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Genoa, Lapadula: derby sfida molto sentita

Il derby di Genova, di Milano, di Torino. Sono tanti i ricordi, a livello di prime squadre o giovanili, legati alle stracittadine per Gianluca Lapadula.

“Quella di Genova è come il Palio di Siena. Si avverte rivalità insieme allo spirito di sportività che accomuna la gente della lanterna. A San Siro le sfide tra Milan e Inter non sono così partecipate, l’atmosfera però è diversa rispetto alla norma. Il 2-2 con il pareggio di Zapata nel recupero mi dà ancora oggi sensazioni piacevoli. A Torino quelli con la Primavera… E pur non essendo derby, cioè sfida tra team della stessa città, certe gare come Pescara-Ascoli sono tanta roba. Ti metti certi carichi sulle spalle…”.

Albissola, Lega C comunica date e orari prossime gare

La Lega Pro ha comunicato date e orari dalla quattordicesima alla diciottesima giornata di campionato.

Ricordiamo che cambierà la giornata di programmazione del Girone B, che si disputerà di sabato, mentre il Girone C passerà alla domenica insieme al Girone A. Ecco il tutto nel dettaglio:

14a GIORNATA ANDATA – 2 DICEMBRE 2018
PISA vs ALBISSOLA Domenica Ore 16.30

15a GIORNATA ANDATA – 9 DICEMBRE 2018
ALBISSOLA vs VIRTUS ENTELLA Domenica Ore 18.30

16a GIORNATA ANDATA – 12 DICEMBRE 2018
ROBUR SIENA vs ALBISSOLA Mercoledì Ore 18.30

17a GIORNATA ANDATA – 16 DICEMBRE 2018
ALBISSOLA vs CUNEO Domenica Ore 18.30

18a GIORNATA ANDATA – 23 DICEMBRE 2018
LUCCHESE vs ALBISSOLA Domenica Ore 18.30

Cus Genova, gli impegni di questo fine settimana

Cus Genova

Impegni importanti per le prime squadre del Cus Genova in questo week end.

PALLAVOLO. Il CUS Genova Volley di Gerry Grotto se la vedrà contro la seconda della classe nel campionato nazionale di Serie B. Universitari impegnati infatti domani alle 20:45 a Ciriè, vicino a Torino. Ragazzi della Serie D impegnati invece domani alle 18:30 a Rapallo, mentre quelli della Prima Divisione affronteranno domani alle 14:00 Spazio Sport al PalaCUS. Per quanto riguarda le squadre femminili, le ragazze della Prima Divisione se la vedranno ad Arenzano domenica alle 20:00 contro il Volare Pegli 2000. Il CUS Rosso di Seconda Divisione affronterà invece Santa Sabina in trasferta domenica alle 20:00, mentre il CUS Bianco se la vedrà con Serteco sabato alle 20:30 al PalaCUS.

PALLACANESTRO. Il CUS Genova Basket di Giovanni Pansolin sta correndo e non vuole fermarsi. Con la Tarros La Spezia impegnata nella sfida insidiosa contro Vado gli Universitari hanno il compito di espugnare il PalaFigoi sabato alle 18:00 contro i giovani di Pegli di coach Costa. Impegno insidioso invece per la SCAT di Andrea Toselli e dei giovani del CUS Genova, che in Serie D affonterà domenica alle 17:00 l’Auxilium di coach Pezzi, reduce dal successo contro la capolista nello scorso weekend.

RUGBY. Continua la pausa per la Nazionale per il CUS Genova Rugby, che quindi sarà a riposo. Impegno invece per la squadra Cadetta, che in Serie C affronterà domenica in trasferta a Imperia il Riviera Rugby.

Derby della Lanterna tramesso in mondovisione

Genoa-Inter Serie A 2023: formazioni e dove guardare la partita in tv
Lo stadio Luigi Ferraris illuminato: questa sera alle 20.45, Genoa-Inter

Piatto ricco, mi ci ficco. Accendendo i riflettori. Il fascino del Derby della Lanterna oltrepassa in tromba i confini nazionali.

