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Genova, rapina alla Darsena: arrestato un 20enne tunisino

Genova, rapina alla Darsena: arrestato un 20enne tunisino
Una Volante della Polizia al Porto Antico di Genova (foto d'archivio)

Denunciato un complice minorenne

La Polizia ha arrestato un giovane di origine tunisina di 20 anni e denunciato un connazionale di 17 anni per una rapina aggravata in concorso avvenuta nella zona della Darsena, nei pressi del Galeone “Neptune”.

I due sono accusati di aver aggredito un passante per rubargli un berretto di marca, colpendolo al volto con un pugno prima di darsi alla fuga. Immediato l’intervento degli agenti dell’UPGSP e del Commissariato di Cornigliano, che hanno raccolto la segnalazione della vittima e attivato la Sala Operativa.

Pochi minuti dopo, i due rapinatori sono stati intercettati in via Gramsci mentre stavano tentando un nuovo colpo ai danni di altri due giovani, di origine africana. Anche in questo caso, i presunti aggressori avrebbero colpito le vittime con calci e pugni nel tentativo di sottrarre loro i telefoni cellulari, provocandone la caduta a terra.

Gli agenti sono riusciti a bloccare i due in flagranza di reato. Il 20enne, già noto alle forze dell’ordine per precedenti contro il patrimonio, è stato trasferito nel carcere di Marassi. Il minorenne, invece, è stato denunciato a piede libero.

Le indagini proseguono sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria. Si ricorda che vale la presunzione d’innocenza per entrambi fino a eventuale condanna definitiva.

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Albenga, uomo di 67 anni trovato morto nei boschi

Albenga, uomo di 67 anni trovato morto nei boschi
I Vigili del Fuoco sul posto

Tragico epilogo delle ricerche in località San Fedele

Albenga – Tragedia nella serata di lunedì 28 aprile 2025 nei boschi dell’entroterra ingauno: un uomo di 67 anni è stato ritrovato senza vita su un sentiero in località San Fedele, ad Albenga. La vittima, residente nella zona, era uscita nel pomeriggio senza fare ritorno a casa, facendo scattare l’allarme da parte dei familiari intorno alle ore 22.

Subito è stata avviata una complessa operazione di ricerca, durata oltre quattro ore, che ha visto il coinvolgimento dei vigili del fuoco di Savona e Albenga, dei volontari della protezione civile, del soccorso alpino, delle unità cinofile e del personale sanitario. Il corpo dell’uomo è stato localizzato intorno alle 2 di notte lungo un sentiero boschivo, ormai privo di vita.

Non sono ancora note le cause esatte del decesso, ma sul posto sono intervenute anche le autorità per i rilievi necessari. L’area di San Fedele, nota per i suoi sentieri escursionistici e la fitta vegetazione, è stata più volte teatro di interventi di soccorso.

Una tragedia che scuote la comunità locale, profondamente colpita dalla notizia. Le indagini chiariranno se l’uomo abbia avuto un malore o se sia stato vittima di una caduta fatale.

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Capolavoro Cgil-Salis: niente scuse, noi parte lesa. Di Chi? Delle allucinazioni?

Presunta aggressione a sindacalista Cgil: Silvia Salis in piazza a Sestri Ponente. A fianco Armando Sanna (Pd)

Fascismo che a Genova non c’é e finta aggressione “di stampo fascista” a Sestri Ponente ai danni di un sindacalista, poi indagato per simulazione di reato. Nuovi dettagli del capitolo della “figuraccia” Cgi-Salis che ora si dichiarano vittime

Secondo quanto riportato stamane dal quotidiano Il Secolo XIX , ora si scopre che, di fronte al pm, giovedì 24 (la notizia è stata però diffusa soltanto ieri per la concomitanza del 25 aprile e delle tensioni in città) il sindacalista della Fillea-Cgil avrebbe riferito “senza se e senza ma che non è mai stato picchiato da nessuno”.

Di più. Avrebbe in sostanza ammesso: “Me lo sono immaginato perché ho dei problemi personali, anche di salute”.

