“I confini del Parco Nazionale di Portofino, tracciati nel 1935, non si toccano”.
Lo ha dichiarato il vice capogruppo della Lega Nord Liguria, Franco Senarega, che oggi ha depositato in Regione un ordine del giorno per sgomberare il campo dalle ipotesi di allargamento del Parco avanzate nei giorni scorsi anche da alcuni ambientalisti.
“A seguito della Legge del 27 dicembre scorso – ha spiegato Senarega – il Parco di Portofino è stato trasformato da Regionale a Nazionale e l’Ente Parco è attualmente in una fase di transizione che risulta impegnativa, articolata e complessa.
Pertanto, oggi appare senz’altro inopportuno tornare a discutere sulla modifica degli attuali confini già riportati a quelli del 1935 dalla Legge regionale del 2 luglio 2002.
In ogni caso, tenendo presente che l’Area protetta ha un’area contigua che la circonda di ulteriori 732 ettari, un’estensione maggiore creerebbe molti problemi alle attività agricole per la forte presenza di cinghiali in questo territorio.
Con questo ordine del giorno vogliamo quindi impegnare la Giunta a mantenere, nei tavoli di confronto col Governo, i confini del Parco di Portofino fissati con la Legge del 1935 escludendo ogni forma di area contigua”.
“Oggi è il Giorno del Ricordo, che ci riporta alla mente una pagina terribile della storia del ‘900, per troppo tempo colpevolmente oscurata. Quella che riguarda l’orribile tragedia delle Foibe alla fine della seconda guerra mondiale e l’esodo che moltissimi nostri connazionali giuliano-dalmati furono costretti a subire negli anni immediatamente successivi”.
Lo ha dichiarato oggi il sindaco di Genova Marco Bucci, che a differenza del suo predecessore Marco Doria stamane ha partecipato, insieme al presidente del consiglio comunale Alessio Piana, alla seduta solenne del Consiglio regionale per la commemorazione delle vittime delle foibe e dell’Olocausto italiano.
Migliaia di italiani, fra cui donne e bambini inermi, furono massacrati dai comunisti titini solo per ragioni etniche. Nel dopoguerra, circa 350mila connazionali furono costretti, anche sotto la minaccia di torture ed eccidi, a lasciare le loro case e fuggire in territorio italiano. La sinistra cominciò quindi una campagna d’odio nei confronti dei profughi, che perdurò per diversi anni, oscurando la realtà dei terribili fatti avvenuti.
“Questo giorno – ha aggiunto Bucci – ci invita a riflettere e a ricordare ai nostri giovani che tutte le guerre e i crimini commessi contro l’umanità, con le loro conseguenze di devastazione e di indicibile sofferenza, sono sempre dettati dall’odio, dalla negazione dei diritti fondamentali, dall’esaltazione della violenza e dalle discriminazioni.
Nel ricordo delle vittime e nell’esprimere vicinanza al dolore dei sopravvissuti e delle loro famiglie, auspichiamo che questa ricorrenza sia un monito perché simili atrocità non abbiano mai più a ripetersi”.
La maschere del Carnevale genovese: Capitan Spaventa
Capitan Spaventa, è la maschera più conosciuta del carnevale genovese. La figura di Capitan Spaventa di Valli di Inferna è stata tratta dalla commedia dell’arte tra il ‘500 e il ‘600 dall’attore Francesco Andreini (1548-1624).
Andreini entrò nella Compagnia dei Gelosi già sul finire del Cinquecento, sposò Isabella e con lei recitò per diversi anni in Italia e in Francia riscuotendo ovunque un grandissimo successo.
Lasciò anche una raccolta di scritti generici, “Le bravure di Capitan Spaventa”, contenente alcune scene dalle quali emerge il carattere del suo personaggio. Della sua maschera l’attore racconta « io mi compiacqui di rappresentare nelle commedie la parte del milite superbo, ambizioso e vantatore».