Viaggia tra le onde magnetiche della passione popolare per il calcio nella nostra città, pronta ad atterrare nelle case di milioni di appassionati in tutto il mondo. Saranno decine le nazioni dei continenti in cui il match potrà essere visto in diretta e non. Diverse le troupe estere che opereranno direttamente da Marassi, dove sono annunciate le massime cariche istituzionali in ambito cittadino e regionale. In campo gireranno cameramen per conto di broadcaster della Serbia, del Belgio, della Romania. Verrà registrato uno speciale commissionato dagli austriaci della Orf. La mitica Bbc avrà un inviato in tribuna stampa. Come a dire. United in the Name of Derby. Una di quelle partite che escono dal porto e prendono il largo. Genova, oh yes!

Pallanuoto di Serie A, il big-match è Posillipo-Savona

Pallanuoto
Settimo turno per il campionato: Busto Arsizio rischia a Trieste. Dopo la parentesi felice della Champion League (Pro Recco, S.M.Busto Arsizio e Brescia tutte vittoriose) torna sabato 25 novembre il massimo campionato di pallanuoto.
Il Brescia, capolista a punteggio pieno (sei successi su sei gare) vuole continuare ad essere protagonista, e viaggia verso la Liguria dove affronterà il Bogliasco.

La squadra rivierasca ha soltanto un punto in graduatoria, ma nelle ultime settimane ha fatto vedere cose interessanti ed avrebbe sicuramente meritato qualcosa di più dei risultati maturati in campo. Una trasferta, e questo il trainer del Brescia Sandro Bovo lo sa, da non sottovalutare assolutamente.

Gioca nella piscina amica (Sori) anche la Pro Recco che superato in Champion League mercoledì scorso il formidabile “sette” del Ferencvaros (9-6), ospita la Lazio. La formazione romana non sta attraversando un buon momento, e naviga al quintultimo posto in classifica. Una gara che almeno sulla carta è senza storia. Da segnalare per chi volesse avvicinarsi a questo sport per la prima volta, che l’ingresso alla piscina di Sori è gratuito.

Il Posillipo, dopo la scoppola inaspettata rimediata sul campo della Florentia, è atteso al pronto riscatto alla piscina “Alba Oriens” di Casoria dove arriva il Savona.

Arbitrerà l’incontro la coppia Riccardo Carmignani e Arnaldo Petronilli di Roma. Il pronostico è nettamente a favore dei padroni di casa, ma è certo che i liguri non sono andati a Napoli in gita.

Viaggia la Sport Management Busto Arsizio sino a Trieste, dove alle ore 18.00 sarà impegnata contro la formazione locale; una partita decisamente interessante per i bustocchi, visto che affronteranno un team che è una incognita per le prestazioni altamente altalenanti fatte vedere in questa prima parte di campionato. Non fa naturalmente testo in ciò che scriviamo il 2-15 rimediato sabato scorso ad opera della Pro Recco.

Nelle altre gare in programma, la Roma Nuoto affronta alla Piscina dei Mosaici del Foro Italico la Florentia; una gara sicuramente da prendere con le molle per la formazione romana, visto che i toscani stanno attraversando un buon momento di forma.

Gioca in casa la matricola Quinto, sicuramente la grande sorpresa positiva di questa serie A 2018-19, ed affronta a Genova alle storiche Piscine di Albaro l’Ortigia Siracusa. Se la formazione genovese sta stupendo tutti, i siciliani invece sono la delusione del torneo. Pronostico a favore del Quinto.

Infine, il Catania, unica squadra ancora a zero punti in classifica, ospita la Canottieri Napoli; per i siciliani è fondamentale fare punti, per non perdere definitivamente il contatto con le squadre che la precedono in graduatoria.

Le gare della settima giornata, sabato 25 novembre: Pro Recco-Lazio, Posillipo-Savona, Roma-Florentia, Quinto-Ortigia, Catania-Ca.Napoli, Trieste-S.M Busto Arsizio, Bogliasco-Brescia.

La Classifica: Brescia 18, Pro Recco 15, Posillipo e S.M. Busto Arsizio 12, Roma, Savona, Quinto,Trieste e Florentia 9, Lazio 7, Can.Napoli ed Ortigia 6, Bogliasco 1, Catania 0.

(Pro Recco e Posillipo una gara in meno).

Franco Ricciardi

Franco Ricciardi

Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1980, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.

Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.