Se da un lato gli investigatori della Digos avevano tempestivamente rilevato varie incongruenze nel suo racconto sulla presunta e, a questo punto, inesistente aggressione “di stampo fascista” di martedì 15 aprile, e avevano indicato di indagare proprio su “vicende personali”, c’è da chiedersi com’è possibile che i responsabili della Cgil non conoscessero il loro segretario Fillea abbastanza bene per non sapere che, per l’appunto, avrebbe “problemi personali, anche di salute”.

C’è da chiedersi come mai anche la candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis, che insieme alla Cgil ha chiamato i genovesi (i sestresi in particolare) in piazza agitando lo spauracchio del fascismo in città, non si sia doverosamente informata prima e non abbia verificato con i compagni della Cgil e con chi abita sul territorio se il presunto fatto denunciato fosse vero o se, come riferito da diverse voci di corridoio già nelle prime ore dello stesso martedì 15, c’erano dei dubbi su questa brutta storia e quindi sarebbe stato meglio usare cautela.

Uno stile e un modo di affrontare le situazioni che senz’altro non si confà a chi aspira a governare un grande Comune come quello di Genova, dove le insidie, grandi e piccole, sono sostanzialmente all’ordine del giorno.

In ogni caso ieri i responsabili della Cgil hanno sospeso il sindacalista, ma non hanno chiesto scusa ai genovesi lasciando intendere di essere eventualmente parte lesa e di valutare eventuali ulteriori azioni: “Se le notizie apparse oggi saranno confermate dagli organismi inquirenti, la Cgil si riserva di tutelarsi nelle forme che valuterà più opportune e in tutti i modi possibili”.

In sintesi, anche la candidata sinistra del centrosinistra non ha chiesto scusa ai genovesi e si è dichiarata “parte lesa” scaricando il sindacalista: “Ognuno si assume le responsabilità delle proprie dichiarazioni, dichiarare il falso è un reato e noi non rispondiamo dei reati di altri”.

Vittime di Chi? Delle allucinazioni?

 

Matteo Salvini a Genova: Il centrodestra vincerà ancora

Matteo Salvini a Genova: Il centro destra vincerà ancora
Salvini e Piciocchi al Teatro della Gioventù

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è tornato oggi a Genova per una serie di appuntamenti istituzionali e politici. Dopo l’incontro con la Capitaneria di Porto e il nuovo direttore marittimo della Liguria, ammiraglio Antonio Ranieri, il leader della Lega ha visitato Euroflora e ha poi partecipato alla presentazione ufficiale dei candidati della Lega a sostegno di Piero Piciocchi, candidato sindaco del centrodestra.

Salvini rilancia su infrastrutture e sviluppo per Genova

Nel corso dell’evento, svoltosi in un Teatro della Gioventù gremito, Matteo Salvini ha sottolineato i risultati ottenuti a Genova negli ultimi anni grazie alla collaborazione tra governo e amministrazione comunale. “Qui abbiamo portato in dote piazze, infrastrutture, giardini, opere di riqualificazione come quelle a Begato e le grandi opere strategiche. Genova è cresciuta? È questa la domanda che si devono fare i genovesi. Oggi è una città più bella, più sicura e più moderna rispetto a quando era governata da Burlando e Vincenzi”, ha dichiarato Salvini.

Salvini sul palco del Teatro della Gioventù

Scontro politico e infrastrutture strategiche per il futuro

Salvini ha evitato di commentare direttamente le dichiarazioni di Maurizio Gasparri su Silvia Salis, limitandosi a precisare: “Da vicepresidente del Consiglio non è mio compito commentare le frasi degli altri”. Tuttavia, ha ribadito l’importanza di dare continuità al lavoro avviato: “Chi vota a sinistra non deve poi lamentarsi se si bloccano i cantieri. La tangenziale di Genova è un diritto dei cittadini, così come lo è togliere i camion dal centro. Non è un capriccio”.

Il vicepremier ha infine sottolineato come il centrodestra voglia continuare a lavorare per una Genova sempre più competitiva e moderna, invitando i cittadini a premiare il “buon lavoro” svolto fino a oggi con il loro voto alle prossime elezioni amministrative.

