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Castelletto, ronda-presidio di studenti e genitori contro blitz ladri alle scuole medie

Furti (foto d'archivio)

La criminalità aumenta e loro si difendono come possono. Un sabato pomeriggio e una domenica tutti a scuola per difendere l’istituto dalle incursioni dei ladri.

E’ la bella iniziativa di genitori, studenti e docenti delle scuole medie Don Milani e Colombo di Castelletto, che oggi hanno fatto anche merenda insieme per scongiurare altri furti dopo quelli avvenuti per tre giorni di fila durante l’ultima settimana.

Domani, per passare il tempo in modo formativo, è prevista la lettura di libri.

Se di notte il controllo ora è affidato a una società pagata dalla scuola, i ladri martedì, mercoledì e giovedì scorsi avevavno rubato tv al plasma e computer per la didattica.

 

Force Blue, pena ridotta per Briatore che preannuncia ricorso in Cassazione

Il Force Blue di Briatore (foto d'archivio)

La Corte d’Appello di Genova oggi ha condannato a 1 anno e sei mesi Flavio Briatore accusato insieme ad altre quattro persone di reati fiscali legati al noleggio dello yacht Force Blue, sequestrato su ordine della procura genovese nel maggio 2010 alla Spezia mentre a bordo c’era la moglie Elisabetta Gregoraci, il figlioletto e una ventina di membri dell’equipaggio.

Il procuratore generale aveva chiesto 4 anni di reclusione.

In primo grado l’imputato era stato condannato a un anno e 11 mesi con la condizionale ed era stata disposta la confisca dell’imbarcazione di lusso.

Secondo l’accusa, Briatore e gli altri quattro imputati avrebbero usato il megayacht per uso diportistico in acque territoriali italiane dal luglio 2006 al maggio 2010 senza versare l’Iva per 3,6 milioni di euro. Inoltre, avrebbero indicato l’uso di carburante come esente dalle accise mentre doveva essere soggetto a imposte, e avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti.

La Corte d’Appello ha condannato a 1 anno e sei mesi anche il comandante dello yacht, Ferdinando Tarquini. Condannata sempre a 1 anno e sei mesi una degli amministratori della Autumn Sailing Limited, proprietaria del megayacht, Dominique Warluzel. Per Maria Pia De Fusco, amministratrice fino al 2008, i giudici hanno pronunciato sentenza di estinzione del reato per prescrizione. Confermata invece l’assoluzione di un altro amministratore, Laurence Eckle Teyssedou.

“Prendiamo atto della decisione dei giudici e ricorreremo in Cassazione. Siamo certi dell’innocenza del nostro assistito” hanno affermato oggi a caldo i legali di Briatore.

 

L’odio in piazza, nessun striscione per Pamela e cori choc Antifa: ma che belle son le foibe

Striscione Modena

Giorno del Ricordo? Olocausto italiano con 350mila profughi costretti a lasciare le loro terre sotto la minaccia di torture ed eccidi? Migliaia di vittime innocenti, fra cui donne e bambini, massacrate dai comunisti titini? Pulizia etnica?

“Ma che belle son le foibe da Trieste in giù”.

Altro che corteo antirazzista, antifascista e contro ogni discriminazione. Oggi a Macerata hanno inneggiato agli assassini del macellaio Tito, che in realtà uccisero e perseguitarono i nostri connazionali solo per ragioni etniche. “Un’offesa ai morti e una palese apologia di reato” hanno spiegato molti utenti del web e non solo.

Cori choc e slogan degli Antifa durante la manifestazione “antirazzista” e “contro ogni violenza” organizzata dai centri sociali e frange della sinistra, Anpi, Arci, Libera, Fiom Cgil, Emergency, grazie a un discutibile via libera da parte della questura locale.

Una città blindata, scuole e negozi chiusi per sicurezza, alcuni residenti costretti a non uscire di casa per la paura.

Nessuna contestazione contro l’orrore dei nigeriani, il degrado e l’insicurezza dilagante, ma solidarietà per i migranti feriti a colpi di pistola dall’azione vendicativa di Luca Traini.