Genova, carico di arance e 6 quintali di droga: camionista campano condannato a 3 anni

Genova, carico di arance e 6 quintali di droga intercettato dalla stradale

Lo scorso aprile era stato arrestato a Genova dagli agenti della Polizia stradale, che avevano trovato sei quintali di hashish nascosti in un camion carico di arance.

Dopo quasi sette mesi passati in cella, oggi un autotrasportatore campano ha patteggiato la pena di tre anni di reclusione, 13 mila euro di multa e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici.

Finora, però, del destinatario del grosso carico di droga non c’è ancora nessuna traccia. In tal senso, il camionista campano avrebbe fatto scena muta.

Durante il controllo degli agenti, al centro del rimorchio era stato trovato un bancale contenente una ventina di pacchi rivestiti in juta. Ognuno nascondeva una montagna di panetti di hashish da circa 100 grammi ciascuno, per un peso complessivo di 633 chili e mezzo.

 

 

Diritti dell’infanzia in Liguria, la relazione del garante regionale Francesco Lalla

Garante Infanzia regionale Francesco Lalla e funzionario dell'Ufficio Dario Arkel

In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, celebrata il 20 novembre scorso, l’ex procuratore della Repubblica di Genova e attuale Difensore civico Francesco Lalla, a cui sono affidate le funzioni di Garante regionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, oggi ha presentato il bilancio sull’attività svolta nel 2017 e suggerisce interventi normativi di adeguamento alle nuove istanze che emergono nella società.

«La firma della Convenzione di New York, in cui sono stati sanciti i diritti dell’Infanzia, è una ricorrenza importante – ha dichiarato Francesco Lalla – perché ribadisce valori e princìpi che vanno sempre tutelati e ci consente di fare un bilancio sulle iniziative e sui progetti avviati ».

Tutori dei minori stranieri non accompagnati.

«Alla fine dell’anno scorso abbiamo dato applicazione, fra le prime regioni in Italia, alla legge 47 del 2017 che ha finalmente dato una regolamentazione nazionale per la selezione e la formazione del tutore volontario dei minori stranieri non accompagnati mentre fino ad un anno fa il reclutamento era affidato alla libera iniziativa dei Comuni. I bandi che abbiamo emanato sulla scorta della legge 47 hanno avuto un’ottima risposta che ci ha permesso di costituire una squadra qualificata e competente di volontari tutori che, mi auguro, possa ancora crescere».

Lalla ha sottolineato un aspetto qualificante: «Le numerose adesioni ci confortano perché dimostrano la coscienza civile e l’impegno sociale che animano molti cittadini i quali non esitano a mettere a disposizione competenze e tempo libero per garantire accoglienza e tutela a soggetti più deboli e più fragili».

Adeguare le norme all’evoluzione della società: la sentenza di Genova sulle due mamme, tutela dei minori sul web.

«Gli impianti normativi sui minori appaiono spesso superati dai tribunali, che prendono atto più rapidamente della continua evoluzione del costume attraverso sentenze che, spesso, fanno giurisprudenza. Mi riferisco, per esempio, al caso recentissimo e tutto genovese in cui il tribunale civile ha stabilito che l’ufficio anagrafe del Comune deve iscrivere nel certificato di nascita di una bimba, in qualità di genitore, anche la compagna della mamma. Non è il primo caso in Italia e, pare di capire, anche in Liguria ne seguiranno altri.  Sotto il profilo giuridico – aggiunge  – ritengo che la sentenza vada nella direzione giusta, ma ribadisco ancora la necessità che, anche su questa materia, si arrivi ad una regolamentazione chiara per via legislativa: ancora una volta, infatti, questo caso rivela la lentezza con cui la politica recepisce le istanze che emergono dalla comunità e riesce a legiferare nel merito per mettere ordine in una materia così delicata».

Secondo il Garante, il ritardo normativo riguarda anche altre emergenze: «L’utilizzo, direi quasi compulsivo, degli smartphone da parte di molti  adolescenti e, soprattutto, l’accesso incontrollato al web rappresentano un’altra importante sfida per il legislatore, che deve assolutamente intervenire per tutelare il minore e impongono anche al Garante un approccio adeguato al problema».

Disegno di legge 735, la cosiddetta proposta del senatore Pillon.