Salvini: mancano 27-28 giorni alle elezioni

“Ragazzi – spiega il leader del Carroccio – mancano 27-28 giorni con le feste di mezzo. I sondaggi danno un testa a testa. Che cosa Cosa fa la differenza? Allora, di là hanno sicuramente più soldi, ce lo diciamo. Basta guardare le campagne elettorali, hanno più soldi, più amici, probabilmente nelle stanze che contano, hanno il sostegno di alcuni sindacati, hanno il sostegno di qualcuno che non vede l’ora di tornare a mettere le mani su alcuni sistemi di potere. 

Io sono orgoglioso che pur coi loro caratteri, magari non sempre apertissimi, però ho la certezza quando entro in ufficio al Ministero Roma che Marco Bucci e Pietro Piciocchi lavorano per il Comune e per la Regione. 

Non i raccomandati o gli amici degli amici fanno lavorare le aziende che meritano di lavorare, al di là delle tessere di partito, delle appartenenze. Quello è il cugino, quella è l’amante. Certo, ovviamente se hai una certa idea di città fondata sullo sviluppo, sulla crescita, sulla velocità, sulla modernità ti affidi a persone che hanno il tuo stesso bagaglio culturale, ma non è che ti viene la tessera della CGIL in tasca per avere un posto di lavoro, come in alcune municipalizzate accadeva, in alcune realtà fino a non tanto tempo fa. 

Salvini: Un comune aperto, trasparente, inclusivo soprattutto per i genovesi

Quindi un comune aperto, trasparente, inclusivo, inclusivo soprattutto per i genovesi, giovani o anziani che siano, ma anche per tanti stranieri per bene che a Genova sono perfettamente integrati, che non meritano di essere accumulati a balordi, spacciatori e perditempo che hanno solo l’espulsione, solo l’espulsione come futuro. 

Mi ero perso il fatto che la sinistra dove vede una divisa si preoccupa e vuole depotenziare la polizia locale. 

Chi sceglie la Lega fa la scelta esattamente opposta. Noi vogliamo raddoppiare la presenza della polizia locale nei quartieri di Genova perché la gente deve uscire di casa tranquilla la sera. 

Chi ha paura della divisa, qua dentro non penso che ci sia gente che ha paura di incontrare un poliziotto, un carabiniere in giro per Genova stasera. Chi ha paura della divisa evidentemente qualche problemino ce l’ha. Leggevo le dichiarazioni del nuovo cancelliere tedesco della Lega di centrodestra che ha annunciato espulsioni di massa e controlli pesantissimi ai confini. 

Vi ricorda qualcosa? Non so se vi ricorda qualcosa, che noi eravamo quelli brutti, cattivi, egoisti, razzisti, ignoranti…

I candidati della Lega

Noi vogliamo finire le infrastrutture in tempo, diga compresa

“Noi vogliamo finire le infrastrutture in tempo, diga compresa, anche se non posso avere contezza di tutto. In tema di diga, tunnel sub portuale, alta velocità Genova-Milano, io conto si finisca in tempo perché è questo il nostro obiettivo” ha aggiunto Salvini. 

“Sono convinto – aggiunge Salvini – che la guerra, grazie a Trump, finirà presto, e non grazie all’Europa. La trattativa sta andando avanti, spero che Bruxelles e Parigi non si mettano di traverso. Io sono a favore della sicurezza nazionale in Italia, a me interessa che grazie a Trump si parli di pace, altri parlano di riarmi europei, io non sono tra questi”.

“Il centrodestra vincerà anche a questo giro”, tuona Salvini. “Qualora vincesse il centrosinistra io comunque aiuterò Genova, anche se il colore politico è diverso. Mi auguro che i genovesi vadano a votare perché è giusto così, bisogna sempre votare”.

“Io non dico – conclude Salvini – di votare Piciocchi perché gli altri sono belli, brutti, cattivi, ma perché meritano di proseguire il lavoro portato avanti in questi anni. Auguro fortuna ai candidati della sinistra, ma il centrodestra e la Lega hanno fatto un lavoro straordinario”. 