Davanti alla sede del circolo identitario la Terra dei Padri di Modena, in mattinata é perfino apparso uno striscione contro le vittime dell’eccidio: “Maresciallo siamo con te. Meno male che Tito c’è”.

Nessuno striscione e nessuna lacrima, invece, per ricordare Pamela Mastropietro, la 18enne fatta a pezzi e messa in due trolley dagli africani. Perché “siamo tutti stranieri”.

Nessuna pietà per le vittime innocenti della pulizia etnica del macellaio Tito. Perché alcuni italiani non meritano il loro rispetto. Odio chiama odio. Violenza genera violenza. Una vergogna.

Tra i partecipanti al corteo (20-30mila secondo gli organizzatori, 10mila secondo altri) c’erano l’europarlamentare ed ex ministra del Pd Cecile Kyenge, Gino Strada di Emergency, l’ex direttore dell’Unità Sergio Staino, l’ex leader di Lotta Continua Adriano Sofri, il segretario di Possibile Pippo Civati (LeU), il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni (LeU), il coordinatore dei Verdi Angelo Bonelli e il segretario dei Radicali Italiani Riccardo Magi.

“Troppo degrado e insicurezza in alcune zone della città ostaggio dei delinquenti con un’immigrazione ormai fuori controllo” hanno spiegato i consiglieri comunali di centrodestra che hanno presentato una mozione di sfiducia per il sindaco del Pd Carancini.

Non c’è stata solo Macerata. Oggi in altri capoluoghi italiani i cortei antifascisti hanno fatto emergere ancora una volta la natura violenta dei cosiddetti “non violenti” e “pacifisti” perché alcuni manifestanti non hanno mancato di perdere l’occasione per scontrarsi con le Forze dell’ordine (5 carabinieri feriti a Piacenza e sassi tirati contro la polizia a Torino).

A Torino hanno pensato pure di infangare con una bomboletta di vernice la lapide in ricordo dell’esodo dei Giuliano-Dalmati: “In Istria i fasci stupravano” hanno addirittura scritto a caratteri cubitali, ma sono rimasti muti sulle violenze dei partigiani e dei comunisti.

A Seriano, in provincia di Milano, in un volantino che pubblicizzava un dibattito dell’Anpi dal titolo “Fascismo, Foibe, Esodo” si parlava delle vittime, ma non dei carnefici: il solito tentativo di oscurare una pagina della nostra storia, anche se ormai siamo nel 2018.

A Pavia durante l’evento organizzato da un’associazione culturale di destra, una cinquantina di appartenenti ai collettivi di sinistra ha tentato di aggredire un gruppo di persone riunite per una pacifica commemorazione, ma la polizia è riuscita ad allontanarli evitando il peggio.

A Modena è stato steso un lenzuolo bianco con le scritte nere e rosse, la falce e il martello e quelle frasi choc contro i profughi italiani: “Maresciallo siamo con te, meno male che Tito c’è”.

Intanto, sul fronte delle indagini, la procura di Macerata stasera ha confermato che sono tre i nigeriani sottoposti a fermo di polizia giudiziaria nell’ambito dell’inchiesta per la morte e lo smembramento del corpo di Pamela (non si trovano più il cuore e altri organi).

Oltre all’immigrato irregolare Innocent Oseghale, già arrestato, sono stati fermati i connazionali Lucky Desmond (22 anni) e Awelima Lucky (27 anni) che risultano richiedenti asilo e domiciliati rispettivamente a Montecassiano e Macerata.

Dopo che ieri sera uno dei medici legali ha inviato agli inquirenti una nuova relazione in merito all’autopsia sui resti di Pamela, la procura di Macerata ha ipotizzato a carico degli africani i reati di omicidio, vilipendio, distruzione, soppressione, occultamento di cadavere e concorso in spaccio di sostanze stupefacenti.

Tuttavia, il gip non ha convalidato l’arresto di Innocent Seghale per omicidio, ma per  vilipendio e occultamento di cadavere con il rischio, secondo alcuni esperti, che l’africano possa uscire entro breve dal carcere. Mentre Luca Traini, che non ha ucciso, né fatto a pezzi nessuno, sicuramente rimarrà chiuso in cella.