Si tratta di un soldato sognatore, colto e raffinato come si trova descritto nell’ opera teatrale. Il suo aspetto è composto ed elegante, così come nobili e curati sono i suoi abiti. Solitamente indossa un vestito a strisce colorate, completato da un cappello ad ampie tese adorno di piume.
Completano l’abbigliamento lunghi baffi e un grande naso, mentre la lunga spada, con la quale sa essere temerario, gli pende smisurata su un fianco. Spesso Capitan Spaventa viene confuso con il Capitan Matamoros, maschera di origini bolognesi, sbruffone e codardo, che si vanta di imprese mai compiute.
Tra le varie maschere genovesi e liguri bisogna ricordare Baciccia della Radiccia e del suo fidato amico Barudda, altre importanti maschere sono stare create nelle province liguri di ponente e levante come Cicciulin di Savona, Becciancin di Loano, e Nuvarin di Cairo Montenotte. Queste maschere erano anche rappresentate come burattini in piccoli teatrini nelle citte e paesi. ABov
Polizia nei caruggi di Genova (foto di repertorio)
Dodici persone identificate, quattro locali controllati, una sanzione da 5000 euro per somministrazione abusiva di alimenti e una senegalese clandestina accompagnata al Centro di Permanenza e Rimpatrio di Roma per essere espulsa.
Sono questi i numeri del servizio straordinario di controllo del territorio effettuato mercoledì pomeriggio dal Commissariato Pré, con la collaborazione di una pattuglia delle Forze territoriali e di personale della Polizia Municipale – reparto commercio.
Sono stati controllati quattro esercizi commerciali in via Balbi, via di Pré e piazzetta del Campo.
In uno stabile di Via di Pré si è proceduto alla verifica di un appartamento, utilizzato come gastronomia etnica abusiva, riscontrando la presenza di clienti e di teglie e pentole ricolme di cibi, pronti per essere venduti.
La Polizia Municipale ha elevato una sanzione da 5000 euro.
Sempre in Via di Pré è stata identificata una 43enne senegalese, risultata irregolare in Italia.
La donna è stata segnalata per l’inosservanza della normativa sull’immigrazione e trattenuta per l’accompagnamento al Centro di Permanenza e Rimpatrio di Roma.
La Polizia sequestra 32 chili di marijuana a Perinaldo, 62enne arrestato
La polizia di Genova ha arrestato un 28enne genovese, trovato con due chili di marijuana, per detenzione ai fini di spaccio di due chili di marijuana.
Ieri pomeriggio, gli agenti delle volanti della Questura hanno ricevuto la segnalazione dei cittadini circa la possibile presenza di un ingente quantitativo di stupefacente, pronto per essere immesso sulla piazza di spaccio, in un appartamento della Valpolcevera.
I poliziotti si sono quindi recati nell’abitazione segnalata, al cui interno non hanno riscontrato la presenza di droghe.
Nella camera del 28enne hanno, tuttavia, trovato la chiave della cantina, nella quale hanno rinvenuto un involucro contenente sostanza erbacea, da successive analisi risultata essere un derivato della cannabis, per un peso di oltre due chili. Sequestrati inoltre una bilancia, un coltello e un paio di forbici.
Il genovese, privo di un’attività lavorativa e a cui carico sono emersi precedenti di polizia, è stato associato alla casa circondariale di Marassi.
“Alla seduta solenne del Consiglio regionale e alla contestuale cerimonia di commemorazione per le vittime delle foibe stamane erano presenti le massime autorità di Genova e della Liguria.
Migliaia di italiani, fra cui donne e bambini inermi, furono massacrati dai comunisti titini solo per ragioni etniche.
Nel dopoguerra, circa 350mila connazionali furono costretti, anche sotto la minaccia di torture ed eccidi, ad abbandonare le loro terre.
La sinistra italiana cominciò quindi una campagna d’odio nei confronti dei profughi, che perdurò per diversi anni e in alcuni casi, per certi versi, purtroppo continua ancora adesso.