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Scontri tra ultras di Genoa e Sampdoria: cinque tifosi ammessi alla messa alla prova

Scontri tra tifosi Sampdoria e Genoa: l’intervento della polizia
Scontri fra tifosi violenti e intervento della Polizia in piazza Alimonda a Genova

Tre a giudizio con rito abbreviato

Si torna a parlare degli scontri tra ultras di Genoa e Sampdoria avvenuti il 5 maggio 2024 in piazza Alimonda, a Genova.

Oggi il tribunale ha disposto cinque messe alla prova e tre riti abbreviati per alcuni degli undici tifosi coinvolti nella violenta rissa tra le due fazioni. La decisione è stata presa dalla giudice Nicoletta Guerrero, che ha accolto le richieste di messa alla prova per i tifosi incensurati, nonostante il parere contrario della pm Gabriella Dotto.

I fatti del 5 maggio 2024: violenza e tensione nel cuore di Genova

Quel giorno, circa ottanta ultras della Sampdoria si erano diretti verso un gruppo di tifosi rossoblù che seguivano la partita del Genoa in trasferta. Il blitz, secondo quanto ricostruito, era scattato dopo la notizia, circolata tra i blucerchiati, dell’aggressione a un loro sostenitore mentre passava in scooter. La situazione era rapidamente degenerata in una vera e propria guerriglia urbana, con colpi di sedie e tavolini lanciati tra le due tifoserie. Una dirigente della polizia era rimasta ferita durante gli scontri.

In totale, undici i tifosi denunciati, otto dei quali appartenenti alla tifoseria sampdoriana. Alcuni erano stati sottoposti a misure cautelari, difesi dagli avvocati Matteo Carpi e Pietro Bogliolo. I reati contestati sono, a vario titolo, resistenza aggravata a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti a offendere.

Conseguenze a lungo termine: striscioni rubati e nuovi scontri durante il derby di Coppa Italia

Dalla rissa in piazza Alimonda erano seguiti altri episodi di tensione, culminati nel furto di alcuni storici striscioni rossoblù, successivamente esposti durante il derby di Coppa Italia a settembre 2024. Anche in quell’occasione le tifoserie avevano cercato di entrare in contatto, ma l’intervento tempestivo della polizia aveva impedito nuovi scontri su larga scala. Tuttavia, il bilancio della giornata fu comunque pesante: 38 agenti delle forze dell’ordine rimasero feriti nel tentativo di contenere le tensioni.

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Piero Formenti sarà il nuovo presidente di Confindustria Nautica

Piero Formenti sarà il nuovo presidente di Confindustria Nautica
Piero Formenti

Per il quadriennio 2025-2029

Il Consiglio Generale di Confindustria Nautica ha designato Piero Formenti come futuro presidente dell’associazione per il quadriennio 2025-2029. L’elezione sarà formalizzata il prossimo 16 maggio, durante l’Assemblea dei Soci convocata a Rapallo in occasione del SATEC, la storica Convention di primavera della nautica italiana.

Una presidenza che rappresenta la Piccola Industria Nautica

Piero Formenti, fondatore e titolare dal 1979 di Zar Formenti, azienda specializzata nella produzione di unità pneumatiche di alta qualità, sarà il primo presidente di Confindustria Nautica proveniente dal settore della Piccola Industria. La sua candidatura ha ricevuto un ampio consenso nelle assemblee settoriali, con una partecipazione del 79,04% delle aziende associate e il 94,64% dei voti espressi.

All’interno di Confindustria Nautica, Formenti ha maturato una lunga esperienza come Consigliere dal 2008 e Vicepresidente dal 2019. È stato inoltre Presidente dell’European Boating Industry (EBI) dal 2015 al 2019 e attualmente ne è Vice-Chairman.

Le priorità del mandato 2025-2029: Salone Nautico di Genova, innovazione e giovani

Nel programma presentato da Piero Formenti, la crescita e il potenziamento del Salone Nautico Internazionale di Genova occupano una posizione centrale. Tra gli obiettivi principali vi sono anche il rafforzamento della rappresentanza della filiera nautica, la promozione del Made in Italy, il supporto all’innovazione e alla green economy, oltre al rilancio del mercato interno.