Il procuratore di Macerata ha inoltre precisato che “con i due fermi eseguiti oggi di nostra iniziativa riteniamo l’indagine chiusa” anche se i provvedimenti cautelari devono ancora essere convalidati dal gip.

 

Aurelia e Galleria Sant’Anna aperta ma ancora a senso unico alternato

Aurelia, Galleria S. Anna fra Sestri Levante e Lavagna (foto d'archivio)

Sono stati terminati venerdì pomeriggio i lavori di messa in sicurezza del tratto di strada tra Lavagna e Sestri Levante che ha reso necessaria la chiusura della galleria Sant’Anna sull’Aurelia.

Lo scorso 4 gennaio, la zona era stata colpita da una frana che ha causato la caduta di diversi massi lungo il manto stradale. Sul posto era intervenuto l’elicottero per la posa di una protezione a monte, poi, nel pomeriggio, la strada era stata riaperta ma è ancora a senso unico alternato.

Per oggi era prevista la riapertura completa della carreggiata ma avverrà alla settimana prossima.

L’Anas infatti, che gestisce il tratto dell’Aurelia, non ha ancora indicato la data esatta della completa riapertura.

Arrestato a Genova uno dei presunti autori accoltellamento a Scandiano

Un coltello pieno di sangue (foto d'archivio)

E’ stato arrestato a Genova e si trova nel carcere di Marassi uno dei due ricercati per tentato omicidio di Aldi Shipliati, ventenne di Scandiano in provincia di Reggio Emilia, accoltellato domenica scorsa nel comune emiliano.

Il 20enne albanese, dell’Arcetana Calcio, era corso in aiuto di un amico quando ha ricevuto tre coltellate al ventre e il ricovero in codice rosso all’ospedale di Reggio Emilia.

Per questo episodio i Carabinieri hanno arrestato, tra Genova e la provincia di Reggio Emilia, i presunti responsabili dell’aggressione: due rapper italiani, in manette con l’accusa di concorso in tentato omicidio e porto abusivo di armi.

A quanto appreso, si tratta di Juri Margini un 20enne di Castelnovo Monti e residente a Viano, ritenuto autore materiale delle coltellate, arrestato a Scandiano la sera dell’8 febbraio e il complice Emilio Finizio 36enne originario di Sassuolo e residente a Viano, arrestato ieri sera appunto a Genova.

I responsabili dell’accoltellamento erano fuggiti, dopo l’aggressione.

I Carabinieri, poco lontano dal luogo dell’accoltellamento, nella zona della stazione di Scandiano, avevano trovato il coltello con ancora tracce di sangue mentre nell’abitazione di uno dei due rapper, dove Margini risulterebbe essersi cambiato, hanno sequestrato gli abiti su cui risulterebbero tracce verosimilmente ematiche.

Da lì la richiesta dei due mandati di arresto.

Tragedia sfiorata ad Albenga, ragazzo sfiorato da treno

Un treno in corsa (foto di repertorio fb)

Tragedia sfiorata questa mattina all’alba, intorno alle 6, nei pressi della stazione di Albenga.

Un ragazzo è stato sfiorato da un treno in corsa ed è stato sbalzato a qualche metro di distanza riportando diverse ferite alla testa.

Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e personale sanitario. Sono stati proprio i pompieri a trasportare a mano il ragazzo, che era cosciente, in stazione, da qui poi il trasferimento in codice giallo all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

Probabilmente il giovane stava passeggiando vicino ai binari quando non ha visto il sopraggiungere del treno.

I Lions organizzano colletta alimentare per i più bisognosi

Lions Loano e Alassio per Fondazione banca degli occhi Lions Melvin Jones
I Lions

Oggi, sabato 10 febbraio i Lions Club di Genova organizzano una colletta alimentare a favore dei più bisognosi.

Circa 70 volontari copriranno per tutta la giornata i punti vendita Basko di via Degola, via Barabino piazza Sopranis, via Antiochia, via Struppa.

Al termine della giornata tutto il raccolto verrà distribuito a varie associazioni sul territorio, quali il Centro di ascolto di Prè, il Centro di volontariato I Minolli, il Pozzo di San Nicola di Sestri Ponente, il Social market del Municipio Bassa Valbisagno.

