini giudiziarie vadano commentate solo con le sentenze, non con dichiarazioni politiche.

Stoccate a Salvini e Meloni: Impossibile passare da Salvini all’Intelligenza Artificiale

Non poteva mancare una battuta tagliente su Matteo Salvini: «Passare da Salvini all’Intelligenza Artificiale è impossibile», ha ironizzato Renzi, ricevendo applausi e sorrisi dalla platea. Il leader di Italia Viva ha poi rivolto critiche più articolate alla premier Giorgia Meloni, accusandola di badare più all’immagine che ai risultati concreti: «È applaudita da tutti, ma io guardo i numeri. Crescono gli sbarchi, aumenta la criminalità, e quando viene ucciso un carabiniere da un italiano, cala il silenzio. Questo non è un Paese sicuro, nonostante la propaganda del Governo».

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Evasioni da permessi di lavoro: Di Giacomo (S.PP.) chiede revisione dell’art. 21

Evasioni da permessi di lavoro: Di Giacomo (S.PP.) chiede revisione dell’art. 21
Un carcere (immagine di repertorio)

Tre evasioni in un giorno: torna al centro il tema della sicurezza e dei permessi

Tre evasioni nello stesso giorno, tutte avvenute in contesti di permessi concessi ai detenuti. Due donne non sono rientrate nell’istituto penitenziario di Genova dopo un permesso di lavoro. Nello stesso momento, a Roma, un detenuto pugliese è riuscito a fuggire durante una visita medica in ospedale. A denunciare la gravità di quanto accaduto è Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria (S.PP.), che sottolinea come questi episodi facciano segnare un incremento del 700% delle evasioni avvenute “sulla fiducia” dello Stato. Un tradimento – è il termine usato – che mette in discussione l’intero impianto normativo che regola l’accesso ai benefici penitenziari.

Di Giacomo: “L’articolo 21 va rivisto, non si può ignorare la pericolosità di certi detenuti”

Per Di Giacomo, la vicenda De Maria – il detenuto uscito in permesso di lavoro e autore di un femminicidio – non ha insegnato nulla. «Continuiamo a vedere un utilizzo disinvolto dell’articolo 21 dell’ordinamento penitenziario, che consente ai detenuti di uscire dal carcere per ragioni di lavoro o altre finalità», afferma. Il segretario del S.PP. contesta l’idea che la rieducazione debba valere indistintamente per tutti, senza considerare la gravità del reato commesso. «Non può bastare la buona condotta, magari accertata da un cappellano, per concedere benefici anche a chi ha commesso femminicidi o delitti efferati. Il pentimento non può diventare un automatismo per ottenere sconti di pena».

Rieducazione sì, ma con limiti chiari: no ai benefici per chi ha commesso reati gravi

Il sindacato non intende alimentare una contrapposizione ideologica tra “buonisti” e “cattivi”, ma propone una riflessione concreta. Serve, secondo Di Giacomo, introdurre paletti stringenti all’interno dell’art. 21, escludendo dal meccanismo dei permessi chi si è reso responsabile di reati particolarmente gravi, soprattutto quelli di sangue. L’obiettivo è far prevalere la funzione restitutiva della pena nei confronti delle vittime e delle loro famiglie. Diversamente, la concessione dei permessi rischia di trasformarsi in una scorciatoia che svuota la pena della sua funzione sociale e giuridica.

Permessi in crescita: 35.000 concessi nel 2024, oltre 3.000 detenuti lavorano fuori dal carcere

I numeri rendono evidente la portata del problema: nel 2024 sono stati concessi 35.282 permessi di ogni genere, di cui ben 3.172 a detenuti lavoranti non alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria. Un dato che secondo il S.PP. dovrebbe spingere ad aprire un dibattito serio sulla normativa e sugli stessi istituti della rieducazione penitenziaria. Per Di Giacomo è tempo di mettere mano non solo alla legge, ma anche alla struttura del sistema penitenziario, a partire dalla differenziazione degli istituti. Attualmente, tossicodipendenti, persone con problemi psichici, alcolisti e detenuti over 70 sono spesso mescolati nello stesso carcere, aggravando ulteriormente le criticità legate al sovraffollamento e alla gestione della sicurezza.

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