Un altro tema centrale sarà la valorizzazione della cultura nautica e delle opportunità professionali per i giovani, in un contesto economico che penalizza in particolare i piccoli cantieri. Formenti ha sottolineato l’importanza di semplificare i processi burocratici e promuovere politiche di sostegno al lavoro nei diversi comparti del settore.

Chi è Piero Formenti: una vita dedicata alla nautica

Lombardo, classe 1958, Piero Formenti ha fondato Zar Formenti alla fine degli anni Settanta, guidato dalla passione per il mare ereditata dal padre. L’azienda è oggi un punto di riferimento nella produzione di battelli pneumatici di alta qualità.

All’interno di Confindustria Nautica, Formenti ha rappresentato la Piccola Nautica con impegno, assumendo anche ruoli di rilievo nella società I Saloni Nautici srl e nel Gruppo tecnico “Europa” di Confindustria. Il suo profilo internazionale è rafforzato dall’esperienza alla guida dell’European Boating Industry, dove ha contribuito a rappresentare gli interessi dell’industria nautica a Bruxelles.

Con la sua elezione, Confindustria Nautica si prepara a un quadriennio incentrato su innovazione, crescita sostenibile e promozione internazionale del settore, con particolare attenzione alle nuove generazioni e alla competitività del Made in Italy nel mondo.

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Maxi-blackout in Spagna e Portogallo: milioni senza corrente, cause ancora incerte

Maxi-blackout in Spagna e Portogallo: milioni senza corrente, cause ancora incerte
La metro di Madrid è chiusa

Rete in parziale ripristino

Il 28 aprile 2025, un maxi-blackout ha colpito Spagna, Portogallo e parte del sud della Francia, lasciando milioni di persone senza corrente elettrica. Il collasso è avvenuto alle 12:30, provocando il blocco di treni, metropolitane, aeroporti e comunicazioni digitali, con ripercussioni gravissime sulla mobilità e sulla vita quotidiana nelle principali città iberiche.

Secondo quanto riferito dal premier spagnolo Pedro Sánchez in conferenza stampa dal Palazzo della Moncloa, si è registrato un crollo di 15 KW/ora in soli cinque secondi, pari al 60% della domanda nazionale di energia. La rete elettrica ha subito un collasso immediato, causando un blackout generalizzato in quasi tutte le comunità autonome spagnole.

Situazione attuale e ripristino delle forniture elettriche

Nonostante la gravità del blackout, oltre il 61% dell’approvvigionamento elettrico della Spagna continentale è stato ripristinato entro la serata, come confermato dall’operatore nazionale Red Eléctrica. Anche in Portogallo, la corrente è tornata in diversi quartieri di Lisbona e nell’area metropolitana di Oporto. Il primo ministro portoghese, Luís Montenegro, ha dichiarato lo stato di emergenza energetica, sottolineando che il problema ha avuto origine probabilmente in Spagna.

Ipotesi sulle cause del blackout

Il premier spagnolo ha specificato che “nessuna causa viene esclusa”, nemmeno un possibile sabotaggio o attacco hacker, anche se l’Agenzia Cyber Ue ha successivamente escluso l’ipotesi di un cyberattacco, parlando invece di un guasto tecnico. In Portogallo, i tecnici hanno ipotizzato un fenomeno di “vibrazione atmosferica indotta”, legato a brusche variazioni di temperatura nell’entroterra spagnolo, che potrebbe aver compromesso la sincronizzazione della rete elettrica europea interconnessa.

Disagi in tutta la Penisola Iberica

Il blackout ha avuto effetti devastanti: treni e metropolitane bloccati, semafori spenti con traffico paralizzato nelle grandi città come Madrid, Barcellona e Lisbona, e interruzioni delle telecomunicazioni e delle connessioni Internet. Il sindaco di Madrid, José Luis Almeida, ha invitato i cittadini a rientrare a casa il prima possibile, sottolineando che l’illuminazione pubblica non era garantita nella maggior parte della capitale.