Rispetto al disegno di legge 735, il cui esame è cominciato alla Commissione giustizia del Senato e che ha già sollevato numerose polemiche, il Garante dei diritti dei minori ha suggerito cautela: «Si tratta ancora di un cantiere aperto su quale ritengo, dunque, sia prematuro esprimere dei giudizi. Attendiamo il testo definitivo per valutare se tuteli o meno l’interesse primario del minore».

Garante comunale dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza.

Francesco Lalla ha espresso perplessità sulla recente istituzione, a Genova, del Garante comunale dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza: «Questa figura, secondo gli atti approvati all’unanimità dal Consiglio comunale, viene nominata dal sindaco, può essere revocata solo dal sindaco e il suo incarico termina alla fine del mandato del primo cittadino. In tal modo, rischia di venire meno la sua indipendenza e autonomia, che sono le peculiarità di questo organo, oltre a rappresentare una sovrapposizione rispetto al garante regionale».

Il responsabile dell’Ufficio del garante dei minori Dario Arkel ha poi sottolineato alcune problematiche sorte nell’applicazione della legge sui tutori: «Si sono riscontrate difficoltà da parte delle Comunità e dei Servizi municipali preposti al coordinamento delle stesse in riferimento a quanto sostenuto dalla legge 47/2017: i Servizi municipali sono tenuti a informare e accogliere i tutori nominati, quali unici soggetti prioritari responsabili del minore straniero non accompagnato a loro affidato. Reputiamo indispensabile per la migliore efficienza e efficacia dell’opera del tutore che i Comuni liguri riconoscano il ruolo attivo dei tutori legalmente nominati a prendersi cura dei minori stranieri».

Arkel è entrato anche nel merito del dibattito nazionale sul disegno di legge Pillon: «Rispetto a questa iniziativa legislativa vi è da dire che con una certa disinvoltura il Bambino non viene preso in considerazione quale soggetto attivo, da ascoltare. Il minore, al contrario, è parte degna del maggior rispetto nel momento del conflitto tra i genitori, e sarebbe, pertanto, auspicabile una revisione della proposta nel senso del rispetto dei Diritti del Bambino».

Sempre rispetto ai diritti del minore il dirigente dell’Ufficio ha aggiunto: «Va rispettata l’identità del bambino a scuola perché porta in ‘dote’ il suo passato di 6 anni precedenti l’ingresso a scuola da sviluppare insieme all’educatore e ai compagni e non può diventare l’allievo o l’alunno del maestro, ma mantenere le sue prerogative identitarie e originali. Riteniamo ribadire la necessità di alleggerire gli zaini, permettendo una maggiore libertà del piccolo o del ragazzo nei suoi spostamenti, per ragioni di salute e di sicurezza, come attraversare velocemente una strada e l’alleggerimento del carico dei compiti da svolgere a casa, per offrire al minore una maggiore possibilità di ricerca del dialogo con genitori e compagni, una vita di relazione più proficua, e il tempo necessario per il gioco».

 

Regione e Comune accendono luminarie di Genova: tunnel di luce più lungo d’Europa

Tunnel luminarie Metro Brin a Genova

“Genova e la Liguria si accendono per le feste natalizie. Quest’anno sarà il linguaggio della luce a caratterizzare il Natale genovese, unendo le due parti della città che sono state separate dal crollo di Ponte Morandi: tantissime le iniziative per le festività con il progetto Accendiamo le feste, un fitto calendario di eventi che copre l’intero mese di dicembre e che si concluderà con uno spettacolare Capodanno”.

Lo ha comunicato oggi Regione Liguria.

Si comincia con i tradizionali fuochi d’artificio in Piazza De Ferrari in occasione della prima dell’Aida al Carlo Felice, domenica 2 dicembre, per passare alle accensioni degli alberi – prima nel Tigullio martoriato dalla mareggiata, poi a Genova.

Grande attesa per il tunnel di luce più lungo d’Europa. Un’esperienza nella quale si entra completamente per i 60 metri che accompagnano alla Metropolitana di Genova, dove si potrà raggiungere la stazione di Brin e continuare il percorso nel secondo tunnel, con la conclusione davanti all’albero di Natale di Certosa.

A inaugurarlo con un grande evento saranno il governatore ligure Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci.