Ad esempio, i comunisti spalleggiati dai sindacalisti della Cgil alla stazione ferroviaria di Bologna versavano a terra il latte per non darlo ai bambini, affamati e spaventati, costretti a lasciare le regioni istriane giuliano dalmate con le loro famiglie: una vergogna per troppo tempo dimenticata, soprattutto per colpa di certe istituzioni.
A differenza dell’anno scorso, quando l’allora primo cittadino Marco Doria disertò la seduta solenne, stavolta alla cerimonia hanno partecipato anche il Sindaco di Genova Marco Bucci e il Presidente del Consiglio comunale Alessio Piana, che ringrazio per avere ricordato l’Olocausto italiano e reso onore ai nostri concittadini.
Pertanto, avere organizzato una manifestazione contro i fascismi alla Spezia e in altre Città d’Italia all’indomani del ‘Giorno del Ricordo’ lo trovo di cattivo gusto oltre che inopportuno perché oggi le vere emergenze in Italia sono il lavoro, la sicurezza, il caos immigrazione senza controlli e non certo il pericolo del ritorno di una dittatura di cui, non avendo altri argomenti, tanto ciancia la sinistra.
Oggi più che mai, infatti, occorre rimediare ai danni provocati dai Governi a trazione Pd e mettere al centro della politica la persona, la vita, la solidarietà agli italiani puntando ai loro diritti, al loro benessere e allo sviluppo economico del nostro Paese”.
Seduta solenne del consiglio regionale per il Giorno del Ricordo
Ricordate le vittime italiane della persecuzione nel dopoguerra in Venezia Giulia, Istria e Dalmazia
Questa mattina nel Complesso monumentale di Sant’Ignazio dell’Archivio di Stato, in via Santa Chiara 28, a Genova, si è svolta la Seduta solenne del Consiglio regionale, dedicata al Giorno del Ricordo, in memoria degli italiani che vivevano nella Venezia Giulia, Istria e Dalmazia e che, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, furono costretti ad un drammatico esodo per sfuggire alla persecuzione e alla morte.
Ha aperto la seduta il presidente del Consiglio regionale e Antonio Ballarin, presidente della Federazione delle associazioni degli esuli Fiumani Istriani e Dalmati, ha svolto la relazione ufficiale.
Hanno partecipato alla cerimonia consiglieri, assessori e le massime autorità civili, militari e religiose.
Il presidente dell’Assemblea legislativa, prima dell’indirizzo di saluto, ha chiesto ai presenti di osservare un minuto di silenzio in omaggio alle vittime delle foibe e per ricordare il dramma degli esuli.
Per l’occasione sono state rievocate alcune immagini del dramma dei Giuliano Dalmati sottolineando che solo in tempi recenti è stata abbattuta l’indifferenza con cui l’Italia aveva affrontato queste vicende.
Antonio Ballarin ha ricostruito i tentativi, compiuti già nell’Ottocento, per attuare una progressiva slavizzazione della regione che da secoli era abitata da una popolazione autoctona di lingua italiana: dai progetti avviati dall’impero Austroungarico fino alle drammatiche vicende del secolo scorso con le persecuzioni, le stragi nelle foibe e l’esodo forzato di decine di migliaia di persone.
Secondo Ballarin queste vicende non hanno avuto ancora un pieno riconoscimento: “A distanza di 70 anni queste generazioni chiedono che i conti, aperti dallo Stato italiano con la storia sulla pelle di gente senza colpa, siano chiusi in maniera definitiva”.