Nei supermercati si sono registrate lunghe code e corse all’acquisto di beni di prima necessità e batterie. Stazioni come Atocha e Chamartín a Madrid, così come gli aeroporti di Barajas e El Prat a Barcellona, sono stati invasi da viaggiatori bloccati e in cerca di soluzioni alternative.

Anche gli ospedali hanno dovuto attivare i generatori di emergenza per continuare a garantire i supporti vitali ai pazienti, mentre le autorità hanno raccomandato di evitare l’uso delle automobili se non per esigenze strettamente necessarie.

Un blackout che riporta alla mente quello italiano del 2003

Il blackout odierno in Spagna e Portogallo si configura come uno dei peggiori registrati in Europa negli ultimi decenni, paragonabile solo al black-out totale che colpì l’Italia nel settembre 2003. Tecnici e autorità dei due Paesi stanno lavorando senza sosta per ripristinare completamente il servizio e chiarire le cause che hanno portato a una crisi energetica di portata così vasta.

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Roberto Malvasio “re” dell’Individual Camucia – Cortona

La premiazione di Roberto Malvasio

Il pilota di Ronco Scrivia ha vinto per la terza volta la gara umbra

E’ iniziata con un successo assoluto la nuova stagione agonistica di Roberto Malvasio. Al volante di una Radical SR4 1400, messagli a disposizione dalla AutoSport Sorrento, infatti, il pilota di Ronco Scrivia si è aggiudicato brillantemente l’Individual Camucia – Cortona, disputato nel fine settimana presso l’Autodromo dell’Umbria, a Magione. Con questa vittoria il driver genovese porta a quota tre i trionfi nella gara umbra, da lui già vinta nel 2021 e 2023.

“Abbiamo iniziato bene la stagione e questo è importante – osserva Roberto Malvasio – anche se la concorrenza, malgrado la presenza di due Ferrari 488 e di una Osella Junior, non era quantitativa. Però ho fatto una bella gara e ho messo a segno il mio miglior scratch a Magione, inferiore persino a quelli segnati con la vettura 1600 di cilindrata: quella che ho utilizzato aveva un nuovo motore 1400 fatto veramente bene, ringrazio la squadra per il mezzo molto performante fornitomi e per l’ottima assistenza in gara”.

“A Magione – aggiunge il pilota di Ronco Scrivia – ho anche avuto modo di testare i nuovi pneumatici statunitensi Hosier e debbo dire che mi hanno fatto un’ottima impressione. Dopo questo buon inizio, guardiamo agli impegni futuri: tra poco più di un mese ci sarebbe l’opportunità di tornare a correre a Magione e, questa volta, di misurarci nella gara riservata ai Prototipi. Ci stiamo pensando, sarebbe un’ottima occasione di confronto con mezzi e concorrenti di maggiore livello”.

Tutte le notizie sull’attività del pilota di Ronco Scrivia sul suo rinnovato portale all’indirizzo www.robertomalvasio.com.

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Finale Ligure, drammatico incidente in via Caprazzoppa: motociclista deceduto

Finale Ligure, drammatico incidente in via Caprazzoppa: motociclista deceduto
L'intervento dei Vigili del Fuoco a Finale Ligure

Un tragico incidente stradale si è verificato oggi, 28 aprile 2025, nel pomeriggio, alle ore 17:10, in via Caprazzoppa a Finale Ligure. Il sinistro ha coinvolto uno scooter e un’autovettura, che si sono scontrati frontalmente. A seguito dell’impatto, il conducente dello scooter è stato sbalzato nella corte interna di un’abitazione situata al piano inferiore della strada.

Immediatamente dopo l’incidente, sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Finale Ligure per gestire l’emergenza e mettere in sicurezza l’area. Sul luogo dell’incidente sono giunti anche il personale della Polizia Stradale, della Polizia Locale di Finale Ligure, un’ambulanza della Croce Bianca Borgio e l’automedica S4-2330.