Genova e Chiavari, 77 casi di sospetta violenza: 62 su donne, quasi la metà straniere

Violenza (foto di repertorio)

Sono state 77, da marzo a ottobre di quest’anno, con un incremento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2017, le richieste avanzate dall’Autorità giudiziaria o dalla Polizia giudiziaria per acquisire informazioni sugli accessi ai reparti di Pronto soccorso per i casi sospetti di violenza, sulla base del “Protocollo per la prevenzione ed il contrasto della violenza nei confronti di donne, minori e categorie vulnerabili – inRete contro la violenza” siglato l’otto marzo scorso tra Prefettura di Genova, Procura della Repubblica e Regione Liguria.

Le 77 richieste provengono dal territorio dell’Asl3 e dall’Asl4 Chiavarese.

Sessantadue richieste hanno riguardato donne (36 italiane, 26 straniere), undici hanno riguardato uomini (8 stranieri e 3 italiani) e quattro hanno riguardato minori.

A fare il punto della situazione è la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria, Sonia Viale, in vista della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne di domenica prossima e nell’ambito della campagna regionale di sensibilizzazione “Nessuna scusa”.

“Questi dati – ha spiegato Viale – con un incremento delle richieste di informazioni su casi sospetti rispetto all’anno scorso, ci dicono che siamo sulla strada giusta e che il lavoro in rete avviato pochi mesi fa sta funzionando. Lo sforzo che stiamo compiendo è volto a mettere a sistema le azioni già intraprese, per poter intercettare in modo sempre più efficace e tempestivo i casi sospetti, garantendo un comportamento omogeneo da parte degli operatori dei Pronto soccorso che, grazie alla possibilità di monitorare gli accessi, svolgono il ruolo di ‘sentinelle’ rispetto ai casi sospetti di violenza che vengono collegati e tracciati”.

Sotto la lente di ingrandimento sono posti i casi ripetuti negli anni di accessi nei reparti di Pronto soccorso da parte della stessa persona per “infortunio domestico” oppure per “asserita violenza altrui” oppure per “trauma accidentale” o per “causa sconosciuta”, secondo le modalità concordate in sede di protocollo.

Per quanto riguarda le donne in particolare, confrontando i dati del triennio 2012 – 1° semestre 2015 con il triennio successivo, dal 2015 al primo semestre 2018, si è registrato un incremento dei casi “sospetti”.

Nel triennio 2012-2015 sono stati estratti i casi di 1.199 donne per complessivi 15.327 accessi nei pronto soccorso mentre nel triennio successivo i casi sospetti riguarderebbero 1.402 donne diverse, per complessivi 17.749 accessi.

“È indispensabile sottolineare che non si tratta di donne che hanno subito violenza – ha aggiunto l’assessora Viale – ma di casi sospetti, estrapolati dal sistema in base ai criteri condivisi con la magistratura che ha a disposizione elementi da valutare nell’ambito della propria attività di indagine. La lotta alla violenza sulle donne è un tema complesso, su cui è fondamentale sensibilizzare i cittadini, a partire dai giovani e giovanissimi, anche attraverso i social con la campagna #nessunascusa che tutti siamo chiamati a condividere”.

 

La leghista Porro regala spray antiaggressione alle donne: difendersi è un diritto

Violenze per strada, spray antiaggressione (foto di repertorio)

“In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, domenica 25 la Lega di Albenga scenderà in piazza per regalare spray al peperoncino alle proprie iscritte, con un gazebo in piazza del Popolo dalle 9 alle 13”.

Lo ha annunciato oggi Cristina Porro, consigliera comunale e segretaria cittadina della Lega di Albenga.

Le bombolette di spray antiaggressione (perfettamente legali) verranno regalate alle donne leghiste alla presenza dei parlamentari del territorio, la deputata Sara Foscolo e il senatore Paolo Ripamonti.

“Il nostro movimento – ha aggiunto Porro – da sempre promuove campagne per inasprire le pene contro chi commette violenza sulle donne e per una maggiore sicurezza, come dimostra l’operato del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il nostro è un piccolo gesto ma significativo, perché le ragazze e le donne albenganesi hanno il diritto di difendersi e devono poter camminare per strada a tutte le ore in santa pace senza correre il rischio di subire scippi, minacce o violenze”.