Due pescatori finiscono in acqua, salvati dai vigili del fuoco

Sommozzatori Vigili del Fuoco (foto di repertorio)

Tragedia sfiorata a Santa Teresa di Lerici dove due pescatori sono caduti in mare la notte scorsa.

I due sono sono stati salvati dai vigili del fuoco, con uno dei due trovato in grave stato di ipotermia.

L’allarme è scattato alle 23.30: i vigili del fuoco sono arrivati in pochi minuti sul posto, vicino alla struttura di stabulazione dei mitili.

I vigili del fuoco hanno trovato uno dei due aggrappato ad uno scoglio e il secondo in acqua.

Ancora sconosciuta la ragione per cui i due sono finiti in mare. Sul posto, oltre la Capitaneria di Porto, sono intervenute due ambulanze che li hanno accompagnato all’ospedale Sant’Andrea.

Rissa nella notte dietro piazza Sarzano

Rissa nella notte a Sarzano (foto d'archivio)

Questa notte, intorno alle due, nella zona di piazza Sarzano, tra vico del Fico e salita Re Magi, nella vicinanza dei Giardini Luzzati, si è sviluppata una rissa alla quale hanno partecipato una decina di giovani tra italiani e nord africani.

Ancora sconosciuta la causa scatenante di questa ennesima rissa.

Sono state diverse le chiamate fatte dai residenti preoccupati e spaventati alle forze di polizia

In tutto alla rissa hanno partecipato una decina di persone. In particolare a darsele di santa ragione due giovani uno dei quali a petto nudo, mentre degli altri cercano di dividere i contendenti ed un’altro riprende con un telefonino la scena.

Diversi, secondo quanto riportano i residenti, i danni, con fioriere divelte e bidoni della spazzatura danneggiati.

Commissariato Sarzana, il Siap incontra il Questore Di Ruberto

Sarzana, rubano modellini di moto e li portano dal rigattiere
Il Commissariato di Sarzana

Ieri il sindacato di polizia Siap, dopo aver denunciato pubblicamente le gravi carenze del Commissariato della Polizia di Stato di Sarzana, ha incontrato il Questore della Spezia Di Ruberto.

La delegazione sindacale era composta dal dirigente nazionale Roberto Traverso, il segretario regionale Alessandro Dondero ed il segretario provinciale Federico Vivaldi.

“Riteniamo – scrivono dal Siap – che l’incontro sia stato positivo in quanto il Questore si è impegnato con il SIAP a risolvere alcuni punti nevralgici per il miglioramento delle condizioni del Commissariato.

Nel dettaglio ci ha riferito che in tempi brevi provvederà a rinforzare l’organico del commissariato di alcune unità e che interverrà per risolvere le sperequazioni organizzative che attualmente sono presenti all’interno del Commissariato.

Inoltre, di fronte all’esigenza di garantire al personale che in questo momento sul territorio si trova esposto a gravi rischi professionali, si è reso disponibile ad attivare un’adeguato supporto utilizzando in modo mirato ed adeguato lo strumento della reperibilità.

Per quanto riguarda la situazione logistica ed igienico sanitaria, presente all’interno del Commissariato, il Questore si è impegnato a rinnovare completamente gli arredi ed a tal proposito inoltrerà richiesta al magazzino della Polizia di Stato di Senigallia.

Il Siap, pur apprezzando l’apertura del Questore che ha recepito le problematiche denunciate dalla nostra organizzazione, vigilerà con attenzione il concretizzarsi di buoni propositi che non dovranno rimanere tali.

Inoltre, di fronte al fondamentale ruolo svolto dal Commissariato di Sarzana sul territorio, chiederemo un urgente incontro al Sindaco Cavarra visto che l’immobile è di proprietà Comunale e riteniamo incomprensibile che le istituzioni locali non sostengano fattivamente la Polizia di Stato, se non altro facendo lavorare i poliziotti in ambienti decorosi, visto che le attuali condizioni logistiche del Commissariato sono a dir poco inaccettabili”.