Finale Ligure, drammatico incidente

Le prime manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP) sono state effettuate da un’infermiera libera dal servizio che si trovava nelle vicinanze, per poi essere proseguite dal personale sanitario intervenuto tempestivamente. Nonostante gli sforzi dei soccorritori, purtroppo è stato constatato il decesso del motociclista.

Le operazioni di rilievo e la messa in sicurezza della zona sono ancora in corso, con la collaborazione delle autorità competenti. Le forze di emergenza e tutti gli operatori coinvolti nell’intervento esprimono il più sentito cordoglio ai familiari della vittima.

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Boom per i casinò online con crypto, ma i problemi sono numerosi

Boom per i casinò online con crypto, ma i problemi sono numerosi

Nel 2024 i casinò online che utilizzano criptovalute hanno generato oltre 70 miliardi di euro di ricavi, registrando una crescita pari al +500% rispetto al 2022. Il dato, diffuso dalla società di analisi Yield Sec e riportato da AGIMEG, evidenzia una dinamica in costante espansione. Il successo dei casinò crypto viene favorito da una serie di fattori, che rendono questo segmento del gioco d’azzardo digitale particolarmente attrattivo e difficile da controllare. Nonostante le restrizioni imposte da molte giurisdizioni, il fenomeno continua a svilupparsi in modo capillare.

Casinò crypto proibiti, ma i problemi restano

Negli Stati Uniti, in Cina, nel Regno Unito e nell’Unione Europea l’accesso ai casinò crypto è stato ufficialmente vietato, ma i divieti risultano spesso inefficaci. Migliaia di utenti riescono ad aggirare le barriere geografiche utilizzando strumenti digitali comuni come le VPN, che mascherano la provenienza del traffico Internet. In alternativa si utilizzano i redirect automatici predisposti dagli stessi operatori. Inoltre, in rete purtroppo sono disponibili molte guide dettagliate che spiegano in modo semplice come accedere a questi siti, anche per chi non ha competenze tecniche.

Occorre ricordare che in Italia gli unici casinò online legali sono quelli autorizzati dall’ADM, ovvero dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Queste piattaforme ospitano molti giochi di successo, come nel caso della slot Book of Ra, ma soprattutto utilizzano dei sistemi affidabili e capaci di garantire la sicurezza degli utenti. Cosa che non avviene nei casinò crypto, i quali sfuggono ai controlli dell’ADM.

Tornando ai crypto casinò, c’è un ulteriore problema che si aggiunge alla lista. Si possono trovare in vendita degli account già configurati che permettono di entrare immediatamente nel sito, senza passaggi intermedi. Questi profili non richiedono alcuna verifica di identità, e soprattutto non impongono limiti di spesa. In questo modo chiunque può iniziare a giocare, senza controlli effettivi, dato che non esistono filtri o limitazioni.

La promozione aggressiva dei casinò crypto

Il successo dei casinò crypto viene alimentato anche da una strategia di promozione aggressiva sui social. Decine di influencer pubblicano contenuti dedicati a queste piattaforme, con video che mostrano l’accesso, l’uso dei bonus e l’inserimento di codici promozionali. Il tono utilizzato è spesso leggero, ironico o informale, senza mai far riferimento al fatto che – legge alla mano – queste piattaforme risultano illegali in assenza di certificazione ADM. Gli utenti, dunque, vengono stimolati senza per questo avere a propria disposizione tutte le informazioni più importanti, comprese quelle riguardanti i rischi che si corrono.

La natura stessa delle criptovalute ha il suo impatto, considerando che la volatilità di tale mercato incide direttamente sull’esperienza di gioco. Le oscillazioni del valore delle monete digitali possono infatti accentuare la percezione legata alle vincite o alle perdite, ampliando le reazioni emotive dei giocatori. Purtroppo le leggi che regolano il gioco d’azzardo online sono spesso obsolete, e non riescono a tenere il passo con l’innovazione tecnologica delle piattaforme basate su blockchain. I tentativi di bloccare i siti tramite black list o restrizioni sui metodi di pagamento risultano facilmente superabili, e le autorità di controllo – dal canto loro – non hanno strumenti sufficienti per intervenire in modo efficace.