Il presidente della Federazione delle associazioni degli esuli Fiumani Istriani e Dalmati ha, quindi, illustrato le fasi che hanno portato, tramite una legge dello Stato italiano, alla tutela della memoria riscattando così la solitudine che ha accompagnato gli esuli per decenni: “Questa legge sana in parte l’ingiustizia subìta e costituisce il punto di partenza necessario per una ricostruzione identitaria, ma – ha aggiunto – il Giorno del Ricordo non è un punto di arrivo, ma di partenza. Da bravi e tenaci eredi di una civiltà nobile, colta, aperta e briosa, ci rimbocchiamo le maniche e ricostruiamo non solo le case squassate da un terremoto ma la stessa vita. Ricostruiamo la nostra identità, la nostra appartenenza viscerale ad una terra. Il nostro desiderio – ha concluso – è di essere un unico popolo fra esuli e comunità ancora oggi presenti al di là del mare affinché tale popolo viva senza più paura di usare la propria lingua, la propria storia, la propria civiltà e la propria cultura”.
Nella seconda parte della seduta si è, poi, svolta la premiazione degli studenti vincitori della diciassettesima edizione del concorso del Consiglio regionale “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli”, indirizzato agli studenti degli istituti superiori della Liguria, che rientra nelle iniziative promosse dalla legge regionale 24 dicembre 2004 numero 29 “Attività della Regione Liguria per l’affermazione dei valori della Memoria del Martirio e dell’Esodo dei Giuliano Dalmati”.
I vincitori la prossima primavera parteciperanno ad un viaggio nei territori della Venezia Giulia, Istria e Dalmazia dove si consumò la persecuzione della popolazione italiana autoctona.
Gli studenti liguri vincitori del concorso
GENOVA. FRANCESCO PERIOLI del Liceo “Leonardo da Vinci” di Genova. DAVIDE LEPORE E CHIARA RONCALLO del Liceo “Primo Levi” di Ronco Scrivia. ALBERTO ARTIOLI, FRANCESCO FERRARI, MATTEO GARAVENTA dell’Istituto “Nautico San Giorgio – Cristoforo Colombo” di Camogli.
LA SPEZIA. GIADA CAROLINI, FRANCESCO FERRARI, FRANCESCA PIASTRI, SOFIA RAVAZZONI del Liceo “Lorenzo Costa” della Spezia. NOEMI RATEO, JONATHAN REYES MENDEZ e MARTINA ZICARELLI dell’Istituto Luigi Einaudi – Domenico Chiodo della Spezia.
SAVONA. COSTANZA FOCCIS CICOGNA del Liceo “Giuliano Della Rovere” di Savona, MARIA LUISA ZOLEZI dell’Istituto “Boselli Alberti” di Savona,
TIGULLIO-RAPALLO. CATALINA ALEXA DECIA e LUCA GRIMALDI dell’Istituto “Fortunio Liceti” di Rapallo, BENEDETTA BORRINI, MARCO DELPINO, GIANLUIGI DE PAOLI, BIANCA DE SIMONE, FRANCESCA GATTI, SOFIA LUISO, LORENZO LUCIANO MORELATO, ELENA PAPA, PANAJOTA PAPA, GIULIA RITA PINZINO, PAOLO RICCIARDI, SABRINA ROCCA, GRETA TAMBURINI del liceo “Guglielmo Marconi e Federico Delpino” di Chiavari.
Seduta solenne del consiglio regionale per il Giorno del Ricordo
Seduta solenne del consiglio regionale per il Giorno del Ricordo
Seduta solenne del consiglio regionale per il Giorno del Ricordo: Ballarin
Seduta solenne del consiglio regionale per il Giorno del Ricordo
Seduta solenne del consiglio regionale per il Giorno del Ricordo
Forza Italia, presentate le liste, Toti: vincere in tutti i collegi
Ieri sera allo Starhotel di Genova Brignole sono state presentate le liste liguri del centrodestra: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia.
Nell’incontro c’è stato anche un invito al voto di Toti: “Quel voto in più farà la differenza, per avere un parlamentare che per cinque anni si batterà per la nostra regione, o non averne o averne un altro che molto spesso com’è acaduto farà gli interessi della propria famiglia o dei propri tesserati. Io credo che questa sia la prima cosa che dovete scolpirvi in mente.
Diamo un’ulteriore dimostrazione che la politica può fare qualche cosa per le persone. L’obiettivo è il massimo possibile della fiducia degli italiani e un voto in più degli avversari per vincere in tutti i collegi.
Puntiamo a fare un buon risultato ovunque come abbiamo fatto in Liguria negli ultimi tre anni, i cittadini ci hanno dato fiducia prima alle regionali, poi nei principali capoluoghi e città, ora ci sono tutte le condizioni e ottimi candidati per dare fiducia al centrodestra il 4 marzo. L’obiettivo è quello di arrivare al 40%”.
All’incontro era presenti, fra gli altri, i candidati Sandro Biasotti, Giorgio Mulè e Roberto Cassinelli, Manuela Gagliardi, Angelo Vaccarezza e Roberto Bagnasco. Mentre per la Lega erano presenti Edoardo Rixi, Francesco Bruzzone, Paolo Ripamonti e Sara Foscolo.
Sul palco con Rixi e Toti anche il sindaco di Genova Marco Bucci e il vicesindaco Stefano Balleari (candidato alla Camera).
Forza Italia, presentate le liste, Toti: vincere in tutti i collegi
Forza Italia, presentate le liste, Toti: vincere in tutti i collegi
Forza Italia, presentate le liste, Toti: vincere in tutti i collegi
La Regione al Festival di Sanremo: Toti premierà vincitore Nuove Proposte
La Regione Liguria è presente al Festival di Sanremo e proprio oggi mostrerà il premio per il vincitore delle Nuove proposte: una composizione a tema marinaro, un disco in vetro su un supporto in rame fatto a mano, con intarsi in ottone.
Attorno al disco, altre decorazioni in vetro che rappresentano stelle marine e conchiglie.
L’opera è stata realizzata, grazie al supporto di ‘Artigiani in Liguria’, da quattro artisti del metallo e del vetro di Sori, Genova e Altare.
Prima dell’inizio della serata all’Ariston alle 18.30, aperitivo vip nello spazio Liguria di Casa Sanremo.
Proprio a Casa Sanremo è stato dato ampio spazio alle bellezze della Liguria per la promozione della costa, dell’entroterra, dei sapori e della gente che ci lavora.
Il governatore della Liguria salirà sul palco dell’Ariston, secondo quanto ha annunciato la Rai, per consegnare il riconoscimento al vincitore, come già accaduto nelle due passate edizioni, da quando Regione Liguria ha deciso di partecipare al Festival di Sanremo come partner istituzionale.
Toti, questa sera, sarà seduto in prima fila, ad accompagnarlo alcuni assessori della sua giunta, mentre in sesta fila, saranno seduti il leader della Lega Nord, Matteo Salvini e la compagna Elisa Isoardi, conduttrice Rai della trasmissione Buono a Sapersi.
Dopo la premiazione dei giovani, appena dopo la mezzanotte, serata di gala in una nota discoteca della Riviera, con una cena a base di prodotti tipici della Liguria a cui parteciperanno, molti ospiti vip del Festival.
Sabato il governatore sarà presente alla serata finale del Festival accompagnato dalla moglie, la giornalista Siria Magri.
Resteranno ferme per una decina di giorni le operazioni di cattura e trasferimento delle caprette dell’isola Palmaria ad opera dell’Enpa a causa di un guasto alla chiatta utilizzata dall’associazione per il trasferimento delle bestiole sulla terraferma.
Enpa continuerà l’attività di monitoraggio degli animali presenti sull’isola iniziato da una settimana, che risultano suddivisi in gruppi da 10 o 15 esemplari.
L’operazione, la più grande di questo tipo mai tentata in Italia, è sostenuta dal crowdfunding ed è partita dopo che il Comune di Porto Venere aveva avanzato l’ipotesi di sopprimere le caprette, che causano danni all’isola, se non si fosse trovata una soluzione alternativa.
Così è partita una gara di solidarietà per salvare le caprette che sono state messe a disposizione per una adozione controllata.